"PERCHÉ CONTINUARE A TENERE DECINE DI MILIONI DI PERSONE, PRESUMIBILMENTE SANE E IMMUNI, IN QUARANTENA?" - CARLA VISTARINI: "SONO QUASI VENTI GIORNI CHE SIAMO CHIUSI IN CASA A DECINE DI MILIONI. FARLO SINE DIE E SENZA STRATEGIE È UN RISCHIO COLOSSALE LE CUI CONSEGUENZE SI PROSPETTANO CATASTROFICHE. QUI NON SI STA DICENDO DI FARE USCIRE TUTTI, MA DI FARE UNO SCREENING E TAMPONI A TAPPETO PER CAPIRE CHI PUÒ..."

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Carla Vistarini per Dagospia

relax 4 relax 4

 

"Sono quasi venti giorni che siamo chiusi in casa a decine di milioni. Ora, se l'incubazione del coronavirus è di 14 giorni massimo come dicono, ormai chi sta bene o è sano da prima, o è sano perché può considerarsi immune o è sano perché l'ha avuto in modo asintomatico, e può ragionevolmente supporre di averlo superato (considerati sempre i 14 giorni).

 

Bene, decidendosi a fare tamponi a tappeto per avere la conferma di quanto sopra esposto, si potrebbe tornare, almeno a scaglioni, e con le dovute cautele (mascherine, distanza di sicurezza, ecc.) a una vita quasi normale. Soprattutto al lavoro, ai propri cari, e a cercare di riacciuffare il riacciuffabile di questo Paese e di questa economia che stanno lentamente morendo.

 

famiglia in cucina 3 famiglia in cucina 3

Altrimenti che si diano chiare e giustificate, scientificamente e socialmente parlando, ragioni per continuare a tenere (quo usque tandem?) decine di milioni di persone, presumibilmente sane e immuni, in quarantena. Farlo sine die e senza strategie è un rischio colossale le cui conseguenze, a parte quelle che iniziano a essere visibili già ora, si prospettano catastrofiche.

 

Qui non si sta dicendo di fare uscire tutti, ma di fare uno screening per capire chi può uscire. Tenere 60 milioni di persone a casa a tempo indeterminato (perché è questo che sta succedendo ora) è una bomba sociale. Senza contare che non esiste al mondo la garanzia di estinzione del virus in assoluto per sempre e ovunque, e quindi la possibilità di contrarlo, pur se inferiore, resterà, come per ogni altra patologia.

BELEN RODRIGUEZ IN QUARANTENA IL WORKOUT DA CORONAVIRUS BELEN RODRIGUEZ IN QUARANTENA IL WORKOUT DA CORONAVIRUS

 

Ma non per questo per le altre patologie stiamo barricati in casa. Corriamo il ragionevole rischio. Si chiama vita. Il campa cavallo non porta da nessuna parte. O meglio, il campa cavallo, molto più che il virus, alla fin fine porta ai cipressi (quei famosi cipressi che "a Bolgheri alti e schietti van da San Guido in duplice filar...", come diceva Giosuè, premio Nobel).

carla vistarini foto di bacco carla vistarini foto di bacco Dago, Zero, Vistarini e Zaccagnini Dago, Zero, Vistarini e Zaccagnini Renato, Carla Vistarini, Paolo Zaccagnini, Dago Renato, Carla Vistarini, Paolo Zaccagnini, Dago carla vistarini foto di bacco carla vistarini foto di bacco riccardo mastrangeli carla vistarini foto di bacco riccardo mastrangeli carla vistarini foto di bacco BELEN RODRIGUEZ IN QUARANTENA IL WORKOUT DA CORONAVIRUS BELEN RODRIGUEZ IN QUARANTENA IL WORKOUT DA CORONAVIRUS

 

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