lee aaker rin tin tin

IL NECROLOGIO DEI GIUSTI - LA MORTE DI LEE AAKER, IL PICCOLO RUSTY DELLA SERIE DELLA NOSTRA INFANZIA “LE AVVENTURE DI RIN TIN TIN”, VE LA VOLEVO RISPARMIARE. CHI SI RICORDERÀ PIÙ DEL VECCHIO RUSTY, HO PENSATO. E INVECE SIA ALDO GRASSO CHE MASSIMO GRAMELLINI SI SONO SCATENATI SULLA SUA SCOMPARSA NEMMENO FOSSE STATO UN CORRADO, UN DON LURIO, UN ENZO TORTORA – È MORTO A SOLI 77 ANNI, NEL TOTALE ABBANDONO, A MESA, IN ARIZONA. IN CONDIZIONI TALMENTE INDIGENTI DA NON POTERSI PAGARE NEMMENO LE SPESE FUNEBRI… - VIDEO

 

Rusty rip

Marco Giusti per Dagospia

 

lee aker

La morte di Lee Aaker, il piccolo Rusty della serie della nostra infanzia “Le avventure di Rin Tin Tin”, serie di ben 164 episodi, rigorosamente in bianco e nero, che in America andarono in onda dal 1954 al 1959 e da noi dal 1957 in avanti, ve la volevo risparmiare.

 

Chi si ricorderà più del vecchio Rusty, ho pensato. Anche se io ne ho ancora un ricordo vivissimo, e perfino Ciro Ippolito ricorda perfettamente che nessun bambino sfuggiva al richiamo di Rin Tin Tin e della tromba (ta-ta-ta-ta-ta-ta…) che ne accompagna l’inizio puntata ogni pomeriggio alle cinque in punto, magari con la merenda, pane e marmellata, pane e burro, pane vino e zucchero. Non solo.

lee aaker (a sinistra) con john wayne in hondo

 

Avevo anche dei soldatini, con tanto di fortino uguale al Fort Apache della tv,  con i quali potevo riproporre sul tavolo di cucina di mia mamma le avventure di Rusty, del sergente O’Hara, Joe Sawyer, e del tenente Rip Master, James Brown. Roba vecchia, insomma, che uno tiene un po’ per sé, come l’indianino Pow Waw, il primo eroe animato della tv che adoravo da piccolissimo del quale c’è poca e nessuna traccia negli archivi.

 

lee aaker le avventure di rin tin tin 3

E invece vedo che sia Aldo Grasso che Massimo Gramellini si sono scatenati sulla scomparsa di Rusty nemmeno fosse stato un Corrado, un Don Lurio, un Enzo Tortora della prima eroica tv, piangendo la triste storia dei bambini attori che da grandi vanno nel dimenticatoio o puntando sul politicamente scorretto del piccolo bianco adottato dai soldati perché gli indiani, oggi nativi, gli hanno ucciso i genitori.

 

“Rapidamente, dopo che la serie venne cancellata”, disse Lee Aaker ricordando il suo glorioso passato, “ e io iniziai a fare delle apparizioni come guest star, mi resi conto che qualcosa era cambiato… Io non ero più al centro delle attenzioni. Chi mi stava vicino mi aveva sempre detto che la mia carriera avrebbe potuto non durare a lungo, ma quando avvenne, fu una cosa dura da digerire per me”.

lee aaker le avventure di rin tin tin 1

 

Lee Aaker morto in Arizona a 77 anni, era nato a Inglewood, California, nel 1943. Cresciuto dentro il mondo di Hollywood, la mamma aveva una scuola di danza, assieme al fratello Dee, fanno un numero di ballo con cui si esibiscono da piccolissimi. Ma è lui a apparire da subito nel cinema.

Quando arriva a interpretare Rusty nella serie di Rin tin Tin nel 1954, ha già fatto decine e decine di ruoli nel cinema e nella stessa tv. Lo aveva scoperto Fred Zinnemann, che gli fa fare il protagonista di un documentario corto, “Benji” nel 1951, che vincerà l’Oscar.

john wayne lee aaker hondo

 

E lo ripropone subito dopo in “Mezzogiorno di fuoco”. Solo nel 1952 fa ben nove film. Lo vediamo così in “Il più grande spettacolo del mondo” di Cecil B. De Mille, “La giostra umana”, dove recita con Marilyn Monroe, “Hans Christian Andersen” di Charles Vidor, “Atomic City”, “La spia dei ribelli” di Hugo Fregonese, “Arena”, “Allegri esploratori”. Ma è nel western che si muove meglio.

LEE AAKER MEZZOGIORNO DI FUOCO

 

Lo vediamo come figlio di Geraldine Page nel bellissimo western in 3D “Hondo” di John Farrow, prodotto da John Ford con John Wayne e gli indiani, scusate, nativi, che lanciano frecce direttamente a noi spettatori in sala. Fa il provino per un ruolo ancora più importante, il bambino che diventa amico del pistolero Shane, cioè Alan Ladd, in “Il cavaliere della valle solitaria” di George Stevens, uno dei più importanti western che si siano mai fatti. Lo vince Brandon De Wilde, bambolotto biondo che non avrà tanto futuro nel cinema.

 

oscar de corti iron eyes cody

Ma vince il provino per Rusty, il bambino mascotte del fortino del tenente Rip Masters e del sergente O’Hara dove qualsiasi problema è risolto da Rin Tin Tin, cane protagonista interpretato da Golden Boy Jr, un attore di tutto rispetto con accurato pedigree. A Lee Aaker offrono 250 dollari a episodio i primi anni e poi 500 a episodio. Diventa l’eroe, assieme a Golden Boy jr, dei bambini di tutto il mondo.

 

Ma è Hollywood, anzi, la tv di Hollywood, dove tutto è finto. Si sa. Gli stessi attori che fanno i nativi nella serie, se vai a scavare, non sono veri nativi, “Iron Eyes Cody” si chiama in realtà Oscar De Corti, è italiano, anche se si sposa una nativa, “Michael Ansara”, che tanto ci spaventava da ragazzini, è nato addirittura in Siria, “John War Eagle” è inglese, nato a Leicester.

 

LEE AAKER

Alla fine dei 164 episodi della serie, Lee Aaker, a 16 anni, non è più l’adorabile bambino pieno di lentiggini col vestito da soldatino e il cappello messo di traverso che conoscevamo. Fa qualcosa. Compare anche in “Ciao, ciao Birdie” di George Sidney con Ann-Margret nel 1963, ma non riesce a riciclarsi nel cinema. Per un po’ è assistente del produttore Herbert B. Leonard sulla serie “Route 66”, dove recita anche Golden Boy jr, alias Rin tin Tin, come Rex.

 

Ma la sua storia cinematografica finisce lì. I suoi partner nella serie non fanno una fine migliore. Il texano James Brown fa un po’ di serie e di piccoli ruoli in tv, fino a “Dallas” negli ann ’80. Il canadese Joe Sawyer, lo vediamo in molti western e in molti film di fantascienza del tempo, ma in ruoli sempre minori. Scompare dopo “La conquista del West”, nel 1962.

lee aaker rin tin tin

 

Lee Aaker, a 20 anni, ha già lasciato il cinema e Hollywood. Lavora come carpentiere per vent’anni. Poi insegna a sciare a Mammouth Mountain in California ai bambini con disabilità. Gli ultimi vent’anni li passa tra alcool e droghe, una dura battaglia, con una pensione di 1500 dollari della SAG, l’Inps degli attori americani, prima di morire a soli 77 anni, nel totale abbandono, a Mesa, in Arizona. In condizioni talmente indigenti da non potersi pagare nemmeno le spese funebri.

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