gigliola cinquetti

“TENCO MI ODIAVA, ERO ANTIPATICA E POCO ALLEGRA” – GIGLIOLA CINQUETTI MEMORIES: “DOPO IL SUCCESSO ERO COME CONGELATA.  WALTER CHIARI MI DISSE: 'ALLEGGERIRE L’ANIMO DEL PUBBLICO È UN PRIVILEGIO RARO', IO RISPOSI: 'E CHE SONO, UNA MISSIONARIA?'" – LOREDANA BERTE’ IN VERSIONE TATA, “NON HO L’ETÀ” BRANO "FEMMINISTA” E LA CRITICA AI “TORMENTONI TORMENTATI” DEL 2024: “SONO VERBOSI, TROPPE PAROLE. E POI VORREI MENO..” – LIBRO+VIDEO

Ginevra Barbetti per corrierefiorentino.corriere.it

 

gigliola cinquetti in maison lavinia turra

Sulla copertina della sua autobiografia c’è una foto dove autografa il 45 giri di Non ho l’età (Per amarti). Siamo nel 1964, l’anno in cui, proprio con quella canzone, trionferà a Sanremo. La seconda vittoria arriverà due anni dopo, con Dio, come ti amo. Se quella ragazza perbene era un personaggio che le stava un po’ stretto, dopo 60 anni siamo arrivati alla pacifica convivenza: «Oggi ci siamo ricongiunte, siamo una cosa sola — sorride Gigliola Cinquetti, mentre si racconta con la sua solita grazia gentile — Ai tempi si riunì addirittura la casa discografica con un problema da affrontare: ero antipatica.

 

«Sforzati di essere simpatica, fai vedere che sei come le altre, allegra e vivace come tutti i giovani...» mi dissero. Non che questo abbia mai troppo intaccato la mia personalità, me ne fregavo, anche perché non sarebbe servito a niente. Era talmente potente quella ragazzina, stretta alla sua immagine. Comprendevo lucidamente l’atmosfera che mi circondava, quello che avveniva in quegli anni.

 

GIGLIOLA CINQUETTI - AUTOBIOGRAFIA - A VOLTE SI SOGNA

Se ti esponi devi stare al gioco, accettando che gli altri pensino di te qualcosa che non corrisponde alla realtà, e questo l’ho sempre saputo». La cantante veronese, ma anche attrice e conduttrice tv, sarà ospite sabato 31 agosto  al Castello Pasquini di Castiglioncello durante «La forza delle idee», una serie d’incontri curati da Paolo Mieli, dove parlerà del suo libro, A volte si sogna edito da Rizzoli.

 

(...)

 

Tenco le disse: «La odio. Lei rappresenta tutto quello che detesto. È falsa, ipocrita, perbenista».

«Lo guardai attonita, poi si girò e fuggì. Rappresentava quella categoria di cui io stessa facevo parte, eravamo studenti. Giovani colti. Alcuni avevano in testa più slogan che idee. Ma servì a farmi conoscere il rovescio della medaglia, quello delle critiche anche violente».

 

«Non ho l’età (Per amarti)» è ancora attuale?

gigliola cinquetti

«Eccome. Nel testo c’è un forte significato femminista. È la storia di una ragazza che non accetta di vivere un rapporto che non sia alla pari, con un uomo che vorrebbe essere il suo pigmalione. Niente prevaricazioni o supremazie, già allora immaginavo una relazione che trovasse il suo equilibrio nella parità».

 

Come rispondeva al successo?

«Ero come congelata, per difesa. “Si vive una volta sola”, ripeteva mio padre. Mi suonava come qualcosa di terroristico: se sbagli a giocarti l’ultima carta, ti sei fatto fuori la vita. Che ansia. Adesso osservo, e finalmente respiro. Pasolini diceva che il successo è l’altra faccia della persecuzione. Può esaltare, dare delle soddisfazioni, qualche vanità. Appena l’hai ottenuto, è complesso da gestire. Sei come un bersaglio. Poi per fortuna evapora e rimane altro. Quell’altro, oggi, è dolce. Capisco il privilegio di esser stata popolare e il mio presente è come una ricaduta morbida, un distillato, un nettare di cui mi nutro con grande naturalezza».

 

Walter Chiari le disse che non c’era altro lavoro più bello del vostro, «niente che valga come rendere felici gli altri».

gigliola cinquetti e toto cutugno 4

«Era una sera di marzo del ’65, a Tripoli. “Del pubblico che viene a vederti a teatro, cosa hai capito? Sai da quali pesi sono oppressi? Alleggerirgli l’animo è un privilegio raro”, continuò. Io, che non ero certo soggiogata dal mito del successo, risposi: “E che sono, una missionaria? Proprio di me dev’esserci bisogno?”».

 

A Castrocaro invece, Domenico Modugno le chiese il parere su una certa canzone.

«“Mi sei piaciuta a Sanremo, ma non con Non ho l’età. Mi sei piaciuta quest’anno con la canzone di Ciampi Ho bisogno di vederti. Adesso devi dirmi se ti piace questa…” disse. Poi prese la chitarra e fece vibrare gli accordi giusti. Le parole erano: nuvole, fazzoletti bianchi, tra le braccia, innamorati…».

 

gigliola cinquetti

«Dio, come ti amo». Le piacque?

«La imparai all’istante. “Qua la mano, ci vediamo sul palco dell’Ariston!” mi disse. La casa discografica mi fece provare tante altre canzoni ma alla fine vinsi io».

 

È stata grande amica delle sorelle Bertè. Nel libro racconta che una volta Loredana fece da babysitter a suo figlio Giovanni.

«L’avevo messo sul passeggino, stava per uscire a Campo de’ Fiori con Gemma, una ragazza che mi aiutava come baby sitter. Arriva Loredana: “Te lo porto a spasso io!” dice. Tornarono dopo ore, col bambino che dormiva beato, lui che non riposava mai, tutto imbrattato di gelato. E Gemma vestita da pop star, con minigonna e stivaloni. “Guarda come te li ho trasformati, ora sì che sono felici”. Le risposi: “Bene, la prossima volta porta via me allora!”».

 

Apriamo il capitolo «Canzoni del 2024»?

«Quello dei “tormentoni tormentati”. Vorrei meno vittimismo nei testi amorosi e un po’ più di sana gioia spensierata. Sono verbosi, troppe parole. Che a dirla tutta faccio fatica a capire, anche per questo forse non ne colgo in profondità l’essenza. Manca il refrain, quella frase che ti entra dentro e non ti molla il cuore. Che siano le classiche “pulci” che facciamo noi, arrivati a una certa età? Può essere. Forse la verità è un’altra».

Cerruti cinquetti

 

Quale?

«Abbiamo perso quella fame di emozioni che avevamo da giovani. L’animo e la memoria sono ormai piene. Con sincerità le dico che, a noi anziani, il “nuovo musicale” non è che ci coinvolga poi troppo. Non credo un granché a chi se ne dice entusiasta».

 

CINQUETTICINQUETTI 9gigliola cinquettigigliola cinquettiCINQUETTIgigliola cinquetti con dario salvatorigigliola cinquettiGIGLIOLA CINQUETTIGIGLIOLA CINQUETTIluigi tencoWALTER CHIARICINQUETTI 13

(...)

Ultimi Dagoreport

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…

maurizio belpietro giorgia meloni galeazzo bignami francesco saverio garofani sergio mattarella

GIORGIA MELONI NON ARRETRA! DOPO L'INCONTRO AL QUIRINALE CON MATTARELLA, LA DUCETTA HA RIBADITO LA VERSIONE DEL CAMERATA GALEAZZO BIGNAMI: “RAMMARICO PER LE PAROLE ISTITUZIONALMENTE E POLITICAMENTE INOPPORTUNE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI” – AL CONSIGLIERE DI MATTARELLA SARÀ SFUGGITA UNA PAROLA DI TROPPO, MA DA UNA BANALE OSSERVAZIONE POLITICA SUL CENTROSINISTRA AL GOLPE QUIRINALIZIO, CI PASSA UN OCEANO – PERCHÉ BELPIETRO NON PUBBLICA L'AUDIO IN CUI GAROFANI EVOCAVA UN “PROVVIDENZIALE SCOSSONE” (AMMESSO CHE LO "SCOSSONE" NON SI RIFERISSE AL CENTROSINISTRA)? SE LO FACESSE, LA QUESTIONE SAREBBE CHIUSA: PER GAROFANI SAREBBE DIFFICILE RESTARE AL SUO POSTO – IL QUIRINALE AVEVA FATTO SAPERE CHE DOPO L’INCONTRO CI SAREBBE STATO UN COMUNICATO. PER ORA L’HA FATTO LA MELONI: CI SARÀ UN’ALTRA NOTA DAL COLLE? - BIGNAMI INSISTE: "CI HA SORPRESO LA REAZIONE SCOMPOSTA DEL PD, GAROFANI HA CONFERMATO I CONTENUTI E NON HO VISTO PIATTI VOLARE DAL QUIRINALE..."