marzano azzolina

 “BANCHI CON LE RUOTE E DOCENTI NON LAUREATI. LA SCUOLA “FOLLE” NELLA TESTA DELLA AZZOLINA”. MA STAVOLTA NON SONO CRITICHE SESSISTE, VISTO CHE A FARLE E’ MICHELA MARZANO, LA FILOSOFA SCHIERATISSIMA A DIFESA DELLE DONNE – GRAMELLINI: "SUGGERISCO ALLA MINISTRA DI FORNIRE AGLI STUDENTI UN BANCO MOTORIZZATO. UN FERRARINO..." - INGRESSI SCAGLIONATI E GENITORI SCOGLIONATI, LE NUOVE REGOLE PER LA SCUOLA RISCHIANO DI PROVOCARE ENORMI DISAGI ALLE FAMIGLIE...

Michela Marzano per la Stampa

 

Aule con mono-banchi con le ruote e docenti non laureati.

michela marzano

Per Lucia Azzolina, ministra dell' Istruzione, il futuro della scuola post-Covid è questo. Cioè?

 

Verrebbe da domandarsi, pensando che di cose da fare per la scuola ce ne sono tante: sono decenni che aspettiamo una seria e radicale riforma della didattica.

 

Sono anni che le scuole cadono a pezzi, gli insegnanti mancano, alunni e genitori si lamentano, e francamente non si riesce a capire quale sia l' idea esatta dell' istruzione che ha la nostra ministra, quali siano le priorità che intende portare avanti, e quale sia la sua visione dell' insegnamento e della trasmissione delle conoscenze e della cultura.

 

banco con ruote

È mai possibile che, mentre a Bruxelles sono giorni che si cerca di trovare una quadra sull' ammontare complessivo del Recovery Fund - cercando di arginare le pretese dei cosiddetti "frugali" che vorrebbero venire a farci i conti in casa - Azzolina, al termine di una visita in un istituto milanese, annunci ingenti spese per comprare banchi con le ruote? «Al momento sono quelli che ci garantiscono maggiore distanziamento», ha spiegato ieri a Milano la ministra.

 

«E che in futuro permetteranno l' avvicinamento, cioè di avere un' innovazione didattica che permetta agli studenti di lavorare in gruppo». Cioè? Continuo a chiedermi, perché questa storia dell' innovazione didattica che si realizzerebbe grazie a dei banchi con le ruote, faccio davvero fatica a capirla. Anche perché gli studenti possono tranquillamente lavorare in gruppo anche senza banchi, alcuni insegnanti illuminati, i lavori collettivi, li organizzano già da tempo, dov' è quindi l' innovazione?

michela marzano

 

Per non parlare poi della folle idea di andare a cercare gli insegnanti tra coloro che ancora non sono laureati. Un' idea folle, sì, mi permetto di insistere. Io che all' università ci insegno ormai da anni, e che so bene che, di maturità e di esperienza, i nostri studenti ne hanno molta poca.

 

E mi spiace dirlo in questo modo un po' sgradevole e saccente, ma la ministra, forse, un giro negli Atenei avrebbe potuto farselo prima di immaginare di risolvere in questo modo il duplice problema dei pochi insegnanti e dell' assenza di lavoro per i giovani che, «se vanno all' estero, ci lamentiamo».

 

L' istruzione e l' educazione sono alla base di ogni società. Sono decenni che la scuola italiana arranca; sono anni che tutti (insegnanti, genitori, alunni) aspettano una riforma coraggiosa, capace non solo di adeguare il sistema italiano ai sistemi degli altri Paesi europei - dove ci si diploma un anno prima - ma anche, e soprattutto, di rimettere al centro di tutto la trasmissione del sapere e dei valori, senza inventarsi inutili stage o ridurre la cultura a una somma di competenze a geometria variabile, magari da utilizzare subito in un' azienda o in un' impresa.

LUCIA AZZOLINA

 

Abbiamo bisogno di giovani che sviluppino uno spirito critico e abbiano le basi per poi affrontare le difficoltà della vita e le insidie del mondo. Sono d' altronde gli stessi ragazzi e le stesse ragazze che, dalla propria ministra, si aspettano una visione dell' educazione che non si riduca a mono-banchi con le ruote e docenti non laureati.

 

2 - A SCUOLA ORARI STRAVOLTI

LORENA LOIACONO per il Messaggero

 

Gli orari scolastici vengono stravolti dal Covid-19 e le famiglie, a settembre, rischiano di dover rivedere tutta l'organizzazione quotidiana. Manca poco più di un mese all'inizio della scuola e gli istituti stanno provando a far quadrare i conti in tutti i modi: in questi giorni presidi e collaboratori sono con il metro in mano tra banchi da distanziare e spazi da misurare.

 

azzolina

L'obiettivo è far tornare tutte le classi in presenza ma nel rispetto delle regole anti-contagio: per evitare gli assembramenti sarà necessario scaglionare gli orari di ingresso e di uscita e potrebbe rendersi necessario far lezione anche il sabato.

 

Ogni scuola deciderà in base alle necessità e agli spazi a disposizione, quindi ci saranno realtà molto diverse tra loro. Ma il normale orario 8,30-16,30 su cui si era ormai conformata la vita delle famiglie italiane diventerà una rarità. Le scuole, nella loro autonomia, potranno far suonare la campanella già a partire dalle 7 di mattina e far entrare le classi scaglionate fino alle 9 e far durare la settimana scolastica 6 giorni, anche lì dove se ne facevano solo 5.

 

POCHI POMERIGGI Le lezioni di pomeriggio si ridurrebbero. Un problema serio per le tante famiglie che scelgono il tempo pieno per una necessità oraria precisa, genitori che lavorano per i quali è fondamentale poter contare sulla scuola che si occupa dei bambini fino alle 16,30.

 

Le 40 ore settimanali verranno probabilmente garantite o comunque questo è l'obiettivo dei dirigenti scolastici e dei docenti al lavoro in queste settimane. Ma cambiare tutto sarà inevitabile, se si decide di aprire gli istituti il sabato mattina ad esempio: le 8 ore di presenza per 5 giorni a settimana diventerebbero 6 ore e mezzo al giorno per 6 giorni. I bambini uscirebbero quindi alle 3 del pomeriggio. Se poi anticipano l'ingresso, alle 7,30 ad esempio, escono anche alle 14.

scuola mascherine

 

«Mi preoccupo molto delle abitudini delle famiglie spiega Valeria Sentili, dirigente scolastico dell'istituto comprensivo Francesca Morvillo di Roma se facciamo entrare i bambini alle 7,30 poi inevitabilmente escono alle 15. Sarebbe sempre un tempo pieno ma stravolto. Io non lo farò.

 

Non posso certo prescindere dagli orari: ci sono anche famiglie con due figli di età diversa. I genitori come fanno a portarli a scuola? Lo scaglionamento non può essere troppo lungo altrimenti rischiamo che un bambino entra alle 7,30 e uno alle 8,30. I genitori nel frattempo che fanno? Mi rendo conto che la situazione ideale non c'è: si creeranno inevitabilmente tanti disagi alle famiglie ma anche ai docenti che dovranno rivedere anche il loro modo di far lezione».

 

azzolina

Un problema serio, quello legato agli orari scolastici, che riguarda soprattutto gli studenti più piccoli per i quali è necessario un accompagnatore: un ragazzo delle superiori può entrare ed uscire autonomamente da scuola. Ma un bambino delle elementari ha bisogno di essere accompagnato e ripreso tutti i giorni. Interverranno nonni e baby-sitter? Non sarà possibile per tutti. E allora adesso, a ridosso del mese di agosto, sarà necessario considerare anche questo aspetto prima di organizzare gli orari scolastici.

 

LE VARIE POSSIBILITÀ L'orario di ingresso anticipato a partire dalle 7 e scaglionato, la scuola aperta il sabato mattina le lezioni che durano 40-45 minuti al posto dei 55-60 tradizionali sono tre delle principali possibilità da mettere in campo per settembre per riportare tutti in classe. Vale anche il contrario, ovviamente, potrebbe capitare di dover uscire da scuola dopo le 17, se si entra alle 9 ad esempio: in quel caso si ridurrebbe il tempo a casa per i compiti, per lo sport e per le attività extra scolastiche.

 

3 - BANCHI A ROTELLE

Massimo Gramellini per il Corriere della Sera

 

scuola mascherine

In previsione della grandinata di soldi in arrivo dall' Europa, che a sentire i meteo olandesi si ridurrà a una pioggerellina, la turbo-ministra dell' Istruzione intende dotare i nostri studenti di banchi monoposto a rotelle. Per motivi francamente incomprensibili, alcuni presidi non sembrano entusiasti dell' iniziativa.

 

Rimangono ostinatamente affezionati agli statici banchi di legno, che rispetto a quelli semoventi, tanto cari alla Azzolina, sono più spaziosi e hanno anche il torto di costare un sesto: 50 euro contro 300.

 

MASSIMO GRAMELLINI

Questi dirigenti retrogradi preferirebbero dirottare il surplus di un miliardo e mezzo su spese voluttuarie come l' acquisto di computer e la messa in sicurezza degli edifici. A noi, azzoliniani della primissima ora, l' entusiasmo della ministra appare invece pienamente giustificato. Non c' è chi non colga le straordinarie opportunità che i banchi a rotelle sono in grado di offrire a chi li sappia pilotare con sagacia: nei corridoi, al momento della ricreazione, ma anche in aula durante i compiti in classe, quando potrebbero dare vita a stimolanti ingorghi intorno ai secchioni.

 

Suggerisco alla ministra di spingere la riforma fino alle estreme conseguenze e di fornire agli studenti del liceo un banco monoposto non soltanto a rotelle, ma motorizzato. Un Ferrarino, naturalmente elettrico per non irritare Grillo e Greta Thunberg, con cui solcare le nostre scuole fatiscenti, accelerando e rombando alla faccia, anzi in faccia a tutti i Rutte del mondo.

 

azzolinaAZZOLINA BOCCIATA

 

Ultimi Dagoreport

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…