LA QUARANTENA DEI GIUSTI: GUIDA TV PER RECLUSI – C’È SOLO UN FILM CON EDWIGE, “CORNETTI ALLA CREMA”, OLTRE TUTTO IN REPLICA. PERÒ C’È UN SUO FILM, IMPEGNATO, DA PRODUTTRICE, “L’ATTENTATUNI” – PER IL PUBBLICO STRACULT VEDO CHE C’È L’EROTICO-DRAMMATICO “TRANQUILLE DONNE DI CAMPAGNA”, CON PHILIPPE LEROY PADRE-PADRONE CHE, DURANTE IL FASCISMO, VIOLENTA TUTTE LE DONNE DI CASA – VIDEO

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Marco Giusti per Dagospia

 

Flaiano Fellini Ekberg 1960 Flaiano Fellini Ekberg 1960

Che vediamo oggi? Intanto ricordo a Aldo Grasso, a proposito di rapporti tra Flaiano e Fellini su "La dolce vita" e dell’incidente del posto in seconda classe sul volo per Los Angeles verso la serata degli Oscar, dove per inciso non vinsero né Fellini per la regia, né Flaiano assieme a Tullio Pinelli e Brunello Rondi per la sceneggiatura ma solo Piero Gherardi per la scenografia, che accanto a Flaiano non poteva esserci certo il produttore Angelo Rizzoli, che stava ovviamente in prima classe con Fellini.

 

Gli sceneggiatori allora, e anche oggi, vengono trattati dai produttori come serie B. E che il vero incidente nacque dal fatto che durante il viaggio, “per gentilezza”, Fellini si spostò dal suo posto in seconda classe per cercare di ammorbidire il risentimento di Flaiano. Invece lo scrittore prese questo gesto per un ennesimo affronto nato dalla perfidia di Fellini. Al punto che, appena arrivato a Los Angeles, permaloso, ripartì subito per Roma. Così disse Fellini a Gianfranco Angelucci.

cornetti alla crema 3 cornetti alla crema 3

 

Ma è vero pure che Fellini vedeva Flaiano come “un rompicoglioni”, uno che  “è  pigro, pigro, che scrive solo se costretto. Quando ha bisogno di soldi”, uno che “crede sempre che tutto il mondo sia contro di lui”. Inoltre, come mi ha raccontato l’organizzatore Angelo Jacono, quando Flaiano chiamava per venire sul set, gli ordini di Fellini erano di cercare di non farcelo arrivare.

 

l’attentatuni 1 l’attentatuni 1

Quanto ai film di stasera vedo che c’è solo un film con Edwige, “Cornetti alla crema”, Cine 34 alle 19, 20, oltre tutto in replica. Però c’è un suo film, impegnato, da produttrice, “L’attentatuni” diretto da Claudio Bonivento nel 2001 con Claudio Amendola, Veronica Pivetti, Tony Sperandeo e Gigi Burruano su Rai Premium alle 23. E non è il solo film di mafia stasera, vista la ricorrenza della strage di Capaci. Ci sono anche “Vi perdono, ma inginocchiatevi”, sempre di Claudio Amendola, dedicato ai tre uomini della scorta di Falcone, con Silvia D’Amico, Francesco Venditti, Raffaella Rea e ancora i fantastici Sperandeo e Burruano, su La7 alle 18, e il più noto “Cento giorni a Palermo” di Giuseppe Ferrara con Lino Ventura, Giuliana De Sio, Stefano Satta Flores, Rai Storia alle 16, 50, girato a calda sugli ultimi cento giorni di Falcone in Sicilia. Alle 21 e dintorni stasera c’è un po’ di tutto.

 

 

attenti al gorilla attenti al gorilla

Dalla scombinata commedia “Attenti al gorilla” di Luca Miniero, RSI alle 21, con Frank Matano che fa il divorziato con figli di Cristiana Capotondi alle prese con un gorilla, che poi è sempre quello del Crodino, una sciampista, Diana Del Bufalo e l’amico Lillo, allo spaghetti western di Michele Lupo “Amico, stammi lontano almeno un palmo”, Cine 34 alle 21, 10, dove si tenta di costruire la coppia Giuliano Gemma-George Eastman alias Luigi Montefiori.

amico, stammi lontano almeno un palmo amico, stammi lontano almeno un palmo

 

Un film molto amato dallo stesso Gemma: “Era una bella storia, su due amici che non vanno d’accordo, ma che però se non stanno insieme ci soffrono”. Segna anche l’esordio nella sceneggiatura di George Eastman: “L’idea era quella di un western alla Butch Cassidy con Gemma e me dove, alla fine, morivamo tutti e due. Giuliano se ne innamorò subito”. Il film viene montato in gran fretta con la regia di Michele Lupo, che conosceva molto bene Gemma. Ma la sceneggiatura di Montefiori, scritta con la collaborazione segreta di Dardano Sacchetti, non convince del tutto Goffredo Lombardo, capo della Titanus.

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“Lombardo non voleva che il film finisse con la morte dei due protagonisti, perché avrebbe voluto farne un seguito. Io mi sono rifiutato di riscriverlo con il lieto fine. Così hanno chiamato a riscriverlo Sergio Donati, che ha revisionato tutto, modificando la seconda parte. Alla fine il film non è venuto bene, perché era costruito proprio sul fatto che era un western brillante che finiva in tragedia. Con il lieto fine non aveva più senso”.

 

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Per il pubblico stracult vedo che c’è anche l’erotico-drammatico “Tranquille donne di campagna” di Claudio De Molinis alias Claudio Giorgiutti con Philippe Leroy padre-padrone che, durante il fascismo, violenta tutte le donne di casa, Rossana Podestà, Carmen Scarpitta, Serena Grandi e anche la giovane Silvia Dionisio. Cosa che farà impazzire suo figlio Christian Borromeo. Una specie di “Novecento” erotico, insomma. Ci sono anche film più normali, diciamo.

 

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Come su La7 alle 21, 15 l’ottimo “Quel che resta del giorno” di James Ivory tratto dal romanzo di Kazaburo Oe con Anthony Hopkins, Emma Thompson, Christopher Reeve, otto nomination agli Oscar e nessuno vinto, su Rai Movie alle 21, 10, il bossiano “Braveheart” di e con Mel Gibson, su Italia 1 alle 21, 30 “Rio 2” di Carlos Saldanha. Mettiamoci anche un meraviglioso film di George Cukor, “Facciamo l’amore”, con marilyn Monroe e Yves Montand su Paramount network alle 21, 15.

 

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In seconda serata confesso di trovare terribile il piccolo western diretto da Pasquale Squitieri “Django sfida Sartana” con Tony Kendall e Giorgio Ardisson, Cine 34 alle 23, 15.

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E’ un ottimo giallo molto cinefilo invece “La finestra della casa di fronte” di Curtis Hanson, il regista di “L.A.Confindential”. con Steve Guttenberg, Elizabeth McGovern e Isabelle Huppert, prodotto da Dino De Laurentiis, che a un certo punto mandò a casa tutta la troupe e la sostituì con una italiana, e da Robert Towne, che probabilmente era coinvolto in qualche modo nel film. Ma ci sono altri buoni film, come “L’ultima eclissi” diretto da Taylor Hackford, thrillerone tratto dal romanzo di Stephen King “Dolores Clairbone”, Rete 4 alle 23, 30, con Kathy Bates, Jennifer Jason Leigh e Judy Parfitt.

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Non l’ho mai visto, ahimè. E come il capolavoro di Peter Weir “Gli anni spezzati” con un giovanissimo Mel Gibson, La7 alle 23, 45, ricca ricostruzione della celebre battaglia di Gallipoli durante la Prima Guerra Mondiale, dove l’esercito australiano e neozelandese venne mandato al massacro dagli inglesi. Più di ottomila morti. Per il pubblico stracult c’è invece su Cine 34 alle 00, 50 una vera perla, “Atti impuri all’italiana”, commediola erotica toscana prodotta, scritta e diretta da Oscar Brazzi, fratello di Rossano, tutta girata in quel di Monsummano e Montecatini Terme, dove si muove la bella dottoressa Dagmar Lassander e una massa di guardoni allupati che le corre dietro.

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C’è pure il sindaco vedovo, Maurizio Arena, che se la sposerà. Per la parte comica si ricorre a Ghigo Masino, comico fiorentino, nei panni di Don Firmino, e sua moglie Tina Vinci. Non dimentichiamoci di Raffaele Curi, oggi regista di casa Anna Fendi. Didier Lefevre, “Medusa Fanzine”, ci ricorda che, a proposito di Dagmar Lassander, come ben sapeva Lucio Fulci, “il suo culo era la sua carta migliore come attrice. Infatti la commediante russa sembra applicare questo concetto alla lettera in questo film, perché passa tutto il tenpo a esibirlo, esattamente come esibisce i seni, denudandosi alla minima occasione senza alcun imbarazzo. (..) Tutte le situazioni sono buone per Oscar Brazzi per mostrarci la sua scontrosa eroina col pelo di fuori”. Imperdibile. Molto interssante anche il documentario “Inside Lara Roxx” di Mia Donovan, Focus alle 1,15, dedicato all’attrice hard canadese Lara Roxx che, arrivata a Los Angeles per girare porno, dopo solo quattro mesi di set si prende l’Aids da un altro attore, Darren James, e inizia un brutto calvario medico.

 

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Il pomeriggio, Rete 4 alle 15, 35, vedo che danno un bel western di Budd Boetticher tratto da un romanzo di Niven Busch, “Il traditore di Fort Alamo” con Glenn Ford, che durante le rirpese si ruppe tre costole, Julia Adams e Chill Wills. Se la vedrà, Cielo alle 15, 40, con la più recente commedia “Bride Wars – La mia miglior nemica” di Gary Winick, dove Anne Hathaway e Kate Hudson hanno la sciagurata idea di sposarsi lo stesso giorno. Alle 19 e qualcosa guerra aperta tra “Cornetti alla crema” di Sergio Martino con Edwige Fenech, Lino Banfi, Gianni Cavina, in replica su Cine 34 alle 19, 20, e la commedia con Jim Carrey e Téa Leoni “Dick e Jane. Operazione furto”. Mai vista. A domani. 

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