IL NECROLOGIO DEI GIUSTI - NON C'ERANO SOLO I PROMESSI SPOSI E I CAROSELLI DELL'OLIO CUORE, NELLA CARRIERA DI NINO CASTELNUOVO, CHE SE NE È ANDATO A 85 ANNI. C'È STATA LA NOUVELLE VAGUE. C’E’ STATO VITTORIO DE SICA E UN FILM "UN MONDO NUOVO", CENSURATISSIMO IN ITALIA, PERCHE' NON SI POTEVA PARLARE D'ABORTO DA NOI - A PARTE LE COMMEDIE SEXY CON LA MINORENNE GLORIA GUIDA, RICORDIAMOCI DI LUI COME… - VIDEO

-

Condividi questo articolo


Marco Giusti per Dagospia

 

nino castelnuovo nino castelnuovo

Non c'erano solo Renzo Tramaglino della più celebre edizione de "I promessi sposi" e il salto della staccionata, diretto però da Giuliano Montaldo, per i caroselli dell'olio Cuore, nella carriera di Nino Castelnuovo, che se ne è andato oggi a 85 anni.

 

C'è stata la Nouvelle Vague, Jacques Demy e il suo "Les parapluies de Cherbourg" in coppia con Catherine Deneuve, c'e' stato Jean Luc Godard con il bellissimo episodio "L'amour" in "Amore e rabbia", Agnes Varda con "Les creatures" ancora con la Deneuve. Castelnuovo è stato di fatto il volto italiano della Nouvelle Vague, molto amato in Francia, cosa che la popolarità televisiva de "I promessi sposi" ha un po' oscurato. Ma per il film francese di Vittorio De Sica, "Un mondo nuovo", censuratissimo in Italia, perche' non si poteva parlare d'aborto da noi, Castelnuovo era il protagonista accanto all'inedita Christian Delaroche. Un film che davvero è diventato rarissimo.

 

nino castelnuovo nino castelnuovo

Ancora prima ci sono stati gli incontri con i più grandi registi italiani.Luchino Visconti per "Rocco e i suoi fratelli", Luigi Comencini per "Tutti a casa", Carlo Lizzanello per "Il gobbo", Alfredo Giannetti per "Giorno per giorno disperatamente". In qualche modo la popolarità televisiva chiuse la carriera cinematografica di Castelnuovo, che era lanciatissima negli anni 60. Non riuscì, come Tomas Milian o Franco Nero a imporsi nello spaghetti western, anche se fu lanciato in "Tempo di massacro" di Lucio Fulci e in "Un esercito di cinque uomini" di Italo Zingarelli.

 

NINO CASTELNUOVO 19 NINO CASTELNUOVO 19

E non funzionò nemmeno nel cinema americano, come dimostrò in "The Reward" di Serge Bourguignon con Max Von Sydow e Yvette Mimieux. Fu il protagonista del primo film di Fernando Di Leo, "Rose rosse per il Fuhrer", senza avere poi altri contatti con lui. Fece molta tv, tra sceneggiati e altro, ma nel cinema venne un po' dimenticato. Troppo gentile, troppo bel ragazzo per i generi italiani così violenti.

 

A parte le commedie sexy con la minorenne Gloria Guida dove viene riciclato assieme a belli del tipo Philippe Leroy o Maurice Ronet. O qualche film stracultissimo come "Camille 2000" di Radley Metzger, erotico letterario di un regista passato poi all'hard ma con grandi ambizioni autoriale. Ma ricordiamoci di lui, vi prego, come protagonista del musical di Jacques Demy, giovane e affascinante. Elegante e tenerissimo.

nino castelnuovo nino castelnuovo NINO CASTELNUOVO 3 NINO CASTELNUOVO 3

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - COME SI PUO’ CONTROLLARE UN PARTITO CHE HA QUASI IL 30% DEI VOTI CON UN POLITBURO DI 4-5 PERSONE? E INFATTI NON SI PUO’! - LE SORELLE MELONI, FAZZOLARI E SCURTI NON TENGONO LE BRIGLIA DI FRATELLI D’ITALIA: SILENZIATA LA CORRENTE DEI “GABBIANI” DI RAMPELLI, AZZERATO IL DISSENSO, ELIMINATA OGNI DIALETTICA INTERNA (CHE SI CHIAMA “POLITICA”), TRATTATI I PARLAMENTARI COME CAMERIERI A CUI SI DANNO ORDINI VIA CHAT, COSA SUCCEDE? CHE POI QUALCUNO SI INCAZZA E FA “L’INFAME”, SPUTTANANDO ALL’ESTERNO IL PIANO DI GIORGIA MELONI PER IL BLITZ PER ELEGGERE FRANCESCO SAVERIO MARINI ALLA CONSULTA…

DAGOREPORT – GIORGETTI E' GIA' PRONTO PER LA TOMBOLA: DÀ I NUMERI - IL MINISTRO DELL’ECONOMIA ALLE PRESE CON LA TERRIBILE LEGGE DI BILANCIO PRIMA ANNUNCIA “SACRIFICI PER TUTTI” E NUOVE TASSE TRA ACCISE E CATASTO, PER POI RINCULARE QUANDO SI INCAZZA LA MELONA, COSI' TIMOROSA DI PERDERE IL VOLUBILE CONSENSO POPOLARE DA CONFEZIONARE UN VIDEO CONTRO IL SUO MINISTRO: "NOI LE TASSE LE ABBASSIAMO" - E QUANDO NON SBUCA LA MELONI, ARRIVA PANETTA: SULLA CRESCITA DEL PIL GIORGETTI SI APPOGGIA AI NUMERI “ADDOMESTICATI” DELLA RAGIONERIA GENERALE FORNITI DALLA SUA FEDELE DARIA PERROTTA, PER VENIRE SUBITO SMENTITO SECCAMENTE DALL'UFFICIO STUDI DI BANKITALIA... 

DAGOREPORT – IL BALLO DELLA KETAMINA DI ELON MUSK NON PORTA VOTI: LA PERFORMANCE “OCCUPIAMO MARTE” DEL PICCHIATELLO DI TESLA SUL PALCO CON TRUMP IN PENNSYLVANIA NON HA MOSSO L’OPINIONE PUBBLICA – KAMALA HARRIS SAREBBE IN VANTAGGIO DI 4-5 PUNTI, MA IL SISTEMA ELETTORALE USA E' FOLLE: NEL 2016 HILLARY CLINTON FU SCONFITTA DA TRUMP PUR AVENDO AVUTO 3 MILIONI DI VOTI IN PIU' – IL PRESSING DEI REPUBBLICANI PERCHE' TRUMP ABBASSI I TONI (È IL MOMENTO DI PARLARE AGLI ELETTORI MODERATI, NON AL POPOLO MAGA, CHE LO VOTA COMUNQUE) - I DILEMMI DI KAMALA: MI CONVIENE FARE GLI ULTIMI COMIZI CON OBAMA? COME RICONQUISTARE IL VOTO DEI TANTI GIOVANI PRO-PALESTINA?

DAGOREPORT – VOCI (NON CONFERMATE) DALL’IRAN: IL REGIME DELL’AYATOLLAH AVREBBE TESTATO UN ORDIGNO NUCLEARE NEL DESERTO DI SEMNAN – SAREBBE UN MONITO PER NETANYAHU: NON ATTACCARE SENNO’ RISPONDIAMO CON L’ATOMICA – PIU’ DELLE MINACCE DI KHAMENEI CONTA L’ECONOMIA: CINA E INDIA SONO I PRINCIPALI CLIENTI DEL PETROLIO DI TEHERAN E SE “BIBI” COLPISCE I SITI PETROLIFERI IRANIANI PUO’ TERREMOTARE L’ECONOMIA GLOBALE – BIDEN CHIAMA NETANYAHU E GLI CHIEDE DI NON TOCCARE I GIACIMENTI…