NOTTE DA ORBI PER LA MAGGIONI - COSTANZO MENA SULLA CONDUTTRICE DI ''SETTESTORIE'': ''DURA TROPPO, FINISCE TARDI E MI LASCIA POCHISSIMO PUBBLICO, FACENDOMI PERDERE ASCOLTI - IO NON CAPISCO PERCHÉ UN’EX PRESIDENTE DELLA RAI DEBBA TORNARE A CONDURRE. È COME SE L'AD DELLA MICHELIN, FINITO IL SUO MANDATO, SI METTA IN OFFICINA. È LO STESSO PER LA ANNUNZIATA''. E CHIUDE CON UNA RICHIESTA MOLTO DRASTICA: ''MI LASCI VIVERE IN PACE, LA SOLUZIONE È…''

-

Condividi questo articolo


Gianluca Veneziani per ''Libero Quotidiano''

 

monica maggioni foto di bacco monica maggioni foto di bacco

S' è fatta notte, ma proprio notte fonda, a RaiUno per colpa di Monica Maggioni. Il programma Sette Storie, condotto dall' ex presidente Rai e tornato in tv due giorni fa in seconda serata, si è trascinato stancamente fino a oltre mezzanotte e mezza. Al punto che il programma seguente, quello di Maurizio Costanzo, S' è fatta notte, è stato costretto a iniziare quasi all' una meno un quarto. Quando ormai molti spettatori erano andati a nanna. Per niente incentivati a restare davanti allo schermo da chi lo aveva preceduto.

 

Gli ascolti stanno lì a dimostrarlo. La Maggioni è ripartita con un debole 9,19% di share (mentre il Gf Vip su Canale 5 nel frattempo raggiungeva il record stagionale, il 20,6%. All' una meno venti la partita si chiudeva con un cappotto: 31% per il Gf e 5% per la Maggioni).

 

maurizio costanzo maurizio costanzo

In tal modo Sette Storie ha penalizzato, a catena, il programma di Costanzo, costringendolo a fermarsi al 4,88% di share. Facile immaginare il disappunto di uno dei giganti della nostra tv. «Fino a che venivo preceduto da Fabio Fazio e Franco Di Mare», ci dice Costanzo, «S' è fatta notte vantava ottimi risultati. Ora invece devo aspettare la Maggioni che dura troppo, finisce tardi e mi lascia pochissimo pubblico, facendomi perdere ascolti». E come dargli torto. Quando due anni fa il format di Costanzo andava in onda dopo Che fuori tempo che fa di Fazio, S' è fatta notte si muoveva agilmente tra l' 8 e il 9% di share. Anche la scorsa stagione, con il programma Frontiere di Di Mare a dargli l' assist, il talk show di Costanzo veleggiava oltre l' 8%. Da quando c' è la Maggioni a imbeccarlo, S' è fatta notte, suo malgrado, vede buio, con uno share quasi dimezzato rispetto al passato.

 

PENALIZZATO

MAURIZIO COSTANZO-scena MAURIZIO COSTANZO-scena

A confermare che il problema è il traino debole della Maggioni sono i suoi numeri clamorosamente più bassi rispetto a Fazio e Di Mare. Che fuori tempo che fa viaggiava, al lunedì sera, su medie tra il 12 e il 13%; Frontiere la scorsa stagione portava a casa un notevole 11,48% di media. E la Maggioni? È inchiodata poco sopra il 9%, due punti e mezzo sotto Di Mare, tre punti sotto Fazio. E in questa stagione è ripartita più fiacca di due punti rispetto all' ultima puntata di agosto, quando aveva chiuso all' 11,3%. E ciò, nonostante l' incredibile pubblicità che il servizio pubblico le sta facendo: «Una vecchia regola Rai prevede che non si facciano i promo ai programmi di seconda serata», fa notare Costanzo. «Ma, chissà perché, ciò non vale per la Maggioni».

 

coletta maggioni coletta maggioni

Le ragioni della performance deludente della conduttrice? Sebbene «il format, ripreso dalla Francia, non sia male», come riconosce Costanzo, la Maggioni pare molto meno efficace di chi l' ha preceduta nella stessa fascia oraria, forse perché ha perso l' abitudine a fare informazione, dopo aver passato diversi anni a dirigere. «Io non capisco», tuona Costanzo, «perché un' ex presidente della Rai debba tornare a condurre un programma. È come se l' amministratore delegato della Michelin, finito il suo mandato, si metta a vendere gomme in officina. È un' anomalia tutta italiana e degli ultimi anni: oltre alla Maggioni, c' è pure la Annunziata. A questo punto proporrei una rubrica fissa: "Ex presidenti parlano"». Ma, oltre alla fatica e all' inopportunità di tornare nel vecchio ruolo, a penalizzare la Maggioni c' è l' ideologia.

 

Due giorni fa ha aperto il programma con una lunga intervista a passeggio per Roma con il presidente Conte, che definire sdraiata era poco.

Non una domanda scomoda, non un velato tentativo di chiedergli «Ma lei che ha guidato un governo con la Lega, con che faccia ora si trova a guidare un governo di sinistra?».

monica maggioni monica maggioni

caustico Più che una cassa di risonanza, pareva una Fisar-Monica che suona solo per lui. E non per gli spettatori: man mano che l' intervista andava avanti, il programma perdeva ascolti. Caustico, a riguardo, il commento di Costanzo: «Conte forse aveva voglia di farsi una passeggiata per Roma, ma la prossima volta si cerchi altre accompagnatrici».

 

Da qui la proposta-shock del conduttore di S' è fatta notte, indirizzata all' attuale presidente Rai, Marcello Foa, e alla conduttrice: «La Maggioni cerchi di essere più breve o, ancora meglio, cambi rete e giorno. Magari vada su RaiDue o Raitre, al martedì, al mercoledì, ma mi lasci vivere in pace Con la speranza che anche Foa, concluso il mandato, non pensi a sua volta, da ex presidente, di fare un programma».

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

MADONNA? EVITA-LA! – QUELLA VOLTA CHE MADONNA VENNE A ROMA PER LA PRIMA DI “EVITA’’ E SI INCAZZÒ FACENDO ASPETTARE IL PUBBLICO PER UN’ORA E MEZZO - IL PATTO ERA CHE SUA FIGLIA, LOURDES, VENISSE BATTEZZATA NEGLI STESSI GIORNI DAL PAPA ALLA PRESENZA DEL PADRE, CHE SI CHIAMAVA JESUS - IL PRODUTTORE VITTORIO CECCHI GORI CONOSCEVA UN CARDINALE: “PRONTO, AVREI MADONNA, L’ATTRICE, CHE VORREBBE BATTEZZARE LA FIGLIA, LOURDES, COL PADRE, JESUS… E SE FOSSE DISPONIBILE IL PAPA…” – VIDEO

DAGOREPORT - CON AMADEUS, DISCOVERY RISCHIA: NON È UN PERSONAGGIO-FORMAT ALLA STREGUA DI CROZZA E FAZIO. È SOLO UN BRAVISSIMO CONDUTTORE MA SENZA UN FORMAT FORTE CHE L’ACCOMPAGNI, SARÀ DURISSIMA FAR DIGITARE IL TASTO 9. NELLA TV DI OGGI I PRODUTTORI DI CONTENUTI VENDONO CHIAVI IN MANO IL PACCHETTO FORMAT+CONDUTTORE ALLE EMITTENTI - ALLA CRESCITA DI DISCOVERY ITALIA, NEL 2025 SEGUIRA' ''MAX'', LA PIATTAFORMA STREAMING DI WARNER BROS-HBO CHE PORTERÀ A UNA RIVOLUZIONE DEL MERCATO, A PARTIRE DALLA TORTA PUBBLICITARIA. E LE RIPERCUSSIONI RIMBALZERANNO SUI DIVIDENDI DI MEDIASET E LA7 - A DIFFERENZA DI RAI E IN PARTE DI MEDIASET, DISCOVERY HA UNA STRUTTURA SNELLA, SENZA STUDI DI REGISTRAZIONE, SENZA OBBLIGHI DI ASSUNZIONI CLIENTELARI NÉ DI FAR TALK POLITICI - LIBERI DI FARE UN CANALE5 PIÙ GIOVANE E UN’ITALIA1 PIÙ MODERNA, IL PROSSIMO 9 GIUGNO DOVRANNO DECIDERE SE FARE O MENO UNO SPAZIO INFORMATIVO. NEL CASO IN CUI PREVARRA' IL SÌ, SARÀ UN TG MOLTO LEGGERO, UNA SORTA DI ANSA ILLUSTRATA (E QUI RICICCIA L'OPZIONE ENRICO MENTANA)    

DAGOREPORT L’INTELLIGENCE DI USA E IRAN HANNO UN PROBLEMA: NETANYAHU - L'OPERAZIONE “TERRORISTICA” CON CUI IL MOSSAD HA ELIMINATO IL GENERALE DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE IRANIANE NELL'AMBASCIATA IRANIANA A DAMASCO E LA SUCCESSIVA TENSIONE CON TEHERAN NON È SPUNTATA PER CASO: È SERVITA AL PREMIER ISRAELIANO A "OSCURARE" TEMPORANEAMENTE LA MATTANZA NELLA STRISCIA DI GAZA, CHE TANTO HA DANNEGGIATO L'IMMAGINE DI ISRAELE IN MEZZO MONDO - NETANYAHU HA UN FUTURO POLITICO (ED EVITA LA GALERA) SOLO FINCHÉ LA GUERRA E LO STATO D'ALLARME PROSEGUONO...

DAGOREPORT – BIDEN HA DATO ORDINE ALL'INTELLIGENCE DELLA CIA CHE LA GUERRA IN UCRAINA DEVE FINIRE ENTRO AGOSTO, DI SICURO PRIMA DEL 5 NOVEMBRE, DATA DEL VOTO PRESIDENZIALE AMERICANO - LO SCENARIO E' QUESTO: L’ARMATA RUSSA AVANZERÀ ULTERIORMENTE IN TERRITORIO UCRAINO, IL CONGRESSO USA APPROVERÀ GLI AIUTI MILITARI A KIEV, QUINDI PUTIN IMPORRÀ DI FARE UN PASSO INDIETRO. APPARECCHIATA LA TREGUA, FUORI ZELENSKY CON NUOVE ELEZIONI (PUTIN NON LO VUOLE AL TAVOLO DELLA PACE), RESTERA' DA SCIOGLIERE IL NODO DELL'UCRAINA NELLA NATO, INACCETTABILE PER MOSCA – NON SOLO 55 MILA MORTI E CRISI ECONOMICA: PUTIN VUOLE CHIUDERE PRESTO IL CONFLITTO, PER NON DIVENTARE UN VASSALLO DI XI JINPING...