licia colò

“VADO SULL’HIMALAYA A SPIEGARE LA NATURA E MI DICONO ‘PERCHÉ NON TI PETTINI?’” - LICIA COLÒ SOFFRE LE CRITICHE AI SUOI CAPELLI IN TV E SCOMODA IL SESSISMO: “A UN UOMO NON CAPITEREBBE” - "NICOLA PIETRANGELI DICE CHE NON CAPISCE PERCHE’ TRA NOI SIA FINITA? SEMPLICEMENTE GLI AMORI FINISCONO. TUTTI NOTAVANO LA DIFFERENZA D'ETÀ (QUASI 30 ANNI) TRANNE ME. NON È STATA QUELLA LA CAUSA DELLA ROTTURA. O FORSE SÌ, CHISSÀ" – E POI LA SCOPERTA “IN TARDA ETA’” DI AVERE UNA SORELLA E QUELLA VOLTA CHE CLOONEY…

Roberta Scorranese per il "Corriere della Sera"

 

licia colò

Licia Colò, è vero che lei voleva fare la pilota di elicotteri?

«Verissimo».

Però da anni la vediamo in televisione ad arrampicarsi sui pendii innevati o accanto alle iguane giganti delle Galapagos.

«La spiegazione è semplice. Sono nata nel 1962 e dopo la maturità, quando ho cercato di capire come prendere il brevetto, mi sono accorta che quel mondo allora era precluso alle donne. Sarei dovuta andare in America per farlo».

 

Ma eravamo nel 1979, mica nel Medioevo.

«Eppure era così. E se devo dirla tutta io come donna mi sento discriminata ancora oggi».

Perché?

«Perché se io vado a fare un reportage in alta quota e, com' è comprensibile, appaio in video con i capelli scompigliati, puntualmente il giorno dopo mi arriva una pioggia di critiche. Nessuno però muove mai gli stessi rilievi, per dire, a Mario Tozzi».

 

Cioè la vorrebbero con parrucchiere al seguito, anche in cima all'Himalaya?

«Diciamo che vedere una donna con i capelli in disordine è inusuale in una televisione come la nostra. Così avviene che se un collega spiega un fenomeno naturale ci si concentra sulle sue parole, altrimenti...».

 

LICIA COLo? 33

Se invece è lei a raccontare l'origine dei ghiacciai che cosa dicono?

«Mi scrivono: "ma perché non si pettina"?». Pensi se davvero avesse fatto l'elicotterista. «Poi c'è un'altra cosa. Mi sono sentita più volte dire: "Ma alla tua età fai ancora televisione?". Bene, nessuno oserebbe dirlo a, poniamo, un Piero Angela. Doverosa precisazione: per me Angela è un maestro, mi sono ispirata tanto a lui e al suo modo di divulgare i temi della natura».

 

C'è da dire che di donne divulgatrici televisive in Italia ce ne sono poche.

licia colo? 19

«Ci possiamo contare sulle dita di una mano». A ridosso di Natale riparte «Eden» su La7, a fine novembre la rivedremo con «Il mondo insieme» su Tv2000. Con «Il pianeta. Istruzioni per l'uso» (Solferino) ha appena vinto il Premio Internazionale di Letteratura Città di Como - Opera a tema.

«Mi è andata bene, dai».

 

Ma, elicotteri a parte, lei voleva fare questo lavoro?

«Di certo non lo immaginavo quando, a sei anni, mi trasferii con la mia famiglia da Verona a Casal Palocco, nell'Agro Romano. Seguivamo papà, che era un pilota dell'Aeronautica e adesso non mi faccia parlare della vicenda Alitalia, ché mi si spezza il cuore».

 

Lei ha studiato psicologia, vero?

«Ma non mi sono mai laureata. La verità è che avevo cominciato a mantenermi facendo la segretaria in un centro sportivo ma poi venni licenziata: mi ero rifiutata di lavorare a tempo pieno. Un amico mi disse: perché non fai la modella? E così andai a Milano».

 

Gli anni Ottanta. La televisione privata stava nascendo allora.

«Feci un provino ad Antenna Nord. Mi raccomandarono di sistemarmi i capelli».

Be' ma allora è un destino!

«Ma io non mi truccavo, mettevo i jeans, non ero una vampona da televisione. Poi avevo fatto volontariato nelle associazioni ambientaliste, ero già una militante all'epoca».

 

Però lei non è vegetariana.

licia colò pietrangeli

«No, ma mica bisogna esserlo per forza. Diciamo che preferisco mostrare gli orrori che avvengono in certi allevamenti intensivi».

 

Di lei si dice che è intransigente nella scelta degli interlocutori in trasmissione.

«Se c'è una cosa che non sopporto è il chiacchiericcio su temi importanti. Che senso ha, per esempio, fare una trasmissione dividendo i cosiddetti opinionisti tra vegani e carnivori? Meglio intervistare un esperto come lo era Umberto Veronesi, per dire».

Tornando alla tv anni Ottanta, lei è stata tra le prime conduttrici del mitico «Bim Bum Bam».

«Una vita fa. Ma che bella che era quella televisione così libera, creativa. Avevamo la sensazione di dover inventare ancora tutto».

 

Poi ha affiancato Maurizio Costanzo a «Buona Domenica».

«Maurizio è una delle persone a cui devo di più. Mi ha insegnato a fare televisione, mentre da Alberto Castagna ho imparato un'altra cosa: ascoltare. Lui ascoltava davvero le persone, si interessava ai loro problemi non per posa ma per sincera empatia».

 

licia colo' 2

Nel 1989 arriva la sua prima trasmissione dedicata alla natura, «L'arca di Noè». Da allora la sua strada è stata segnata.

«Tutto è stato molto naturale, ho solo ascoltato quello che sono. Non nascondo che a volte partire e tornare dopo settimane, a volte mesi, è stato complicato».

 

In un'intervista al «Corriere della Sera» Nicola Pietrangeli di recente ha detto: «Non ho ancora capito perché con Licia sia finita». Glielo riveliamo adesso, qui?

«Ma che paroloni. Cercava una frase a effetto. Semplicemente gli amori finiscono. Nicola per me è stato una figura straordinaria, tutti notavano la differenza d'età (quasi trent' anni, ndr ) tranne me. Non è stata quella la causa della rottura. O forse sì, chissà. Di certo quello non era un problema quando stavamo insieme».

 

Licia, lei sembra uscita da un trattato di filosofie orientali. Sorridente, chiara nel pronunciare le parole, spettinata ma con grazia.

«Eh, ma pure io ho avuto momenti neri».

licia colo' 1

 

Racconti.

«Non l'ho mai detto pubblicamente ma io ho avuto un cancro alla tiroide».

Adesso come sta?

«Bene. L'ho scoperto, mi sono preoccupata, mi sono curata, mi controllo costantemente. Cerco di prendere così le cose, perché farne un caso nazionale?».

 

In fondo, lei è abituata a trattare con tigri e rinoceronti...

«Be', c'è stata una volta in cui mi sono spaventata davvero».

Nella giungla?

«No, in Sardegna».

 

E che mai ci potrà essere in Sardegna da spaventare una che nuota con le balene?

«Ero lì per lavoro in un piccolo paese. Cammino per strada e vedo un cane chiuso in un'auto, al sole con quaranta gradi. Entro in un bar vicino e chiedo "di chi è quella macchina?". Un energumeno mi viene davanti e comincia a insultarmi pesantemente. "Fatti i fatti tuoi" è la frase più gentile. Minaccia. Sudo, ma non mollo.

 

JAS GAWRONSKI - LICIA COLO - AMBROGIO FOGAR

Gentilmente lo invito ad avvicinarsi alla macchina, volevo constatare che il finestrino fosse davvero aperto come lui diceva. In effetti, lo era. Ficco la testa nell'auto, lui fa la stessa cosa dall'altra parte. Ci ritroviamo quasi muso contro muso, io non arretro di un millimetro. Solo molti giorni dopo mi sono resa conto che poteva finire male, molto male».

 

Ha rischiato le botte per salvare un cane.

«Be', coerente, no?»

Senza mai perdere la calma.

«Non l'ho persa nemmeno quando ho scoperto, in tarda età, di avere una sorella».

 

Figlia di suo padre fuori dal matrimonio?

«Sì, ma maggiore di me. Papà non ha mai tradito mamma».

Vi frequentate?

«Da poco. Non è facile intavolare dei rapporti con un familiare "ritrovato"».

 

LICIA COLO E MAURIZIO COSTANZO

La sua vita sembra una telenovela senza enfasi.

«Una volta a "Buona Domenica" avevamo come ospite Sean Connery. Tensione in studio, la solita frenesia che precede la messa in onda. Ad un certo punto saltò l'impianto elettrico. Panico per tutti, tranne che per Connery. Chiese solo una sedia e un caffè. Pace. Per me fu una lezione di vita, non soltanto di televisione».

 

Perché ha chiamato sua figlia Liala, come la scrittrice?

«Io e Alessandro (Antonino, il marito di Colò, ndr ) volevamo chiamarla Andrea ma poi ci spiegarono che per battezzarla avremmo dovuto ripiegare su Andreina. No, grazie. Così abbiamo unito le iniziali dei nostri nomi e la "a" finale sta per always . In questo modo lei sarà sempre figlia di entrambi, comunque andranno le cose tra noi due».

 

Adesso Liala ha sedici anni.

CONFALONIERI BERLUSCONI E LICIA COLO SULLA SPIAGGIA DI HAMMAMET

«E non mi stanco mai di ricordarle che per lei tutto sarà più difficile di quanto lo sia stato per me. Mi spiego. Questa generazione è molto più competitiva. Ai ragazzi si richiede moltissimo: competenze, saperi, elasticità mentale. Non c'è paragone con l'adolescenza dei loro genitori. Qualche volta mi chiedo come facciano a reggere tanta fatica».

 

Liala (la scrittrice) ebbe una relazione con un pilota dell'Aeronautica. Anche qui qualcosa torna pensando alla sua vita e a suo padre.

«Infatti quando la nascita di mia figlia venne resa pubblica ricevetti una bellissima lettera della figlia di Liala. Scoprii che la scrittrice era stata una donna fortissima, indipendente, coraggiosa. Mi sembrò un ottimo auspicio».

 

Licia, perché abbiamo impiegato anni per capire che il riscaldamento climatico è un problema serio?

LICIA COLO' 4

«Perché viviamo poco. Rimaniamo sulla Terra lo spazio di una vita troppo breve per preoccuparci seriamente del futuro. Se lei ci pensa, cento anni sono nulla rispetto ai tempi dell'universo. Se campassimo trecento anni ci preoccuperemmo eccome».

 

Lei pensa che qualcosa si stia muovendo?

«Sì, ma ancora si dà troppo poco peso mediatico a certe cose. Penso agli incendi in Australia o alla mattanza dei canguri. Lei lo sa che l'Italia è tra i principali importatori di pelli di canguro, che vengono usate per abbigliamento sportivo e di lusso? Se ne parla ancora troppo poco».

 

E pensare che la gente guarda i suoi capelli.

«Ma io vado avanti. Come sempre».

licia colòlicia colòlicia colòlicia colòLICIA COLO CON OCCHIO NERO licia coloLICIA COLO'Licia Colo Licia Colo licia colo' in raiLicia Colo licia colo' 6

Ultimi Dagoreport

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…