camisasca venditti papa giovanni paolo ii

“VENDITTI VOLEVA ORGANIZZARE UN CONCERTO IN PIAZZA SAN PIETRO CON PAPA GIOVANNI PAOLO II CHE DOVEVA USCIRE DA UNA ASTRONAVE MENTRE LUI CANTAVA” - MONSIGNOR MASSIMO CAMISASCA, EX VESCOVO DI REGGIO EMILIA, RACCONTA DELLA BENEDIZIONE IMPARTITA AL CANTAUTORE PRIMA DEI SUOI CONCERTI, DI DON GIUSSANI E PIERA DEGLI ESPOSTI CHE CERCÒ DI CONVERTIRLO AL BUDDISMO - “MI È CAPITATO DI INNAMORARMI, MA NON MI SONO MAI DICHIARATO” – E POI RIVELA DI QUANDO FACEVA IL CAPPELLANO DEL MILAN DI BERLUSCONI: “UNA VOLTA, DURANTE UN RITIRO, MI CHIESE…”

Marco Ascione per corriere.it - Estratti

 

monsignor massimo camisasca

 

Davvero Antonello Venditti la fece cercare prima di una esibizione all’Olimpico dicendo che senza parlarle non si sarebbe affacciato sul palco?

«Bisogna prima raccontare come ci eravamo conosciuti».

 

Racconti.

«Io e Antonello siamo amici. All’inizio degli Ottanta mi cercò perché desiderava organizzare un concerto in piazza San Pietro. Aveva pensato a tutto. Persino alla partecipazione del Papa, allora Giovanni Paolo II, che nella sua visione doveva uscire da una astronave mentre lui cantava.

 

Disse proprio così, spiegandomi che Wojtyla per lui era un marziano, un uomo arrivato da fuori dal mondo. Naturalmente non se ne fece nulla, ma iniziammo a frequentarci. Andavo a casa sua e, talvolta, ai suoi concerti dove, ogni volta, gli impartivo la benedizione prima che iniziasse a cantare».

 

antonello venditti in concerto a lecce

E quella volta all’Olimpico?

«Quella volta non c’ero. Me lo passarono e mi spiegò la situazione. Certo non lo potevo benedire al telefono. Quindi andai all’Olimpico. E iniziò il concerto».

 

Massimo Camisasca, non è semplicemente un presule. Settantotto anni, lombardo di nascita (quartiere Corvetto a Milano, ma primi anni a Leggiuno sul Lago Maggiore) e per convinzione, è innanzitutto un ciellino. Non uno qualsiasi, c’era e contava già nel gruppo delle origini. Protagonista di incursioni oltre cortina ai tempi della guerra fredda, nell’allora Cecoslovacchia, in Ungheria e Polonia («una volta, mentre incontravo un gruppo di fedeli in un bosco, fummo circondati da un drappello dell’Armata rossa impegnato in una esercitazione: offrii ai soldati dei pacchetti di Marlboro e se ne andarono soddisfatti»). Vescovo di Reggio Emilia per 9 anni. Fondatore della Fraternità dei missionari di San Carlo. Prolifico autore di saggi (85). Nonché romanziere. Per 15 anni in Vaticano è stato l’ufficiale di collegamento tra Comunione e liberazione e il Pontefice.

 

monsignor massimo camisasca

Si dice che la sua agendina fosse imbattile, che lei avesse i numeri di chiunque contasse a Roma e non solo.

«Chiunque si occupasse di pubbliche relazioni a Roma aveva un’agenda come la mia».

 

Partiamo dall’inizio. Nei primi anni Sessanta don Luigi Giussani fu il suo insegnante di religione al liceo classico Berchet, a Milano.

«Lo incontrai già prima, a 14 anni. Mio zio era il suo medico. In casa si parlava di lui come di un giovane prete che faceva prediche appassionanti. Conoscerlo fu per me un evento decisivo. Solo con lui capii che il rapporto con Dio è il rapporto con gli altri».

 

(...)

 

Con in mezzo il ’68, un bel rischio per un aspirante sacerdote. Prima di abbracciare la Chiesa, le è capitato di innamorarsi?

silvio berlusconi con papa giovanni paolo ii

«Il mio ’68 fu drammatico e sereno. Drammatico perché tantissimi decisero di abbandonare il movimento. Sereno perché io rimasi saldo nelle mie convinzioni. Come disse Giussani, questi nostri fratelli ci lasciano perché non hanno capito che l’ideologia marxista non è la strada per affrontare i problemi che essi sentono e noi sentiamo con loro».

 

E l’amore?

25 papa giovanni paolo ii gioca a bocce roma 1992 ph barillari

«Sì, mi è capitato di innamorarmi, ma non mi sono mai dichiarato. Le donne però sono state importanti nella mia vita. Penso alla mia amicizia con Piera Degli Esposti. Ci conoscemmo per caso dopo un messaggio che le lasciai nella segreteria telefonica. Cercavo un’altra persona. Lei disse che si era innamorata della mia voce e mi propose di incontrarci.

 

Era disperata, voleva che io facessi tornare in vita in qualche modo una persona a lei cara e appena morta. Che gliela restituissi. Io non potevo certo farci nulla. Da questa impossibilità nacque il nostro legame. Piombava alle ore più strampalate in seminario, dove io ero superiore della Fraternità San Carlo, e recitava i sonetti di Michelangelo. L’ultima volta che l’ho vista, al Sacro Monte di Varese, stava leggendo un testo di Erri De Luca. Mi disse che era diventata buddista e mi propose di fare altrettanto. Declinai».

monsignor massimo camisasca

 

(...)

Lei è stato anche cappellano del Milan di Sacchi, dal 1986 al 1990. Sebbene si dica che tifi per l’Atalanta.

«Falso, ho sempre tifato Milan. Questa cosa dell’Atalanta è venuta fuori perché, per essere ordinato sacerdote, nel 1975, mi accolsero a Bergamo in una comunità missionaria. A Milano non mi volevano in quanto ciellino».

 

papa giovanni paolo ii

Ma il Milan che c’entra con lei?

«Ricevetti una lettera, mi pare a firma Galliani, in cui mi si faceva questa proposta. Immagino che il mio nome sia stato fatto da un cugino di Berlusconi, Giancarlo Foscale, che da ragazzo partecipava agli incontri che noi di Gioventù studentesca organizzavamo sul Lago Maggiore, a Castelveccana. Lì vicino i Berlusconi avevano una villa».

 

Così ha conosciuto Arrigo Sacchi.

«Siamo diventati amici. Con lui, con Filippo e Giovanni Galli, Franco Baresi, Roberto Donadoni, che già avevo conosciuto a Bergamo, con Paolo Maldini...».

arrigo sacchi berlusconi

 

E naturalmente con Silvio Berlusconi.

«Una volta, durante un ritiro di tre giorni della squadra, mi fece salire sul palco e mi chiese quali calciatori partecipavano alla messa. Io gli risposi che non potevo fare nomi, ma aggiunsi: più della media degli italiani».

 

I ciellini hanno sempre manifestato molto entusiasmo per Berlusconi. Lei, da uomo di Chiesa, che giudizio ne dà?

«Io non giudico. Ho ammirato la sua genialità da imprenditore. E ho apprezzato la sua discesa in campo politico».

 

Senza alcun conflitto di interessi?

silvio berlusconi arrigo sacchi e i tre olandesi gullit rijkaard van basten

«Magari l’avrà fatto anche per le sue aziende ma si è rivelato uno capace in pochissimo tempo di costruire un partito e vincere le elezioni. Quanti possono dire lo stesso? Naturalmente mi sento lontano dalle sue vicende personali, dai racconti delle cene ad Arcore. Ma non voglio essere moralista. Non si giudica Kennedy solo dal suo rapporto con Marilyn Monroe».

antonello venditti concerto caracalla

 

berlusconi sacchisacchi berlusconi 18

(...)

Ultimi Dagoreport

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE USA IN ITALIA, TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELL'ITALOAMERICANA CARISSIMA A TRUMP, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOANTRI - VABBE', A NATALE BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DI ATREJU DEI FRATELLINI DI GIORGIA…