nino frassica

MIZZICA, FRASSICA: "PIÙ UN FILM È BRUTTO E PIÙ MI FACCIO PAGARE. PER UN FILM BELLO BELLO, SONO DISPOSTO A LAVORARE GRATIS. TRA LE CATEGORIE DEL CINEMA: IL BRUTTO CON TANTI SOLDI, SI PUÒ FARE; IL BRUTTO CON POCHI, NO DI SICURO. I MIEI COLLEGHI CHE NEGANO QUESTO PARADIGMA, O MENTONO O SI MANGIANO LE MANI – DON MATTEO? IL PUBBLICO HA ASSORBITO BENE IL TERREMOTO DEL CAMBIO CON BOVA. IO UN PO' MENO: DOPO TANTI ANNI TERENCE HILL È DIVENTATO QUALCOSA DI PIÙ DI UN SEMPLICE COMPAGNO DI LAVORO - QUELLI DELLA NOTTE? UNA STAGIONE INARRIVABILE. ARBORE HA RIVOLUZIONATO RADIO E TV”

Adriana Marmiroli per “la Stampa”

 

nino frassica 1

È a casa, ingabbiato dal Covid. «Poca voce e un po' di febbre».

Dove altri avrebbero approfittato per fare gli ammalati, Nino Frassica rimpiange di non essere a teatro. E nel mentre scrive nuovi articoli per «Novella Bella». «Il virus non mi ha bloccato». Il rimpianto maggiore è essersi perso Maledetti amici miei. Il ritorno, spettacolo con Alessandro Haber, Rocco Papaleo, Giovanni Veronesi, che è in scena all'Ambra Jovinelli.

 

«Tre repliche, poi a Natale mi sono scoperto positivo». Il format è ispirato all'omonimo programma tv. «In scena siamo noi stessi, amici di vecchia data che non smettono di essere dei ragazzi, malgrado l'età.

 

nino frassica cover

Con molta autoironia chiacchieriamo a ruota libera di noi e del nostro mondo». A sostituire Frassica, ora c'è Beppe Fiorello. «Mi salta anche il Capodanno in tv con Amadeus...».

Guarirà giusto in tempo (spera) per qualche data in Sicilia e tornare a «Che tempo che fa» il 15 con le nuove cose che sta scrivendo per la pseudorivista di pettegolezzi che è rubrica fissa al tavolone di Fazio. «Novella Bella» ha avuto un tale successo da avere generato un libro.

«Tutti quelli che ho scritto sono ispirati a ciò che faccio in tv».

 

Non l'ultimo, uscito da poche settimane: Paola. Una storia vera (Mondadori Electa) è un romanzo. «Ne è protagonista una donna - la cui foto di copertina tanto mi assomiglia, ma solo per caso - e le persone della sua vita. La vera novità non è tanto nella struttura, quanto nel fatto che per la prima volta non riprendo situazioni o cose della tv. Lo stile però è sempre il mio.

Non mi pongo il problema di quale messaggio trasmetterò alla nazione. I mio obiettivo è solo strappare la risata».

 

nino frassica 1

Malgrado l'assenza di riferimenti al Nino Frassica attore, nel libro si possono trovare citazioni e omaggi. Su tutti quello a Totò e Peppino e la... malafemmina: «Noio volevam savuar...». «Totò è il faro di tutti i comici - spiega -. Tutti ne siamo innamorati. Non sarei il comico che sono se non lo avessi studiato fin da ragazzo». Ne ha ricevuto come un imprinting secondo solo a quello della famiglia. «Tutti hanno questo dono in casa: spiccato senso dell'umorismo e visione ironica delle cose. Mio padre, gli zii, mio fratello. L'unica differenza è che, mentre per loro era un optional e si sono accontentati di quel palcoscenico che è il bar del paese, io da lì sono partito per andare a studiare le radici della comicità lontano da casa».

nino frassica

 

La svolta nella sua vita, si sa, arrivò con Renzo Arbore che gli diede una prima particina in FF.SS.. Tutta la banda di quel film si sarebbe ritrovata a Quelli della notte: Frassica, quasi una new entry, avrebbe sfondato con frate Antonino da Scasazza dal «cuore toro» e dal linguaggio improbabile e infarcito di strafalcioni.

 

Altro incontro fondamentale per Frassica è stato quello con Don Matteo, di cui è una delle colonne. La quattordicesima stagione verrà registrata a maggio: è la prima senza Terence Hill. «Il pubblico ha assorbito bene il terremoto del cambio con Bova. Io un po' meno: dopo tanti anni Terence Hill è diventato qualcosa di più di un semplice compagno di lavoro. Ne sentirò la mancanza». Amici più recenti sono il Mago Forest, Valerio Lundini e Maccio Capatonda. «Parliamo la stessa lingua, proveniamo dallo stesso pianeta».

 

terence hill nino frassica

Oltre a 260 episodi di Don Matteo, l'attore siciliano ha un curriculum di centinaia di titoli. L'alto e il basso non lo hanno mai fermato: ha fatto Baaria di Tornatore e dimenticabili cinepanettoni, film a episodi, serie e miniserie.

 

«Se mi pento di quello che ho fatto? Di parecchi, a distanza di tempo. Ma ciascuno al momento aveva un suo perché. In genere economico. Più un film era brutto e più mi facevo pagare. Per un film che so bello bello, sono disposto a lavorare gratis: sono le soddisfazioni che ti ripagheranno. Tra le categorie del cinema: il brutto con tanti soldi, si può fare; il brutto con pochi, no di sicuro. I miei colleghi che negano questo paradigma, o mentono o si mangiano le mani. E poi, anche se li faccio, che male c'è? Anche i film brutti hanno i loro estimatori. La mia carriera ne potrebbe essere danneggiata? E chi non fa errori?» .

nino frassica renzo arbore

 

Un'ultima riflessione la dedica al tempo che passa (è nato l'11 dicembre 1950). «Già quando ho compiuto i 70, ho detto che non me li sentivo, e molto mi seccava che me li ricordassero. Ora, due anni dopo, non mi riesce proprio di capirli 'sti anni che passano. Mi sento rimasto a 35 e 4 mesi, quelli che avevo ai tempi di Quelli della notte. Una stagione inarrivabile. Arbore ha rivoluzionato radio e tv e aperto la strada a tanti, creando un genere. Molti si sono mossi nella sua scia: Mai dire gol è figlia dell'Altra domenica, la Gialappa, Bisio e Teocoli di Arbore, Benigni e Marenco».

terence hill nino frassicanino frassica renzo arborearbore frassica banfifrassica troisi arborefrassica faziofrassica faziofrassica greggio sordi de sica mutimarenco frassicafrassicanino frassica the touristnino frassicaarbore delogu frassicanino frassica my italy nino frassica 2

Ultimi Dagoreport

emmanuel macron friedrich merz giorgia meloni donald trump volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – ET VOILA', ANCHE SULLA SCENA INTERNAZIONALE, IL GRANDE BLUFF DI GIORGIA MELONI È STATO SCOPERTO: IL SUO CAMALEONTISMO NON RIESCE PIÙ A BARCAMENARSI TRA IL TRUMPISMO E IL RUOLO DI PREMIER EUROPEO. E L'ASSE STARMER-MACRON-MERZ L'HA TAGLIATA FUORI – IL DOPPIO GIOCO DELLA "GIORGIA DEI DUE MONDI" HA SUPERATO IL PUNTO DI NON RITORNO CON LE SUE DICHIARAZIONI A MARGINE DEL G20 IN SUDAFRICA, AUTO-RELEGANDOSI COSÌ AL RUOLO DI “ORBAN IN GONNELLA”,  CAVALLO DI TROIA DEL DISGREGATORE TRUMP IN EUROPA - DITE ALLA MELONA CHE NON È STATO SAGGIO INVIARE A GINEVRA IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO, FABRIZIO SAGGIO… - VIDEO

barigelli cairo

DAGOREPORT - PANDEMONIO ALLA "GAZZETTA DELLO SPORT"! IL DIRETTORE DELLA “ROSEA” STEFANO BARIGELLI VIENE CONTESTATO DAL COMITATO DI REDAZIONE PER LE PRESSIONI ANTI-SCIOPERO ESERCITATE SUI GIORNALISTI – LA SEGRETARIA GENERALE FNSI DENUNCIA: “I COLLEGHI DELLA 'GAZZETTA' CHE VOGLIONO SCIOPERARE VENGONO RINCORSI PER I CORRIDOI DAI LORO CAPIREDATTORI E MINACCIATI: ‘NON TI FACCIO FARE PIÙ LA JUVENTUS…” - BARIGELLI AVREBBE RECLUTATO UNA VENTINA DI GIORNALISTI PER FAR USCIRE IL GIORNALE SABATO E DIMOSTRARE COSI' ALL’EDITORE URBANETTO CAIRO QUANTO CE L’HA DURO – LA VICE-DIRETTRICE ARIANNA RAVELLI AVREBBE PURE DETTO IN MENSA A BARIGELLI: “STIAMO ATTENTI SOLO CHE NON CI SPUTTANI DAGOSPIA...” - VIDEO

luigi lovaglio giuseppe castagna giorgia meloni giancarlo giorgetti francesco gaetano caltagirone milleri monte dei paschi di siena

DAGOREPORT - È VERO, COME SOSTENGONO "CORRIERE" E “REPUBBLICA”, CHE L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA È “PERFEZIONATA E IRREVERSIBILE”? INNANZITUTTO L’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MILANO BLOCCA DI FATTO OGNI POSSIBILE ASSALTO DELL’ARMATA “CALTA-MELONI” AL "FORZIERE D'ITALIA", ASSICURAZIONI GENERALI – CERTO, I MANAGER DECADONO SOLO DOPO UNA SENTENZA DEFINITIVA, MA GIÀ DA ADESSO LOVAGLIO E E COMPAGNIA POTREBBERO ESSERE SOSPESI DAL CDA O DALLA VIGILANZA DI BANKITALIA - INFINE, PIÙ DI TUTTO, CONTANO I PASSI SUCCESSIVI DEI PM DELLA PROCURA DI MILANO, CHE PUÒ SOSPENDERE L’OPERAZIONE FAVORITA DA PALAZZO CHIGI DELLA COMBRICCOLA ROMANA, SE INDIVIDUA IL RISCHIO DI REITERAZIONE DEI REATI (DA PIAZZA AFFARI SI MOLTIPLICANO LE VOCI DI NUOVI AVVISI DI GARANZIA IN ARRIVO PER I "FURBETTI DEL CONCERTINO'') - OGGI IN BORSA MONTE PASCHI SIENA HA CHIUSO PERDENDO IL 2,12%, MEDIOBANCA -0,15% MENTRE, ALLONTANANDOSI CALTARICCONE, GENERALI GUADAGNA LO +0,47%...

putin witkoff marco rubio donald trump zelensky

DAGOREPORT – SI ACCENDE LA RIVOLTA DEL PARTITO REPUBBLICANO CONTRO TRUMP - I DANNI FATTI DA STEVE WITKOFF (SOTTO DETTATURA DI PUTIN), HANNO COSTRETTO L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A METTERE IN CAMPO IL SEGRETARIO DI STATO MARCO RUBIO CHE HA RISCRITTO IL PIANO DI PACE RUSSIA-UCRAINA - CON IL PASSARE DELLE ORE, CON UN EUROPA DISUNITA (ITALIA COMPRESA) SUL SOSTEGNO A KIEV, APPARE CHIARO CHE PUTIN E ZELENSKY, TRA TANTE DISTANZE, SONO IN SINTONIA SU UN PUNTO: PRIMA CHIUDIAMO LA GUERRA E MEGLIO È…

giorgia meloni ignazio la russa matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – LE REGIONALI SONO ANDATE A FINIRE COME NON VOLEVA, SALTELLANDO FUNICULÌ-FUNICULÀ, GIORGIA MELONI: LA "STATISTA DELLA SGARBATELLA", CHE RISCHIA DI NON TORNARE A PALAZZO CHIGI TRA DUE ANNI, ACCELERA SULLA DOPPIETTA PREMIERATO-LEGGE ELETTORALE, MA NON TUTTO FILA LISCIO A PALAZZO CHIGI: SALVINI E TAJANI SPUTERANNO SANGUE PUR DI OPPORSI ALL’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, CHE FINIREBBE PER CANNIBALIZZARLI - LA LEGA È CONTRARISSIMA ANCHE AL PREMIO DI MAGGIORANZA ALLA COALIZIONE (CON LA SOGLIA AL 40%, LA LEGA DIVENTEREBBE SACRIFICABILE) – ALTRA ROGNA: IGNAZIO LA RUSSA SCENDE IN CAMPO IN MODALITÀ SCASSA-MELONI: HA RINFOCOLATO LA POLEMICA SU GAROFANI E SE NE FOTTE DEI DIKTAT DELLA DUCETTA (FIDANZA SINDACO DI MILANO? NO, MEJO LUPI; PRANDINI GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA? NO, QUELLA È ROBA MIA)

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?