2020quarantenagiusti3103

LA QUARANTENA DEI GIUSTI: GUIDA TV PER RECLUSI – SE NON AVETE RAGAZZINI LA SCELTA STASERA È TRA IL DIVERTENTE ‘SONG’E NAPULE’ DEI MANETTI BROS E LO SCATENATO ‘IL PROF. DOTT. GUIDO TERSILLI PRIMARIO DELLA CLINICA VILLA CELESTE CONVENZIONATA CON LE MUTUE’ – PIÙ TARDI POTETE VEDERE IL CAPOLAVORO DI PAUL THOMAS ANDERSON SUL MONDO DELL’HARD AI TEMPI DI JOHN HOLMES, ‘BOOGIE NIGHTS’, CON MARK WAHLBERG SUPERDOTATO E HEATHER GRAHAM SUI PATTINI A ROTELLE – VIDEO + FOTOGALLERY

 

Marco Giusti per Dagospia

 

 

harry potter e il principe mezzosanguesong’e napule 1

Che vediamo oggi? Beh, se non avete ragazzini che vogliono prepotentemente vedere “Harry Potter e il principe mezzosangue” di David Yates, Italia 1, o una puntata del divertente ma discutibile “Freud” su Netflix (ma quando comincia “Babylon Berlin” su Sky?), direi che la scelta stasera è tra il divertente “Song’e Napule” dei Manetti bros su Rai Movie e lo scatenato “Il Prof. Dott. Guido Tersilli primario della Clinica Villa Celeste convenzionata con le mutue” di Luciano Salce con Alberto Sordi e sceneggiatura firmata dallo stesso Sordi e Sergio Amidei su Cine 34, sequel meno famoso ma anche meno visto del geniale “Il medico della mutua” di Luigi Zampa.

 

 

 

freud – netflix

 

Che poi, Sofia Scandurra, braccio destro di Zampa, mi disse che anche questo film venne cominciato da Zampa e probabilmente Salce subentrò dopo. Possibile? Certo che Salce e Sordi non erano tipi da legare bene. A voi, reclusi romani, vi ricordo poi che questa Villa Celeste convenzionata con le mutue è in realtà la ben nota clinica Pio XI su Via Aurelia.

il prof. dott. guido tersilli primario della clinica villa celeste convenzionata con le mutue 3

 

Altri film da vedere o rivedere sono, subito a seguire, intorno alle 23 “Riavanti marsch”, sempre di Luciano Salce con Carlo Giuffré, Aldo Maccione, Alberto Lionello e Renzo Montagnani che tornano a fare i militari, su Cine 34, e lo sfortunato ma ottimo “I milionari” di Alessandro Piva su Rai Movie, sorta di “Gomorra-La serie” molto ben fatta (la storia è identica…) e con bravissimi attori, da Francesco Scianna a Valentina Lodovini a Francesco Di Leva.

 

 

costantino il grande lionello de felice

Come al solito, andiamo per ordine. Nel primo pomeriggio, Cine 34 alle 15, è piuttosto raro “Costantino il grande” di Lionello De Felice con Cornel Wilde, Belinda Lee e Massimo Serato, kolossal girato tra Italia e Jugoslavia che ebbe non pochi problemi. Cornel Wilde, ricordava Umberto Lenzi, aiuto regista sul set, era un provetto spadaccino, allievo di Nedo Nadi, parlava anche bene l’italiano. “Ma si trovò male con De Felice, che non conosceva una parola d’inglese, tanto che Joseph Levine, che aveva messo dei soldi sul film, dovette chiamare un dialogue coach sul set”.

il prof. dott. guido tersilli primario della clinica villa celeste convenzionata con le mutue 2

 

Cresciuto alla scuola di Alessandro Blasetti, De Felice ne aveva ripreso certi eccessi da regista. Avrebbe voluto fare grandi movimenti di macchina e scene complesse che erano irrealizzabili con un set così complesso e pieno di comparse. Prima di girare una scena, ricorda Lenzi, attori e maestranze dovevano aspettare ore le idee fumose di De Felice.

 

le colline bruciano 1

Tanto che Belinda Lee ritornò infuriata a Roma dalla Jugoslavia per l’inutile fatica sprecata sul set. Tutto questo fece lievitare i costi e obbligò il produttore a rigirare anche gran parte del materiale a Roma e dintorni, soprattutto a Viterbo, sotto la regia di Mario Costa, regista più pratico e attento. Lenzi ricorda che il produttore, Felicioni, il direttore di produzione, Jacopo Comin, e lo stesso De Felice, erano vecchi fascisti (Comin aveva addirittura il busto del Duce in ufficio).

 

culastrisce nobile veneziano 2culastrisce nobile veneziano 1

Non male neanche il western americano “Le colline bruciano” di Stuart Heisler con Natalie Wood e Tab Hunter su Rete 4 alle 16, 55. Bella storia di Louis L’Amour banalizzata un po’ dai dialoghi. Ma Natalie Wood è sempre adorabile. Un occhio alla commedia strampalata e non riuscitissima “Culastrisce nobile veneziano” di Flavio Mogherini con Marcello Mastroianni, Claudia Mori, Lino Toffolo e un cammeo di Adriano Celentano, Cine 34 alle 17, 15. Belle ambientazioni, storia un po’ assurda, con Mastroianni nobile che crede di parlare con la moglie defunta e Lino Toffolo che scrittura la professionista Claudia Mori per farla sembrare viva, e regia di una noia mortale.  Celentano fece causa alla produzione per l’uso che venne fatto della sua partecipazione.

 

 

 

culastrisce nobile veneziano

 

Meglio il tortilla western-thriller “Prima ti perdono… poi t’ammazzo” diretto nel 1972 da Juan Bosch, che si firma John Wood, con richard Harrisonm Fernando Sancho e Erika Blanc, Rai Movie alle 17, 45. Molti ne attribuiscono la regia anche a Ignacio F. Iquino, sceneggiatore e produttore del film. Luciano Martino ricorda che fu lui stesso a scegliere come regista Juan Bosch perché gli sembrava un po’ meglio di quelli proposti dagli spagnoli. Il coproduttore Iquino gli sembrava una specie di Fortunato Misiano “in peggio”.

 

prima ti perdono… poi t’ammazzo

Erika Blanc ricorda che il film venne girato “in studi vecchissimi dove pioveva dentro. Era un film a risparmo totale, il produttore, Iquino, era sempre vestito di nero come Zorro. Se pioveva mettevano delle baccinelle perché altrimenti si bagnavano gli interni. Il gabinetto era praticamente in scena, così, finché non si finiva una scena nessuno poteva fare niente. Iquino era tirchissimo. Il set era tenuto sempre spento. Si accendevano i riflettori solo quando si iniziava a lavorare. Facevano i ciak, io li chiamavo le claquettes, più veloci del mondo per risparmiare pellicola”.

 

vedo nudo 3

Alle 19 la scelta è tra il capolavoro supervisto “Vedo nudo” di Dino Risi con Nino Manfredi, Cine 34, e il musicarello “Cerasella” firmato da Raffaele Matarazzo con Claudia Mori, Terence Hill quando era solo Mario Girotti e Alessandra Panaro, Rai Movie. “Vedo nudo” è composto da sette episodi che hanno tutti a che vedere col sesso. “Avrebbe dovuto essere un film intero e poi si decise di ridurlo a episodi”, spiegava Iaia Fiastri, una degli sceneggiatori.

 

“Fu firmato da tutti, e io figuravo poco rispetto a quanto in realtà avevo fatto. Però non me la sono presa, era come se lo sapessi da sempre e quindi ho avuto pazienza. Lo sketch più mio è quello di Manfredi-Salerno. Mi piacque molto farlo, era forse la prima volta che si parlava di travestitismo, di transessualità. L’episodio fu concertato e concepito, come del resti gli altri, più  meno insieme a Manfredi”.

 

freud – netflix

Lo stesso Dino Risi, riconosce a Nino Manfredi la costruzione perfetta del personaggio. “Bravo Nino e anche Salermo gli ha dato bene la risposta. Un’operazione così difficile riesce con un attore paziente come Manfredi; con un altro attore che non avesse avuto la voglia di limare, di usare le pause, non sarebbe venuta fuori questa qualità intimistica della storia”. Alle 21, abbiamo detto scontro tra “Song’e Napule” dei Manetti bros, Rai Movie, “Harry Potter e il principe mezzosangue” di David Yates, Italia 1, e il più raro “Il Prof. Dott. Guido Tersilli primario della clinica Villa Celeste convenzionata con le mutue” di Luciano Salce con Alberto Sordi, Cine 34. Ci sono anche Ida Galli, Pupella Maggio, Ira Furstenberg e il conte Nuvoletti come primario.

 

alien covenant

Grande satira sul mondo delle cliniche romane. Ancora molto attuale. Ci sarebbero anche i più recenti “Alien: Covenant” di Ridley Scott con Michael Fassbender e Katherine Waterston, Rai 4, e il da me non visto “L’ultimo amore di Casanova” di Benoit Jacquot con Vincent Lindon e Stacy Martin, Cielo tv.

 

 

cerasella 1

Alle 23 darei un’occhiata a “Riavanti Marsh” di Luciano Salce, Cine 34, con un bel gruppo di quarantenni, Carlo Giuffré, Alberto Lionello, Aldo Maccione, Renzo Montagnani, che tornano a fare il militare. Ci sono anche le belle mogli, Silvia Dionisio, Olga Karlatos, Anna Maria Rizzoli, più nuda di tutte, e Sandra Milo che canta “Cesenatico Beguine”. Salce, nel tentativo di comptere coi film di Cicero e Laurenti, esagera. Alla fine funzionano più i personaggini a macchietta del solito repertorio che i più definiti protagonisti. E funzionano le situazioni più scollacciate. Ma non mi perderei neanche l’occasione di vedere “I Milionari” di Alessandro Piva scritto da Massimo Gaudioso e prodotto da Galliano Juso con Francesco Scianna e Valentina Lodovini, qui bellissima, Rai Movie.

 

i milionari 1boogie nights 2boogie nights 6boogie nights

Il film ebbe la sfortuna di uscire dopo “Gomorra-La serie”, e la storia era praticamente la stessa. Ma è ben scritto e ben diretto, anche se il budget limitato si sente. Più tardi potete vedere il capolavoro di Paul Thomas Anderson sul mondo dell’hard ai tempi di John Holmes, “Boogie Nights”, con Mark Wahlberg superdotato, Julianne Moore, Burt Reynolds e Heather Graham sui pattini a rotelle, Rete 4, o “Il minestrone” di Sergio Citti con Roberto Benigni, Franco Citti, Nino Davoli e Giorgio Gaber, Rai Movie, magari è invecchiato però… Io opterei, e magari ce la faccio, a vedere l’horror italo-spagnolo con gli zombi “Una tomba aperta… una bara vuota” di Alfonso Balcazar, Cine 34. con José Antonio Amor e la nostra Daniela Giordano, bellezza palermitana ultramora. Davvero mai visto…

il prof. dott. guido tersilli primario della clinica villa celeste convenzionata con le mutueil prof. dott. guido tersilli primario della clinica villa celeste convenzionata con le mutue 1i milionarisong’e napule 3il minestrone sergio cittile colline bruciano 3freud – netflix 2il prof. dott. guido tersilli primario della clinica villa celeste convenzionata con le mutue 4boogie nights 3harry potter e il principe mezzosangue il prof. dott. guido tersilli primario della clinica villa celeste convenzionata con le mutue 5harry potter e il principe mezzosangue 1prima ti perdono… poi t’ammazzo 2cerasella 2prima ti perdono… poi t’ammazzo 1song’e napuleriavanti marschriavanti marsch. boogie nights le colline bruciano 2costantino il grande lionello de felice 1cerasellavedo nudo 2

Ultimi Dagoreport

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…

maurizio belpietro giorgia meloni galeazzo bignami francesco saverio garofani sergio mattarella

GIORGIA MELONI NON ARRETRA! DOPO L'INCONTRO AL QUIRINALE CON MATTARELLA, LA DUCETTA HA RIBADITO LA VERSIONE DEL CAMERATA GALEAZZO BIGNAMI: “RAMMARICO PER LE PAROLE ISTITUZIONALMENTE E POLITICAMENTE INOPPORTUNE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI” – AL CONSIGLIERE DI MATTARELLA SARÀ SFUGGITA UNA PAROLA DI TROPPO, MA DA UNA BANALE OSSERVAZIONE POLITICA SUL CENTROSINISTRA AL GOLPE QUIRINALIZIO, CI PASSA UN OCEANO – PERCHÉ BELPIETRO NON PUBBLICA L'AUDIO IN CUI GAROFANI EVOCAVA UN “PROVVIDENZIALE SCOSSONE” (AMMESSO CHE LO "SCOSSONE" NON SI RIFERISSE AL CENTROSINISTRA)? SE LO FACESSE, LA QUESTIONE SAREBBE CHIUSA: PER GAROFANI SAREBBE DIFFICILE RESTARE AL SUO POSTO – IL QUIRINALE AVEVA FATTO SAPERE CHE DOPO L’INCONTRO CI SAREBBE STATO UN COMUNICATO. PER ORA L’HA FATTO LA MELONI: CI SARÀ UN’ALTRA NOTA DAL COLLE? - BIGNAMI INSISTE: "CI HA SORPRESO LA REAZIONE SCOMPOSTA DEL PD, GAROFANI HA CONFERMATO I CONTENUTI E NON HO VISTO PIATTI VOLARE DAL QUIRINALE..."