mao hitler mussolini jfk

POTERE TOSSICO – HITLER SI FACEVA CURARE SOLO DA UN MEDICO, CHE SI DICEVA FOSSE EBREO, CHE OGNI GIORNO GLI SOMMINISTRAVA ANFETAMINE, SEDATIVI, COCA, DERIVATI DALLA MORFINA – MAO CHIEDEVA UNA POZIONE CHE GARANTISSE UNA LIBIDO E UNA PRESTANZA ETERNA - ORMONI PER MUSSOLINI - STALIN SI FIDAVA DEL SUO MEDICO MA LO UCCISE PERCHE’ SAPEVA TROPPO – LE ANFETAMINE DECISIVE PER LA VITTORIA DI JFK NEL CONFRONTO TV CON NIXON - IL LIBRO

MIRIAM ROMANO per Libero Quotidiano

hitler

 

Apre gli occhi Hitler. Il colore azzurro-grigio riprende vigore, insieme alle pupille di nuovo dilatate. Ecco quella famosa fissità dello sguardo ritornare sul volto del Führer. È la siringa appena staccata dal suo braccio ad avergli dato sollievo. Un' iniezione praticata dal suo dottore, Theo Morrel.

 

Adolf Hitler schivava ogni contatto fisico, non si faceva sfiorare da nessuno, eccetto che da Morrel. E dire che giravano voci di tutti i tipi su quell' uomo, persino che fosse ebreo. Centodieci chili per un metro e sessanta di altezza, carnagione scura, di "ariano" non aveva un bel nulla.

 

Ma questo non gli fu d' ostacolo per diventare il medico personale di Hitler. Dottore e confidente, ombra silenziosa del Führer. Accanto agli alloggi privati del capo del Terzo Reich, c' era sempre il suo ambulatorio. Morrel lo seguiva ovunque, nei nascondigli, nei bunker, divennero inseparabili. Hitler non poté più fare a meno di lui per un semplice motivo. Questo dottore anonimo e grassoccio, soprannominato il Rasputin di Hitler, ogni giorno gli somministrava ciò che voleva: anfetamine, sedativi, cocaina, derivati dalla morfina e un buon numero di misteriose pozioni degne di uno stregone.

jfk

 

FIGURE POCO NOTE Sono figure poco note, che si muovono nelle stanze segrete dei palazzi. Voci sussurrate in un orecchio, compagni determinati e coraggiosi. I medici hanno fatto la storia insieme ai leader del Novecento. La medicina influenzò le loro azioni politiche, tirò su i fisici provati dallo stress del potere.

 

Per la prima volta in un libro, Il potere tossico. I drogati che hanno fatto la storia, ne parla l' autrice, Tania Crasnianski (Mimesis, pagg 336, euro 18) Con aneddoti, appunti di diari del tempo, la scrittrice tesse il rapporto di interdipendenza tra dottori e otto pazienti importanti (Hitler, Mao, Mussolini, Pétain, Churchill, Franco, Kennedy, Stalin). Un legame coperto dal segreto di Stato che ci viene svelato solo oggi. A Vladimir Vinogradov, medico personale di Stalin, quella costrizione al silenzio lo portò fino in galera, per mano del suo stesso paziente. E gli andò meglio del suo predecessore, il dottor Pletnev, che fu ucciso. Sapeva troppe cose, aveva conosciuto troppe persone. Poco importa se per anni lui e il leader russo erano stati grandi amici.

Stalin non conosceva mezze misure.

jackie e jfk

 

Di altra fatta, invece, il rapporto che si instaurò tra Mussolini e Georg Zachariae, medico tedesco inviato al dittatore italiano da Hitler. Il dottor Zachariae era affascinato dal carisma travolgente di Mussolini. Fu l' unico a rimanere al suo fianco anche nei giorni della disgrazia. Durante il loro primo incontro, Mussolini aveva un aspetto devastato. Stava perdendo la guerra, la sua psiche iniziava a vacillare insieme al suo corpo deperito, molto lontano dal vigore delle immagini di qualche anno prima che lo ritraevano come un forte imperatore romano. Zachariae fece di tutto per rimettere in sesto Mussolini.

 

Ed ecco che iniziano le somministrazioni, quotidiane, di sostanze a base di ormoni maschili e droghe che consentiranno al dittatore di apparire in pubblico, per i suoi ultimi appassionati discorsi che incanteranno, ancora una volta, il popolo italiano.

mussolini

 

Di altri problemi dovette occuparsi invece Li Zhisui, il medico personale di Mao Zedong. Il suo paziente aveva un vizio non trascurabile. Una passione avida per le donne. Migliaia di concubine si alternavano nel suo letto, più grande del normale, costruito su misura per ospitare più fanciulle alla volta.

 

mao

IL VIZIETTO DI MAO Orge, amplessi consumati sotto gli occhi del suo dottore che faceva parte del suo gruppo più ristretto di amicizie. Abitudini che Mao non voleva assolutamente perdere, nemmeno con la vecchiaia. Il compito di Li fu proprio questo: trovare una formula o una pozione che garantisse una libido e una prestanza eterna al suo capo. Mentre il medico Lord Moran assisteva alle immersioni nella vasca da bagno di Wiston Churchill, mezzo nudo come un bambinone. Paziente difficile e irascibile, si fidava solo di Moran che lo curò a colpi di sonniferi e ipnotici di moda a quel tempo.

 

I più appassionati di storia politica americana, ricorderanno il famoso dibattito televisivo tra Kennedy e Richard Nixon. Il 26 settembre 1960. Un incontro decisivo per le elezioni. Non molti sanno, però, che poco prima di quel dibattito, Kennedy si recò dal suo medico personale, Max Jacobson. Era in pessime condizioni, parlava a malapena, aveva bisogno che il suo dottore gli somministrasse la sua dose di anfetamine direttamente nel collo. Ed ecco: luci accese in studio, settanta milioni di telespettatori, il giovane senatore è abbronzato, travolgente. Nixon è sottotono, reduce da un' influenza, pallido e smunto. Questo dibattito, qualcuno lo ricorderà, segnò una svolta fondamentale: Kennedy superò Nixon di qualche punto.

jfkjfk e jackie

Ultimi Dagoreport

2025scala la russa

DAGOREPORT - LA DOMANDA CHE SERPEGGIAVA NEL FOYER DELLA SCALA, IERI SERA, ERA: “E ‘GNAZIO? DOVE STA LA RUSSA?”. COME MAI LA SECONDA CARICA DELLO STATO NON HA OCCUPATO LA POLTRONA DEL PALCO REALE, DOVE SI È SEMPRE DISTINTO NELLO STRAZIARE L’INNO DI MAMELI CON I SUOI SICULI ACUTI? IL PRESIDENTE DEL SENATO, TRA LA PRIMA DELLA SCALA SANTA E IL FESTIVAL DI SAN ATREJU, HA PREFERITO ATTOVAGLIARSI AL RISTORANTE “EL CAMINETO”, DIMORA DELLA SODALE SANTANCHÈ A CORTINA D’AMPEZZO...

john elkann theodore kyriakou repubblica

DAGOREPORT - DOMANI, FINALMENTE, GLI EMISSARI DI JOHN ELKANN SI DEGNERANNO DI INCONTRARE I CDR DI “REPUBBLICA” E “LA STAMPA” PER CHIARIRE LO STATO DELLA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRUPPO ANTENNA DI THEODORE KYRIAKOU. PER IL MAGNATE GRECO, I QUOTIDIANI SONO SOLO UN ANTIPASTO: IL SUO VERO OBIETTIVO SAREBBE ACQUISIRE UN'EMITTENTE TELEVISIVA - YAKI NON VEDE L'ORA DI LIQUIDARE IL GRUPPO EDITORIALE, PER FARE SEMPRE PIÙ AFFARI CON EXOR: LA CARTA RAPPRESENTA NEMMENO L'UN PER CENTO DELLA HOLDING, NON DÀ ALCUN GUADAGNO MA SOLO ROTTURE DI COJONI (E LA LINEA ANTI-TRUMP DEI DUE QUOTIDIANI È UNA ROGNA PER IL SEMPRE PIÙ AMERICANO JOHN) - KYRIAKOU HA SUBITO INIZIATO CON IL PIEDINO SBAGLIATO LA CAMPAGNA D’ITALIA: AVREBBE SCELTO COME ADVISOR NIENTEMENO CHE MIRJA CARTIA D’ASERO, EX AD DEL “SOLE 24 ORE” - RETTIFICA! CARTIA D'ASERO: "NON SONO ADVISOR DI ANTENNA O DI KYRIAKOU E NON MI OCCUPO DI EDITORIA DALL'USCITA DAL 'SOLE'"

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”