aeroporto silvio berlusconi - meme

MENO MALE CHE SILVIO JET! MICHELE SERRA SULL’INTITOLAZIONE DI MALPENSA A SILVIO BERLUSCONI, “L’UOMO CHE SPACCO’ IN DUE L’ITALIA” – “È LA CONSACRAZIONE A PADRE DELLA PATRIA DEL PADRE DELLA DESTRA. È LA FAZIONE CHE SI AUTOPROCLAMA NAZIONE - I GUAI GIUDIZIARI, MA NON SOLO. NESSUNO DEI COMPORTAMENTI PUBBLICI E PRIVATI DELL'EX PREMIER SI ISPIRÒ AL SENSO DEL LIMITE, CHE DEL DNA DELLA DEMOCRAZIA È FORSE IL TRATTO DETERMINANTE" - PS: "MALPENSA E’ LO SCALO DI VARESE, MILANO POTREBBE INSORGERE SOLO IL GIORNO CHE LINATE, IL SUO VERO AEROPORTO, FOSSE INTITOLATO A UMBERTO BOSSI…"

Michele Serra per la Repubblica - Estratti

 

michele serra a piazzapulita

Intitolare Malpensa a Berlusconi - come ha annunciato gongolante il Salvini, uno che vive per irritare e dunque non può che essere entusiasta di avere dato la notizia - significa fare contenta una parte di italiani e offendere irrimediabilmente un'altra parte. (Chissà se sarà mai possibile, in un senso o nell'altro, che la soddisfazione di mezza Italia non sia ragione di mortificazione e di scandalo per l'altra mezza).

 

Nel caso, molto remoto, che il concetto di "patriottismo" tanto caro al governo tenesse conto, per davvero, della comunità nazionale, qualcuno, nella pur breve filiera politica che ha portato a questa decisione (Regione Lombardia, Enac, ministero dei Trasporti) avrebbe sollevato qualche dubbio: «Forse è meglio pensarci meglio, o rimandare, molti italiani non gradirebbero».

 

MEME SULL AEROPORTO SILVIO BERLUSCONI - 1

Ma "patriottismo", qui e ora, significa precisamente il contrario. Significa costruire una nuova identità nazionale escludente, che considera intrusi, o disfattisti, o antipatriottici (appunto) gli italiani non di destra. Definizione molto vaga e anche impropria, ma è per capirsi.

 

La beatificazione di Berlusconi è parte integrante di questo progetto. È la consacrazione a Padre della Patria del Padre della Destra. È la fazione che si autoproclama Nazione, un banale cambio di consonante, dopotutto.

 

(...) i guai giudiziari, per puro sfinimento, possono anche passare in prescrizione, non senza che si mantenga acceso, e lampeggiante, almeno un asterisco che ricordi la corruzione di un magistrato.

 

 

divise delle hostess dell aeroporto silvio berlusconi - meme

 

Ma la spaccatura del Paese in due tronconi sempre meno ricucibili, divisi su quasi tutto, a partire dalla sua persona ben prima che da contrapposizioni ideologiche, quella non potrà mai essere dimenticata.

 

L'uomo che scese in campo «per impedire ai comunisti di governare», avendo i comunisti governato praticamente mai, e al contrario avendo quasi sempre governato i suoi amici e i partiti votati da lui e dai suoi elettori, sembrò da subito il lupo che accusava l'agnello di intorbidargli l'acqua, e guastargli gli affari.

 

Non uno solo dei suoi comportamenti pubblici e privati si ispirarono al concetto di limite, che del Dna della democrazia è forse il tratto determinante. Nessuno spirito di servizio, nessuna umiltà civile nel suo leaderismo, solo la vanteria del riccone che insegna al mondo come si fa. Non un suo solo gesto internazionale, o parola spesa, consentì anche ai suoi oppositori di dire: però, almeno questo possiamo farlo nostro. Almeno questo, appartiene anche a me.

MEME SULL AEROPORTO SILVIO BERLUSCONI

 

E vale aggiungere, a imperitura memoria, che non solamente l'ostilità politica, ma anche un vivo senso di imbarazzo, di avvilimento, di vergogna ha funestato per lunghi anni i pensieri della famosa "altra metà". Un vero e proprio patimento personale, moltiplicabile per milioni di persone. Il cui solo torto fu, ed è ancora, se non di resistere, di esistere.

 

Ovviamente, sono capitate e capiteranno cose ben peggiori, dispute ben più laceranti che intitolare un aeroporto all'uomo che spaccò in due l'Italia. (A proposito: è lodevole il tentativo del bonario Tajani di trasformare, post-mortem, il fondatore del populismo italiano, nonché pioniere del populismo mondiale, nel capo spirituale della destra liberale.

michele serra foto di bacco (1)

 

Se i falsi storici possono essere fondamento di un futuro migliore, auguriamo a Tajani di farcela). Ma anche il nome di un aeroporto può dire della determinazione di un governo non a governare, ma ad aggravare, se non a manomettere, le condizioni di una convivenza fin qui difficile ma tutto sommato decente (tranne negli anni orrendi del tritolo e del piombo).

 

Comunque Malpensa, per i milanesi, è l'aeroporto di Varese, se non di Sesto Calende, trasformato soprattutto per volontà leghista, e con ottime ragioni clientelari, in uno scalo internazionale sempre meno gradito – nonché assai meno raggiungibile – della beneamata Linate. Questo lenisce almeno in parte lo spirito offeso dei tantissimi milanesi non di destra: in fondo è stata espugnata solo una landa prealpina, è solo l'ennesima pagina del conflitto città/campagna.

 

SILVIO BERLUSCONI CON IL CAPPELLO DA CAPOTRENO

Inespugnabile da questa destra, Milano potrebbe insorgere solo il giorno che Linate, il suo vero aeroporto, fosse intitolato a Umberto Bossi.

SILVIO BERLUSCONI FORZA ITALIA

Ultimi Dagoreport

silvia salis giorgia meloni elly schlein matteo renzi

DAGOREPORT - IN ITALIA, DOPO TANTI OMETTI TORVI O INVASI DI VANITÀ, SI CERCANO DONNE FORTI. DONNE COL PENSIERO. DONNE CHE VINCONO. E, NATURALMENTE, DONNE IN GRADO DI COMANDARE, CAPACI DI TENER TESTA A QUELLA LADY MACBETH DELLA GARBATELLA CHE DA TRE ANNI SPADRONEGGIA L’IMMAGINARIO DEL 30% DEGLI ELETTORI, ALIAS GIORGIA MELONI - IERI SERA ABBIAMO ASSISTITO ATTENTAMENTE ALLA OSPITATA DI SILVIA SALIS A “OTTO E MEZZO”, L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO CHE DALLA LEOPOLDA RENZIANA E DAL CONI DELL’ERA MALAGÒ HA SPICCATO IL VOLO NELL’OLIMPO DELLA POLITICA, SINDACO DI GENOVA E SUBITO IN POLE COME LEADER CHE SBARACCHERÀ ELLY SCHEIN E METTERÀ A CUCCIA LA CRUDELIA DE MON DI COLLE OPPIO - DOPO MEZZ’ORA, PUR SOLLECITATA DA GRUBER E GIANNINI, CI SIAMO RITROVATI, ANZICHÉ DAVANTI A UN FUTURO LEADER, DAVANTI A UNA DONNA CHE DAREBBE IL PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA ALL'AUTORE DE "IL MANUALE DELLA PERFETTA GINNASTICATA" - ECCITANTE COME UN BOLLETTINO METEO E LA PUBBLICITÀ DI TECHNO-GYM, MELONI PUO' DORMIRE SONNI TRANQUILLI - VIDEO

john elkann donald trump

DAGOREPORT – ITALIA, BYE BYE! JOHN ELKANN NON NE PUÒ PIÙ DI QUESTO DISGRAZIATO PAESE CHE LO UMILIA SBATTENDOLO PER 10 MESI AI "SERVIZI SOCIALI", COME UN BERLUSCA QUALSIASI, E STUDIA LA FUGA NEGLI STATI UNITI - PRIMA DI SPICCARE IL VOLO TRA LE BRACCIA DEL SUO NUOVO IDOLO, DONALD TRUMP, YAKI DEVE LIBERARSI DELLA “ZAVORRA” TRICOLORE: CANCELLATA LA FIAT, TRASFORMATA IN UN GRUPPO FRANCESE CON SEDE IN OLANDA, GLI RESTANO DUE GIORNALI, LA FERRARI E LA JUVENTUS – PER “LA STAMPA”, ENRICO MARCHI È PRONTO A SUBENTRARE (MA PRIMA VUOLE SPULCIARE I CONTI); PER “REPUBBLICA”, IL GRECO KYRIAKOU È INTERESSATO SOLO ALLE REDDITIZIE RADIO, E NON AL GIORNALE MANGIASOLDI E POLITICAMENTE IMPOSSIBILE DA GOVERNARE) - DOPO IL NO DI CARLO FELTRINELLI, SAREBBERO AL LAVORO PER DAR VITA A UNA CORDATA DI INVESTITORI MARIO ORFEO E MAURIZIO MOLINARI – SE IL CAVALLINO RAMPANTE NON SI TOCCA (MA LA SUA INETTA PRESIDENZA HA SGONFIATO LE RUOTE), PER LA JUVENTUS, ALTRA VITTIMA DELLA SUA INCOMPETENZA, CI SONO DUE OPZIONI IN BALLO…

italo bocchino giorgia arianna meloni

DAGOREPORT – PER QUANTO SI SBATTA COME UN MOULINEX IMPAZZITO, ITALO BOCCHINO NON RIESCE A FARSI AMARE DALLA FIAMMA MAGICA DI GIORGIA MELONI: LUI SI PRODIGA NELL'OSPITATE TELEVISIVE CON LODI E PEANA ALLA STATISTA DELLA SGARBATELLA, MA È TUTTO INUTILE: TROPPO CHIACCHIERATO E CON UN GIRO DI AMICIZIE DISCUTIBILI, L'EX DELFINO DI FINI NON ENTRA A ''PA-FAZZO CHIGI'' – LE SUE DICHIARAZIONI SIBILLINE SUL CASO GHIGLIA NON L’HANNO AIUTATO: HA SPECIFICATO, NON A CASO, CHE IL SUO INCONTRO CON  IL COMPONENTE DEL GARANTE DELLA PRIVACY ALLA SEDE DI FDI È DURATO “VENTI MINUTI AL MASSIMO”, METTENDO IN DIFFICOLTÀ ARIANNA MELONI – SE È TANTO "IMPRESENTABILE", PERCHÉ NON LO CACCIANO DA DIRETTORE EDITORIALE DEL "SECOLO D'ITALIA"? SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI ESTROMETTERLO. MA QUANTI SEGRETI CONOSCE L’EX SANCHO PANZA DI FINI, APPASSIONATO DI INTELLIGENCE E VICINO A LOBBISTI CONSIDERATI IMPRESENTABILI DALLA FIAMMA MAGICA DELLA MELONA? - VIDEO

giovambattista fazzolari roberto carlo mele

FLASH – I DAGO-LETTORI HANNO FATTO IL LORO DOVERE: HANNO SCOPERTO L'IDENTITÀ DELL’UOMO CHE DUE GIORNI FA ERA ATTOVAGLIATO CON GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI DA “VITTI”, A PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA. SI TRATTEREBBE DI ROBERTO CARLO MELE, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D’ITALIA (FIGURA NELL'ESECUTIVO DEL PARTITO COME SEGRETARIO AMMINISTRATIVO). COME “FAZZO”, DEVE AMARE MOLTO LA RISERVATEZZA, VISTO CHE ONLINE NON SI TROVANO SUE FOTO – ANCHE “L’UOMO PIÙ INTELLIGENTE” CHE CONOSCE GIORGIA MELONI (PENSA GLI ALTRI), SEMPRE RESTIO AI SALOTTI, HA FATTO IL SUO INGRESSO UFFICIALE NELLA ROMANELLA POLITICA DEL “FAMOSE DU’ SPAGHI”…

giorgia meloni donald trump al sisi

FLASH! - LA BOCCIATURA DEL PONTE SULLO STRETTO DA PARTE DELLA CORTE DEI CONTI HA FATTO SALTARE I NERVI NON SOLO A SALVINI MA SOPRATTUTTO ALLA MELONI – LA PREMIER, CHE SI ERA SPESA MOLTO IN EUROPA PER LA REALIZZAZIONE DEL PONTE, SI È TALMENTE INCAZZATA (“E’ L’ENNESIMO ATTO DI INVASIONE DE GIUDICI SULLE SCELTE DEL GOVERNO”) CHE HA CANCELLATO IL VIAGGIO AL CAIRO DI SABATO PER L’INAUGURAZIONE DEL MUSEO GEM - ALLA NOTIZIA CHE AL POSTO DELLA STATISTA, SBARCA IL FARAONE GIULI, ANCHE AL SISI NON L’HA PRESA PER NIENTE BENE…