prima dell alba salvo sottile

LA NOTTE IN PRIMA SERATA - SALVO SOTTILE TORNA SU RAI3 CON ''PRIMA DELL'ALBA'', MA STAVOLTA IL PROGRAMMA ANDRÀ IL LUNEDÌ ALLE 21.20: ''PARLEREMO ANCHE DELLA MAFIA FOGGIANA, CHE FINORA HA SEMPRE NEGATO SE STESSA ED È STATA NEGATA, POI DELLA LEGITTIMA DIFESA E DELLE ARMI, DEGLI INGEGNERI CHE LAVORANO DI NOTTE. PRATICAMENTE NON DORMO MAI, HO PURE SCRITTO UN ROMANZO SULLE ESPERIENZE NOTTURNE''

1. IL CONDUTTORE DA LUNEDÌ RACCONTA "L' ITALIA AL BUIO": «CON QUESTE STORIE CI HO SCRITTO UN LIBRO E HO PERSO IL SONNO...»

Donatella Aragozzini per “Libero quotidiano

 

Il popolo della notte sbarca in prima serata. Dopo la puntata speciale trasmessa lo scorso settembre, il 17 giugno Prima dell' alba, il programma on the road ideato (insieme a Simona Ercolani) e condotto da Salvo Sottile, torna alla collocazione più prestigiosa, andando in onda per 6 puntate il lunedì alle 21.20 su Rai3.

 

Nuovo orario, nuova formula?

prima dell alba salvo sottile

«Saremo nel solco dell' esperienza felice della seconda stagione, ma con tante novità, a parte l' orario: io sarò nella Rampa, un edificio abbandonato nel quartiere Prenestino a Roma, una struttura circolare a gironi che discenderò nel corso di ogni puntata. Starò fuori solo nei reportage a inizio e fine puntata: prima andavo io dalla notte, ora è la notte che viene da me. Avrò una serie di inviati che mi aiuteranno a raccontare il mondo notturno, ma anche tanti ospiti che commenteranno i fatti di attualità e le storie di ogni puntata».

 

I contenuti saranno simili a quelli della seconda serata?

«Sì, ma il respiro sarà più ampio. Avendo più tempo a disposizione rispetto ai consueti 40 minuti, i temi saranno trattati in maniera più approfondita, anche con una parte grafica.

Ad esempio, parlando della mafia pugliese, ci saranno i numeri del contesto: qual è il reddito pro capite degli abitanti di Foggia, quanti morti ammazzati ci sono stati negli ultimi cinque anni e via dicendo».

SALVO SOTTILE PRIMA DELL ALBA

 

Ci anticipa qualcuno di questi temi?

«Uno sarà appunto la mafia foggiana, che finora ha sempre negato se stessa ed è stata negata, avremo anche la testimonianza di un collaboratore di giustizia. Poi parleremo della legittima difesa, del bisogno di sicurezza ma anche di chi ha perso una persona cara per colpa delle armi. Torneremo a parlare di Genova, a un anno di distanza dal crollo del ponte, perché lì di notte lavorano ingegneri e operai che hanno impellenza di ricostruire. E poi parleremo del fascismo, di questa voglia nera che si muove soprattutto di notte, anche se alle elezioni i dati sono stati risibili. Ma tutto senza giudicare».

 

C' è una storia, tra le tante, che l' ha colpita particolarmente?

«Tante. Ce n' è una bellissima, quella di "Tor più Bella", il comitato di donne coraggiosissime che in un quartiere disagiato di Roma hanno ripulito i palazzi dove vivono cacciando gli spacciatori che sostavano sui loro pianerottoli. Ci torneremo perché ha innescato emulazioni in altre città, come Milano e Torino».

SALVO SOTTILE PRIMA DELL ALBA

 

Il prime time sarà la collocazione definitiva del programma?

«No, in autunno torneremo in seconda serata, con una nuova edizione al via a ottobre, mentre in estate saremo in prima».

 

È impegnato di notte ma anche di giorno, con Mi manda Rai3.

«Esatto, prima e dopo l' alba. Mi manda Rai3 è servizio pubblico, è un programma utile.

Andremo avanti fino al 27 giugno, per un totale di 205 puntate in diretta. Quest' anno abbiamo sperimentato una forma più moderna, occupandoci anche di temi che riguardano le cose di tutti i giorni, come internet e i telefonini, e siamo cresciuti dell' 1% di share, che in quella fascia oraria è tantissimo. Segno che la gente ha bisogno di sapere, di orientarsi nella giungla dei consumi».

 

 

Ma quand' è che dorme?

«Praticamente mai, anche perché la mattina, tra le registrazioni di un programma e la diretta dell' altro, ho scritto per Rai Libri "Notte fonda", un romanzo che uscirà lunedì prossimo: prende spunto da quanto raccontato a Prima dell' alba, è una storia di fantasia dove io sono il protagonista inconsapevole, che viene portato in giro da due ragazzi durante la notte. In questo percorso vengono sviluppati temi come la violenza sulle donne o la ludopatia».

 

facesitting a prima dell alba di salvo sottile 4

 

2. SU RAI3 PRIMA DELL'ALBA SPECIALE IN 6 PUNTATE, DA FOGGIA A GENOVA

Nicoletta Tamberlich per l'ANSA

 

Salvo Sottile quando dorme? Sono in tanti, tra il suo pubblico, a chiederselo. La mattina è impegnato con Mi Manda Rai3 ("quest'anno 205 puntate che hanno segnato un aumento dell'1 per cento di share in un anno"), ma già da mesi stava lavorando alla nuova edizione del suo programma, che torna per la prima volta con un'edizione speciale, in prima serata su Rai3 dal 17 giugno, sei nuove puntate da 100 minuti ciascuna, alla ricerca del popolo della notte e delle mille sfaccettature di una realtà poliedrica. Questa volta Sottile parte da un luogo simbolo.

 

Il titolo infatti è Prima Dell'Alba - La Rampa. La produzione è ancora della Stand by me di Simona Ercolani. Sottile affronta questa nuova questa sorta di girone dantesco, partendo da un edificio abbandonato della periferia romana, la rampa di un parcheggio in rovina molto bello, potente da vedere, un luogo simbolico di un mondo in scale dove il giornalista si muove, incontra persone che raccontano storie esemplari, spesso dimenticate e lontane dal circo mediatico. Dai lavori più insoliti alla perdizione del crimine, dalle battaglie delle forze dell'ordine ai luoghi del divertimento by night, fino alle più nascoste trasgressioni. Ma nel tempo libero (quale non è dato saperlo?)

 

facesitting a prima dell alba di salvo sottile 12

Il giornalista ha scritto anche un libro 'Notte Fonda' (Edizioni Rai Libri) ispirato al mondo notturno da lui così ben esplorato in questi anni. Soprusi, violenze, sfruttamenti, affari sporchi ma anche vite inattese, la mano della giustizia, personaggi salvifici, voci calde e rassicuranti: "racconto il degrado delle periferie e la dignità delle madri di Tor Bella Monaca, le sirene gracchianti della stradale e le vite ben spese di chi offre il suo aiuto al prossimo, le case chiuse e i club per scambisti fuori provincia e le vittime innocenti della violenza della malavita".

 

Per ognuno il conduttore si sposta in una sorta di girone sottostante, raggiungendo, infine, l'ultima stanza, denominata delle "confessioni". Altra novità di questa edizione speciale sono i servizi di tre inviati introdotti da Sottile e commentati con ospiti speciali. Ogni puntata ospita, inoltre, una testimonianza/confessione dei protagonisti sconosciuti delle notti italiane, dalla camorrista all'ex poliziotto divenuto rapinatore, dal militare sotto copertura al baro di professione. Salvo Sottile trascorrerà alcune notti nelle strade battute dalla mafia foggiana, ascolterà una madre che ha perso un figlio, si confronterà con un pentito di mafia coperto da un cappuccio "che ha detto no quando doveva uccidere un giudice ragazzino".

prima dell alba salvo sottile

 

 "Affronteremo, senza giudizio alcuno vari aspetti del porto d'armi - spiega- con vari casi diversi nei loro aspetti". Andrà a Genova per ascoltare "le confessioni e le speranze degli abitanti a circa un anno della tragedia del Ponte Morandi ma anche dei commercianti che hanno perso tutto anche loro si è creata una sorta di guerra tra poveri". E anche quella buia del covo di Forza Nuova e quella di chi invece tenta di costruire un futuro migliore come i fondatori di un'azienda che ricicla la plastica raccolta dai fiumi; ma anche, la faticosa notte degli ultimi carbonai della Calabria o quella tra disagio e degrado del bosco di Rogoredo a Milano.

 

prima dell'alba salvo sottile intervista la cam girl regina e il compagno bruno 5

Fedele a un racconto a tutto tondo delle mille facce della notte, "Esploreremo anche - ricorda Sottile - alcuni problemi urbani come l'emergenza abitativa nelle grandi città come Milano, culminata nel capoluogo lombardo con l'occupazione della Torre Ligresti, senza dimenticare anche il lato trasgressivo della notte, da sempre luogo della liberazione delle fantasie più impensabili: un mondo sommerso e variegato, sempre in equilibrio precario tra emancipazione e schiavitù, ma oggi quanto mai reale grazie anche alle nuove tecnologie che rendono il mondo sempre più interconnesso. In ciascuna delle sei puntate, Salvo scende nella rampa, "di giorno luogo abbandonato, di notte abisso che sprofonda verso il basso, popolato da anime dolenti, uomini e donne ai margini", una struttura circolare per un racconto "a gironi", sempre più in profondità fino all'ultima stanza, luogo delle "confessioni".

salvo sottilesalvo sottile

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni maurizio belpietro francesco saverio garofani sergio mattarella

DAGOREPORT - IL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE MELONI” NON ESISTE: LO “SCOOP” DELLA “VERITÀ” È STATO CONFEZIONATO CON L’OBIETTIVO DI PRENDERE DI MIRA SERGIO MATTARELLA, COME MASSIMA RAPPRESENTANZA DI QUEL "DEEP STATE" CHE I CAMERATI DI PALAZZO CHIGI HANNO SUL GOZZO – LA STATISTA DELLA SGARBATELLA SOGNA L’EGEMONIA ISTITUZIONALE: BOCCIATO IL PREMIERATO, VUOLE CAMBIARE CON LA FORZA IL SISTEMA MODIFICANDO LA LEGGE ELETTORALE E INSERENDO IL NOME DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SULLA SCHEDA (COSI' DA BYPASSARE DI FATTO I POTERI DI NOMINA DEL PREMIER CHE SPETTANO AL COLLE) - MA NON TUTTO FILA LISCIO: LEGA E FORZA ITALIA SI OPPONGONO PERCHE' NON VOGLIONO ESSERE CANNIBALIZZATI DA FDI E IN CAMPANIA E PUGLIA SI PROSPETTA UNA BATOSTA PER IL CENTRODESTA - DA QUESTO DERIVA QUEL NERVOSISMO, CON VITTIMISMO PARACULO ANNESSO, CHE HA SPINTO GIORGIA MELONI A CAVALCARE IL “COMPLOTTO DEL COLLE” – E SE FDI, PER BOCCA DI BIGNAMI E MALAN, NON AVESSE RINCULATO, DAL QUIRINALE SAREBBE PARTITO UN SILURO A TESTATA MULTIPLA...

francesco saverio garofani sergio mattarella giorgia meloni maurizio belpietro

DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL QUIRINALE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE PAROLE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA “VERITÀ” DI BELPIETRO C'E' UNA “GOLA PROFONDA” UN PO’ PASTICCIONA, CHE SI E' FATTA SGAMARE IN MEZZA GIORNATA - DAGOSPIA È IN GRADO DI AGGIUNGERE ALCUNI DETTAGLI SULLA CENA DI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ALLA TERRAZZA BORROMINI. A TAVOLA C’ERANO SEDICI PERSONE: OLTRE ALL’ORGANIZZATORE, LUCA DI BARTOLOMEI E A FRANCESCO GAROFANI, C’ERANO MANAGER, CONSULENTI, UN AD DI UNA BANCA, DUE CRONISTI SPORTIVI E…UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO IN UN QUOTIDIANO DI DESTRA, GIA' DIRETTO DA BELPIETRO. SARÀ UN CASO CHE LA MAIL A FIRMA “MARIO ROSSI”, DA CUI È NATO LO “SCANDALO”, SIA STATA INVIATA ANCHE AL MELONIANO "IL GIORNALE" (CHE PERO' L'HA IGNORATA)? - IL CONTESTO ERA CONVIVIALE, SI PARLAVA DI CALCIO E DEL PD, MA GAROFANI NON HA MAI PRONUNCIATO LA PAROLA “SCOSSONE”, CHE INFATTI NELLA MAIL ORIGINALE NON C’È - L’AUDIO? ANCHE SE CI FOSSE, BELPIETRO NON POTREBBE PUBBLICARLO PERCHÉ SAREBBE STATO CARPITO ILLEGALMENTE...

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”

tommaso cerno antonio giampaolo angelucci alessandro sallusti il giornale

FLASH! – COME PREVISTO, ANTONIO E GIAMPAOLO ANGELUCCI HANNO DECISO CHE, A PARTIRE DAL PRIMO DICEMBRE, AVVERRÀ IL CAMBIO DI DIREZIONE DE “IL GIORNALE” CON L’ARRIVO DI TOMMASO CERNO CHE, A SUA VOLTA, VERRÀ RIMPIAZZATO A “IL TEMPO” DA DANIELE CAPEZZONE – MALGRADO LA PROPOSTA DI ANDARE ALLA DIREZIONE EDITORIALE DE “IL GIORNALE”, AL POSTO DI VITTORIO FELTRI, CHE PASSEREBBE A QUELLA DI “LIBERO”, ALESSANDRO SALLUSTI NON L’HA PRESA BENE: IL BIOGRAFO DI GIORGIA MELONI LO CONSIDERA UNA DIMINUTIO PER IL SUO PRESTIGIO E MIREREBBE A DARE VITA A UN PROGETTO MEDIATICO CON NICOLA PORRO…