arbore

NO ARBORE, NO PARTY – LO SHOWMAN TORNA IN TV DAL 10 OTTOBRE CON “APPRESSO ALLA MUSICA”, UN PROGRAMMA SU RAI 5 IN SECONDA SERATA E RACCONTA LE SUE MITOLOGICHE FESTE - "UNA SERA, MENTRE SUONAVO IL CLARINETTO, MI AVVISARONO CHE IN GIARDINO C’ERA ROBERT DE NIRO. E FU SEMPRE A CASA MIA CHE DEBUTTÒ PAOLO CONTE -LE SORELLE BANDIERA, IL PRIMO TRIO EN TRAVESTI DELLA TV ITALIANA? LE MAMME VESTIVANO I LORO FIGLI A CARNEVALE COME LORO" – "NON MI SONO MAI SPOSATO? E’ STATO UN CASO, LA VITA E’ COSI’. MA IL CODICE DI MARIANGELA MELATO MI E’ RIMASTO NEL CUORE…” - VIDEO

 

Maria Elena Barnabi per Gente

 

 

arbore 55

L’uomo che ha portato la musica nera in Italia e la musica italiana all’estero, l’uomo che ha inventato format, scoperto talenti, cambiato la faccia della Tv e della radio, insomma, l’uomo che ha forgiato la cultura popolare del nostro Paese risponde al telefono con voce forte e chiara e la sua inconfondibile erre moscia. Renzo Arbore, 85 anni, ha da poco perso il fratello maggiore Alfonso, di 91 anni, ma di questa perdita non vuole parlarne. «Sono stati giorni dolorosissimi», dice soltanto. E noi rispettiamo il suo volere. E così cominciamo a parlare di musica e del nuovo programma che vede il suo ritorno in Tv dopo tanti anni.

renzo arbore foto di bacco (1)

 

Si chiama Appresso alla Musica (venti puntate dal 10 ottobre su Rai 5 in seconda serata) e Arbore lo conduce con il musicista Gegè Telesforo, suo storico sodale. Sarà un viaggio dentro apparizioni televisive di culto dagli anni Settanta ai Novanta, molte prese dal suo mitico programma Doc, altre provenienti dall’archivio privato di Arbore stesso. «“Stai sempre appresso alla musica anziché studiare”, diceva mio padre», racconta Arbore. «E così con questo titolo l’ho voluto omaggiare. Anche se comunque io la laurea in Legge la presi, ai tempi. Poi però non ne feci più niente».

 

Raccontaci le chicche che vedremo nel tuo programma.

«Il grande musicista jazz Miles Davis, che dopo vent’anni viene a cantare in uno show televisivo: prima aveva mandato una squadra di tecnici per verificare l’acustica degli studi. James Brown che improvvisa un concerto con Joe Cocker. Enzo Jannacci che canta Ho visto un re con Dario Fo».

 

Tutta gente che negli anni d’oro passava da casa tua a Roma e veniva alle tue mitiche feste.

renzo arbore foto di bacco (2)

«Ci siamo molto divertiti. Una sera, mentre suonavo il clarinetto, mi avvisarono che in giardino c’era Robert De Niro. E fu sempre a casa mia che debuttò Paolo Conte. Che tempi, che artisti».

 

Renzo, dicci la verità: la musica di oggi rispetto a quella di ieri...

«Quella di ieri aveva più qualità. I musicisti di allora, quelli che abbiamo messo nel programma, sono stati quasi tutti inventori di genere, di musica “sempre verde”, evergreen, che sarebbe sopravvissuta agli anni. Lucio Battisti, Lucio Dalla, Antonello Venditti, Francesco De Gregori, Enzo Jannacci, Dario Fo, Fabrizio De André... Hanno scritto pezzi che hanno rilanciato la canzone italiana nel mondo: basti pensare a Caruso di Lucio Dalla».

 

de crescenzo arbore benigni rossellini

Ci sarà pure qualcuno di quelli di oggi che ti piace.

«Francesco Gabbani è bravo. Simone Cristicchi pure. Ma non voglio dire altro, che poi si creano gelosie».

 

Comprensibile: avere un tuo apprezzamento per un artista è importantissimo. Hai scoperto mille talenti, dal grande Mario Marenco a Nino Frassica. Come hai fatto?

«Scoprire il talento è una particolare qualità che ho. Riconosco le famose candeline negli occhi. Quando uno è in sintonia con te, del resto lo capisci subito. Con Nino Frassica a Quelli della notte andò così: scattò subito qualcosa tra di noi. In un secondo capii tutto. E anche con Mario. Per lui e per i suoi personaggi strampalati poi avevo un debole».

 

ARBORE SORELLA BANDIERA

Come tutti del resto. Qual era il segreto delle tue trasmissioni di culto, da Alto gradimento in radio a L’altra Domenica in Tv?

«Io e Gianni Boncompagni facevamo programmi del sorriso, mai volgari. Avevamo deciso di evitare il cattivo gusto, non scherzavamo sulle malattie per esempio. Tenevamo conto del grande pubblico cui ci rivolgevamo».

 

Hai anche portato in Tv una band di uomini vestiti da donne. La domenica pomeriggio.

«Era il 1978 e Le Sorelle Bandiera furono il primo trio en travesti della televisione italiana. Avrebbero potuto dare scandalo, offendere i benpensanti e invece no: erano talmente graziosi, eleganti e non volgari che furono accettati anche dalle mamme che vestivano i loro figli a carnevale come loro».

 

Confermo. E tutti noi bambini degli anni Settanta cantavamo la loro Fatti più in là, sigla di L’altra domenica. Sai che hai influenzato ben più di una generazione?

Arbore Boncompagni - Alto Gradimento

«Mi fermano persone di ogni età, e mi dicono che sono cresciute ascoltandomi. La buona musica va avanti, piace. Il merito è dei genitori, dei nonni che hanno educato i ragazzi».

 

E tuo. Hai portato la musica italiana all’estero con L’Orchestra Italiana. Quanti concerti hai fatto?

«In trent’anni circa 1.600. Siamo stati in tutta Italia, che è il Paese più bello del mondo. E poi ovunque, dalla Cina al Sudamerica. Ricordo ancora il concerto del 1993 al Radio City Music Hall di New York, il tempio della musica americana. Due giorni prima ci aveva suonato Ray Charles».

 

ARBORE MELATO

Non eri mai a casa e non ti sei mai sposato, neppure con Mariangela Melato, il grande amore della tua vita. Siete stati insieme per anni, poi vi siete lasciati e quindi ritrovati fino alla sua scomparsa (avvenuta nel 2013). Sei uno scapolo convinto?

«Non ho mai deciso di non sposarmi. La vita è così, c’è stato un allontanamento e poi un momento di dolore. E così il matrimonio non c’è stato. Del resto sono stato ripagato con altre soddisfazioni di lavoro che forse, se fossi stato sposato, non avrei potuto ottenere».

 

E Mariangela?

«Con lei ho avuto questa storia importante, che è finita. E poi è ricominciata: l’ho assistita fino alla fine. Il codice di Mariangela Melato è rimasto nel mio cuore. Però queste sono cose intime».

arbore telesfororobert de niroRENZO ARBORE MENO SIAMO MEGLIO STIAMO arbore quelli della notterenzo arbore f.f.s.s., cioe che mi hai portato a fare a posillipo se non mi vuoi piu bene? 2 nino frassica renzo arboreMariangela Melato, Renzo Arbore e Raffaella Carra - Foto FarabolaSORELLE BANDIERArenzo arbore sorelle bandieranino frassica renzo arboreArbore Boncompagni Marenco Bracardi - Alto GradimentoArbore Boncompagni Marenco Bracardi - Alto GradimentoDE CRESCENZO ARBOREArbore Boncompagni - Alto GradimentoRENZO ARBORE NOMINATO CAVALIERE DA SERGIO MATTARELLAdago renzo arbore a quelli della notte ARBOREde crescenzo laurito arborerenzo arbore pap'occhiocarra arboreArbore Salvatori - Alto Gradimentomarisa laurito renzo arbore quelli della notte ARBORE LAURITO COVERDE CRESCENZO MELATO ARBORErenzo arbore e mara venier a domenica in show2arbore orchestra italiana 4dago arbore

 

Ultimi Dagoreport

spionaggio paragon spyware giorgia meloni fazzolari mantovano giorgetti orcel francesco gaetano caltagirone flavio cattaneo

DAGOREPORT - E TRE! DALLO SPIONAGGIO DI ATTIVISTI E DI GIORNALISTI, SIAMO PASSATI A TRE PROTAGONISTI DEL MONDO DEGLI AFFARI E DELLA FINANZA: CALTAGIRONE, ORCEL, CATTANEO - SE “STAMPA” E “REPUBBLICA” NON LI FANNO SMETTERE, VEDRETE CHE OGNI MATTINA SBUCHERÀ UN NUOVO E CLAMOROSO NOME AVVISATO DI AVERE UN BEL SPYWARE NEL TELEFONINO - COME NEL CASO DEGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA PROCURA ANTIMAFIA (FINITI IN CHISSÀ QUALCHE SCANTINATO), I MANDANTI DELLO SPIONAGGIO NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL SISTEMA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SUOI SERVIZI DI SPYWARE SOLO AD AUTORITÀ ISTITUZIONALI - A QUESTO PUNTO, IL CASO È CORNUTO: O SI SONO TUTTI SPIATI DA SOLI OPPURE IL GOVERNO MELONI DEVE CHIARIRE IN PARLAMENTO SE CI SONO APPARATI “FUORILEGGE”. PERCHÉ QUANDO IL POTERE ENTRA NEI CELLULARI DEI CITTADINI, NON C’È PIÙ DEMOCRAZIA…

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...

matteo salvini luca zaia giorgia meloni orazio schillaci

FLASH! – L’”HUFFPOST” RIPORTA CHE SALVINI VUOL CONVINCERE LUCA ZAIA A PORTARE IL SUO 40% DI VOTI IN VENETO MA SENZA CHE IL SUO NOME BRILLI SUL SIMBOLO – PER ACCETTARE IL CANDIDATO LEGHISTA STEFANI, LA MELONA INSAZIABILE, PAUROSA CHE L’EX GOVERNATORE VENETO PORTI VIA TROPPI VOTI A FDI, L’HA POSTO COME CONDIZIONE A SALVINI – PER FAR INGOIARE IL ROSPONE, OCCORRE PERÒ CHE ZAIA OTTENGA UN INCARICO DI PESO NEL GOVERNO. IL MAGGIORE INDIZIATO A LASCIARGLI LA POLTRONA SAREBBE ORAZIO SCHILLACI, MINISTRO TECNICO IN QUOTA FDI, ENTRATO IN COLLISIONE CON I TANTI NO-VAX DELLA FIAMMA - AVVISATE QUEI GENI DI PALAZZO CHIGI CHE ZAIA SUI VACCINI LA PENSA ESATTAMENTE COME SCHILLACI…

monique veaute

NO-CAFONAL! – ARCO DI TRIONFO PER MONIQUE VEAUTE, QUELLA VISPA RAGAZZA FRANCESE CHE NEL 1984 GIUNSE A ROMA PER LAVORARE ALL’ACCADEMIA DI FRANCIA DI VILLA MEDICI - DA ABILISSIMA CATALIZZATRICE DI GENIALI E VISIONARIE REALTÀ ARTISTICHE INTERNAZIONALI, DETTE VITA A UN FESTIVAL CHE SCOSSE LO STATO DI INERZIA E DI AFASIA CULTURALE IN CUI ERA PIOMBATA ROMA DOPO L’ERA DI RENATO NICOLINI – L'ONORIFICENZA DI ''COMMANDEUR DE L'ORDRE DES ARTS ET DES LETTRES'' NON POTEVA NON ESSERE CONSEGNATA DALL’AMBASCIATORE FRANCESE SE NON A VILLA MEDICI, DOVE 40 ANNI FA TUTTO È NATO….

de luca manfredi schlein tafazzi conte landini silvia salis

DAGOREPORT - LA MINORANZA DEL PD SCALDA I MOTORI PER LA RESA DEI CONTI FINALE CON ELLY SCHLEIN. L’ASSALTO ALLA GRUPPETTARA (“NON HA CARISMA, CON LEI SI PERDE DI SICURO”), CHE HA TRASFORMATO IL PD DA PARTITO RIFORMISTA IN UN INCROCIO TRA UN CENTRO SOCIALE E UN MEETUP GRILLINO – NONOSTANTE LA SONORA SCONFITTA SUBITA NELLE MARCHE E IL FLOP CLAMOROSO IN CALABRIA, LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA RESISTE: TRINCERATA AL NAZARENO CON I SUOI FEDELISSIMI QUATTRO GATTI, NEL CASO CHE VADA IN PORTO LA RIFORMA ELETTORALE DELLA DUCETTA, AVREBBE SIGLATO UN ACCORDO CON LA CGIL DI “MASANIELLO” LANDINI, PER MOBILITARE I PENSIONATI DEL SINDACATO PER LE PRIMARIE – IL SILENZIO DEI ELLY ALLE SPARATE DI FRANCESCA ALBANESE - I NOMI DEL DOPO-SCHLEIN SONO SEMPRE I SOLITI, GAETANO MANFREDI E SILVIA SALIS. ENTRAMBI INADEGUATI A NEUTRALIZZARE L’ABILITÀ COMUNICATIVA DI GIORGIA MELONI – ALLARME ROSSO IN CAMPANIA: SE DE LUCA NON OTTIENE I NOMI DEI SUOI FEDELISSIMI IN LISTA, FICO RISCHIA DI ANDARE A SBATTERE…