franca leosini

SARÒ FRANCA – LA LEOSINI COSTRETTA A PRECISARE LA FRASE SULLO SCHIAFFONE: “NON HO DETTO CHE LA RESPONSABILITÀ ERA DELLE DONNE, ERA UN CONTESTO COLLOQUIALE. NON C’È GIUDIZIO MA UN CONSIGLIO CHE MI SEMBRA DI MINIMA PRUDENZA” - “DUBBI SU ALCUNE CONDANNE? ASSOLUTAMENTE SÌ. SABRINA MISSERI E SUA MADRE COSIMA HANNO AVUTO L’ERGASTOLO. E POI CI SONO ALTRI CASI IN CUI A 35 COLTELLATE CORRISPONDONO SOLO 20 ANNI…”

1 – ″LA RESPONSABILITÀ CE L’HA ANCHE LEI COME TUTTE LE DONNE CHE NON MOLLANO IL MARITO AL PRIMO SCHIAFFONE” – IL COMMENTO DI FRANCA LEOSINI A SONIA BRACCIALE DURANTE L’ULTIMA PUNTATA DI ‘STORIE MALEDETTE’

https://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/prime-responsabilita-ce-rsquo-ha-anche-lei-come-tutte-donne-239558.htm

 

 

2 – LA POLEMICA SOCIAL PER LA PAROLE PRONUNCIATE IN TV

Maria Corbi per “la Stampa”

 

SONIA BRACCIALE FRANCA LEOSINI

Franca Leosini si meraviglia della polemica nata per una frase pronunciata durante la seconda puntata di Storie Maledette e diretta a Sonia Bracciale, accusata di essere la mandante dell'omicidio del marito violento.

 

Le rimproverano di avere colpevolizzato le donne dicendo alla sua intervistata: «La responsabilità ce l'ha anche lei come tutte le donne che non mollano il marito al primo schiaffone».

 

tweet su franca leosini

«Non ho detto che la responsabilità è delle donne, era un contesto colloquiale dove ho espresso un pensiero che corre sul filo della logica e soprattutto che è da considerare un consiglio, non certo un rimprovero.  Perché, lo ripeto, sarebbe opportuno per una donna andarsene al primo accenno di violenza. Non aspettare che la violenza monti arrivando alle estreme conseguenze».

 

Questa volta anche i leosiner, i suoi fans, hanno avuto da ridire. Chiara, su Twitter, la invita a non giudicare: «Cara Franca, sono una di quelle che al primo schiaffo non se n'è andata. Ho mollato dopo due anni, sono andata in terapia per cercare di capire perché non ci fossi riuscita prima».

 

franca leosini storie maledette

«È sbagliato prendere alla lettera una affermazione che è figurativa e dove non c'è un giudizio ma un consiglio che mi sembra di minima prudenza. A me dispiace essere fraintesa, anche perché con la mia vita e le mie battaglie ho dimostrato come la penso e che sono sempre dalla parte delle donne.

 

Mi sembra incredibile che si possa supporre il contrario. Ci mancherebbe che una donna fosse responsabile di una violenza subita. Capire dubitare raccontare, sono i tre verbi che io frequento nella mia trasmissione».

tweet su franca leosini 2

 

Capire. Cosa ha capito degli uomini che uccidono le donne? Lei ne ha incontrati diversi.

«Che hanno in comune un tratto: la fragilità. Un uomo che ha la forza morale di elaborare non è mai violento. Per fortuna esistono i centri antiviolenza e le donne devono prendere in maniera veloce le distanze. E ritorniamo alla frase che ha fatto tanto polemiche "al primo schiaffone".

 

Soprattutto quando ci sono i figli, perché oltre alla sofferenza che gli si infligge, gli si fa subire un modello di comportamento che spesso viene replicato».

 

Quando li incontra ha l'idea che siano consapevoli di quello che hanno fatto?

«In carcere c'è molto tempo per riflettere, e il mio ruolo, lo ripeto, non è quello di giudicare. Io cerco di capire cosa possa avere portato quella persona dalla normalità a un gesto estremo che a quella persona non somiglia.

franca leosini storie maledetti sabrina misseri

 

Questo è il senso, il nucleo fondante di Storie Maledette. La cosa che mi fa anche molta tenerezza sono i figli che continuano ad andare a trovare i genitori nonostante quello che hanno fatto. Un gesto di grande pietas.

 

Hanno in loro quella enorme e meravigliosa capacità che è il perdono. Uno dei più grandi esempi di generosità umana. Li guardo con grande tenerezza e rispetto».

franca leosini avetrana

 

Dubitare. Ha mai dubitato della colpevolezza di un condannato?

 «Assolutamente sì. Mi sono fatta l'idea che ci sono stati degli errori giudiziari. Sonia Bracciale è stata condannata a 21 anni di reclusione come mandante dell'omicidio. Posso credere che sia stata mandante del pestaggio del marito ma sono certa che non ne volesse la morte perché tra le altre cose lei si stava separando.

 

SARAH SCAZZI E SABRINA MISSERI

La condanna a 21 anni mi è sembrata eccessiva. Oppure nel caso di Sabrina Misseri e di sua madre Cosima (è il caso di Avetrana, ndr.) colpevoli - perché le sentenze si rispettano - di un delitto per il quale non c'è possibilità di risarcimento visto che si tratta della vita di una quattordicenne, ma dove non c'è stata premeditazione e non c'è stato vilipendio del corpo.

 

Eppure hanno avuto l'ergastolo. E poi ci sono altri casi invece in cui a 35 coltellate corrispondono solo 20 anni. È il libero convincimento del giudice e, come ho detto ai 110 anni della Associazione Magistrati, mi lascia perplessa».

SALVATORE PAROLISI

 

35 coltellate e 20 anni. Parla di Parolisi, che ha da poco avuto un permesso premio.

«Io sono d'accordissimo che abbia una seconda possibilità, non sono d'accordo sull'ergastolo dato a Sabrina e alla madre».

 

Raccontare. Lei ha raccontato i delitti più efferati di questo Paese. Tra cui la strage del Circeo, 45 anni fa, intervistando Angelo Izzo. È vero che è riuscito a imbrogliarla?

«Io difficilmente mi faccio imbrogliare dalle persone. Nel caso di Izzo mi aveva convinto del suo cambiamento. Mi disse "noi meritavamo un colpo alla nuca"».

angelo izzo

 

Uscito dal carcere uccise due donne. L'ha più sentito?

«Mi fece sapere che lui veramente pensava di essere cambiato, che quella parte di lui buia non potesse più prendere il sopravvento. E spero che ora la sua carcerazione sia per sempre. Credo sia giusto dare una possibilità di recupero, ma quando vedi che il recupero non c'è allora l'ergastolo non deve avere spiragli.

 

Lo dico con dispiacere ma con assoluta certezza. Anche intervistarlo vorrebbe dire dargli un'altra chance e io per prima non voglio dargliela». -

franca leosini storie maledetti cosima misseriarresto di angelo izzoangelo izzo franca leosini 2angelo izzo e giovanni guido a processo per il massacro del circeomassacro del circeo angelo izzo ROSSELLA CORAZZIN - FRANCESCO NARDUCCI - ANGELO IZZOfranca leosini sulle magretweet su franca leosini 3tweet su franca leosini 1franca leosinifranca leosini storie maledettefranca leosini (2)

 

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA, NONCHÉ SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin valery zaluzhny

DAGOREPORT - ZELENSKY, FINITO NELLA TENAGLIA PUTIN-TRUMP E SOSTENUTO SOLO PARZIALMENTE DA UNA UNIONE EUROPEA BALCANIZZATA, CERCA LA MOSSA DEL CAVALLO PER SPARIGLIARE LE CARTE E SALVARE IL SALVABILE: PORTARE L’UCRAINA A ELEZIONI NEL GIRO DI 2-3 MESI. SAREBBE UNA VITTORIA DI PUTIN, CHE HA SEMPRE CHIESTO DI RIMUOVERE IL PRESIDENTE (DEFINITO “DROGATO”, “TOSSICOMANE”, “MENDICANTE”). IN CAMBIO “MAD VLAD” DOVREBBE ACCONSENTIRE A UNA TREGUA PER PERMETTERE IL VOTO, SOTTO ATTENTO CONTROLLO DEGLI OSSERVATORI OCSE – IN POLE POSITION L’EX CAPO DI STATO MAGGIORE, VALERY ZALUZHNY. MA SIAMO SICURI CHE UN INTEGERRIMO GENERALE COME LUI SIA DISPOSTO A METTERE LA FACCIA SULLA RESA?

giorgia meloni volodymyr zelensky viktor orban vladimir putin antonio costa

DAGOREPORT – IL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO INIZIERÀ IL 18 DICEMBRE, MA NON SI SA QUANDO FINIRÀ, NÉ COME: IN BALLO C'E' IL FUTURO DELL'UNIONE - DA TRUMP ALL'UCRAINA, I 27 LEADER DOVRANNO PRENDERE DECISIONI CRUCIALI E NON PIU' PROCASTINABILI, PENA LA TOTALE IRRILEVANZA NELLA GEOGRAFIA MONDIALE - E QUI VIENE IL BELLO: CHI SI METTERA' DI TRAVERSO PONENDO IL DIRITTO DI VETO E MANDANDO ALL'ARIA TUTTO? ORBAN FARÀ IL SOLITO GUASTAFESTE FILO PUTIN? E GIORGIA MELONI, CHE HA FATTO ORMAI LA SUA DEFINITIVA SCELTA TRUMPIANA, PRESSATA DAL SUO VICE PREMIER SALVINI CHE HA GIÀ CONSEGNATO L'UCRAINA ALLA RUSSIA, RIUSCIRÀ A CONTINUARE A TENERE IL PIEDINO IN DUE STAFFE? AH, SAPERLO....