cirinna montino cuccia osho

"ANCORA CON ‘STA STORIA CHE SE SEI UN CANE DI SINISTRA DEVI FARE UNA VITA DA PEZZENTE?", “OSHO” SCATENATO SUL CASO DEI SOLDI NELLA CUCCIA DEL CANE DI CASA MONTINO-CIRINNÀ: “GLI AVRANNO CONCESSO UN FIDO…” – CECCARELLI: “LA CRONACA OFFRE IN ITALIA UNA SPICCATA VARIETÀ DI LUOGHI CHE SAREBBERO DOVUTI SFUGGIRE ALLO SGUARDO: DALLO SCIACQUONE DI MARIO CHIESA AL POUF DI POGGIOLINI (BANCONOTE, TITOLI E GIOIELLI) MOLTO, FORSE TROPPO LASCIA PENSARE CHE IL MISTERO DELLA CUCCIA DEL CANE DI CAPALBIO RESTERÀ TALE

Filippo Ceccarelli per “la Repubblica”

 

cirinnà montino villa capalbio

Se l'Italia non fosse l'Italia - e Capalbio una sua minuscola, suggestiva porzione rinomata a gauche; se 24 mila euro non fossero, in tempo di crisi economica o peggio, più o meno quanti ne guadagna un impiegato lavorando in un anno; se la coppia in politica, in carriera e in produzione di vino bio formata da Esterino Montino e Monica Cirinnà, lui ex sindacalista dei braccianti di Maccarese divenuto sindaco di Fiumicino e lei alfiera dei diritti lgbt; se, se, se...

 

Ecco, anche priva di tutti questi se, la storia dell'enigmatico tesoretto ritrovato casualmente durante certi lavori nella loro tenuta avrebbe destato lo stesso una certa curiosità. Ma siccome qui da noi tutto sempre accade non tanto ai limiti, ma all'insegna dell'inedito, dell'inaudito e dell'incredibile, la circostanza che i quattrini fossero nascosti nella cuccia-casetta del cane di famiglia assegna senz' altro al ritrovamento un tratto impervio e fantasmagorico;

 

cirinnà montino villa capalbio

e ancora una volta l'ala nera della commedia cala sulla vita pubblica smistando in ragionevole proporzione altisonanti lamenti da parte dei Montino-Cirinnà, che hanno chiamato i carabinieri e si ritengono vittime di «ingiurie, insulti, veleno, una vera e propria gogna mediatica e social», ma anche una ventata di sospettosa allegria che il comune sentire estende e giustifica in proporzione alla credibilità della classe politica.

 

Di questa satira che in egual misura promana dall'alto e dal basso e che si riflette nello specchio incandescente dei social come negli ideali corridoi del Palazzo in smart-working, tocca qui segnalare al primo posto, con necessitato arbitrio, la sassata tweet di Calenda: «Quando vuoi veramente bene agli animali»; poi quell'altra di un tipo che, rispetto al luogo del ritrovamento, l'ha messo dadaisticamente in relazione con l'immagine del fantasmatico banchiere Cuccia; e infine una vignetta di Osho che scagiona il cane in quanto - vecchia battuta di Cacciari a De Michelis - "ricco di famiglia".

cirinnà montino cani villa capalbio

 

Poco o nulla purtroppo si è venuto a sapere dell'animale, cui in accentuata antropomorfizzazione toccherebbe la titolarità del denaro che i Montino-Cirinnà intenderebbero destinare a «fini di pubblica utilità». Ciò detto, la recente vita pubblica italiana, nella sua straniante euforia, ha visto diversi cani guadagnarsi una loro visibilità, dal celebre Dudù berlusconiano, che giocò pure a palletta con Putin, al carlino Puggy che l'onorevole Biancofiore fece latrare in radio al suono di "Meno male che Silvio c'è"; dal beagle di Santanché, che nel recente suo primo compleanno è stato ammesso a tavola e su Instagram a un pastore tedesco, Gunther si chiamava, che misteriose vicissitudini societarie ed ereditarie avevano portato a divenire azionista della povera Unità in abbandono.

 

Delegata ai diritti degli animali nella giunta Rutelli, durante la calda estate del 2013 l'ignara Cirinnà venne seguita da un pelosissimo terrier all'interno del Senato, fino all'ufficio postale; ma è escluso che il padroncino della cuccia di Capalbio sia lui perché proprio la senatrice, via microchip, lo restituì ai legittimi proprietari. Non si ha notizia, d'altra parte, di segugi specializzati in bigliettoni da 500 arrotolati dentro cunicoli e interstizi.

 

Esterino Montino E MONICA CIRINNA

La storia, come da poesia di Montale, "lascia sottopassaggi, cripte, buche/ e nascondigli. C'è chi sopravvive". Assai più modesta, ma insistente, la cronaca offre in Italia una spiccata varietà di luoghi che, al netto dell'odierno episodio, sarebbero dovuti sfuggire allo sguardo: dallo sciacquone di Mario Chiesa (erano 35 milioni di lire) al pouf di Poggiolini (banconote, titoli e gioielli), dalle fioriere gelliane di Villa Wanda (150 kg di lingotti d'oro) a diversi e più scontati controsoffitti. Si registrarono in passato anche un paio di casi di refurtive depositate nelle mutande di un consigliere circoscrizionale e, per pari opportunità, nel wonderbra di una funzionaria delle Infrastrutture. Molto, forse troppo lascia pensare che il mistero della cuccia del cane di Capalbio resterà tale.

montino cirinnaEsterino Montino E MONICA CIRINNAfilippo ceccarelli foto di baccomontino cirinna 19Esterino Montino E MONICA CIRINNA

Ultimi Dagoreport

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin valery zaluzhny

DAGOREPORT - ZELENSKY, FINITO NELLA TENAGLIA PUTIN-TRUMP E SOSTENUTO SOLO PARZIALMENTE DA UNA UNIONE EUROPEA BALCANIZZATA, CERCA LA MOSSA DEL CAVALLO PER SPARIGLIARE LE CARTE E SALVARE IL SALVABILE: PORTARE L’UCRAINA A ELEZIONI NEL GIRO DI 2-3 MESI. SAREBBE UNA VITTORIA DI PUTIN, CHE HA SEMPRE CHIESTO DI RIMUOVERE IL PRESIDENTE (DEFINITO “DROGATO”, “TOSSICOMANE”, “MENDICANTE”). IN CAMBIO “MAD VLAD” DOVREBBE ACCONSENTIRE A UNA TREGUA PER PERMETTERE IL VOTO, SOTTO ATTENTO CONTROLLO DEGLI OSSERVATORI OCSE – IN POLE POSITION L’EX CAPO DI STATO MAGGIORE, VALERY ZALUZHNY. MA SIAMO SICURI CHE UN INTEGERRIMO GENERALE COME LUI SIA DISPOSTO A METTERE LA FACCIA SULLA RESA?

giorgia meloni volodymyr zelensky viktor orban vladimir putin antonio costa

DAGOREPORT – IL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO INIZIERÀ IL 18 DICEMBRE, MA NON SI SA QUANDO FINIRÀ, NÉ COME: IN BALLO C'E' IL FUTURO DELL'UNIONE - DA TRUMP ALL'UCRAINA, I 27 LEADER DOVRANNO PRENDERE DECISIONI CRUCIALI E NON PIU' PROCASTINABILI, PENA LA TOTALE IRRILEVANZA NELLA GEOGRAFIA MONDIALE - E QUI VIENE IL BELLO: CHI SI METTERA' DI TRAVERSO PONENDO IL DIRITTO DI VETO E MANDANDO ALL'ARIA TUTTO? ORBAN FARÀ IL SOLITO GUASTAFESTE FILO PUTIN? E GIORGIA MELONI, CHE HA FATTO ORMAI LA SUA DEFINITIVA SCELTA TRUMPIANA, PRESSATA DAL SUO VICE PREMIER SALVINI CHE HA GIÀ CONSEGNATO L'UCRAINA ALLA RUSSIA, RIUSCIRÀ A CONTINUARE A TENERE IL PIEDINO IN DUE STAFFE? AH, SAPERLO....

a lume di candela federica panicucci fabio rovazzi tommaso cerno pio e amedeo elonoire casalegno barbara d urso

DAGOREPORT BY CANDELA - BARBARA D’URSO E IL PROGETTO ARENATO CON URBANO CAIRO - NUOVO SHOW DI PIO E AMADEO SU CANALE5 IN PRIMAVERA - FEDERICA PANICUCCI CONDURRÀ CAPODANNO IN MUSICA" SU CANALE 5: AL SUO FIANCO POTREBBE TORNARE FABIO ROVAZZI. TRA I DUE, L’ANNO SCORSO, NON ERA SCATTATA LA SCINTILLA - SI CERCA CONDUTTORE SOVRANISTA PER NUOVO TALK DI RAI2: POTREBBE ESSERE COINVOLTO IL MELONIANO CERNO - RAI1 E CANALE 5 COPRIRANNO I LORO BUCHI “SPOSTANDO” IN PRIMA SERATA “AFFARI TUOI”, “L’EREDITÀ” E "LA RUOTA DELLA FORTUNA" - ELENOIRE CASALEGNO SI PAPPA DUE NUOVE CONDUZIONI - NELLA REDAZIONE DI ''LIBERO'' ESPLODE IL “TAXI GATE” - UNA VIVACE SIGNORINA STA CERCANDO DI VENDERE A DIVERSI GIORNALI, PROVE ALLA MANO, LA SUA "RELAZIONE SEGRETA" CON L'ATTACCANTE FIDANZATISSIMO. INDIZIO: LUI GIOCA IN UNA SQUADRA DI ALTA CLASSIFICA IN SERIE A E IN NAZIONALE. DI CHI SI TRATTA?

luca matilde bernabei sandokan can yaman

DAGOREPORT – IL TRIONFO DI “SANDOKAN” SU RAI1 FA GODERE LA LUX VIDE MA I FRATELLI BERNABEI, LUCA E MATILDE, BRINDANO SEPARATI – LUCA, CHE E’ COLUI CHE FORTEMENTE VOLUTO RIPORTARE IN TV LO SCENEGGIATO E LO HA PRODOTTO, A MAGGIO SCORSO HA LASCIATO LA FU SOCIETA’ DI FAMIGLIA (FONDANDO LA SUA “OHANA) – DI LUCA NON C’E’ TRACCIA NEI COMUNICATI ED ERA ASSENTE SIA ALL’ANTEPRIMA CHE ALLA CONFERENZA STAMPA – VUOI VEDERE CHE GLI SCAZZI DI FAMIGLIA FANNO PIU’ MALE DELLA “TIGRE DI MOMPRACEM”? AH, SAPERLO…

2025scala la russa

DAGOREPORT - LA DOMANDA CHE SERPEGGIAVA NEL FOYER DELLA SCALA, IERI SERA, ERA: “E ‘GNAZIO? DOVE STA LA RUSSA?”. COME MAI LA SECONDA CARICA DELLO STATO NON HA OCCUPATO LA POLTRONA DEL PALCO REALE, DOVE SI È SEMPRE DISTINTO NELLO STRAZIARE L’INNO DI MAMELI CON I SUOI SICULI ACUTI? IL PRESIDENTE DEL SENATO, TRA LA PRIMA DELLA SCALA SANTA E IL FESTIVAL DI SAN ATREJU, HA PREFERITO ATTOVAGLIARSI AL RISTORANTE “EL CAMINETO”, DIMORA DELLA SODALE SANTANCHÈ A CORTINA D’AMPEZZO...

john elkann theodore kyriakou repubblica

DAGOREPORT - DOMANI, FINALMENTE, GLI EMISSARI DI JOHN ELKANN SI DEGNERANNO DI INCONTRARE I CDR DI “REPUBBLICA” E “LA STAMPA” PER CHIARIRE LO STATO DELLA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRUPPO ANTENNA DI THEODORE KYRIAKOU. PER IL MAGNATE GRECO, I QUOTIDIANI SONO SOLO UN ANTIPASTO: IL SUO VERO OBIETTIVO SAREBBE ACQUISIRE UN'EMITTENTE TELEVISIVA - YAKI NON VEDE L'ORA DI LIQUIDARE IL GRUPPO EDITORIALE, PER FARE SEMPRE PIÙ AFFARI CON EXOR: LA CARTA RAPPRESENTA NEMMENO L'UN PER CENTO DELLA HOLDING, NON DÀ ALCUN GUADAGNO MA SOLO ROTTURE DI COJONI (E LA LINEA ANTI-TRUMP DEI DUE QUOTIDIANI È UNA ROGNA PER IL SEMPRE PIÙ AMERICANO JOHN) - KYRIAKOU HA SUBITO INIZIATO CON IL PIEDINO SBAGLIATO LA CAMPAGNA D’ITALIA: AVREBBE SCELTO COME ADVISOR NIENTEMENO CHE MIRJA CARTIA D’ASERO, EX AD DEL “SOLE 24 ORE” - RETTIFICA! CARTIA D'ASERO: "NON SONO ADVISOR DI ANTENNA O DI KYRIAKOU E NON MI OCCUPO DI EDITORIA DALL'USCITA DAL 'SOLE'"