mtv storia

MTV COMPIE 40 ANNI MA E' GIA DEFUNTO - ERA IL 1981 QUANDO IN AMERICA VENNE LANCIATO IL PRIMO CANALE CON VIDEOCLIP MUSICALI 24 ORE SU 24 (CHE ARRIVÒ IN EUROPA NEL 1987) - IL PRIMO CLIP IN ONDA FU “VIDEO KILLED THE RADIO STAR” DEI BUGGLES – IL CANALE RAGGIUNSE IL SUO APICE NEGLI ANNI ’80 E ’90, PRIMA DEL LENTO DECLINO DEGLI ANNI 2000 A CAUSA DI YOUTUBE E DEI SOCIAL MEDIA - DA TEMPO IL CANALE SI È CONVERTITO ALLE SIT-COM, AI TALENT E AI REALITY, LASCIANDO POCO SPAZIO ALLA MUSICA (ORA C'E' SPOTIFY)

Luca Beatrice per “Libero quotidiano”

 

MTV

«Ladies and gentleman: rock and roll», furono le prime parole pronunciate dal giornalista John Lack alla mezzanotte e un minuto del 1 agosto 1981, a chiudere il conto alla rovescia trasmesso dallo Space Shuttle Columbia e dell'Apollo 11. Quel giorno di quarant' anni fa si accese il primo canale tematico internazionale interamente dedicato alla musica. 

 

Una vera e propria rivoluzione estetica, perché programmare soltanto videoclip di gruppi rock e pop 24 ore su 24 ha significato almeno due cose: esiste un pubblico di giovani che ascolta e "guarda" musica mentre sta facendo altro, lavora, è in casa, in palestra, al bar, a letto; da qui in poi il gradimento e il successo di un brano non si misurerà soltanto dai canonici passaggi in radio ma soprattutto da questi nuovi oggetti studiati per affiancare immagini a suoni. 

MTV

 

Niente a che vedere con i musicarelli italiani degli anni '60 o i film-concerto che nei '70 erano i soli mezzi possibili per accostarci al live dei gruppi stranieri che in Italia non venivano a suonare. La programmazione di Mtv, così si chiama il canale lanciato in America che in Europa giungerà nel 1987, è incentrata su questo nuovo linguaggio audio-video: una piccola storia di 3 o 4 minuti che accompagna il singolo di punta di un nuovo album, per la cui regia vengono chiamati giovani professionisti che in breve si riveleranno autori: Spike Jonze, Mark Romanek, Michel Gondry, Chris Cunningham, Floria Sigismondi, Stephane Sednaoui. 

 

thriller michael jackson

In alcuni casi vengono contattati dalle major maestri di cinema come John Landis che nel 1983 diresse Michael Jackson in Thriller, il video capolavoro- forse il migliore di tutti i tempi - che dilatava la canzone aggiungendole una storia di zombie commentata dalla voce calda dell'attore Vincent Price. 

 

SPECCHIO DEI TEMPI NUOVI

Secondo la storia, il primo clip a essere mandato in onda fu Video killed the Radio Star dei Buggles, un duo inglese che non ha mai bissato il successo di questo singolo diretto dall'australiano Russell Mulchay che all'epoca aveva lavorato solo con gli Xtc e poi divenne un vero e proprio specialista. 

 

Video Killed the Radio Star

La novità del canale tematico fu salutata con entusiasmo dalle case discografiche, perché all'epoca si vendevano milioni di dischi visto che non esisteva altro modo di fruire la musica, e dai rapidi intellettuali francesi come Jean-François Lyotard in grado di capire quanto il video fosse lo specchio della condizione postmoderna; non a caso l'estetica clip fu inserita nella mostra Les Immateriaux presso il Centre Pompidou di Parigi nel 1986, tanta roba passare in appena un lustro dal televisore al museo d'arte contemporanea. 

 

Gli '80 e parte dei '90 sono stati gli anni di Mtv, e infatti proprio ad allora risalgono i video migliori, quelli che più hanno inciso su immaginario e creatività mescolando come di prammatica intrattenimento alla cultura alta. Ciascuno potrebbe divertirsi a formulare la propria top list e c'è da scommettere che molti titoli sarebbero condivisi. 

 

radiohead 2

Spulciando tra le numerose classifiche uno dei più votati è lo splendido e triste bianco e nero di un già vecchio Johnny Cash alle prese con la cover di Hurt dei Nine Inch Nails, completamente riscritta e quasi trasfigurata. Just dei Radiohead è una delle tipiche storie enigmatiche del gruppo di Thom Yorke tratta dal secondo album The Bends e diretta da Jamie Thraves. 

 

Tanti lavori della prima Bjork quando non aveva ancora incontrato l'artista Matthew Barney - andrebbero inclusi, piccoli gioielli di fantasmagoria visiva e la scelta cade su As is Full of Love realizzato da Chris Cunningham, in pieno clima postumano. E ancora Losing My Religion dei Rem, Sabotage dei Beastie Boys, Like a Prayer di Madonna, cui aggiungere almeno due preferenze personali, Country House dei Blur affidato a Damien Hirst per cogliere lo spirito brit pop e Lovetown di Peter Gabriel che ebbe il merito di fece conoscere il genio della pittrice giapponese Yayoi Kusama. 

 

YOUTUBE

Dopo due abbondanti decenni di splendore Mtv entra in crisi, come tutta l'industria discografica chiamata a fronteggiare l'impetuoso assalto del web e della musica gratis. Non che videoclip di qualità non se ne realizzino più, ma finiscono direttamente su YouTube, dove ognuno sceglie ciò che vuole e quando vuole. 

 

PARABOLA FINALE 

NIRVANA LIVE UNPLUGGED

Per un po' l'alternativa migliore consistette nel proporre concerti live unplugged trasmessi in diretta televisiva e talora trasferiti su disco. Leggendario fu quello dei Nirvana, tra le ultime esibizioni di Kurt Cobain che si conclude con la commovente versione di The Man Who Sold The World di David Bowie. 

 

In molti hanno accettato la sfida, Bob Dylan, Page & Plant dei Led Zeppelin, Placebo, Oasis, Paul McCartney, Pearl Jam e in Italia i Csi nella formazione migliore con Ferretti e Zamboni. Da tempo il canale si è convertito alle sit-com, ai talent e ai reality, lasciando poco spazio alla musica, ma quando si festeggia un compleanno così importante non è gentile ricordare che si invecchia e non sempre bene. 

 

3Resta vivo lo splendore di un tempo, di quando la musica giocava una parte fondamentale nel cambiamento della società. Mtv è stata la colonna sonora e visiva della mia generazione e di chi è venuto dopo, un merito che nessuno potrà mai toglierle.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…