sardine amici

MEDIASET WARS! - MARIA DE FILIPPI CONTRO NICOLA PORRO, CHE SUL SUO SITO OSPITA UN POST SULLE SARDINE AD ''AMICI'': ''UN PROGRAMMA PER NARCISETTI PIÙ SPERANZOSI CHE TALENTATI'' - QUEEN MARY: ''NON FACCIO UNA TRASMISSIONE PER NARCISETTI, IL LORO ERA UN INTERVENTO CONTRO IL DISPREZZO GRATUITO, SPERO CHE ANCHE NICOLA PORRO LA PENSI COSÌ OPPURE…'' - E PORRO RISPOSE: ''NON CONDIVIDO AFFATTO IL POST, QUELLA FRASE E' UNA STUPIDAGGINE. MA SULLE SARDINE...''

1. MARIA DE FILIPPI CONTRO NICOLA PORRO: ''I RAGAZZI DI 'AMICI' NON SONO DEI NARCISETTI CHE SPERANO IN UNA NOTORIETÀ DI STAGIONE''

Maria De Filippi sul profilo ufficiale di ''Amici:

SARDINE AD AMICI

 

Nicola Porro, giornalista e conduttore di Quarta Repubblica, nel suo blog personale oggi scrive "...quel che resta delle Sardine va in onda da Maria De Filippi in quella che in fondo è la loro collocazione naturale: "Amici", programma per narcisetti più speranzosi che talentati, per la serie: se mi dice giusta, mi sistemo per la vita o almeno per qualche stagione. Come una lunga rincorsa, durata tre mesi, che arriva all'epilogo: cronaca di una sorte annunciata".

 

nicola porro

L'intervento delle Sardine nella prima puntata di Amici è stato contro l'odio. Io non solo condivido quello che hanno detto ma sono orgogliosa di averli ospitati. Il loro non è stato un intervento politico ma appunto un intervento contro l'odio, contro il disprezzo gratuito, contro la violenza e spero che anche Nicola Porro la pensi così, altrimenti sarebbe davvero per me preoccupante.

mattia santori sardine ad amici

 

Così come sono certa di non fare una trasmissione per narcisetti che sperano in una notorietà di stagione. I ragazzi che sono attualmente ad Amici o che sono passati da qui, hanno solo dedicato il loro tempo, le loro giornate, i loro sforzi e il loro sudore alla loro passione: il canto o il ballo. E i risultati di tante ore e fatiche, in tanti li hanno visti. Se Nicola Porro no, gli consiglio di informarsi.

 

 

 

Commento di Nicola Porro su Instagram:

 

Cara Maria non condivido minimamente ciò che ha scritto un mio collaboratore riguardo al tuo programma sul mio sito. E penso che scrivere che amici sia un programma di narcisetti più speranzosi che talentati sia una gigantesca stupidaggine. Irrispettoso soprattutto dei tanti ragazzi che sono passati e passeranno da Amici. Resto della mia idea sulla vacuità delle sardine, ma questo è un altro discorso. E visto il mio temperamento piuttosto fumantino avrei reagito con molto meno signorilità di quanto hai fatto tu ad affermazioni così gratuite.

 

 

2. LE SARDINE SI SONO ESTINTE GRAZIE AD AMICI

Max Del Papa per il sito a cura di Nicola Porro, www.nicolaporro.it

 

maria de filippi

L’amore e il cinismo. O l’amore per il cinismo. Quel che resta delle Sardine va in onda da Maria de Filippi in quella che in fondo è la loro collocazione naturale: “Amici“, programma per narcisetti più speranzosi che talentati, per la serie: se mi dice giusta, mi sistemo per la vita o almeno per qualche stagione. Come una lunga rincorsa, durata tre mesi, che arriva all’epilogo: cronaca di una sorte annunciata.

 

RAPPER MORENO E MARIA DE FILIPPI

Sono tre, sono giovani e storti, e sono smorti: tutti truccati, in tutti i sensi, portano in scena la fiera della vanità, del luogocomunista, dell’ipocrisia sciacalletta, eccoli lì gli alternativi contro i poteri forti: Benetton e Toscani, De Filippi e Mediaset, Bonaccini, Zingaretti, Prodi e Pd col resto di Soros. Per questi fanciulli fasulli hanno cantato, ricordiamolo ancora, i vari Manuel Agnelli, Vasco Brondi, Subsonica, Marracash, Marlene Kuntz, Casa del Vento, Jimmy & Scots Folk Band, JoyCut, gli Skiantos, Bandabardò, Modena City Ramblers, ugole di regime; e ancora, Il Terzo Segreto di Satira, Patrizio Roversi e Fabrizio Barca, il vignettista Makkox, Moni Ovadia e Sandro Ruotolo, il meglio dell’antagonismo petulante e prepotente, ma griffato, fighetto e in salsa piddina. Che rivoluzionari! E per far che?

lorenzo donnoli ad amici

 

La missione celebrità, cucinata chez Maria, conferma alcune tendenze conclamate: primo, l’attitudine al monologo. Ne avevamo avuto un’orgia a Sanremo, si continua qui con le predicuzze petalose, a patto che chi sale sul pulpito, sia, qui come all’Ariston, rigorosamente privo di titolo: nessuna autorevolezza, zero curriculum, non l’ombra di una cultura, infime tracce di preparazione. Sono mestieranti in boccio, apprendisti politicanti, li ascolti e tireresti una scarpa al video per la disperazione. L’amore e il cinismo, l’amore per il cinismo: non esitano ad usare, nel modo più spregiudicato e dunque vergognoso, l’Olocausto, Anna Frank (sottinteso: deportata da Salvini, almeno in potenza), Aylan, il piccolino scaricato a riva da una atroce risacca che ha straziato il mondo ma che questi non si fanno scrupolo di riesumare per le loro ambizioni mediocrissime, per quel carrierismo straccione e imbarazzante.

mattia santori, jasmine cristallo, lorenzo donnoli ad amici

 

Non può mancare Greta, delirante Madonnina infilzata dell’ambientalismo radicale, cioè neocomunista, cioè bugiardissimo, cioè affarista, e Greta insieme all’onnipresente orso bianco minacciato dal cambiamento climatico, così onnipresente da smentire qualsiasi insidia climatica, è l’anello esistente tra Liliana Segre (venerata? O, sotto sotto, disprezzata, stanti certe frequentazioni sardinesche di stampo ultra-palestinese?) e il migrantismo onirico. Così, come sempre, per slogan, frasi fatte, stupidari tardoadolescenziali, icone sempre quelle e scomodate ad minchiam (lasciatelo riposare, ‘sto Martin Luter King, somari cerchiati e bistrati!), fregola mediatica, vanitas vanitatum et omnia stupiditas.

 

SARDINE AD AMICI

Tre monologhi a ciglia pittate contro razzismoomofobiadiversofobia, ma che, in controluce, si traducono in uno ed un solo senso, todo modo: Salvini fa schifo, voi che non siete come noi fate schifo. Come loro, che sanno meno di niente e se ne vantano. Che sono già corrosi di compromessi, e non lo nascondono.

 

Che puntano all’elitarismo leninista, con tanto di purghe, politburi, faide, e lo rivendicano. Che sbandierano un acume mediocre ma condito dalla tipica scaltrezza del demagogo svergognato: “Superiamo la paura perché la bellezza è sempre a portata di mano”. Che cialtronaggine, questo lanciatore di frisbee. Diffidate sempre di chi sbandiera la Bellezza pret a porter: non sa un cazzo, non cita Dostoevskji e tanto meno il kalos kagathos greco: cita lo specchio di una pozzanghera in cui scorge se stesso e se ne vanta.

 

SARDINE AD AMICI

Chiaro che poi i giornali del neoconformismo autoritario come Repubblica li esaltino: ma a loro volta questi fogli populisti si arrampicano sugli specchi con le dita intinte nell’olio. E lo sanno. Assai più ficcante, più precisa una critica da Twitter, per altro dal sen di sardine uscita: “Pietosa retorica senza realtà, che purtroppo è un po’ diversa”. Ma è proprio questa, che i tre scappati dalla mediocrità vogliono evitare. La realtà. Disposti a tutto, senza eccezioni, senza scrupoli, senza limiti, per scamparla.

 

sardine ad amici

La vita è bella, è Bellezza se ce la fai. Tre su seimila ce la fanno ma il movimento sardinista è estinto, la lapide l’ha eretta Maria, l’operazione antipatia è perfetta. Se, tre mesi fa, qualcuno avesse scritto che le sedicenti, impegnate, consapevoli, socialisteggianti sardine si sarebbero spiaggiate ad una sorta di talent del “maledetto” Berlusconi, nessuno ci avrebbe creduto. Qualcuno lo scrisse, e ne fu odiato in fama di provocatore, di squilibrato. Col senno del poi, chi erano i lunatici o, per esser più precisi, i coglioni?

 

 

Ultimi Dagoreport

2025scala la russa

DAGOREPORT - LA DOMANDA CHE SERPEGGIAVA NEL FOYER DELLA SCALA, IERI SERA, ERA: “E ‘GNAZIO? DOVE STA LA RUSSA?”. COME MAI LA SECONDA CARICA DELLO STATO NON HA OCCUPATO LA POLTRONA DEL PALCO REALE, DOVE SI È SEMPRE DISTINTO NELLO STRAZIARE L’INNO DI MAMELI CON I SUOI SICULI ACUTI? IL PRESIDENTE DEL SENATO, TRA LA PRIMA DELLA SCALA SANTA E IL FESTIVAL DI SAN ATREJU, HA PREFERITO ATTOVAGLIARSI AL RISTORANTE “EL CAMINETO”, DIMORA DELLA SODALE SANTANCHÈ A CORTINA D’AMPEZZO...

john elkann theodore kyriakou repubblica

DAGOREPORT - DOMANI, FINALMENTE, GLI EMISSARI DI JOHN ELKANN SI DEGNERANNO DI INCONTRARE I CDR DI “REPUBBLICA” E “LA STAMPA” PER CHIARIRE LO STATO DELLA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRUPPO ANTENNA DI THEODORE KYRIAKOU. PER IL MAGNATE GRECO, I QUOTIDIANI SONO SOLO UN ANTIPASTO: IL SUO VERO OBIETTIVO SAREBBE ACQUISIRE UN'EMITTENTE TELEVISIVA - YAKI NON VEDE L'ORA DI LIQUIDARE IL GRUPPO EDITORIALE, PER FARE SEMPRE PIÙ AFFARI CON EXOR: LA CARTA RAPPRESENTA NEMMENO L'UN PER CENTO DELLA HOLDING, NON DÀ ALCUN GUADAGNO MA SOLO ROTTURE DI COJONI (E LA LINEA ANTI-TRUMP DEI DUE QUOTIDIANI È UNA ROGNA PER IL SEMPRE PIÙ AMERICANO JOHN) - KYRIAKOU HA SUBITO INIZIATO CON IL PIEDINO SBAGLIATO LA CAMPAGNA D’ITALIA: AVREBBE SCELTO COME ADVISOR NIENTEMENO CHE MIRJA CARTIA D’ASERO, EX AD DEL “SOLE 24 ORE” - RETTIFICA! CARTIA D'ASERO: "NON SONO ADVISOR DI ANTENNA O DI KYRIAKOU E NON MI OCCUPO DI EDITORIA DALL'USCITA DAL 'SOLE'"

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”