giovanni tria

POSTA! - IL MINISTRO TRIA È FIDUCIOSO CHE IL DEF SUPERERÀ LA VERIFICA DELLA COMMISSIONE EUROPEA SUL NODO DEL DEBITO PUBBLICO. E CHI GLIEL'HA DATA QUESTA CERTEZZA? LE PREVISIONI DELLE AGENZIE DI RATING E DEL FMI O I COMMENTI DI JUNCKER E MOSCOVICI?

Riceviamo e pubblichiamo:

 

Lettera 1

Caro Dago, "In Europa il gruppo M5s non starà né con le destre populiste, quelle che ci hanno detto di tenerci i migranti, né con i tifosi dell'austerity, i corrispondenti del Pd e di Fi europei". Di certo non per le scelte di Di Maio, ma perché a Strasburgo di "macchiarsi" con i 5 Stelle non ne vuol saper nessuno.

Diego Santini

 

LIBIA - MILIZIE DI HAFTAR

Lettera 2

Caro Dago, Libia, l'appello dell'Ue: "Stop a tutte le operazioni militari". Ridicoli. L'Europa che non riesce a farsi rispettare dai propri Stati membri (redistribuzione dei migranti), pretende di dare ordini in Africa?

Fritz

 

Lettera 3

Caro Dago, se gli inglesi con la Brexit la tirano tanto per le lunghe, c'è il rischio che l'Europa, per mano di cinesi e Islam, non ci sia più, ma che loro vi si trovino ancora dentro.

Gildo Cervani

 

Lettera 4

pamela prati intervista live non e la d urso 2

Caro Dago, reddito di cittadinanza. Pare che in Veneto abbiano fatto domanda in pochi perché "ci si si vergogna". E magari a Napoli è uguale: la domanda l'hanno fatta in tanti per non vergognarsi.

Jantra

 

Lettera 5

Oh Dago Sputafuoco, matrimonio finto, affido finto, sposino inesistente. Forse alla fine di questa storia si confermerà un sospetto che ho da più di venti anni: PP, profonda voce roca e mascella volitiva, è una donna ma tiene il bagaglino. GGG

 

Lettera 6

Caro Dago, Di Battista: "Governo sostenga Assange o sarà come gli scendiletto degli Usa". Insiste? Non gli è bastato aver trascinato il M5S sotto al 10% nelle regionali abruzzesi?

ANELLO PISCATORIO DI RATZINGER

Benlil Marduk

 

Lettera 7

Caro Dago, il testo di Benedetto XVI sulla pedofilia nella Chiesa non è stato gradito da Papa Bergoglio. Basta "poco" per far uscire il gesuita che c'è in lui.

Soset

 

Lettera 8

Caro Dago, Zingaretti: «I candidati per il Pd alle Europee sono 76, di cui 39 donne e 37 uomini, un terzo non iscritti al partito». Nella foga di non sgarrare dal "politicamente corretto", il segretario Pd si è dimenticato dei gay? Speriamo che qualcuno sia riuscito a intrufolarsi clandestinamente...

Simon Gorky

 

Lettera 9

Caro Dago, con la destituzione di Omar al-Bashir una nuova primavera araba è sbocciata in Sudan. Attendiamo fiduciosi il nostro solito carico di rami secchi.

Claudio Coretti

awad ibn auf

 

Lettera 10

Caro Dago, e quel tizio tutto storto, con la barba bianca che non riesce neanche a camminare, arrestato di peso a Londra sarebbe il 47enne Julian Assange, l'ometto che piace all'ex bagnina di "Baywatch" Pamela Anderson?

Flavio

 

Lettera 11

Dago darling, che tempi, che tempi! Ai tempi di Baudelaire (circa un secolo e mezzo fa) c'erano i paradisi artificiali per pochi, ora ci sono gli inferni artificiali (ma spesso realmente letali in vari modi) per milioni di esseri umani. Quando si dice la democrazia delle "sostanze proibite" per tutti! E il va dove ti porta il vento dello spirito del tempo. Ossequi 

Natalie Paav  

 

sea eye

Lettera 12

Caro Dago, Sea Eye, Francia: "Pronti ad accogliere 20 migranti a bordo della Alan Kurdi". Addirittura 20! Non vorremmo che ciò creasse uno sconquasso nei conti rendendo il Paese di Macron insolvente.

Axel

 

Lettera 13

Caro Dago, un articolo sulle vicende di Emiliano cita politici messi fuori causa da inchieste giudiziarie e poi assolti come Cota, Mastella, Del Turco e Ignazio Marino. Mi si lasci ricordarne un altro, anche se a me antipatico: Graziano Cioni, detto lo sceriffo di Firenze, destinato a diventare sindaco ma azzoppato da un’incriminazione per corruzione, lasciando il posto a Matteo Renzi, e poi prosciolto da ogni accusa. 

Nieuport

 

Lettera 14

Caro Dago, la bambina honduregna che piange al confine col Messico, mentre sua madre è detenuta dal Border Patrol degli Stati Uniti, è la "Foto dell'Anno" per la World Press Photo. Al solito non riescono ad assegnare un premio senza fare propaganda contro Trump. 

moscovici

Theo Van Buren

 

Lettera 15

Caro Dago, scoperto traffico di clandestini a Pordenone. Un cittadino ghanese faceva arrivare in Italia e in Europa cittadini africani per la modica cifra di seimila euro. Ma non avevano detto che scappano da fame, carestie e povertà? Seimila euro in un Paese africano sono un piccolo tesoro.

Cocit

 

Lettera 16

Caro Dago, il ministro Tria è fiducioso che il Def supererà la verifica della commissione europea sul nodo del debito pubblico. E chi gliel'ha data questa certezza? Le previsioni delle Agenzie di rating e del Fmi o i commenti di Juncker e Moscovici?

Jack Noto

 

KHALIFA HAFTAR

Lettera 17

Caro Dago, convocato per oggi pomeriggio a Palazzo Chigi un vertice sulla Libia. Oltre al premier Conte ci saranno il ministro degli Esteri Moavero e la ministra della Difesa Trenta. La miglior cosa che possono fare assieme questi tre è una partita a briscola.

Gripp

 

Lettera 18

Sono commosso e ringrazio la Divina Provvidenza! Uno dei miei sette lettori (grande numero, il 7) dirà certamente: "Chi se ne frega!" oppure "E lo vieni dire qui in questo sito?". E' vero, non è il posto più appropriato però questo orribile scantinato amorale pubblica oggi due articoli, ma uno soprattutto a firma di Giorgio Gandola, che salvano la stampa italiana dalla definizione di "totalmente venduta".

 

Lo è solo per la gran parte, per fortuna nostra, ma non tutta! Al dunque: Papa Ratzinger, definito giustamente Emerito perchè è uno dei più grandi della storia della Chiesa, dice tanto e dice meravigliosamente bene! Per noi cattolici è una medicina che fà bene alla coronarie, allo spirito e alla nostra Fede. Papa Ratzinger dice pane al pane e vino al vino, come Cristo comanda (e non è una battuta!).

UN GIOVANE RATZINGER

 

Rimando a Lui per chi ne è interessato, ma voglio dire che tocca i tasti della Verità Divina parlando di omosessualità dei preti (finalmente vista come un male del la Chiesa) e della pedofilia, vera piaga purulenta. Cause, colpe, vigliaccherie varie, nomi e cognomi: grazie Joseph Ratzinger!

 

I cattolici hanno di che sostenersi, di che fortificarsi, di che ammantarsi. Grazie Papa Ratzinger! Ci voleva, ci voleva proprio! La risposta della stampa italiota dimostra lo statu quo attuale: 95% contro i cattolici veri. Avvenire è da considerare organo ufficiale del PD, gli altri li conosciamo. Falasca (?) e Mancuso (?) sono i botoli insulsi e rabbiosi che abbaiano alla luna per dire che il colpo di cannone di Ratzinger ha colpito al cuore! Finalmente. Adesso vivremo meglio la Settimana Santa anche senza Dagospia. Che però ha pubblicato e quindi è meglio di Avvenire. E' grossa ma è così!

Chiara ex Luciano

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni maurizio belpietro francesco saverio garofani sergio mattarella

DAGOREPORT - IL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE MELONI” NON ESISTE: LO “SCOOP” DELLA “VERITÀ” È STATO CONFEZIONATO CON L’OBIETTIVO DI PRENDERE DI MIRA SERGIO MATTARELLA, COME MASSIMA RAPPRESENTANZA DI QUEL "DEEP STATE" CHE I CAMERATI DI PALAZZO CHIGI HANNO SUL GOZZO – LA STATISTA DELLA SGARBATELLA SOGNA L’EGEMONIA ISTITUZIONALE: BOCCIATO IL PREMIERATO, VUOLE CAMBIARE CON LA FORZA IL SISTEMA MODIFICANDO LA LEGGE ELETTORALE E INSERENDO IL NOME DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SULLA SCHEDA (COSI' DA BYPASSARE DI FATTO I POTERI DI NOMINA DEL PREMIER CHE SPETTANO AL COLLE) - MA NON TUTTO FILA LISCIO: LEGA E FORZA ITALIA SI OPPONGONO PERCHE' NON VOGLIONO ESSERE CANNIBALIZZATI DA FDI E IN CAMPANIA E PUGLIA SI PROSPETTA UNA BATOSTA PER IL CENTRODESTA - DA QUESTO DERIVA QUEL NERVOSISMO, CON VITTIMISMO PARACULO ANNESSO, CHE HA SPINTO GIORGIA MELONI A CAVALCARE IL “COMPLOTTO DEL COLLE” – E SE FDI, PER BOCCA DI BIGNAMI E MALAN, NON AVESSE RINCULATO, DAL QUIRINALE SAREBBE PARTITO UN SILURO A TESTATA MULTIPLA...

francesco saverio garofani sergio mattarella giorgia meloni maurizio belpietro

DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL QUIRINALE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE PAROLE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA “VERITÀ” DI BELPIETRO C'E' UNA “GOLA PROFONDA” UN PO’ PASTICCIONA, CHE SI E' FATTA SGAMARE IN MEZZA GIORNATA - DAGOSPIA È IN GRADO DI AGGIUNGERE ALCUNI DETTAGLI SULLA CENA DI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ALLA TERRAZZA BORROMINI. A TAVOLA C’ERANO SEDICI PERSONE: OLTRE ALL’ORGANIZZATORE, LUCA DI BARTOLOMEI E A FRANCESCO GAROFANI, C’ERANO MANAGER, CONSULENTI, UN AD DI UNA BANCA, DUE CRONISTI SPORTIVI E…UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO IN UN QUOTIDIANO DI DESTRA, GIA' DIRETTO DA BELPIETRO. SARÀ UN CASO CHE LA MAIL A FIRMA “MARIO ROSSI”, DA CUI È NATO LO “SCANDALO”, SIA STATA INVIATA ANCHE AL MELONIANO "IL GIORNALE" (CHE PERO' L'HA IGNORATA)? - IL CONTESTO ERA CONVIVIALE, SI PARLAVA DI CALCIO E DEL PD, MA GAROFANI NON HA MAI PRONUNCIATO LA PAROLA “SCOSSONE”, CHE INFATTI NELLA MAIL ORIGINALE NON C’È - L’AUDIO? ANCHE SE CI FOSSE, BELPIETRO NON POTREBBE PUBBLICARLO PERCHÉ SAREBBE STATO CARPITO ILLEGALMENTE...

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”

tommaso cerno antonio giampaolo angelucci alessandro sallusti il giornale

FLASH! – COME PREVISTO, ANTONIO E GIAMPAOLO ANGELUCCI HANNO DECISO CHE, A PARTIRE DAL PRIMO DICEMBRE, AVVERRÀ IL CAMBIO DI DIREZIONE DE “IL GIORNALE” CON L’ARRIVO DI TOMMASO CERNO CHE, A SUA VOLTA, VERRÀ RIMPIAZZATO A “IL TEMPO” DA DANIELE CAPEZZONE – MALGRADO LA PROPOSTA DI ANDARE ALLA DIREZIONE EDITORIALE DE “IL GIORNALE”, AL POSTO DI VITTORIO FELTRI, CHE PASSEREBBE A QUELLA DI “LIBERO”, ALESSANDRO SALLUSTI NON L’HA PRESA BENE: IL BIOGRAFO DI GIORGIA MELONI LO CONSIDERA UNA DIMINUTIO PER IL SUO PRESTIGIO E MIREREBBE A DARE VITA A UN PROGETTO MEDIATICO CON NICOLA PORRO…