massimo ranieri domenica in

“SONO UN CACACAZZI” - MASSIMO RANIERI PARLA DI SANREMO, DI UN POSSIBILE TOUR IN TRIO CON AL BANO E MORANDI E POI PRENDE A SASSATE "L'INVERNO DEMOGRAFICO" - "DOPO IL FESTIVAL VOGLIO DIVENTARE PADRE. HO 71 ANNI MA NON MI FACCIO SPAVENTARE DALL'ETÀ. MIO FIGLIO PENSERÀ DI AVERE UN PAPÀ VECCHIO? E CHISSENEFREGA. ANCH' IO QUANDO AVEVO 16 ANNI E MIO PADRE NE AVEVA 50, PENSAVO FOSSE VECCHIO - POTREI ESSERE UN PADRE IDEALE PRIMA DELLE TRE DI NOTTE NON MI ADDORMENTO...” – VIDEO+LIBRO

 

Andrea Scarpa per "il Messaggero"

 

Massimo Ranieri 2

Un'autobiografia appena uscita (Tutti i sogni ancora in volo), il Festival di Sanremo dal 1° al 5 febbraio (canterà Lettera di là dal mare), un nuovo disco da finire (entro aprile, produttore Gino Vannelli) e due spettacoli in teatro (uno da chiudere, l'altro da allestire). Insomma, di impegni quel fuoriclasse di Massimo Ranieri ne ha a sufficienza, ma quello a cui tiene più di tutti non è fra questi.

 

Lo showman napoletano a 70 anni - 71 a maggio - vuole diventare padre. Una figlia ce l'ha, Cristiana, oggi cinquantenne, ma l'ha riconosciuta quando lei ne aveva 24. Stavolta vuole fare le cose come si deve. Nel suo libro scrive di non aver perso la speranza, pensa che adesso potrebbe essere un buon padre. Ha una compagna? Ci sta davvero provando?

«Sì, certo. Per fortuna l'uomo anche a una certa età può procreare e io, lo dico con grande sincerità, spero tanto di riuscirci».

 

Anche a breve?

MASSIMO RANIERI QUI E ADESSO

«Sì. Non dico domani, ma è quello che voglio assolutamente fare. Questo sogno da un po' di tempo mi è entrato dentro. Credo che potrei essere un padre ideale. Ho anche il fuso orario dell'artista: non sono mattiniero, ma prima delle tre di notte non mi addormento...».

 

Non è spaventato dalla sua età?

«No, assolutamente. Ci sono quelli che dicono: Oddio, non va bene. Fai un figlio a 70 anni poi quando ne avrà 10 gli farai da nonno. Ma che importa, rispondo, gli faccio da padre adesso, poi fra 10 anni si vedrà. Penserà di avere un papà vecchio, ma l'avrà già capito. E chissenefrega. Anch' io quando avevo 16 anni e mio padre ne aveva 50, pensavo fosse vecchio».

 

MASSIMO RANIERI QUI E ADESSO

 

Lei, però, ne ha 70.

«Sì, ma oggi a 70 sei considerato abbastanza giovane, a 80 sei anziano, a 100 sei vecchio. È cambiato tutto».

Passiamo ad altro. Come si è fatto convincere ad andare a Sanremo? L'anno scorso aveva detto che la gara non faceva più per lei.

«Ha deciso il mio cuore. La canzone che presento, scritta da Fabio Ilacqua, già autore per me di Mia ragione (ha scritto anche Occidentali' s Karma per Francesco Gabbani, ndr) mi ha ricordato la sofferenza dell'emigrazione, la mia partenza per l'America...».

lucia bose' massimo ranieri

 

Conosce i tanti giovani colleghi in gara con lei al Festival? Che ne pensa?

«Molti sono forti, interessanti, altri scopiazzano qua e là. Ma questo è sempre successo, con il rock e con tutte le altre musiche di successo».

 

C'è qualcuno che di recente l'ha stupita in positivo?

massimo ranieri renato pozzetto la patata bollente

«Sì, Mahmood. Lui è veramente nuovo. E nel 2019 la sua vittoria in un contesto nazional-popolare come Sanremo mi colpì. Vedremo se la sua Soldi durerà, le canzoni belle resistono a tutto, come la mia Se bruciasse la città del 1969. Quando la canto viene sempre giù il teatro. Giuliano Sangiorgi mi dice che è un pezzo rock».

 

Al Festival è tra i favoriti: almeno il podio se lo aspetta?

«Vado all'Ariston come sempre: per farmi ascoltare e apprezzare dagli italiani. Tutto il resto è in più».

 

Da dieci anni, puntualmente, si fa il suo nome come conduttore-direttore artistico di Sanremo: quest' anno si libera il posto di Amadeus: è pronto?

«Perché no? Sarei onorato e felicissimo. Sarebbe la ciliegina sulla torta della mia carriera. Sanremo è il nostro Oscar».

renato pozzetto massimo ranieri la patata bollente

 

Dopo 15 anni ha scritto un'altra autobiografia: perché?

«Per aggiornare il mio pubblico, a cui devo tutto, sulle cose della mia carriera e della mia vita, compresi dolori terribili come la morte dei miei genitori e di mia sorella».

 

Per arrivare fin qui cosa c'è voluto più di ogni altra cosa?

«Dignità, serietà, dedizione. Mio padre, che ha fatto l'operaio all'Italsider per tutta la vita, me lo diceva sempre. Ho cercato di fare così fin da piccolo. A 7 anni vivevo in strada 12 ore al giorno per lavorare e portare un po' di soldi a casa».

MASSIMO RANIERI LA PATATA BOLLENTE

 

È stato più coraggioso o incosciente?

«L'uno e l'altro. Per fare questo lavoro è indispensabile esserlo. Ma quando ho deciso di fare l'attore di teatro ci ho messo tanto a lasciarmi andare. Buttarsi all'inizio è stato difficilissimo. Il teatro per me è stato come una seduta psicanalitica».

 

L'ultima volta che si è buttato?

«Nel 2003, a Macerata, come regista di Cavalleria rusticana e I pagliacci».

Nel libro parla del suo maestro, il grande Giorgio Strehler, regista noto anche per l'ossessiva ricerca della perfezione: la sua ossessione qual è?

«Non tralasciare niente, me l'ha insegnato proprio lui. Divento un cacacazzi, ma poi quello che faccio, da solo o con gli altri, resta. Anche nelle persone».

 

Nel libro scrive di sentirsi in debito per tutto quello che ha avuto dalla vita: come prova a sdebitarsi?

«Cercando di dare sempre il massimo».

massimo ranieri tiziano ferro

Lo sfizio da togliersi?

«Portare in scena un altro testo di Cechov con la mia regia».

 

La lezione più importante di questi ultimi due anni così difficili qual è stata?

«Ci crediamo tutti dei, ma questa pandemia ci ha fatto riscoprire la paura. Abbiamo capito che siamo poca cosa, siamo tutti allo stesso livello. E forse questa tragedia ci ha reso un po' più umani».

 

Quindi adesso gli italiani visti dal suo palco come sono?

«Sempre gli stessi, i migliori, anche se non ci tocchiamo e non ci baciamo. Noi siamo fatti per stare insieme, vivere e godere».

massimo ranieri tony renis foto di bacco

Dopo Sanremo che farà?

«Un'altra ventina di repliche del mio spettacolo Sogno o son desto, che porterò anche al Teatro Diana della mia Napoli (ha fatto più di 500 repliche, ndr). Poi finirò il disco che sto realizzando con il grande produttore canadese Gino Vannelli, preparerò il nuovo show...».

 

Quest' estate ha recitato nel film di Franco Nero L'uomo che disegnò Dio, con Kevin Spacey: com' è andata?

«Purtroppo non è andata. Ho girato un giorno dopo di lui».

massimo ranieri

MASSIMO RANIERI COVER

E con Al Bano e Gianni Morandi: il trio di cui si parla da giorni si può fare davvero? «Certo, perché no? L'idea ci piace, finora non si è fatta perché quando io, il Napoletano, e Al Bano, il Pugliese, eravamo disponibili, il Bolognese era pieno di impegni. Si potrebbe fare prossimamente. Dobbiamo divertirci, abbiamo 70 anni. Anzi no, io ho 70 anni, loro sono più vecchi di me, io sono il più giovane...». 

intervento di massimo ranieri foto di bacco (1)MASSIMO RANIERIMASSIMO RANIERI 2bruno vespa selfie con morgan e massimo ranieriMASSIMO RANIERI 3MASSIMO RANIERIgianni morandi massimo ranieriintervento di massimo ranieri foto di bacco (2)

Ultimi Dagoreport

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…