bruno vespa mussolini

MA SÌ, RISCRIVIAMO LA STORIA PER NON URTARE LA SENSIBILITÀ DEI FREGNONI DI TWITTER - BRUNO VESPA CROCIFISSO PER AVER SCRITTO NEL SUO LIBRO CHE MUSSOLINI CREÒ I CONTRATTI NAZIONALI, L' INPS E LA SETTIMANA DI 40 ORE. TUTTE COSE RISAPUTE, OVVIE, CHE NON CANCELLANO GLI ORRORI DEL FASCISMO MA PROVANO A RACCONTARE LA STORIA D'ITALIA IN MODO COMPLETO. MA ORMAI NON SI PUÒ PIÙ...

Gianluca Veneziani per “Libero quotidiano

 

Ormai non devi più dire cose estreme, provocatorie, controcorrente per essere giudicato un fascista. No, basta pronunciare cose ovvie, abbastanza risapute, frasi di buon senso. È così che funziona la Dittatura del Pensiero Unico: nega la veridicità di fatti conosciuti e modifica il passato in nome del politicamente corretto.

 

BRUNO VESPA E BENITO MUSSOLINI

Ne sa qualcosa, suo malgrado, Bruno Vespa, ieri ospite della trasmissione Agorà su RaiTre, dove ha presentato il suo ultimo libro, Perché l' Italia amò Mussolini (Mondadori). In un passaggio del programma il celebre giornalista ha osato dire: «Nel libro racconto gli anni del consenso: Mussolini ha avuto un consenso enorme, all' estero e anche in Italia, per le sue opere sociali. Ha creato i contratti nazionali, l' Inps, la settimana di 40 ore».

 

Apriti cielo! Per queste affermazioni gli sono piovuti addosso sui social insulti e accuse di revisionismo e collaborazionismo tipo: «Vespa sta provando a riabilitare la figura di Mussolini», «Vespa è uno dei responsabili della grande opera di rimozione dei crimini fascisti», «È un nostalgico che fa apologia del fascismo».

 

Naturalmente non è stato bersagliato solo lui, ma anche Agorà e la sua conduttrice, Luisella Costamagna, "rea" di non aver contestato l' affermazione di Vespa e di aver consentito che venisse rilanciata sui social; e più in generale tutta la Rai, "colpevole" di aver permesso questa "marchetta" al libro "fascistissimo".

RENZO DE FELICE

 

Tutti questi odiatori meriterebbero di essere snobbati o di ricevere una pernacchia. Ma noi ci sforzeremo di replicare nel merito. Costoro mettono in discussione il fatto che Mussolini godesse di un consenso enorme, all' estero e in Italia. Spiace deluderli, ma era proprio così. E a dirlo è un certo Renzo De Felice, che tutto era fuorché uno storico fascista: i dementi del web si leggano Mussolini il Duce: gli anni del consenso (1929-1936), sempre che siano in grado di farlo, per comprendere come il regime riuscì a costruire il consenso interno anche attraverso azioni di politica economico-sociale.

 

E, se proprio non gli basta, si guardino il recente M - Biografia non autorizzata di Benito Mussolini (Uno Editori) di Marco Pizzuti per ricordare come, prima della guerra di Etiopia del 1935-36, Mussolini godesse di una grande stima negli Usa, in Gran Bretagna e Francia, al punto che la stampa estera si sbilanciava definendo l' Italia fascista un paese modello.

 

benito mussolini 13

Vespa dice anche che Mussolini creò i contratti nazionali, l' Inps e la settimana di 40 ore. Le iene del web e i siti smaschera-bufale obiettano che non furono conquiste del regime fascista. Spiace deluderli anche stavolta: è vero, già nel 1898 fu istituita una Cassa di previdenza che copriva però solo alcune categorie di lavoratori; ed è vero che questo sistema venne esteso a tutti i lavoratori già nel 1919, con un decreto del governo liberale di Orlando; ma ci si dimentica che questo decreto fu convertito in legge solo nel 1923, quando al potere c' era il fascismo (e che anche il nome INPS deriva dall' INFPS nato nel 1933). Per la settimana lavorativa di 40 ore i male informati si guardino il Regio Decreto 1768 del 1937, dedicato proprio alla faccenda.

 

Quanto al contratto, fa fede la Carta del Lavoro del 1927, straordinaria conquista dal punto di vista dei diritti dei lavoratori che assicurò, tra le altre cose, l' indennità di licenziamento, le ferie pagate, la conservazione del posto in caso di malattia e varie forme di assicurazioni sociali poi travasate nell' Italia repubblicana, come ben ricorda ora il libro Civiltà del lavoro edito da Altaforte. Non stiamo qui a ricordare le altre conquiste sociali del regime.

BENITO MUSSOLINI MARCIA SU ROMA

 

Queste cose sono fatti. Così come lo sono tutti gli orrori del fascismo, a partire dal primo: la privazione della libertà personale, la pretesa che l' individuo si adeguasse alle volontà dello Stato e alle prepotenze del governo. Anche in questo caso stiamo ribadendo l' ovvio. Ma ci tocca farlo perché in Italia non abbiamo ancora maturato nei confronti del fascismo la serenità di considerarlo un periodo da studiare e archiviare, consegnandolo alla storia. Da noi c' è ancora chi parla di incombente minaccia nera...

Ultimi Dagoreport

trump epstein

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE DUE FOTOGRAFIE DI TRUMP CON IN BRACCIO RAGAZZE GIOVANISSIME A SENO NUDO? A WASHINGTON, FONTI BEN INFORMATE ASSICURANO CHE LE DUE FOTO HOT SIANO TRA LE MIGLIAIA DI FILE DI JEFFREY EPSTEIN, ANCORA DA PUBBLICARE - NEI PROSSIMI GIORNI, GRAZIE AL PASSAGGIO DI UNA PETIZIONE PARLAMENTARE FIRMATA DA 218 DEPUTATI DEMOCRATICI, MA AI QUALI SI SONO AGGIUNTI QUATTRO REPUBBLICANI, LA DIFFUSIONE COMPLETA DEI FILE DEL FINANZIERE PORCELLONE, VERRÀ SOTTOPOSTA AL VOTO DELLA CAMERA. E I VOTI REP POSSONO ESSERE DETERMINANTI PER IL SUCCESSO DELL’INIZIATIVA PARLAMENTARE DEM - SE DA UN LATO L’EVENTUALE DIVULGAZIONE DELLE DUE CALIENTI FOTOGRAFIE NON AGGIUNGEREBBE NIENTE DI NUOVO ALLA SUA FAMA DI PUTTANIERE, CHE SI VANTAVA DI POTER “PRENDERE LE DONNE PER LA FIGA” GRAZIE AL SUO STATUS DI CELEBRITÀ, DALL’ALTRO UN “PUSSY-GATE” DETERMINEREBBE UNO DURO SCOSSONE A CIÒ CHE RESTA DELLA SUA CREDIBILITÀ, IN VISTA ANCHE DEL DECISIVO VOTO DI METÀ MANDATO IN AGENDA IL PROSSIMO ANNO...

troisi papa leone carocci monda

CIAK! LA MESSA È FINITA: ANDATE IN PACE AL CINEMA "TROISI", COSÌ FATE FELICI IL SUO DOMINUS VALERIO CAROCCI E QUEL DISOCCUPATO A CACCIA DELLA BIENNALE VENEZIANA, ANTONIO MONDA - MENTRE LA SETTIMA ARTE IN ITALIA, SOTTO IL DOMINIO DELL’ARMATA BRANCA-MELONI, STA VIVENDO UNA DELLE SUE FASI PIÙ COMATOSE, TRA SALE VUOTE E “SINISTRI” TAGLI AL TAX-CREDIT DEL MINISTRO GIULI-VO, PAPA LEONE XIV RUGGISCE IN FAVORE DELLE SALE CINEMATOGRAFICHE (MA DA QUANDO IN QUA IL PONTEFICE SI OCCUPA DI RIEMPIRE LE SALE, ANZICHÉ PREOCCUPARSI DI RIEMPIRE LE CHIESE?) - L'UNICO CINEMA CHE BENEFICIA DELLA GLORIA DI PREVOST È IL "TROISI", GESTITO DA CAROCCI CHE, IN DUPLEX CON ANTONIO MONDA, HA CONVINTO IL CARDINALE JOSE' TOLENTINO DE MENDONÇA NELLA DIVINA MISSIONE DI ORGANIZZARE AL CINEMA "TROISI" NOVE INCONTRI CON REGISTI E ATTORI INTERNAZIONALI, SOTTO IL PATROCINIO DEL SANTA SEDE - GRATIS? MANCO PER NIENTE. PER ACCEDERE ALLA SALA BISOGNERÀ SBORSARE 8 EURO. E COSÌ SIA - CAROCCI E LA NOTA STAMPA DEL "PICCOLO AMERICA" CHE RILANCIA LE PAROLE DEL PAPA...

pier silvio marina berlusconi marta fascina arcore

FLASH! - COL PRETESTO DI DARE UNA RIVERNICIATINA A VILLA SAN MARTINO (CHE HA SPESE DI MANUTENZIONE E SERVITU’ DI 220 MILA EURO ALL’ANNO), MARINA & PIER SILVIO SONO FINALMENTE RIUSCITI A FAR SLOGGIARE MARTA FASCINA E IL SUO PAPA’ ORAZIO, CHE NON L’ABBANDONA MAI, DALLA REGGIA DI ARCORE - ORA LA VEDOVA MORGANATICA E’ CONFINATA IN UNA DÉPENDANCE DEL VILLONE DI 130 METRI QUADRATI, DOVE PROBABILMENTE ALLA FINE RESTERÀ IMPEGNATISSIMA A CONTARE I 100 MILIONI DI EREDITA’ OTTENUTI DALLA BUONANIMA DI PAPI SILVIO…

ignazio la russa sergio mattarella

FLASH! – PER SOSTENERE I FRATELLINI D’ITALIA CIRIELLI E SANGIULIANO ALLE REGIONALI CAMPANE, SI È SCOMODATO PERSINO IL PRESIDENTE DEL SENATO, IGNAZIO LA RUSSA – CHE LA SECONDA CARICA DELLO STATO FACCIA CAMPAGNA ELETTORALE, FOTTENDOSENE DEL SUO RUOLO ISTITUZIONALE,  NON AVRÀ FATTO PIACERE PER NULLA A SERGIO MATTARELLA – D’ALTRONDE, IL PRESIDENTE LEGHISTA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, LORENZO FONTANA, NON CI PENSA ASSOLUTAMENTE DI SCAPICOLLARSI IN VENETO A SUPPORTO DEL CANDIDATO DEL CARROCCIO, ALBERTO STEFANI…