2020quarantenagiusti0704

LA QUARANTENA DEI GIUSTI: GUIDA TV PER RECLUSI – PASSEREMO UN’ALTRA GIORNATA DAVANTI ALLA TV SENZA UN NUDO DI EDWIGE FENECH O GLORIA GUIDA. LO SO, È DURA – I POCHI FAN DELL’HORROR NOSTRANO PIÙ TRASH ASPETTERANNO CON ANSIA IL PONO-DEMONIACO “UN URLO DALLE TENEBRE”, ALL’UNA DI NOTTE, DI TAL ELIO PANNACCIÒ, CON FRANÇOISE PREVOST E LE NUDISSIME PATRIZIA GORI E SONIA VIVIANI. BUON DIVERTIMENTO – VIDEO

 

 

 

 

Marco Giusti per Dagospia

 

sole a catinelle 1

Che vediamo oggi? Beh, dopo la mascherata di Fontana e Toti ieri sera da Porro, altro che Burke and Hare, dopo la promessa dei 400 miliardi di Conte, quando? come?, arriva la brutta notizia, ahimé, che passeremo un’altra giornata davanti alla tv senza nemmeno un nudo di Edwige Fenech o di Gloria Guida Giorgi o di Janet Agren. Lo so, è dura.

 

la classe operaia va in paradiso 3

Non ci resta stasera che consolarci con una saggia rilettura di “Sole a catinelle” di Gennaro Nunziante con Checco Zalone su Canale 5, "Papà, ma se un giorno ti confessassi che sono omosessuale?" - "Ah, avevo paura mi dicessi... comunista”, o buttarci direttamente sul discusso capolavoro “comunista” di Elio Petri con Gian Maria Volonté e Mariangela Melato “La classe operaia va in Paradiso”, (“…e i registi vanno a Fregene” gli rispondeva Ennio Faiano), su Cine 34, se non buttarci su una commedia a caso dopo le 19 tra “Noi donne siamo fatte così” di Dino Risi con Monica Vitti in tanti ruoli diversi, Cine 34 alle 19, 15, e il comico-bellico “Porca vacca” di Pasquale Festa Campanile con Renato Pozzetto e Laura Antonelli buonanima, Rai Movie 19, 25.

 

 

un urlo dalle tenebre 4

I pochi fan dell’horror nostrano più trash aspetteranno con ansia però il porno-demoniaco “Un urlo dalle tenebre”, Cine 34 all’1 di notte, di tal Elio Pannacciò (ma forse è di Franco Lo Cascio) con Françoise Prevost e le nudissime Patrizia Gori e Sonia Viviani. Buon divertimento. Per noi vecchi cinéphiles, si parte alle 15, 55 su Cine 34 con un peplum firmato, ma solo in parte diretto dal maestro Vittorio Cottafavi, “Le vergini di Roma”, con il bel Louis Jordan come Druso, la prosperosa BB inglese Sylva Sims come Clelia, Ettore Manni come Orazio Coclite e Corrado Pani come Muzio Scevola.

 

 

le vergini di roma

C’è pure un giovanissimo Michel Piccoli sceso sul set per seguire una sua fiamma del tempo, probabilmente Nicole Courcel.  Il film è stato iniziato da Vittorio Cottafavi che, dopo tre settimane di lavorazione in Jugoslavia, ha abbandonato il set dopo aver saputo che Louis Jourdan aveva per contratto diritto all’ultima parola per quanto riguardava il risultato finale. Fu allora chiamato Bragaglia, ma non è da escludere che gran parte delle sequenze successive siano state realizzate da Capitani e Cristallini, accreditati per la seconda unità.

 

Cottafavi ricordava di aver girato comunque scene importanti. “la sequenza del ponte difeso da Orazio Coclite, certe scene del campo di Porsenna, alcune della folla nel foro, la traversata del fiume delle ragazze, una parte della scena delle fogne. Quando ho visto il montaggio ero un po’ furioso. Non hanno utilizzato il materiale che avevano. Era una scena piuttosto lunga e complicata. Più le ragazze avanzavano, più l’acqua saliva, sempre più sporca, fino ad arrivare all’altezza dei loro seni e delle teste dei cavalli. E avevo anche girato certe inquadrature abbastanza disgustose di topi di fogna che corrono vicino a loro, spaventati dai cavalli.”

arriva sabata… 1

 

Michel Piccoli ricordava invece che “Le amazzoni a seno nudo erano interpretate da soldati jugoslavi, che divoravano le distanze muniti di parrucche gialle, nere, marroni, con calzoni che apparivano sotto le giacche, calzini che uscivano dai costumi.”

 

 

scooby doo 2002

Se non ce la fate a seguire il peplum di Cottafavi, c’è l’ormai classico “Scooby-Doo” di Raja Gosnell con Sarah Michelle Gellar e Linda Cardellino su Italia 1 alle 16, 10, ma soprattutto il favoloso “I dannati e gli eroi” di John Ford con Jeffrey Hunter, Woody Strode e Constance Towers, Rete 4 alle 16, 30. In piena guerra indiana, 1885, il sergente nero Rutledge, interpretato dal grande Woody Strode, è accusato di una violenza e di un delitto che non ha commesso. Lo difende il bianchissimo Jeffrey Hunter. Da ragazzino ero pazzo dei Buffalo Soldiers, i soldati nordisti neri capitanati qui da Woody Strode e Juano Hernandez. C’era pure il 45 giri con la canzone “Captain Buffalo”. Magari per il politicamente corretto di oggi era un film troppo anti-indiani e troppo paternalista…

 

ladri di saponette 2

Non male “Ladri di saponette” di Maurizio Nichetti su Cine 34 alle 17, 35, un fantasy legato al mondo della pubblicità italiana di fine anni ’80. Grandi camei di Ernesto Calindri e Claudio G. Fava. I fan dello spaghetto western apprezzeranno, su Rai Movie alle 17, 45, il rarissimo “Arriva Sabata…” dell’argentino Tullio Demicheli con Anthony Steffen e Peter Lee Lawrence. La storia vede due banditi, Sabata, cioè Steffen, e Mangusta, cioè Eduardo Fajardo, che fanno un colpo da 300 000 dollari a un furgone con la complicità del più giovane Peter, cioè Peter Lee Lawrence. Confesso di non averlo mai visto.

noi donne siamo fatte cosi' 3

 

Alle 19 e qualcosa si può scegliere tra “Noi donne siamo fatte così”, commedia a ben 12 episodi diretta da Dino Risi con Monica Vitti mattatrice e molti partner, Carlo Giuffré, Enrico Maria Salerno, Ettore Manni, Cine 34, e “Porca vacca” di Pasquale Festa Campanile con Renato Pozzetto, Aldo Maccione e Laura Antonelli, Rai Movie. Nessuno dei due film, allora, ci convinse molto. Peccato per il film della Vitti e di Risi, scritto dalle più grandi firme della commedia all’italiana, da Age&Scarpelli a Vincenzoni, da Sonego a Scola, e peccato per la rivisitazione pozzettiana della Grande Guerra, dove al massimo c’è un bell’elenco di volti d’epoca, da Enzo Robutti a Gino Pernice a Mautizio Mattioli che parla veneto.

 

 

porca vacca 2

Dopo le 21, si può scegliere su “Sole a catinelle”, Canale 5, uno dei migliori film di Checco Zalone diretto da Gennaro Nunziante, “Harry Potter e i doni della morte – parte II” di David Yates, Italia 1, “La classe operaia va in Paradiso” di Elio Petri, Cine 34, la commedia con Sergio Castellitto e Sabrina Ferilli “Ricchi di fantasia” di Francesco Micciché, Rai 1, “Aspettando il re” del tedesco Tom Tykwer con Tom Hanks, Rai Movie, e il bel film cattolico presentato a Cannes “Uomini di Dio” di Xavier Beauvois con Lambert Wilson su Tv2000.

 

sole a catinelle

In “Sole a catinelle” Checco è un bravo ragazzo del sud cresciuto dentro vent'anni di berlusconismo vissuti nel nordest, a Vicenza, che ne hanno fatto quello che è, un venditore di aspirapolvere che aspira a una vita da vip, quindi nella crisi massacrato dai prestiti a strozzo e da Equitalia ("Siamo di Equitalia" - "Noi siamo cattolici, qui!"), mezzo mollato anche dalla moglie operaia in lotta. Checco viaggia in un'Italia dalle idee poco chiare, vecchissima come la casa della zia Ritella, ma con la foto di Papa Bergoglio in bella evidenza, e modernissima, con le opere finto Cattelan ben esposte. Vede il comunismo come una malattia ideologica dei ricchi. Il film di Nunziante e Zalone è tutto lì, nello scontro tra il personaggio di Checco e la realtà, composta dal mondo dei ricchi e di chi lotta e ci crede. Erano anni che non si vedevano le bandiere della Cgil, i padroni e gli operai in un film italiano, per non dire in una commedia, oltre tutta prodotta da Medusa.

aspettando il re 1

 

Darei uno sguardo anche a “Aspettando il re”, diretto dal Tom Tykwer responsabile anche della serie tv “Babylon Berlin”, che stiamo vedendo in questi giorni su Sky. Quanto a “La classe operaia va in paradiso” di Elio Petri io, confesso, sono rimasto ancora alla polemica di fine anni ’60 tra Petri e i suoi detrattori. Non sono mai riuscito a superare l’odio per quel tipo di cinema, ma riconosco che Volonté, Bucci, la Melato erano strepitosi. Forse non dovevamo, allora, caricare i film di Petri di troppa politica, erano in fondo delle commedie, o vederli piuttosto come film di genere, esattemente come quelli di Nando Cicero. Ma, troppo snob al tempo, non riuscivamo a vederli con altri occhi. Ne riconosco però, oggi, il valore.

 

 

vita di pishowgirls 3

In seconda serata non c’è molto, a parte il recupero di “Vita di Pi” di Ang Lee, Rai Movie, del fenomenale “Showgirls” di Paul Verhoeven su Cielo. Cine 34 propone un altro film con Gian Maria Volonté, “Una storia semplice” di Emidio Greco, metre su Rai4 alle 23, 45 arriva l’ottimo “Alien 3” diretto da David Fincher con Sigourney Weaver, Charles Dance e Lance Hernickson. All’una di notte due film italiani recenti, la commedia con idee “Studio illegale” di Umberto Carteni con Fabio Volo avvocato che studia da squalo, Ennio Fantastichini, il suo orrendo capo, Nicola Nocella e la bella Zoe Felix su Rete 4, e “La tenerezza” di Gianni Amelio con Renato Carpentieri e Micaela Ramazzotti su Rai Movie.

 

 

alien 3”showgirls 2

Nel primo mi ricordo degli ottimi recuperi di attori e attrici che amo molto, da Isa Barzizza a Luisella Boni, da Pino Micol a Erika Blanc. Ricordo anche che si sentiva che era stato girato prima della crisi dell’ultimo governo Berlusconi e dell’arrivo del governo Monti, nel pieno cioè  dell'Inter di Mourinho, che è citato, ovviamente.

 

noi donne siamo fatte cosi' 2

“La tenerezza” è invece il migliore, ritengo, degli ultimi film di Gianni Amelio, soprattutto un film che ci fa riscoprire con occhi muovi Napoli e un attore meraviglioso come Renato Carpentieri. Ma i fan del cinema di genere aspetteranno tutti, credo, “Un urlo dalle tenebre” di Elio Pannacciò, ma forse diretto quasi integralmente da Franco Lo Cascio, che ne voleva fare un horror pornocomico e non solo un pornohorror. Lo dice lui stesso “”Quando però sono iniziate le riprese i produttori hanno insistito perché facessi un film dell’orrore, genere che io detesto e quando finimmo le riprese ero talmente disgustato da quello che avevo fatto che decisi di non firmare il film. La regia venne così attribuita a Pannacciò, che era un affiliato della produzione. L’unica nota positiva di quel film è che mi ha fatto incontrare Patrizia Gori, che è stata uno dei grandi amori della mia vita e per la quale ho lasciato moglie e figli”.

 

la tenerezza1

Qualcosa però non funziona del tutto nel racconto di Lo Cascio, perché ci sono troppi nomi sui titoli, da Franco Brocani sceneggiatore al soggetto firmato da un direttore della fotografia come Giulio Albonico. Inoltre vennero girati molti insert hard… La storia si infittisce.

noi donne siamo fatte cosi' 1studio illegalele vergini di roma 3un urlo dalle tenebre 3le vergini di roma 1showgirls 4i dannati e gli eroi 1 le vergini di roma 2sole a catinelle 4la classe operaia va in paradisosole a catinelle 3sole a catinelle 2un urlo dalle tenebre 2la classe operaia va in paradiso 2arriva sabata…un urlo dalle tenebreun urlo dalle tenebre 5noi donne siamo fatte cosi'ladri di saponette 1aspettando il reladri di saponettescooby doo 2002 1vita di pi 1showgirlsi dannati e gli eroila tenerezzaporca vacca 4porca vacca

Ultimi Dagoreport

antonio pelayo bombin juan carlos

DAGOREPORT: COME FAR FUORI IL SACERDOTE 81ENNE ANTONIO PELAYO BOMBÌN, CELEBERRIMO VATICANISTA CHE PER 30 ANNI È STATO CORRISPONDENTE DELLA TELEVISIONE SPAGNOLA "ANTENA 3", CUGINO DI PRIMO GRADO DELL’EX RE JUAN CARLOS? UN PRETE CHE A ROMA È BEN CONOSCIUTO ANCHE PERCHÉ È IL CONSIGLIERE ECCLESIASTICO DELL'AMBASCIATA SPAGNOLA IN ITALIA, VOCE MOLTO ASCOLTATA IN VATICANO, CAPACE DI PROMUOVERE O BLOCCARE LA CARRIERA DI OGNI ECCLESIASTICO E DI OGNI CORRISPONDENTE SPAGNOLO – PER INFANGARLO È BASTATA UNA DENUNCIA AI CARABINIERI DI ROMA DI UN FINORA NON IDENTIFICATO CRONISTA O PRODUCER DI REPORT VATICANENSI CHE LO ACCUSA DI VIOLENZA SESSUALE, IMPUTAZIONE DIVENTATA NELLA DISGRAZIATA ERA DEL METOO L’ARMA PIÙ EFFICACE PER FAR FUORI LA GENTE CHE CI STA SUL CAZZO O PER RICATTARLA – IL POVERO PELAYO È FINITO IN UN TRAPPOLONE CHE PUZZA DI FALSITÀ PIÙ DELLE BORSE CHE REGALA DANIELA SANTANCHÉ E DELLE TETTE DI ALBA PARIETTI – IL SOLITO E BIECO SCHERZO DA PRETE, PROBABILMENTE USCITO DALLE SACRE MURA DELLA CITTÀ DI DIO…

giorgia meloni gennaro sangiuliano

DAGOREPORT - LE RESURREZIONI DI “LAZZARO” SANGIULIANO NON SI CONTANO PIÙ: “BOCCIATO” DA MINISTRO, RIACCIUFFATO IN RAI E SPEDITO A PARIGI, ORA SBUCA COME CAPOLISTA ALLE REGIONALI CAMPANE - ESSÌ: DIVERSAMENTE DAGLI IRRICONOSCENTI SINISTRATI, A DESTRA LA FEDELTÀ NON HA SCADENZA E GLI AMICI NON SI DIMENTICANO MAI - DURANTE I TRE ANNI A PALAZZO CHIGI, IL “GOVERNO DEL MERITO COME ASCENSORE SOCIALE” (COPY MELONI) HA PIAZZATO UNA MAREA DI EX DEPUTATI, DIRIGENTI LOCALI, TROMBATI E RICICLATI NEI CDA DELLE AZIENDE CONTROLLATE DALLO STATO - COME POTEVA LA STATISTA DELLA GARBATELLA DIMENTICARE SANGIULIANO, IMMARCESCIBILE DIRETTORE DEL TG2 AL SERVIZIO DELLA FIAMMA? IL FUTURO “GENNY DELON” ‘’ERA SALITO TALMENTE TANTO NELLE GRAZIE DELLA FUTURA PREMIER DA ESSERE CHIAMATO A SCRIVERE PARTE DEL PROGRAMMA DEI MELONIANI, INVITATO A CONVENTION DI PARTITO E, ALLA FINE, RICOMPENSATO ADDIRITTURA CON UN POSTO DI GOVERNO’’ - E’ COSÌ A DESTRA: NESSUNA PIETÀ PER CHI TRADISCE, MASSIMO PRONTO SOCCORSO PER CHI FINISCE NEL CONO D’OMBRA DEL POTERE PERDUTO, DOVE I TELEFONINI TACCIONO E GLI INVITI SCOMPAIONO… - VIDEO

giorgia meloni sigfrido ranucci elly schlein bomba

DAGOREPORT – DOBBIAMO RICONOSCERLO: GIORGIA MELONI HA GESTITO IN MANIERA ABILISSIMA IL CASO DELL'ATTENTATO A RANUCCI, METTENDO ANCORA UNA VOLTA IN RISALTO L'INETTITUDINE POLITICA DI ELLY SCHLEIN - GETTARE INDIRETTAMENTE LA RESPONSABILITA' DELL'ATTO TERRORISTICO ALLA DESTRA DI GOVERNO, COME HA FATTO LA SEGRETARIA DEL PD, È STATA UNA CAZZATA DA KAMIKAZE, ESSENDO ORMAI LAMPANTE CHE LE BOMBE SONO RICONDUCIBILI AL SOTTOMONDO ROMANO DEL NARCOTRAFFICO ALBANESE, OGGETTO DI UN'INCHIESTA DI "REPORT" - E QUELLA VOLPONA DELLA PREMIER HA RIBALTATO AL VOLO LA FRITTATA A SUO VANTAGGIO: HA CHIAMATO RANUCCI PER MANIFESTARGLI SOLIDARIETÀ E, ANCORA PIÙ IMPORTANTE, HA INVIATO TRE AUTOREVOLI ESPONENTI DI FRATELLI D’ITALIA (TRA CUI BIGNAMI E DONZELLI) ALLA MANIFESTAZIONE INDETTA DAL M5S PER RANUCCI E LA LIBERTÀ DI STAMPA - DOPO L’ATTENTATO, NESSUNO PARLA PIÙ DI UN POSSIBILE PASSAGGIO DI "REPORT" A LA7: SIGFRIDO, ORA, È INTOCCABILE… - VIDEO

giorgia meloni antonio tajani maurizio casasco marina pier silvio berlusconi salvini

DAGOREPORT - TAJANI, UNA NE PENSA, CENTO NE SBAGLIA. IL SEGRETARIO DI FORZA ITALIA CI HA MESSO 24 ORE AD ACCORGERSI CHE GIORGIA MELONI HA STRACCIATO UNO DEI SUOI CAVALLI DI BATTAGLIA IN EUROPA: IL SUPERAMENTO DEL DIRITTO DI VETO. IL MINISTRO DEGLI ESTERI È RIUSCITO A PARTORIRE SOLO UNA DICHIARAZIONE AL SEMOLINO (“HA DETTO LA SUA OPINIONE, IO PENSO INVECE CHE SI DEBBA FARE QUALCHE PASSO IN AVANTI”), MENTRE È STATO ZITTO DI FRONTE ALLE INVETTIVE ANTI-RIARMO E CONTRO L’UE DEI PARLAMENTARI LEGHISTI. IL POVERINO È ANCORA STORDITO DALLA PROMESSA, SCRITTA SULLA SABBIA, CON CUI L'HA INTORTATO LA DUCETTA: SE FAI IL BRAVO, NEL 2029 TI ISSIAMO AL QUIRINALE AL POSTO DI MATTARELLA (E CI CREDE DAVVERO) – IN TUTTO QUESTO BAILAMME, TAJANI PROVA A METTERE LE MANI SULLA CONSOB CON UNA MOSSA DA ELEFANTE IN CRISTALLERIA: NOMINARE IL DEPUTATO AZZURRO MAURIZIO CASASCO. MA SI È DIMENTICATO DI COORDINARSI CON LA FAMIGLIA BERLUSCONI, CHE NON L’HA PRESA BENE…

donald trump vladimir putin benjamin netanyahu volodymyr zelensky

DAGOREPORT – TRUMP HA FINALMENTE CAPITO CHE NON POTEVA PERMETTERSI, COME È SUCCESSO A FERRAGOSTO IN ALASKA, DI FARSI PRENDERE DI NUOVO PER CULO IN MONDOVISIONE DA PUTIN - L’INCONTRO DI BUDAPEST NON POTEVA ASSOLUTAMENTE FINIRE CON UN NUOVO FALLIMENTO, MA DI FRONTE AL NIET DI MOSCA A OGNI COMPROMESSO, HA DOVUTO RINUNCIARE – ORA CI SONO DUE STRATEGIE: O RIEMPIE KIEV DI TOMAHAWK, MISSILI IN GRADO DI COLPIRE IN PROFONDITÀ LA RUSSIA, OPPURE SCEGLIE LA STRADA MORBIDA CHE VERRÀ LANCIATA DOMANI DAL CONSIGLIO EUROPEO (L’INVIO A KIEV DI 25 BATTERIE DI MISSILI PATRIOT) – L’INNER CIRCLE “MAGA” LO PRESSA: “L’UCRAINA? LASCIA CHE SE NE OCCUPI L’UE” –  IN USA MONTA L’ONDATA DI SDEGNO PER LA SALA DA BALLO ALLA CASA BIANCA - LA STRIGLIATA A NETANYAHU DEL TRIO VANCE-WITKOFF-KUSHNER… - VIDEO

niaf francesco rocca daniela santanche arianna meloni claudia conte zampolli peronaci

DAGOREPORT: METTI UNA SERA A CENA…I FRATELLI D’AMERICA! -SEMBRAVA DI ESSERE IN UN FILM DEI VANZINA AL GRAN GALA DEL NIAF, 2180 INVITATI, 218 TAVOLI DA 150MILA DOLLARI OGNUNO, OCCUPATI DAI BOSS DELLE PARTECIPATE DI "PA-FAZZO CHIGI" (DONNARUMMA, CATTANEO, FOLGIERO, ETC.), JOHN ELKANN CHE HA TRASFORMATO IL GIARDINO DELL'AMBASCIATA IN UN AUTOSALONE (TRA MASERATI E FERRARI, TRONEGGIAVA UN TRATTORE!), FINANZIERI VARI E DE LAURENTIIS, IL GOVERNATORE ROCCA E SANTANCHÉ - CAUSA SHUTDOWN DEL GOVERNO USA, NON C'ERA ALCUN TIRAPIEDI DI TRUMP: DELUSI COLORO CHE SOGNAVANO, ATTRAVERSANDO L'ATLANTICO, DI BANCHETTARE CON SUA MAESTÀ "THE DONALD" E LA SUA "RAGAZZA PONPON" GIORGIA MELONI - QUELLI DEL NIAF HANNO "COPERTO" IL BUCO DELLE AUGUSTE PRESENZE INVITANDO ARIANNA MELONI, UNICO SEGRETARIO POLITICO PRESENTE, CHE HA COSÌ RICEVUTO IL SUO BATTESIMO NELL'AGONE INTERNAZIONALE - NON POTEVA MANCARE L’ONNIPRESENTE CLAUDIA CONTE CHE SI È FATTA RITRARRE INSIEME ALL’AMBASCIATORE PERONACI, GIA’ CONSIGLIERE DIPLOMATICO DI PIANTEDOSI, E A QUEL MARPIONE DI PAOLO ZAMPOLLI, INVIATO SPECIALE DI TRUMP - LA PASTA SCOTTA E L’ESIBIZIONE DEL PREZZEMOLONE BOCELLI - VIDEO