mario bianchi

IL NECROLOGIO DEI GIUSTI – IL MONDO DEL PORNO È IN LUTTO: SE N’È ANDATO A 83 ANNI MARIO BIANCHI, ANCHE NOTO COME MARTIN WHITE, JIM REYNOLDS, ALAN W. COOLS, REGISTA DELLE PRIME STAR DELL’HARD ITALIANO, MARINA FRAJESE, CICCIOLINA, MOANA POZZI, VALENTINE DEMY, MILLY D’ABBRACCIO, ROCCO SIFFREDI, BOB MALONE, E DI FILM CHE I FAN DEL GENERE CONOSCONO BENE COME “CICCIOLINA E MOANA MONDIALI”, DOVE LE DUE RAGAZZE HANNO A CHE FARE CON IL MARADONA DI RON JEREMY - NON VOLEVA PARLARE DEI SUOI FILM, VOLEVA FARNE DI NUOVI. FUORI DAL SET SI SENTIVA MORTO…

 

Marco Giusti per Dagospia

 

mario bianchi.

Il mondo del porno è in lutto. Se ne è andato Mario Bianchi, 83 anni, anche noto come Martin White, Jim Reynolds, Alan W. Cools, regista delle prime star dell’hard italiano, Marina Frajese, Cicciolina, Moana Pozzi, Valentine Demy, Milly D’Abbraccio, Rocco Siffredi, Bob Malone, e di film che i fan del genere conoscono bene come “Cicciolina e Moana Mondiali”, dove le due ragazze hanno a che fare con il Maradona di Ron Jeremy, “La dottoressa di campagna” e “Chiamate 6969 taxi per signore” porno-comico-campagnoli con Marina Frajese e Mark Shannon, “Ramba sfida la bestia”, “Desiderando Moana” con Moana e Rocco, “Amiche del Cazzo” con Moana-Cicciolina-Milly, “Ho scopato un’aliena” con Rocco e Cicciolina.

 

Anche se, come Joe D’Amato, Antonio D’Agostino, Arduino Sacco,  attraversa tutti i vent’anni dell’hard italiano, dai primissimi anni ’80 alla fine dello scorso millennio, la sua carriera è particolare, perché Mario Bianchi nasce proprio dentro al cinema di genere che faceva il padre, il regista Roberto Bianchi Montero.

cicciolina e moana mondiali

 

“Per me l’hard non può definirsi cinema”, disse a Franco Grattarola, che più di tutti l’ha seguito ricostruendone la complessa carriera. “E posso dirlo con cognizione di causa, perché io il cinema vero, seppur non d’élite, l’ho sognato e l’ho respirato in casa, sin da piccolo e l’ho praticato. Come si fa a produrre qualcosa di valido se su 2200 metri di pellicola 2100 metri sono scopate nude e crude?”. Bella domanda…

 

cicciolina e moana mondiali

Mario Bianchi era nato a Roma nel 1939 e entra da giovanissimo nel cinema come assistente del padre, Roberto Bianchi Montero, un prolifico, non eccelso, tuttofare. Lo troviamo così su una serie di bellici, avventurosi e western anni’60, “Quella dannata pattuglia”, “36 ore all’inferno”, “Attacco Ranger Ora X”, “Il magnifico Robin Hood”, “Una donna per sette bastardi”.

 

Lavora anche per altri registi, da Ferdinando Baldi, “L’odio è il mio dio”, a Mario Bava, “5 bambole per la luna d’agosto”, da Siro Marcellini, “Lola Colt”, a Eduardo Mulargia, “Shango, una pistola infallibile”, toccando già il genere erotico con Osvaldo Civirani, “Il pavone nero”, e Tiziano Longo, “La profanazione”.

 

Diventa regista per l’ultima ondata anni ’70 dello spaghetti western, firmandosi Frank Bronston, in effetti nome più adatto di Mario Bianchi, per “Hai sbagliato, dovevi uccidermi subito”, “In nome del padre, del figlio e della colt”, parte di “Più forte sorelle”, prodotti da un certo Silvio Battistini (“era uno di quei produttori che, non so perché, ad un certo punto si metteva in testa di fare i Carlo Ponti, senza averne però né i soldi, né le aderenze, e così facendo si mangiavano la dote che si erano costruiti magari con venti film piccolini.” ).

cicciolina e moana mondiali

 

Li segue “Lo chiamavano Requiescant… ma avevano sbagliato”, ma passa presto a altri generi più moderni con “Vento vento portami via”, le commedie erotiche “L’infermiera di notte” e “La cameriera nera” con Carla Brait.

 

Nel 1976 porta a termine un film iniziato da Guido Zurli e interrotto per malattia, “Gola profonda nera” con Ajita Wilson, che e rivela le qualità adatte per il genere erotico più spinto. Ma bazzica con convinzione anche il poliziesco sia da regista che da attore, “La banda Vallanzasca" (1977), “Napoli: i 5 della squadra speciale”, “Provincia violenta”, “I guappi non si toccano” con Pino Mauro, “Napoli, storia d’amore e di vendetta”.

 

la bimba di satana 1

La svolta è nei primissimi anni ’80, quando si ritrova a girare un paio di commedie erotiche pecorecce che mischiano soft con hard (anche se lui ha sempre negato che fossero anche hard), come “La dottoressa di campagna” e “Chiamate 6969 taxi per signore”, che firma come Alan W. Cools, con Marina Frajese, Mark Shannon alias Manlio Cersosimo, il primo stallone italiano, e qualche comico come Enzo Garinei, Enzo, Andronico, Nino Terzo, Aldo Ralli. Contemporaneamente il vecchio padre, Roberto Bianchi Montero, nel 1981 a 74 anni, firma come George Curor (sic!) due veri e proprio hard “Albergo a ore” con Sandy Samuel e “Erotic Flash”, primo hard di Moana Pozzi, prima di girarne un fantomatico terzo hard con Marina Frajese che completerà proprio il figlio Mario.

 

A quel punto il passaggio all’hard è fatto, anche se Mario Bianchi si sforzerà di rimanere ancora nel mondo del soft con film alternandoli all’horror ,“La bimba di Satana” e “Non aver paura della zia Marta”, al comico, “Pierino messo comunale… praticamente spione”, “Biancaneve&Co” con Michela Miti, Oreste Lionello, Franco Bracardi, Martufello che fanno i nani e hanno nomi tipo Dammelo, Stronzolo, Godolo, all’erotico, “Una storia ambigua” con Minnie Minoprio.

 

cicciolina e moana mondiali con ron jeremy

Ma anche questi sono film di genere molto più spinti del solito. Passa decisamente all’hard con una serie di film a bassissimo costo prodotti da Candido Simeone, un produttore che aveva perso tutto con un film sbagliato di Raimondo Del Balzo.

 

“Con Candido Simeone, poveraccio, era un continuo: chiedeva 10 mila lire a te, poi le dava a me, poi le richiedeva a te. I film che produceva costavano poco, ma diciamolo pure, non pagava nessuno, cominciando da me, ecco perché questi film non costavano niente”, spiegava Bianchi illustrando il modello produttivo dei primi hard, “Oggi, quanto c’abbiamo? 100 mila lire? Allora domani ce pijamo tre tramezzini pe’ pranzo e 100 metri di pellicola”.

 

mario bianchi

Arrivano così gli hard che fanno di Marina Frajese la prima stella dell’hard italiano. “Labbra avide”, “Marina miele selvaggio”, “Marina e il suo cinema”. Dalla prima metà degli anni ’80 Mario Bianchi prima come Martin White poi come Arthur Wolf, David Bird, Nicholas Moore, Jim Reynolds gira una massa davvero massiccia di hard con tutte le nostre star, da Ilona Staller alias Cicciolina a Moana, da Angelica Bella a Valentine Demy.

 

Quando lo chiamai qualche anno fa per un’intervista a Stracult lo sentii oltremodo depresso. Non voleva parlare dei suoi film, voleva farne di nuovi, aspettava solo una telefonata di qualche produttore pronto a fargli fare un nuovo film. Non importa di che genere fosse, soft o hard. Fuori dal set si sentiva morto. Se ne è andato lo scorso aprile nel silenzio totale di social e giornali.

la bimba di satana ron jeremy maradona in cicciolina e moana mondiali ron jeremy cicciolina e moana mondiali pierino messo comunale… praticamente spione la dottoressa di campagna chiamate 6969 taxi per signore. chiamate 6969 taxi per signore. 1cicciolina e moana mondiali

Ultimi Dagoreport

gender club degrado roma pina bausch matteo garrone

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA SESSO SENZA IL SENSO DEL PECCATO, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLO': “AO' SPEGNETELE! IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…

sigfrido ranucci giovambattista fazzolari

DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI SEGRETI PER L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PADRE DI GIORGIA MELONI AL PEDINAMENTO DI SIGFRIDO, CHE COINVOLGEREBBE FAZZOLARI, IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI LADY GIORGIA – RANUCCI, OSPITE IERI SERA DI BIANCA BERLINGUER, HA PRECISATO, MA CON SCARSA CHIAREZZA, COSA E' ACCADUTO NELLE DUE VICENDE: “NON SONO STATO SPIATO DA FAZZOLARI. SO CHE È STATO ATTIVATO UN MECCANISMO PER CAPIRE CHI FOSSE IL NOSTRO INFORMATORE. SI TEMEVA FOSSE QUALCUNO DEI SERVIZI, MA NON È ACCADUTO” - SULL'ALTRA VICENDA DEL PEDINAMENTO: "NON SO SE SONO STATO SEGUITO MATERIALMENTE" – RIGUARDO L'ATTENTATO: "NON HO MAI PENSATO CHE DIETRO CI FOSSE UNA MANO POLITICA" - DAGOSPIA CERCA DI FAR LUCE SUI FATTI E I FATTACCI... - VIDEO

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...