2020girardi

IL NECROLOGIO DEI GIUSTI – FRANCO GIRALDI, CHE SE NE È ANDATO A 89 ANNI PER COVID NELLA SUA TRIESTE, ERA UNO DI QUEI RARI REGISTI ITALIANI IN GRADO DI PASSARE CON LA STESSA INTELLIGENZA, FRESCHEZZA E AUTORIALITÀ DAL CINEMA DI GENERE A QUELLO DICIAMO IMPEGNATO – DA UNA PARTE I SUOI NOTEVOLI SPAGHETTI WESTERN, DA UN’ALTRA LE SUE COMMEDIE ALL’ITALIANA, DA UN’ALTRA ANCORA UNA VIA ABBASTANZA PARTICOLARE AL CINEMA COSTRUITO SULLA LETTERATURA – VIDEO

 

Marco Giusti per Dagospia

franco giraldi

 

Franco Giraldi, che se ne è andato a 89 anni per Covid nella sua Trieste, la città che lo aveva cresciuto culturalmente anche se era nato a Comeno nel Carso nel 1931, era uno di quei rari registi italiani in grado di passare con la stessa intelligenza, freschezza e autorialità dal cinema di genere a quello diciamo impegnato.

 

7 pistole per i mcgregor1

Come Carlo Lizzani o Giuliano Montaldo, con i quali era cresciuto, si era così diviso senza rimpianti tra produzioni davvero molto diverse. Da una parte i suoi notevoli, innovativi spaghetti western che gli vennero offerti dopo aver girato la seconda unità di “Per un pugno di dollari” di Sergio Leone, cioè “7 pistole per i McGregor” e “7 donne per i McGregor”, che firmò col nom de plume di Frank Garfield in onore all’attore americano distrutto dal maccartismo John Garfield, “Sugar Colt”, rara commedia western, lo sfortunato “Un minuto per pregare un istante per morire”, che era nato col titolo di “Escondido” che non piaceva però ai produttori, “mettece il sale!” gli avevano detto.

hunt powers sugar colt

 

Da un’altra le sue commedie all’italiana, come “La bambolona” e “Cuori solitari”, che affrontavano temi importanti legati al sesso di un’Italia confusa di fronte alle rivoluzioni culturali e sociali dopo il 68, come i rapporti con le minorenni e le prime coppie scambiste, trovando in Ugo Tognazzi il suo interprete ideale di maschio italiano.

 

Da un’altra ancora una via abbastanza particolare al cinema costruito sulla letteratura, con opere meno popolari ma più amate dalla critica come “La rosa rossa”, “Un anno di scuola”, “La giacca verde”, scritti assieme al suo amico di sempre Tullio Kezich.

 

ugo tognazzi labambolona

 

Entrato da giovanissimo in contatto con i partigiani friulani, nel primo dopoguerra Franco Giraldi, cresciuto culturalmente a Trieste assieme a due importanti critici italiani come Kezich e Callisto Cosulich, scende a Roma in cerca di fortuna e trova subito la sua strada come aiuto, ma soprattutto amico di registi come Giuseppe De Santis, Gillo Pontecorvo, Carlo Lizzani, Giuliano Montaldo, Sergio Corbucci.

 

Lo troviamo così a dirigere le seconde unità di film come Il gobbo” di Lizzani, “Laura nuda” di Niccolò Ferrari, ma anche di due peplum di Corbucci, “Romolo e Remo” e “Il figlio di Spartacus”. Mentre stava lavorando in Jugoslavia sul set del western “Massacro al Grande Canyon” di Albert Band e Corbucci, raggiunge Sergio Leone in Spagna per la seconda unità di “Per un pugno di dollari”.

 

renzo montagnani la giacca verde

 

È grazie a questa esperienza che il produttore Dario Sabatello lo vuole per dirigere il più scanzonato western italo-spagnolo con Robert Woods “7 pistole per i McGregor”, che tutti noi ragazzetti del tempo ricordiamo con grande simpatia, perché lo avevamo molto atteso e era pieno di celebri stuntmen italiani del tempo tutti rigorosamente camuffati da nomi inglesi.

 

Era probabilmente superiore “Sugar Colt”, del quale fu protagonista Hunt Powers, e ancora ricordo il grande incontro tra Giraldi e il suo protagonista a Venezia per la rassegna degli spaghetti western qualche anno fa.

 

7 donne per i macgregor 2

Ma dei suoi quattro western il più bello era forse il più cupo “Escondido” o “Un minuto per pregare un istante per morire”, con gli americani veri Alex Cord, Robert Ryan, Arthur Kennedy e la nostra Nicoletta Machiavelli. Si ritrovò poi a girare una serie di ottime commedie molto particolari tutte scritte da Ruggero Maccari con Ugo Tognazzi protagonista come “La bambolona”, “Cuori solitari”, dove la compagna di Tognazzi era la bellissima Senta Berger, “La supertestimone” con la protagonista era magari più Monica Vitti.

 

la rosa rossa

 

O il protofemminista “Gli ordini sono ordini”, scritto da Maccari assieme a Tonino Guerra, dove la Vitti si ribella agli ordini del marito Orazio Orlando seguendo una voce superiore. A suo modo è un film femminista anche “Colpita da improvviso benessere” scritto dalla coppia Barbara Alberti-Amedeo Pagani con Giovanna Ralli protagonista come pesciarola romana.

 

franco giraldi 1

Ma la vera rivoluzione per Giraldi fu la scelta di lasciare il cinema popolare degli anni ’70 per iniziare un suo percorso forse più difficile con film come “La rosa rossa” da Pierantonio Quarantotti Gambini. “Il lungo viaggio”, “La giacca verde” con Jean-Pierre Cassel, dove riscoprì Renzo Montagnani per i ruoli drammatici quando era ormai una star della commedia sexy.

 

 

 

il carosello con il pesciolino dell'acqua sangemini

Proseguì quindi la sua carriera con un cinema sempre civile, coerente e un tocco di regia attento e sofisticato, non perdendo mai il contatto col mondo culturale che lo aveva formato.

 

Diresse per la tv anche Gigi Proietti in “L’avvocato Porta” e perfino Valeria Marini nella serie dedicata a Pepe Carvalho.

 

Ma nelle interviste legate al suo rapporto con il western all’italiano devo dire che si illuminava vedendola non come una parentesi dentro a tutto il cinema che aveva attraversato, ma proprio una esperienza di grande divertimento e di reale crescita.

 

Fra i tanti caroselli che aveva diretto ricordo che amava molto la serie del bambino e il pesciolino per l’Acqua Sangemini. Anni 70 se non sbaglio.

gigi proietti ornella muti l’avvocato porta un minuto per pregare un istante per morire 1jean pierre cassel renzo montagnani la giacca verde la bambolona sugar colt il carosello con il pesciolino dell'acqua sangemini 2ugo tognazzi la bambolona 7 pistole per i mcgregorgigi proietti monica vitti gli ordini sono ordini la rosa rossa1hunt powers sugar colt 2gigi proietti l’avvocato portacolpita da improvviso benessereun anno di scuola 7 pistole per i mcgregor 2gli ordini sono ordini il carosello con il pesciolino dell'acqua sangemini 1ugo tognazzi la bambolona gli ordini sono ordini 1 franco giraldi 2hunt powers sugar colt jean pierre cassel la giacca verdegli ordini sono ordinimonica vitti gli ordini sono ordinivaleria marini pepe carvalho la bambolona7 donne per i macgregor 1la bambolona un minuto per pregare un istante per morire 2juanjo puigcorbe valeria marini pepe carvalho 1senta berger jean pierre cassel la giacca verdecuori solitarigigi proietti monica vitti gli ordini sono ordini 3ugo tognazzi cuori solitari colpita da improvviso benessere 1colpita da improvviso benessere 3gigi proietti monica vitti gli ordini sono ordini 2 monica vitti gli ordini sono ordinicolpita da improvviso benessere 2un minuto per pregare un istante per moriresugar coltvaleria marini pepe carvalho 7 pistole per i macgregor

Ultimi Dagoreport

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)