bianchi mughini renzi

POSTA! - CARO DAGO, STAVOLTA L’AMICO MUGHINI HA “TOPPATO” LA POLEMICA IN DIFESA DEI PARTITI: PARRI PRENDEVA I SOLDI PER FINANZIARE L’ASTROLABIO NON PER ACQUISTARE COME RENZI UNA VILLA DI OLTRE UN MILIONE DI EURO - BONACCINI TOGLIE OGNI RICHIAMO AL COLORE ROSSO E AL NOME DEL PD DAI SUOI MANIFESTI ELETTORALI. SECONDO QUALE MECCANISMO IN EMILIA GLI ELETTORI DEL PD DOVREBBERO VOTARE UN CANDIDATO DEL PD CHE SI VERGOGNA DEL PD…

Riceviamo e pubblichiamo:

 

STEFANO BONACCINI TOGLIE IL SIMBOLO DEL PD DAI MANIFESTI

Lettera 1

Caro Dago, Bonaccini espunge ogni richiamo al colore rosso e al nome del partito dai suoi manifesti elettorali. Oscuro il meccanismo psico-motivazionale onde per cui in Emilia Romagna gli elettori del Pd dovrebbero votare un candidato del Pd che si vergogna del Pd.  

Giorgio Colomba

 

Lettera 2

Stavolta l’amico Mughini ha “toppato” la polemica in difesa dei partiti: Parri prendeva i soldi per finanziare l’Astrolabio non per acquistare come Renzi una villa di oltre un milione di euro...

FERRUCCIO PARRI

Ciao

Fernando

 

Lettera 3

Caro Dago, il terremoto di magnitudo 6.2 in Albania ha sollevato il suolo di circa 10 centimetri vicino a Durazzo. Shhh... Non ditelo in giro. Che poi si potrà dare la colpa ai cambiamenti climatici...

Giacomo Francescatti

 

Lettera 4

Caro Dago, Mes, Gualtieri: "Dire che la riforma attenti alla stabilità dell'Italia lo trovo comico". Allora fa il paio col fatto che uno come lui sia diventato ministro.

Ranio

cristina chiabotto 2

 

Lettera 5

Caro Dago, il ministro pentastellato Patuanelli sul voto Rousseau per la partecipazione alle Regionali in Emilia e Calabria: «Penso fosse importante prenderci una pausa per organizzare al meglio gli Stati generali del Movimento, l'ho detto pubblicamente in massima tranquillità e onestà intellettuale. La nostra base ha scelto diversamente». Perché la base è saggia e ha pensato: prima di far organizzare cose strane a quelli stupidotti che stanno i vertici, verifichiamo se il M5s esiste ancora.

Theo

 

Lettera 6

Caro Dago, l'ex miss Italia Cristina Chiabotto ha un debito di 2 milioni e mezzo con il Fisco. Sono tantissimi i vip del mondo dello sport e dello spettacolo che dopo aver fatto i soldi finiscono in disgrazie economiche. Perché sono mondi in cui per accumulare un discreto gruzzolo sono sufficienti le qualità che uno si ritrova dalla nascita supportate dall'incontro con le persone giuste. Ma poi, per non perdere ciò che si è messo da parte, bisogna impegnarsi e studiare, la fortuna da sola non basta più. Ed è qui che casca l'asino.

L.Abrami

patuanelli paola de micheli

 

Lettera 7

Caro Dago, dopo la firma del presidente Usa Donald Trump all'Hong Kong Human Rights and Democracy Act a sostegno dei manifestanti, la Cina minaccia contromisure. Gli sguinzaglieranno contro Grillo e Di Maio?

Furio Panetta

 

Lettera 8

Caro Dago, la ormai incontrollabile MEB ha comunicato urbi et orbi che in questi ultimi anni ha vissuto un'importante storia d'amore ma nessuno se n'è accorto. L'ipotesi che, fondamentalmente, delle tue storie d'amore non gliene freghi una beneamata fava a nessuno l'abbiamo proprio scartata, eh Elenuccia?!?

Marco Carrai con Matteo Renzi

Mario Orlando

 

Lettera 9

Caro Dago, Fondazione Open, l'Anm accusa Renzi di minare l'indipendenza della Magistratura. Ma non si son già minati da soli con Palamara?

A.Reale

 

Lettera 10

Caro Dago: da tutto questo trambusto; MES, alluvioni, crolli, frane, Renzi, revoche, Di Maio ecc...solo Alitalia uscirà illesa...

Valter Coazze

 

Lettera 11

frans timmermans

Caro Dago, Di Maio: «Si va verso la revoca delle concessioni autostradali, bisogna togliere a questi signori la concessione il prima possibile dopo che hanno preso i nostri soldi per i pedaggi senza fare la manutenzione delle strutture». Come no, è da 15 mesi che "si va". Intanto "questi signori" quanti soldi hanno continuato a mettersi in tasca nel mentre che Giggino sproloquiava?

Diego Santini

 

Lettera 12

Caro Dago, il vicepresidente della Commissione Ue Timmermans: "Se noi facciamo capire che stiamo diventando leader mondiali dell'economia verde, gli altri ci seguiranno". Sì, come il suicidio delle balene. Però i dati dicono che finora nessuno è stato così stupido. Infatti dopo la firma dell'accordo di Parigi sul clima saggiamente ognuno ha continuato a fare come prima.

 

Perché nessuno è così scemo da tagliarsi gli zebedei per favorire l'economia di Cina e India. Comincino loro due che hanno un terzo della popolazione mondiale a non inquinare e poi forse, ma solo forse, noi seguiremo. Perché se siamo noi europei ad iniziare poi rischiamo di trovarci con lo stesso inquinamento di prima e con l'economia, già non particolarmente brillante, pancia a terra.

michelle e barack obama

A.B.

 

Lettera 13

Caro Dago, Michelle Obama potrebbe candidarsi per le presidenziali 2020. Sarebbe divertente se tardasse a decidersi, così almeno farebbe buttare un sacco di milioni in pubblicità per nulla al multimiliardario Michael Bloomberg, anch'egli candidato con i dem.

E.Moro

 

Lettera 14

Caro Dago, l'ex tesoriere (mai termine fu appropriato!) dei DS-PD torna a criticare l'abolizione del contributo pubblico ai partiti. Una domanda; visto che il suo partito dispone di un immenso patrimonio immobiliare, è stato acquistato con i soldi pubblici? Oppure da soldi provenienti da qualche Stato? Oppure come qualcuno ancora sussurra, dalle spoliazioni fatte alla fine della guerra? Il sig. Sposetti e altri "tesorieri" dovrebbero dare qualche risposta credibile invece di continuare a chiedere soldi per acquistare altri attici!

roberto fico corrucciato

FB

 

Lettera 15

Caro Dago, Montecitorio, il deputato leghista Flavio Di Muro chiede di intervenire sull'ordine dei lavori e domanda alla fidanzata, presente in tribuna, di sposarlo:: «Elisa, mi vuoi sposare?». Il presidente della Camera, Roberto Fico, non gradisce: "Capisco tutto ma usare un intervento sull'ordine lavori per questo non mi sembra il caso". Giusto. Però è meglio usare il Parlamento per fare una proposta di matrimonio che avere in casa una colf in nero e un migrante non in regola col permesso di soggiorno. 

Vesna

MARCO TRAVAGLIO A UN GIORNO DA PECORA

 

Lettera 16

Dagosapiens, in Parlamento i nostri Onorevoli (?) un giorno fanno una rissa davanti alle scolaresche in visita; il giorno dopo si fanno le proposte di matrimonio durante gli interventi; poi uno fa gli auguri all'altro. E il Presidente Fico, cosa fa? Qualche frasetta stentatella e avanti. Povera, povera Italietta.

Vittorio Ficovuoisposarmi? ExInFeltrito

 

Lettera 17

Dago Razionale, per Travaglio i contributi dati da importanti manager alla Open Foundation sottendono documentati favori, da costoro ottenuti, quando il beneficiato era a capo del governo della Repubblica. Forse al Fatto qualcuno si augura un' altra indagine su di un acclamato reo, chi ? Mah Salvini, fotografato più volte quando decretava incentivi ai produttori di latte in Sardegna, mentre mordeva platealmente pezzi di pecorino e di altri formaggi composti dalla sostanza incentivata attraverso pubblico denaro nell' ordine di centesimi dodici cada litro. Altro che barili, ma chili e chili. 

la pacchia e' finita la scultura di salvatore scuotto con salvini che spara ai migranti zombie

Saluti . peprig

 

Lettera 18

Dunque, secondo il Tribunale dei ministri, in caso di salvataggio in mare di naufraghi, lo Stato di primo soccorso è quello di bandiera della nave che soccorre e quindi la nave deve andare non nel porto sicuro più vicino ma a casa propria. Come dire che i naufraghi del TITANIC, soccorsi dalla motonave Carpathia, bandiera britannica, dovevano essere portati in Inghilterra, a 2.500 miglia, e non a New York, a 500 miglia. O come i superstiti dell' Andrea Doria, che il comandante della nave francese Ile de France, che soccorse, avrebbe dovuto portare in Francia e non a New York distante poche miglia. Ah... cosa non si fa per compiacere il potente di turno. 

Gaetano il Siciliano

 

Ultimi Dagoreport

beatrice venezi secolo d italia libero verita italo bochino fenice venezia

DAGOREPORT - DI PIÙ STUPEFACENTE DELLA DESTRA CI SONO SOLO I SUOI GIORNALI MALDESTRI. SULLA VICENDA VENEZI A VENEZIA, PRODUCONO PIÙ BUFALE CHE NELL’INTERA CAMPANIA - SI SORRIDE SULLA RINASCITA DEL TEATRO LA FENICE CON “LIBERO” E “LA VERITÀ” MA LA RISATA (PIU’ PERNACCHIO) ARRIVA COL “SECOLO D’ITALIA”: “BUONA LA PRIMA: 7 MINUTI DI APPLAUSI PER VENEZI”. PECCATO CHE NON DIRIGESSE AFFATTO LEI, LA “BACCHETTA NERA”, MA IVOR BOLTON, COME C’È SCRITTO PERFINO NEL PEZZO. INCREDIBILE MA VERO. PERÒ LÌ SOTTO C’È LA GERENZA DEL GIORNALE, DOVE SI SCOPRE CHE NE È DIRETTORE EDITORIALE TALE BOCCHINO ITALO. E ALLORA TUTTO SI SPIEGA

andrea orcel unicredit giorgiia meloni giovanbattista fazzolari giancarlo giorgetti francesco gaetano caltagirone lovaglio milleri

DAGOREPORT - SUL RISIKO BANCARIO, DI RIFFA O DI RAFFA, L’ARMATA BRANCA-MELONI HA FATTO L’ENNESIMA FIGURA DI MERDA - DI SICURO, NON POTRÀ PIÙ FAR RIDERE I POLLI BLATERANDO CHE UNICREDIT È UNA BANCA STRANIERA, QUINDI L’OPA SU BANCO BPM VA STOPPATA PERCHÉ È UNA MINACCIA PER LA ‘’SICUREZZA NAZIONALE’’ - PROSSIMAMENTE IL CEO DI UNICREDIT, ANDREA ORCEL, AVRÀ MANI LIBERE PER SCEGLIERE QUALE BANCA PAPPARSI, MENTRE NEI PROSSIMI DUE MESI I GENI DI ‘’PA-FAZZO” CHIGI AVRANNO I NEURONI MOLTO IMPEGNATI PER RISPONDERE CON UNA MODIFICA DELLA LEGGE (CHISSÀ SE AVRÀ EFFETTO RETROATTIVO) ALLA PROCEDURA D'INFRAZIONE DI BRUXELLES - SE POI ORCEL SARÀ COSTRETTO DAL GOVERNO DI BERLINO A VENDERE LA SUA PARTECIPAZIONE IN COMMERZBANK, UNA VOLTA INTASCATO IL RICCO BOTTINO, LE OPZIONI SULLA SUA SCRIVANIA PER EVENTUALI ACQUISIZIONI SAREBBERO SENZA FRONTIERE. E NULLA VIETEREBBE A UNICREDIT DI LANCIARE UNA RICCA OPA SU MPS DI LOVAGLIO-CALTAGIRONE-MEF, OBIETTIVO GENERALI: SAREBBE LA MASSIMA RIVINCITA DI ORCEL SUL GOVERNO SMANDRAPPATO DEL GOLDEN POWER…

giuseppe conte rocco casalino marco travaglio roberto fic o todde paola taverna elly schlein

DAGOREPORT - DOVE STA ANDANDO A PARARE QUELL’AZZECCAGARBUGLI DI GIUSEPPE CONTE? ALL’INTERNO DEL M5S SI CONTRAPPONGONO DUE POSIZIONI: LA LINEA MOVIMENTISTA ED EUROSCETTICA SQUADERNATA DAGLI EDITORIALI DI MARCO TRAVAGLIO, CONVINTO COM'È CHE IL "CAMPOLARGO" SIA UNA DISGRAZIA PEGGIORE DELL'ARMATA BRANCA-MELONI; CHE HA UNA CERTA PRESA SULLA BASE DEGLI ELETTORI EX GRILLINI - DALL’ALTRA, LA LINEA DI TAVERNA, FICO, PATUANELLI E TODDE, IN SINTONIA CON LA BASE PARLAMENTARE DEI CINQUE STELLE, FAVOREVOLE A UN ACCORDO PROGRAMMATICO DI GOVERNO CON IL PD, ANCHE AL DI LÀ DEL FATTO CHE CONTE SIA, VIA PRIMARIE, IL CANDIDATO PREMIER DELLA COALIZIONE DI CENTROSINISTRA (GOVERNARE SIGNIFICA CONQUISTARE POTERE, POSTI E PREBENDE) – PERCHÉ CONTE ZIGZAGHEGGIA BARCAMENANDOSI CON SUPERCAZZOLE PRIMA DI STRINGERE UN APERTO ACCORDO PROGRAMMATICO COL PD? - COME MAI TA-ROCCO CASALINO, L’APPRENDISTA STREGONE RASPUTINIANO CHE HA CONFEZIONATO PER ANNI LE MASCHERE DEL CAMALEONTISMO DI “CONTE PREMIER”, HA MOLLATO ''LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO'' PER FONDARE UN GIORNALE ONLINE?

giorgia meloni maurizio belpietro francesco saverio garofani sergio mattarella

DAGOREPORT - IL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE MELONI” NON ESISTE: LO “SCOOP” DELLA “VERITÀ” È STATO CONFEZIONATO CON L’OBIETTIVO DI PRENDERE DI MIRA SERGIO MATTARELLA, COME MASSIMA RAPPRESENTANZA DI QUEL "DEEP STATE" CHE I CAMERATI DI PALAZZO CHIGI HANNO SUL GOZZO – LA STATISTA DELLA SGARBATELLA SOGNA L’EGEMONIA ISTITUZIONALE: BOCCIATO IL PREMIERATO, VUOLE CAMBIARE CON LA FORZA IL SISTEMA MODIFICANDO LA LEGGE ELETTORALE E INSERENDO IL NOME DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SULLA SCHEDA (COSI' DA BYPASSARE DI FATTO I POTERI DI NOMINA DEL PREMIER CHE SPETTANO AL COLLE) - MA NON TUTTO FILA LISCIO: LEGA E FORZA ITALIA SI OPPONGONO PERCHE' NON VOGLIONO ESSERE CANNIBALIZZATI DA FDI E IN CAMPANIA E PUGLIA SI PROSPETTA UNA BATOSTA PER IL CENTRODESTA - DA QUESTO DERIVA QUEL NERVOSISMO, CON VITTIMISMO PARACULO ANNESSO, CHE HA SPINTO GIORGIA MELONI A CAVALCARE IL “COMPLOTTO DEL COLLE” – E SE FDI, PER BOCCA DI BIGNAMI E MALAN, NON AVESSE RINCULATO, DAL QUIRINALE SAREBBE PARTITO UN SILURO A TESTATA MULTIPLA...

francesco saverio garofani sergio mattarella giorgia meloni maurizio belpietro

DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL QUIRINALE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE PAROLE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA “VERITÀ” DI BELPIETRO C'E' UNA “GOLA PROFONDA” UN PO’ PASTICCIONA, CHE SI E' FATTA SGAMARE IN MEZZA GIORNATA - DAGOSPIA È IN GRADO DI AGGIUNGERE ALCUNI DETTAGLI SULLA CENA DI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ALLA TERRAZZA BORROMINI. A TAVOLA C’ERANO SEDICI PERSONE: OLTRE ALL’ORGANIZZATORE, LUCA DI BARTOLOMEI E A FRANCESCO GAROFANI, C’ERANO MANAGER, CONSULENTI, UN AD DI UNA BANCA, DUE CRONISTI SPORTIVI E…UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO IN UN QUOTIDIANO DI DESTRA, GIA' DIRETTO DA BELPIETRO. SARÀ UN CASO CHE LA MAIL A FIRMA “MARIO ROSSI”, DA CUI È NATO LO “SCANDALO”, SIA STATA INVIATA ANCHE AL MELONIANO "IL GIORNALE" (CHE PERO' L'HA IGNORATA)? - IL CONTESTO ERA CONVIVIALE, SI PARLAVA DI CALCIO E DEL PD, MA GAROFANI NON HA MAI PRONUNCIATO LA PAROLA “SCOSSONE”, CHE INFATTI NELLA MAIL ORIGINALE NON C’È - L’AUDIO? ANCHE SE CI FOSSE, BELPIETRO NON POTREBBE PUBBLICARLO PERCHÉ SAREBBE STATO CARPITO ILLEGALMENTE...