PUTIN ABBASSA LA CRESTA - TUTTI SI ASPETTAVANO ROBANTI MINACCE DI GUERRA NUCLEARE, E INVECE “MAD VLAD” IERI È APPARSO PACATO E QUASI REMISSIVO, NELLA RISPOSTA ALL’ANNUNCIO DELL’ADESIONE DI SVEZIA E FINLANDIA NELLA NATO - HA USATO TONI MOLTO CONCILIANTI: “NON ESISTE ALCUNA MINACCIA IMMEDIATA, MA REAGIREMO SE L’INFRASTRUTTURA SI ALLARGHERÀ VERSO I NOSTRI CONFINI” - IL PARADOSSO: NEL COMUNICATO FINALE DEL VERTICE DEL PATTO SULLA DIFESA COLLETTIVA, I LEADER DEI PAESI DELL’ASIA CENTRALE EX SOVIETICA INVOCANO LA “COOPERAZIONE CON LA NATO”

-

Condividi questo articolo


 

1 - LO STOP DI PUTIN ALLA NATO

Estratto dell'articolo di Anna Zafesova per “La Stampa”

 

vertice csto patto sulla difesa collettiva. vertice csto patto sulla difesa collettiva.

[...] Mosca si ritrova 1400 km di confine con la Nato in più, a due passi da Pietroburgo, e il termine «finlandizzazione» - ipotizzato prima della guerra come opzione di neutralità per l'Ucraina - si può consegnare all'archivio della storia.

 

Uno smacco che non sarà facile far dimenticare, e anche se Putin ha ripetuto ieri le sue solite accuse alla Nato, la parte più interessante per gli osservatori diventa non quello che dice, ma come lo dice, e come si comporta: dopo le indiscrezioni su una grave malattia del leader russo, forse una leucemia, gli occhi sono puntati sul suo volto e sulle sue mani.

 

l ingresso di svezia e finlandia nella nato russia 1 l ingresso di svezia e finlandia nella nato russia 1

L'unica circostanza strana, almeno da quello che si è potuto vedere, è che Putin pronuncia un testo tutto sommato semplice, già replicato tante volte, sugli Usa che in Ucraina avrebbero «sviluppato armi biologiche ai nostri confini» in laboratori segreti, leggendolo da dei foglietti scritti a caratteri grossi.

 

IL MINISTRO DEGLI ESTERI SVEDESE - ANN LINDE - FIRMA LA RICHIESTA DI ADESIONE ALLA NATO IL MINISTRO DEGLI ESTERI SVEDESE - ANN LINDE - FIRMA LA RICHIESTA DI ADESIONE ALLA NATO

 

 

 

 

 

 

[...] I capi dell'Asia Centrale ex sovietica però sembrano pensarla diversamente, e infatti si arriva alla situazione paradossale quando il comunicato finale del vertice - il Csto è composto, oltre che dalla Russia, da Kazakhstan, Belarus, Armenia, Kyrgyzstan e Tagikistan - invoca una «cooperazione pratica con la Nato», soprattutto alla luce della «preoccupazione per la situazione in Afghanistan e altri Stati limitrofi».

 

 

 

alexander lukashenko alexander lukashenko

[...] Tra le righe si legge comunque un sostanziale distacco degli alleati ex sovietici dalla «operazione militare speciale» che la Russia conduce in Ucraina: nessun accenno a un aiuto militare a Mosca, anche perché quasi tutti i membri del Csto hanno già preso le distanze dalla guerra del Cremlino, come dall'ipotesi di poter aiutare Putin ad aggirare le sanzioni imposte dall'Occidente.

 

vladimir putin vladimir putin

Il Kazakhstan - il cui presidente Kassym-Zhomart Tokaev soltanto a gennaio aveva chiesto aiuto militare a Mosca per difendersi da una rivolta - ha addirittura firmato un accordo di cooperazione bellica con la Turchia. Il principio che la Russia possa pretendere a territori che secondo lei fanno parte del «mondo russo» suona pericoloso in primo luogo per Astana, ma anche altri Paesi hanno approfittato per recidere legami ancora sovietici.

 

vertice csto patto sulla difesa collettiva 2 vertice csto patto sulla difesa collettiva 2

 

2 - PUTIN AMMORBIDISCE I TONI MA AVVERTE GLI STATI UNITI

Fabrizio Dragosei per il “Corriere della Sera”

 

Ancora una volta Vladimir Putin ha spiazzato i suoi principali collaboratori che ora dovranno correre per allinearsi e non sostenere cose sbagliate sull'ingresso della Finlandia e della Svezia nella Nato.

 

«Non c'è alcuna minaccia immediata alla Russia da un'espansione che includa questi due Paesi», ha detto ieri il leader russo. Ma come, nessun problema? E allora tutto quello che Mosca ha sempre detto contro l'eventualità che l'Ucraina entrasse nell'Alleanza Atlantica?

Il presidente russo parlava ad alcuni colleghi dei Paesi ex sovietici. Putin ha fatto una importante distinzione tra ingresso nella Nato e avvicinamento delle infrastrutture militari occidentali ai confini con la Russia.

lanciamissili iskander russi verso la finlandia lanciamissili iskander russi verso la finlandia

 

«Per quanto riguarda l'espansione, inclusi i nuovi membri Finlandia e Svezia, la Russia non ha questioni con questi Stati, nessuno». Il problema, ha spiegato il capo del Cremlino ai suoi interlocutori che lo ascoltavano in religioso silenzio, è l'uso «aggressivo» dell'allargamento da parte degli Stati Uniti che stanno «aggravando» una situazione già molto tesa.

 

Per essere chiari, per Mosca sarebbe inaccettabile uno spostamento ad Est delle strutture militari dell'Alleanza che, fino ad oggi, sono sempre rimaste sul territorio degli storici membri. Quelli, per capirci, entrati prima del crollo del muro di Berlino nel 1989 e dello scioglimento dell'Urss nel 1991.

 

«L'allargamento è certo un problema che viene creato a mio avviso in modo del tutto artificiale in quanto lo si fa negli interessi di politica estera degli Usa», ha detto Putin.

«In sostanza, la Nato viene usata come strumento di politica estera di un solo Paese».

 

 

sergei lavrov. sergei lavrov.

L'ingresso di Finlandia e Svezia in sé non viene osteggiato. «Ma l'allargamento dell'infrastruttura militare a questi territori indubbiamente susciterebbe una nostra reazione di risposta. Partendo dai pericoli che sarebbero creati per noi, decideremo quale tipo di reazione».

 

Tanto Helsinki che Stoccolma hanno già detto che se l'adesione andrà avanti, non si stabiliranno sul loro territorio basi straniere e non arriveranno armi nucleari. Quindi da questo punto di vista non sarebbero previsti conflitti.

 

ulf kristersson magdalena andersson ulf kristersson magdalena andersson

Posizione assai diversa da quella espressa dai suoi fino a poche ore prima. Come è il caso del viceministro degli esteri Sergej Ryabkov il quale aveva ammonito i due Paesi nordici: «Non devono illudersi che noi accetteremo puramente e semplicemente questo fatto».

 

vladimir putin al vertice del csto patto sulla difesa collettiva vladimir putin al vertice del csto patto sulla difesa collettiva

Dmitrij Peskov, il portavoce del presidente che aveva chiaramente bollato come una minaccia alla Russia l'ingresso nella Nato di Finlandia e Svezia, si è subito adeguato. E ha spiegato la differenza tra l'Ucraina e gli altri due Paesi. «Non abbiamo dispute territoriali né con la Finlandia né con la Svezia. Invece l'Ucraina poteva diventare membro della Nato e la Russia allora avrebbe avuto una disputa territoriale con uno Stato che partecipa all'Alleanza e questo avrebbe comportato rischi enormi per l'intero continente». In passato invece Mosca aveva sostenuto che Kiev non solo si preparava ad aderire alla Nato ma che gli Usa l'avrebbero immediatamente trasformata in una base per attaccare la Russia. Anche con armi nucleari. Pure nel comunicato della riunione tra i Paesi ex sovietici c'è una frase che potrebbe costituire una piccola apertura: «L'Organizzazione conferma la disponibilità a una interazione pratica con la Nato».

finlandia e svezia entrano nella nato 2 finlandia e svezia entrano nella nato 2

 

TEST DEI MISSILI ISKANDER TEST DEI MISSILI ISKANDER finlandia e svezia entrano nella nato 1 finlandia e svezia entrano nella nato 1 VLADIMIR PUTIN E L'ADESIONE DI FINLANDIA E SVEZIA ALLA NATO - MEME VLADIMIR PUTIN E L'ADESIONE DI FINLANDIA E SVEZIA ALLA NATO - MEME recep tayyip erdogan recep tayyip erdogan

vertice csto patto sulla difesa collettiva vertice csto patto sulla difesa collettiva vertice csto patto sulla difesa collettiva vertice csto patto sulla difesa collettiva

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…