tinin mantegazza

IL NECROLOGIO DEI GIUSTI - LA MILANO PERBENE E MERAVIGLIOSA DEGLI ANNI ’60 PERDE UNO DEI SUOI PIÙ FANTASIOSI ABITANTI, TININ MANTEGAZZA, SCRITTORE, CABARETTISTA, PITTORE, PUPAZZARO, CREATORE DI QUALCOSA COME 2000 PERSONAGGI PER LA TV DEI RAGAZZI CON LA MOGLIE VELIA, TRA CUI IL POPOLARISSIMO DODÒ DELL’ALBERO AZZURRO - DI LUI, DEL SUO LAVORO, DEI SUOI 2000 PERSONAGGI NON TROVIAMO TRACCIA NEL FONDAMENTALE DIZIONARIO DELLA TV DI ALDO GRASSO - VIDEO

 

 
Marco Giusti per Dagospia
 

tinin mantegazza

Milano, la Milano perbene e meravigliosa degli anni ’60, quella di Enzo Jannacci, di Cochi e Renato, della prima Rai e del Derby Club, di giornali mitici come “La Notte” e “Il Giorno”, perde uno dei suoi più creativi e fantasiosi abitanti. Scrittore, cabarettista, pittore, disegnatore, pupazzaro, creatore di qualcosa come 2000 personaggi per la tv dei ragazzi con la moglie Velia, tra cui il popolarissimo Dodò, volatile dal becco giallo e corpo a pois dell’Albero Azzurro, se ne va in quel di Cesenatico, dove era andato a vivere da anni, Tinin Mantegazza, ligure, nato a Varazze, ma milanese da quando aveva sei anni.
 
Tanto milanese da poter ricordarsi di aver visto gli anni più bui di Milano, tra bombardamenti, angoscia e fame. “Con la paura che la gente potesse tradirti”, dirà recentemente. “Il mio maestro elementare fu uno dei 15 martiri fucilati a piazzale Loreto. Avevo 12 anni, un vero trauma».
 

tinin mantegazza

Una mattina presto il padre sente un frastuono per la strada, scende, col cappotto sul pigiama, portandolo con sé e così vede la testa della Petacci morta sul grembo del Duce. Suo padre morirà nel 1947 quando ha solo 15 anni. Nella Milano del dopoguerra, il suo primo lavoro fu “decorare gli stand della fiera campionaria che cominciava a rinascere. Nel dopoguerra, quando aprirono locali come il Santa Tecla o l' Aretusa dove si suonava jazz, andai a decorare le pareti con dei giovani pittori: Enrico Baj, Joe Colombo, Sergio d'Angelo. Fondammo un gruppo, Pittura Nucleare, e in seguito diventammo amici di Fontana e Sassu».
 
Contemporaneamente disegna per “La Notte” di Nino Nutrizio. “Riempivo gli spazi vuoti con disegni. Poi venni assunto al Giorno, dove facevo di tutto”. Disegnatore e scenografo, apre a Milano con la moglie Velia una piccola galleria d’arte in via Lentasio, chiamata “La Muffola”. “Esponevamo disegni e ceramiche con scarso senso degli affari, ma con un certo successo di pubblico, soprattutto perché la sera ospitavamo artisti dello spettacolo più o meno noti e si consumava grappa delle Cinque Terre».
 

tinin mantegazza

E’ lì che arrivano musicisti e artisti comici come Bruno Lauzi, Cochi e Renato, Giorgio Gaber, Enzo Jannacci… Così nel 1964, a 33 anni, dopo essere stato cacciato dall’Osteria del Pomé, fonda il Cab 64, in via Santa Sofia, che definisce non più di uno scantinato di un bar. “Non avevamo una lira”, dirà “bisognava farci il bagno e Bruno Lauzi anticipò il denaro per il gabinetto. Così potemmo aprire. Io, mia moglie Velia, Lauzi, Cochi e Renato, Gino Negri, grande compositore, in cooperativa. Si faceva cabaret tutte le sere, Paolo Poli si esibì con il suo Santa Rita da Cascia.” Troviamo gli stessi artisti che saranno poi lanciati dal Derby. E’ lì che si presentano per la prima volta Cochie Renato, 2.500 lire a testa di paga.
 

marco giusti foto di bacco

Ma presto Jannacci se li portò al Derby (“he pagava di più”). O Felice Andreasi, che arriva a Milano nel 1965. O Jacques Perrotin con le sue favole sonore. Qualcosa dell’atmosfera del Cab 64 ritroviamo nelle serie di caroselli “Club 18” dell’Amaro Isolabella tra il 64 e il 66, dove vediamo esibirsi proprio Jannacci e Toffolo presentati da Alberto Lupo e Marilù Tolo. Lavora moltissimo per la Rai, assieme a Velia, fin dagli anni ’60, con registi come Guido Stagnaro e Beppe Recchia. Tinin inventa personaggi e storie e Velia li costruisce e anima. Ricordiamo “Il bosco degli Animatti”, “Il giro del mondo in 80 giorni” o “Cappuccetto a pois” per la tv svizzera.
 
Ci sono intere generazioni che hanno passato l’infanzia coi pupazzi dei Mantegazza. Si inventa assieme al cantante Franco Franchi nel 1969 un famoso “La filibusta”, dove troviamo Elio Crovetto, Donatello Falchi, Sergio Renda, Gianni Magni, tutto girato negli studi di Milano. In ogni puntata compariva un cantante celebre: Bobby Solo, Fred Bongusto, Leonardo, Herbert Pagani, Arturo Corso, Nino Ferrer, Enrico Maria Papes e il complesso dei New Trolls. Per “I viaggi di Gulliver”, 1969, scritto da Umberto Simonetta e Vaime, Tinin e Velia si inventano i pupazzi, e contemporaneamente fanno teatro militante a Milano, “La Duceide”, cioè il fascismo spiegato ai bambini. Nel 1970 si butta in una nuova impresa, fondando il Teatro Verdi.
 
«Era una sala da biliardo. Cercavamo un posto per fare teatro per le scuole, e la sera ospitavamo i teatranti che non avevano casa. L' Elfo ha cominciato al Verdi, Salvatores ha debuttato lì». Nello stesso anno fonda con Velia anche “La compagnia del Buratto”, per portare avanti il teatro per i più piccoli. Ma seguita col teatro militante con lo spettacolo “Stretta la foglia, larga la via, dite la vostra con l’autopsia”, 1972, con testi di Tinin e Gino Negri e attori come Edmondo Aldini e Duilio Del Prete. La Milano dei primi anni ’70 è piena di teatri e compagnie alternative, il Pier Lombardo, l’Elfo, il CRT, Il Teatro Officina.
 
Al Teatro Verdi, Tinin portò avanti coraggiosamente l’idea di uno nuovo tipo di Teatro per ragazzi. Tra gli spettacoli più importanti ricordiamo “Il gran buffone”. “Pierino e il lupo”, “Histoire du soldat”, che finì addirittura alla Scala. Scrive, assieme a Guido Davico Bonino, la riduzione per un “Nel mondo di Alice” diretto per la Rai da Guido Stagnaro nel 1974 con le musiche dei fratelli Reverberi, pupazzi e animazioni di Velia e un cast prestigioso che va da Milena Vukotich a Duilio Del Prete, da Franca Valeri a Bruno Lauzi, da Ave Ninchi a Ricky Gianco. E’ a metà degli anni ’80 che inventa il suo personaggio più famoso, il cucciolo di volatile Dodò per la trasmissione per ragazzi “L’Albero azzurro” che verrà in gran parte diretta i primi anni dalla moglie Velia negli studi Rai di Torino. Dentro a Dodò, realizzato da Natale Panaro, è l’attrice Francesca Paganini.
 

tinin mantegazza

Nello stesso periodo, più o meno, lo chiama Enzo Biagi e disegnerà per lui le schede del suo programma, “Il fatto”, seguendolo fino al suo esilio politico. Se ne va da Milano, che ha visto stravolta nel corso degli anni, preferendo una vecchiaia a Cesenatico, anche perché, diceva nelle interviste, «Non avverto segnali di rinascita. Milano è stata fregata, c'è più vita in provincia». Lì continuerà a scrivere, anche libri per bambini, “Il mistero dei bisonti scomparsi”, “La storia di Rosanna detta Cappuccetto Rosso”. Infaticabile. Di lui, del suo lavoro, dei suoi 2000 personaggi non troviamo traccia nel fondamentale dizionario della tv di Aldo Grasso.

 

Ultimi Dagoreport

2025mellone

CAFONAL! - DIMENTICATE I GRANDI MATTATORI, ANGELO MELLONE È CAPACE DI SPETALARE FIORELLO IN 15 SECONDI - ATTORE, CANTANTE, SCRITTORE, POETA, SHOWMAN MA SOPRATTUTTO GRAN CAPO DELL'INTRATTENIMENTO DAYTIME DELLA RAI, IL BEL TENEBROSO DI TELE-MELONI, IN ATTESA DI VOLARE A SAN VITO LO CAPO (TRAPANI), PRESIDENTE DI GIURIA DELL'IRRINUNCIABILE CAMPIONATO DEL MONDO DI COUS COUS, ANZICHÉ SBATTERSI COME UN MOULINEX PER METTER SU TRASMISSIONI DECENTI PER RICONQUISTARE LA SUPREMAZIA DELLA RAI SU MEDIASET, LO RITROVIAMO COL SUO OUTFIT DA CHANSONNIER MAUDIT, ESIBIRE IL SUO STRAZIANTE RECITAR CANTANDO AL “JAZZ&IMAGE LIVE COLOSSEO FESTIVAL 2025” AL PARCO DEL CELIO, ACCOLTO DA UN FOLTO PARTERRE DI INVITATI CON L’APPLAUSO INCORPORATO (MATANO, CERNO, DESARIO, RONCONE, STRABIOLI, GINO CASTALDO, DARIO SALVATORI E TANTE RAI-GIRLS CAPITANATE DALLE PANTERONE-MILF, ANNA FALCHI ED ELEONORA DANIELE) - DEL RESTO, DITEMI VOI COME SI FA A FREGARSENE DELL’INVITO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE DI UNA PLETORA DI PROGRAMMI, RISPONDENDO AL TARANTOLATO TARANTINO: “GRAZIE, MA NEMMENO SOTTO ANESTESIA”? - VIDEO

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO