concato a io e te

“E UN MAESTRO ANTICO CHE NON CAPIVA...” - CONCATO RACCONTA DA DIACO CHE LA CANZONE 'TI RICORDO ANCORA' E’ NATA DA "UNA CAREZZA DI UN COMPAGNO DI CLASSE DI PRIMA ELEMENTARE. È UNA COSA CHE NON SO COME DIRE… ANCHE SE POI NATURALMENTE QUANDO È USCITO IL BRANO È STATO SUBITO SCAMBIATO PER UN’ALTRA COSA-  “C’E’ CHI NON ASCOLTA LE MIE CANZONI PERCHE’ SCOPPIA IN LACRIME TUTTE LE VOLTE. SICCOME NON VADO IN TV, PER STRADA MI CHIEDONO SE HO CAMBIATO MESTIERE. E POI RIVELA IL SUO RIMPIANTO PIU’ GRANDE… - MOMENTO ESILARANTE CON IL BASSOTTO UGO - VIDEO

LINK VIDEO: https://www.raiplay.it/raiplay/video/2019/10/io-e-te---di-notte-bb79ecc6-3aac-46cd-971a-e5ae303bc3cd.html

 

 

ESTRATTI INTERVISTA DI PIERLUIGI DIACO A FABIO CONCATO - IO E TE DI NOTTE - RAI UNO

 

 

DIACO: La forza delle tue canzoni, dei tuoi testi sta anche molto nella forza della tua voce, tu hai una voce rassicurante… È un dono incredibile

FABIO CONCATO

 

 

 

CONCATO: Sì anche se parlando con dei tuoi collaboratori un paio di loro mi hanno detto: sei bravissimo però io non ti posso ascoltare perché piango tutte le volte

 

DIACO: Ti hanno detto questo? Volevano dire che si commuovono… 

CONCATO: Sì la commozione, per carità nel senso positivo. Però mi ha fatto un po’ effetto, anche se la musica serve anche a quello. Deve emozionare fino al punto di… Però da lì a non ascoltarmi per evitare di commuoversi…

 

 

“PER STRADA MI CHIEDONO SE HO CAMBIATO MESTIERE” 

 

 

 

DIACO: A differenza di molti tuoi colleghi una cosa che apprezzo tantissimo di te è che raramente rilasci interviste, non sei uno sgomitante, sei uno che fa il suo, che si sottrae che va in giro per l’Italia a fare concerti

 

CONCATO: Sì posso dire che a volte faccio meno del mio. Sono talmente schivo che poi si paga pegno come ben sai. Va bene la riservatezza ma qualcuno mi chiede quando mi vede in giro: “fai ancora questo mestiere?” che però è giusto perché siccome ormai è vero soltanto quello che passa in televisione se non ti vedono in tv sono autorizzati a pensare che tu abbia cambiato mestiere. Ma non lo dico polemicamente, è esattamente così. In questi anni è così.

FABIO CONCATO

 

  “DOBBIAMO STARE ATTENTI A QELLO CHE DICIAMO”

 

  DIACO: Quanto sono importanti le parole in un momento storico come questo, dove tutto viene consumato velocemente senza dare valore né alle cose né alle persone? 

 

CONCATO: Spesso vengono usate anche a sproposito, dovremmo stare attenti a quello che diciamo a quello che raccontiamo. Mi sembra che non sia così ultimamente. Comunque dipende dalle circostanze ci sono delle situazioni in cui uno riesce ad esprimere esattamente il proprio stato d’animo, ci sono situazioni in cui non si riesce, si riesce solo in parte… Sono anni molto duri se posso dire, almeno dal mio punto di vista. Questo non significa che io sia un pessimista, sono un realista. Non trovo che sia sufficiente dire: “facciamo pensieri positivi perché poi avvenga nella nostra realtà”. Non dobbiamo soltanto pensare positivo dobbiamo agire, dobbiamo fare qualche cosa se no “ciccia”… 

 

  “SOFFRO DI EMPATIA PATOLOGICA”

 

  DIACO: La positività di cui stai parlando quando eri piccino, ti faccio vedere una foto con tua mamma Giorgina, ti attraversava, eri un bambino disincanto?

 

FABIO CONCATO

CONCATO: No no assolutamente. Ero disincantato proprio per niente, non lo sono neanche adesso se posso essere sincero. Un bambino non timido ma molto riflessivo anche fin troppo probabilmente, lo sono ancora… Poi io soffro di empatia patologica nei confronti delle altre persone e questa non è una cosa necessariamente positiva, può essere un limite. Cioè io mi metto molto nei panni degli altri al punto che… Che poi quasi quasi sto male come quell’altro.

 

DIACO: questo però per il mestiere che fai penso sia un fatto positivo

 

CONCATO: si dovrebbe essere una caratteristica che ci contraddistingue, anche se poi non è sempre così. Ma anche lì è un fatto di misura: quanto sei empatico, quanto ti metti nei panni degli altri? Perché può anche essere non dico pericoloso ma doloroso, doloroso sicuro… Doloroso senz’altro.

 

“C’ERA UN CASINO MAGNIFICO A CASA MIA” 

 

 

DIACO: Poche persone che fanno il tuo mestiere hanno dedicato in maniera così sentita un brano al proprio papà. Tu l’hai fatto con papà Luigi detto Gigi. Un rapporto immagino molto speciale perché tu hai respirato musica in casa grazie al papà, grazie alla mamma, grazie ai nonni, alla famiglia intera

 

CONCATO: sì anche se poi mio padre faceva tutt’altro, faceva il rappresentante per cui… Però era un grande talento musicale e amava molto la musica e quindi ne ascoltavamo tantissima. Per fortuna alla famiglia piaceva ciò che lui ascoltava tranne in occasioni stranissime in cui non so metteva delle cose di Coltrane che noi non eravamo in grado neanche di ascoltare, non di discutere ma di ascoltare. Però ascoltava musica jazz abbordabile e molta musica brasiliana che a noi piaceva molto in famiglia. Quindi lui facendo il rappresentante era spesso via ma quando tornava se ne accorgeva tutto il condominio perché cominciava a smanettare con i registratori cominciava a suonare la chitarra la fisarmonica. C’era un casino magnifico a casa mia.

 

FABIO CONCATO

 

 

“SONO NATO MALINCONICO”

 

 

 

DIACO: Qual è lo stato di salute del tuo rapporto con la malinconia, oggi. 

CONCATO: Sai non è facilissimo risponderti perché io sono nato malinconico. Davvero. È vero adesso probabilmente la musica mi ha esasperato questo aspetto della mia sensibilità, però io ricordo che ero piccolino e già da piccolino avevo nostalgia e malinconia di qualcosa che mi era accaduto prima. Non vorrei trasformare questa cosa in una seduta analitica però credo che abbia a che vedere con questa empatia di cui ti parlavo prima…

 

DIACO: è un modo molto cristiano… Al netto del fatto che uno possa avere fede o meno. Questa cosa di essere contagiati dal mondo degli altri.

 

CONCATO: Sì beh puo’essere cristiano può essere marxista, dipende dai punti di vista… Però comunque in ogni caso positivo penso io. Riuscire a mettersi nei panni di qualcuno che sta meno bene di noi… 

pierluigi diaco

 

“LA CAREZZA AL COMPAGNO DI CLASSE” 

Diaco fa ascoltare integralmete a Concato la sua canzone “E ti ricordo ancora”

 

 

 

DIACO: mi piacerebbe che raccontassi al pubblico che ci sta seguendo e al pubblico in studio, com’è nata questa canzone.. 

CONCATO: E’ tanto per cambiare un ricordo di prima o seconda elementare in cui ad un certo punto io avevo familiarizzato molto con un compagno di classe, che poi è una cosa che accade spessissimo…lui mi ha fatto una carezza o gliel’ho fatta io… Anche se poi naturalmente quando è uscita la canzone è stata subito scambiata per un’altra cosa che a me andava benissimo, mi va benissimo anche adesso, di più di allora… Però in realtà si trattava di una carezza di un compagno di classe di prima elementare. È una cosa che accade assolutamente non so come dire… Poi ad un certo punto sono stato quasi in difficoltà perché invece sembrava che avessi fatto questa cosa per difendere… Questo mi ha procurato anche degli imbarazzi ma non perché la gente pensasse che io… Non era quello il problema, il problema è stato far capire che invece era un’altra cosa diversa da quella. Fu quello il paradosso.

pierluigi diaco intervista dago

 

DIACO: Sono contento che hai avuto l’occasione di spiegarlo anche perché il racconto che hai fatto è molto tenero… 

CONCATO: però non è un grande problema nel senso che uno se la vive come gli pare…

 

 

 

“PINO DANIELE IL MIO RIMPIANTO PIU’ GRANDE”

 

Pigi fa ascoltare a Concato solo la voce di Pino Daniele, che parla di musica e rapporto con il tempo

 

 

 

CONCATO: Pino…

 

DIACO: Pino che ha scritto una canzone per te…

 

pino daniele

CONCATO: Sì abbiamo fatto una cosa insieme, erano anni che pensavamo di farla e alla fine ce l’abbiamo fatta nel ’92. Mi ha scritto un testo in napoletano, quindi in dialetto su una canzone, su una mia musica: Canzone di Laura. Lui è stato molto paziente, mi ha anche seguito un po’ per la dizione perché io sono un milanese quasi autentico per cui… E il napoletano tu sai bene è una lingua. Quando alla fine gli ho detto: “Pino è una schifezza questa cosa?” ha detto: “No no, va bene… Può andare”. Io ho solo un grande rimpianto, di non averlo frequentato di più Pino. Ci sono state poche occasioni, ci siamo visti e ci siamo fatti delle grandissime risate, un uomo micidiale di un’ironia spaventosa, tagliente. Le occasioni per fare musica, per scambiarci delle cose a livello nostro professionale sono state davvero molto poche. Questa cosa mi dispiace molto però sarà per la prossima volta…

pino daniele 6pino daniele 4pino daniele 3pino daniele 5

 

Ultimi Dagoreport

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)