antonio scurati - l uomo della provvidenza

LA STRONCATURA DEL NUOVO “MATTONE” DI ANTONIO SCURATI, “L’UOMO DELLA PROVVIDENZA” - CHESSA: “TRASUDA DI VOMITO E SANGUE L'INCIPIT COSTRUITO PER FAR TORNARE IN SCENA MUSSOLINI. MOLTO PULP - MA SEMBRA CHE PERDA IL FILO DELLA STORIA SEGUENDO TROPPO IL FILO DELLE STORIELLE - NELLA PERIODIZZAZIONE STABILITA DA DE FELICE, I PATTI LATERANENSI FUNZIONANO DA SPARTIACQUE: NEL 1929 COMINCIANO GLI ANNI DEL CONSENSO. SCURATI INVECE ARRIVA STANCAMENTE FINO AL 1932, SPEZZANDO UNA CONSOLIDATA PERIODIZZAZIONE STORIOGRAFICA”

chessa

Pasquale Chessa per “il Messaggero”

 

«Pulp», molto pulp. Trasuda di vomito e sangue l'incipit costruito da Antonio Scurati per far tornare in scena M. «L' alito è pesante, il dolore addominale opprimente, il vomito è verdognolo, striato di sangue. Il suo sangue». Così si legge nelle prime righe del secondo volume intitolato all'«Uomo della Provvidenza».

 

Seguendo il filo rosso del «suo sangue» M2 mette al centro il corpo mistico del Duce che si fa corpo mitico, materia biologica che trasfigura in spirito, prototipo dell' Italiano nuovo, mito primario della rivoluzione fascista.

 

ANTONIO SCURATI - L UOMO DELLA PROVVIDENZA

Con questo secondo mattone, Scurati ci vuole spiegare che se la storia è romanzesca. Il successo del primo tomo, tradotto in più di quaranta lingue, non solo cambia la prospettiva del lettore ma anche dello scrittore. Come è naturale Scurati deve molto a De Felice e agli studi defeliciani, ma al contrario dello storico che ha fatto della biografia di Mussolini l' algoritmo della storiografia del fascismo, lo scrittore invece è costretto a restringere la prospettiva restringendo il fascismo alla vita del Duce.

 

LA SCENA

Scurati sa farci respirare l' aria del tempo. Nella scena della malattia sentiamo l' aria mefitica, fra eruttazioni e flatulenze, della «dimora» di Mussolini, allora in via Rasella, con una narrazione realistica dai toni forti, colori vivi e pungenti odori. Il romanzo ricalca dalla biografia storica l' episodio cruciale della misteriosa malattia (forse sifilide?) che da metà febbraio del 1925 costrinse Mussolini a scomparire dalla scena pubblica per un intero mese. Il mormorio pubblico propaga la notizia che sia già morto. I medici diagnosticano una grave ulcera duodenale.

ANTONIO SCURATI

 

Gli ultimi mesi sono stati un inferno: l' opposizione al governo si rifiuta di partecipare alla vita politica rifugiandosi in un metaforico Aventino, dopo l' assassinio di Giacomo Matteotti. Mussolini non si sente al riparo. Scurati è bravo nel farci credere che sia proprio il fantasma di Matteotti a ulcerare il duodeno del Duce.

 

Si vocifera di complotti. La dittatura è ancora imperfetta, e se è difficile difendersi dal fuoco nemico, che spera sia già morto, è il timore del fuoco amico che preoccupa l' insonne Mussolini. Scurati sa raccontare Mussolini nella sua contemporaneità. Cerca di entrare sottopelle alle storie. Non possiamo fargliene una colpa quindi.

 

SALUTISTA

Ma è giusto sottolineare che anche se Mussolini non lo sa, e quindi anche Scurati fa finta di non saperlo, in realtà non è malato. Ne è convinto Georg Zachariae, il medico tedesco che Hitler, intransigente salutista, gli ha piazzato a fianco nei tristi giorni di Salò, che lo cura con la dieta.

chessa

 

Lo confermerà l' autopsia che nel 1945 trova nelle viscere del duce defunto niente più che una piccola cicatrice. Mussolini era ed è sempre stato sano come un pesce. Interpretando la malattia di ieri con il senno di oggi, una malattia reale vissuta drammaticamente, ci sembra corrisponda a una classica colite spastica. Come aveva previsto l' opposizione aventiniana, se non fosse morto, non c'era altro che sperare nella Provvidenza. Provvidenza è la parola chiave che Scurati ha scritto sulla copertina come sottotitolo: «L'uomo della Provvidenza».

 

Sarà proprio il Papa, il più adatto a parlarne, ad attribuire a Mussolini quel ruolo messianico che mal si concilia con suo passato anticlericale, ma bene si adatta invece alla prospettiva mistica della fascistizzazione totalitaria degli italiani. Con la firma dei Patti Lateranensi che chiudono la «Questione romana» rimasta aperta dalla Breccia di Porta Pia, Mussolini si fregia dell'attributo di «Uomo della Provvidenza», riuscendo a includere la Chiesa di Pio XI, preoccupato di salvaguardare l' autonomia dei cattolici, nel processo di totale fascistizzazione del Paese.

 

antonio scurati foto di bacco

Nella periodizzazione canonica, stabilita con la sua autorità dalla biografia di Renzo De Felice, i Patti Lateranensi funzionano da spartiacque: ché proprio nel 1929 cominciano gli Anni del Consenso. Scurati invece arriva stancamente fino al 1932, spezzando una consolidata periodizzazione storiografica.

 

Una prospettiva che sembra fargli perdere il filo della storia seguendo troppo il filo delle storielle, dalla accusa di pedofilia che determina la fine di Augusto Turati, segretario del Pnf, erede in pectore del Duce, alla morte dell' amante del famigerato capo della polizia, l' inventore dell' Ovra Arturo Bocchini, dissanguata in salotto, dopo un aborto artigianale. Si perde così anche il filo delle storie.

benito mussolini

 

Per fare un esempio, e non si tratta di un banale pettegolezzo, un semplice cambio della guardia nell' alcova del Duce, ma di un passaggio storico cruciale: Scurati dimentica che un bel giorno del 1932 Margherita Sarfatti, l' intellettuale che gli ha insegnato la politica e insieme a lui ha inventato il fascismo, viene esclusa dalla frequentazione di Palazzo Venezia, in perfetta coincidenza con il primo incontro con la nuova musa e prima amante in carica, Clara Petacci. («A suivre», a seguire come nei romanzi d' appendice, il seguito alla prossima puntata).

margherita sarfatticlaretta petaccimargherita sarfatti 2

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)