mattarella felipe

POSTA! - IERI AL TEATRO SAN CARLO DI NAPOLI L'ORCHESTRA HA SUONATO PER ERRORE L'INNO FRANCHISTA DAVANTI AL RE DI SPAGNA. SE NE PARLA POCO SUI SITI DEI GIORNALONI. OVVIO: L’INCIDENTE RIGUARDA IL CERIMONIALE DEL QUIRINALE. SAREBBE ACCADUTO LO STESSO CON UN ESPONENTE DEL GOVERNO GIALLO-VERDE? IO NE DUBITO…

Riceviamo e pubblichiamo:

mattarella con re felipe al teatro san carlo di napoli 4

 

Lettera 1

Caro Dago,

Ieri al Teatro San Carlo di Napoli l'orchestra ha suonato per errore l'inno franchista davanti al Re di Spagna. Se ne parla poco sui siti dei giornaloni. Ovvio: l’incidente riguarda il cerimoniale del Quirinale. Sarebbe accaduto lo stesso con un esponente del governo giallo-verde? Io ne dubito…

Ciao Anselmo

 

Lettera 2

Caro Dago, la Cassazione ha stabilito che una coppia gay che ha avuto un figlio all'estero nato con la maternità surrogata non può ottenere in Italia la trascrizione all'anagrafe dell'atto di figliazione, riconosciuta nel Paese straniero. Un passo verso la civiltà. Ancora meglio se chi fa simili porcherie, riducendo il corpo delle donne ad un contenitore da affittare, venisse arrestato.

cassazione

A.Sorri

 

Lettera 3

Caro Dagone, il sistema di ungere di d'Alfonso sarà vecchio come il mondo, ma esseri non so se umani come Tatarella e Altitonante vanno rinchiusi 30 anni a pane e acqua.

Davide Lucidi

 

Lettera 4

Caro Dago, il premier Conte ritiene "ingenerose" le previsioni di Bruxelles sulla crescita dell'Italia che ci vedono fanalino di coda in Europa. Ma perché, il piano di rilancio dell'economia del nostro Governo è basato sulla generosità della Commissione europea? Allora siamo messi peggio di quanto si potesse immaginare.

Arty

 

Lettera 5

aviano

Caro Dago, sono 40 le bombe nucleari americane stoccate tra l’aeroporto Pagliano e Gori di Aviano e la base di Ghedi nel Bresciano, secondo il “Bulletin of the atomic scientists”, della Fas, Federazione degli scienziati americani. Però grazie ai cretinetti ambientalisti, "per motivi di sicurezza" in Italia non abbiamo nemmeno una centrale nucleare che produca energia elettrica, facendoci risparmiare sul costo della bolletta. Possibile che i Verdi più beoti siano capitati tutti a noi?

Neal Caffrey

 

Lettera 6

Caro Dago, dopo i problemi dell'editore di Casa Pound Altaforte al Salone del Libro e i guai del politico di Forza Italia Altitonante, pare che il centrodestra cerchi, per le prossime elezioni, qualcuno che si chiami Basso Profilo.

BarbaPeru 

SIRI CONTE

 

Lettera 7

Caro Dago, Di Maio dopo la revoca dell'incarico a Siri: "Vincono gli italiani onesti". Ma quali onesti, bamboccione! Il pm rappresenta solo l'opinione della parte che accusa, bisogna sentire anche la difesa, fare il processo - e qui non c'è nemmeno un rinvio a giudizio - e attendere la sentenza. Questa detta dall'ignorantone che abbiamo la disgrazia di avere come vice premier e ministro del Lavoro è più grossa di quella sulla "millenaria democrazia francese"!

Bug

 

Lettera 8

Caro Dago, Israele: "Non permetteremo all'Iran di dotarsi di armi nucleari". Ben detto. Se quei vigliacchi dell'Onu non fanno nulla contro un Paese che tutti sanno finanziare il terrorismo islamico, bisogna che qualche coraggioso prenda l'iniziativa.

Cocit

barcellona liverpool you'll never walk alone

 

Lettera 9

Caro Dago, Spagna, la stampa condanna il Barça: "La più grande figuraccia della storia". Beh, anche quella nella finale di Champions del 1994 non era male, dai. Alla vigilia Johan Cruijff si fece fare le foto con il trofeo in mano e poi prese 4-0 dal Milan di Fabio Capello.

Leo Eredi

 

Lettera 10

Caro Dago, a Milano un 30enne è rimasto gravemente ustionato al viso e al torace e rischia di perdere un occhio dopo essere stato colpito al volto con dell'acido lanciatogli contro dalla ex fidanzata 38enne. Le quote rosa dei fuori di testa: che gente di m*rda!!!

barcellona liverpool you'll never walk alone

Soset

 

Lettera 11

Caro Dago, per la prima volta nella storia, i tre principali concorsi di bellezza degli Stati Uniti - Miss Usa, Miss Teen Usa e Miss America - vedono vincitrici 3 ragazze afroamericane. E ci voleva Donald Trump presidente per avere un simile risultato? Ai tempi di Barack Obama dei neri si parlava perché venivano ammazzati - spesso con strane motivazioni - un giorno sì e l'altro pure, dalla polizia. 

Axel

 

Lettera 12

Caro Dago, Italia ultima in Europa per crescita. Il premier Conte dice che bisogna aspettare il secondo trimestre, ma sembra più probabile che bisogni aspettare il prossimo governo. 

Tom Schusterstich

 

michele serra (2)

Lettera 13

Caro Dago, se a 74 anni dalla fine della guerra in Italia ci sono ancora problemi di fascismo, vuol dire che l'antifascismo è stato affidato a dei fessi oppure a degli ex fascisti convertiti per finta. In un Paese serio questo tipo di antifa verrebbero cacciati a calci nel sedere.

Casty

 

Lettera 14

Caro Dago, Michele Serra: "Tanto parlare della crisi della sinistra, ma della crisi della destra italiana, con un fascista arrembante come il Salvini che se la sta mangiando tutta intera, quando è che ne cominciamo a parlare?". Ma è una battuta o parla sul serio? È da quando Berlusconi è "sceso in campo" (1994) che, senza soluzione di continuità, si parla della crisi della destra italiana. Lui durante tutto questo tempo dov'era?

A.Reale

 

Lettera 15

LA CANOTTIERA DI BOSSI E I BOXER DI SALVINI

Caro Dago, Repubblica e' ormai irrecuperabile. A proposito dell'impugnazione della sentenza di assoluzione di Bossi e figlio, nelle oltre 60 righe dell'articolo non si trova traccia dei nomi di Gentiloni e Orlando che nell'aprile 2018, a governo ormai dimissionario, modifico' in fretta e furia l'articolo del codice penale sull'appropriazione indebita facendola diventare reato soltanto a seguito di querela di parte, cioe' di Salvini. E' noto infatti che il segretario della Lega querelo' il solo Belsito e non i Bossi, con tanti ringraziamenti al PD.

RM

 

Lettera 16

Caro Dago, ho letto stamane sul Corriere della Sera la notizia che un ristorante italiano di Berlino avrebbe “cacciato” alcuni esponenti di AfD, che si erano presentati come normali avventori, rifiutando loro di servirli a tavola. Inutile dire che nell’articolo si esprimeva, seppur implicitamente, plauso per la condotta democratica e antifascista del ristoratore.

Adesso io mi chiedo: se io, ristoratore, non voglio servire a tavola persone di colore sono, giustamente, definito razzista.

 

Alternative für Deutschland

Se non voglio gay sono omofobo. In entrambi i casi, oltre alla condanna morale che mi viene inflitta dai grandi quotidiani (comprensiva di articolo ironico - didattico di Gramellini) rischio anche un procedimento penale. Se, invece, tengo lo stesso comportamento nei confronti di persone che, essendo di destra, non la pensano come me sono un modello di democrazia. Non ne parliamo, poi, se sono un editore (anche se molto poco conosciuto): se vado ad un Salone del Libro per presentare ciò che pubblico, questo è un insukto alla democrazia. Lo ammetto, Dago, in questo concetto di democrazia a me qualcosa non torna.

Con la stima di sempre

Escamillo

 

Lettera 17

Dago darling, hai sentito che molti turisti che non possono più visitare Notre Dame de Paris, vengono dirottati alla basilica di St.Denis, altro splendido esempio di gotico francese. Solo che invece che nel centro di Parigi si ritrovano nella banlieu della Seine-St.Denis, dove l'abbazia potrebbe presto diventare moschea o perlomeno museo, specie per quanto riguarda le tombe di quasi tutti i re di Francia. Nulla di male ovviamente. 

notre dame 3

 

E' il mondo che cambia. Ai tempi degli ultimi re di Francia c'era la miniglaciazione globale (vera), ora si dice che ci sia il surriscaldamento globale. Solo che nell'Ancien Regime, nessun memorialista o enciclopedista o Papa faceva previsioni apocalittiche sul destino della Terra, mentre ora... E poi tutto é relativo, tanto che un titolista di Rep ieri ha messo Tolosa nel sud est della Francia! E non parliamo del Canale di Sicilia che poco ci manca che arrivi ai Dardanelli o a Gibilterra. E poi si lamentano se il popolo bue ma non scemo diserta le edicole di giornali Pace e bene 

Natalie Paav  

 

Lettera

ALDO BUSI

E te pareva, caro Dagos, che Aldo Busi non si buttava dall'alto della torre d'avorio, in cui si è barricato negli ultimi tempi per strappare alla Musa pagina per pagina uno dei suoi romanzi, per lodare un'opera al nero come quella (fetecchia) di Luigi Ontani, sdoganamento di Lucifero che i bambini se li porta a spalle come il Buon Pastore l'agnello: il bimbo-ninfa gender, che stringe le corna dello spirito-guidache se lo porta a spasso, allusione a una sessualità fluttuante come il liquido 'afrodisiaco' che sgorga a getto continuo dalla bocca del putto alato quanto dal membro del satiro-demone itifallico. A parte il resto, simbologie incluse, questa iconografia demonofila sembra a Busi perfetta, come raffigurazione della sua idea di infanzia, purezza e innocenza: chissà, trasgredite e trasgressive, magari, secondo le direttive in materia di sessualità emanate dall'Ue su richiesta dei movimenti LGBT ecc...

Nel momento in cui arriva nele librerie una biografia agiografica di Mario Mieli, santino del genderismo e della pedofilia, la benedizione di Busi come promozione dei valori laico-pagani è marketing, ideologico, se non editoriale, di cui questo Paese in crisi di astinenza da nascite aveva - non si può immaginare quanto - davvero bisogno.

Raider

 

Ultimi Dagoreport

francesco saverio garofani sergio mattarella giorgia meloni maurizio belpietro

DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL COLLE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE PAROLE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA “VERITÀ” DI BELPIETRO C'E' UNA “GOLA PROFONDA” UN PO’ PASTICCIONA, CHE SI E' FATTA SGAMARE IN MEZZA GIORNATA - DAGOSPIA È IN GRADO DI AGGIUNGERE ALCUNI DETTAGLI SULLA CENA DI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ALLA TERRAZZA BORROMINI. A TAVOLA C’ERANO SEDICI PERSONE: OLTRE ALL’ORGANIZZATORE, LUCA DI BARTOLOMEI, E A FRANCESCO GAROFANI C’ERANO MANAGER, CONSULENTI, UN AD DI UNA BANCA, DUE CRONISTI SPORTIVI E…UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO IN UN QUOTIDIANO DI DESTRA, GIA' DIRETTO DA BELPIETRO. SARÀ UN CASO CHE LA MAIL A FIRMA “MARIO ROSSI”, DA CUI È NATO LO “SCANDALO”, SIA STATA INVIATA ANCHE AL MELONIANO "IL GIORNALE" (CHE PERO' L'HA IGNORATA) - IL CONTESTO ERA CONVIVIALE, SI PARLAVA DI CALCIO E DEL PD, MA GAROFANI NON HA MAI PRONUNCIATO LA PAROLA “SCOSSONE”, CHE INFATTI NELLA MAIL ORIGINALE NON C’È - L’AUDIO? FORSE NON ESISTE. D'ALTRONDE SE CI FOSSE, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA?

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…