federica panicucci

UCCI UCCI, QUANTE BELLE FAVOLE RACCONTA LA PANICUCCI - IL “CORRIERE” DELLA SERA CONCEDE UNA PAGINATA A FEDERICA PANICUCCI PRATICAMENTE SENZA DOMANDE - COSÌ RACCONTA DEI SUOI CAPELLI LUNGHI, DEI SUOI IMPEGNI DA BABY SITTER E DEL FESTIVALBAR - DAI 35 ANNI DI CARRIERA DELLA CONDUTTRICE DI MATTINO 5 SCOMPARE TUTTO CIÒ CHE È NOTIZIABILE: NESSUN RIFERIMENTO ALLE LITI CON IL COLLEGA FRANCESCO VECCHI O AL SUO POSTO A RISCHIO NEL CONTENITORE DI CANALE 5 O SUI RAPPORTI NON IDILLIACI CON LA D'URSO. GIRA VOCE CHE LA PANICUCCI STIA PUNTANDO MOLTO SU QUESTA "CELEBRAZIONE" PER…

Dagonews

 

Se Enrico Lucci festeggia a Striscia la notizia i 30 anni di carriera (quale?) di Maria Monsè, il Corriere della Sera celebra i 35 anni di occupazione televisiva di Federica Panicucci. Mattinata di sorrisini, messaggini e battutine dalle parti di via Solferino. Ma davvero il Corriere della Sera concede una paginata alla conduttrice senza domande? Per giunta dopo Libero, Il Giornale, Gente o Chi: in sostanza nemmeno in "esclusiva"?

 

panicucci

Così racconta cose inedite e mai sentite prima: i suoi capelli lunghi, Portobello, il Festivalbar, la radio, i suoi impegni da baby sitter. Stop. Tutto qui. Dai 35 anni di carriera della conduttrice di Mattino 5 scompare tutto ciò che è notiziabile. La giornalista Chiara Maffioletti non pone una sola domanda che sia una.

 

Nessun riferimento alle liti con il collega Francesco Vecchi o al suo posto a rischio nel contenitore di Canale 5. Nessun quesito sull'addio allo studio (ora vanno in onda dallo sgabuzzino di TgCom24) o sui rapporti non idilliaci con Barbara D'Urso. Nessuna domanda sul futuro e sulla prima serata mai arrivata. O magari sapere se davvero non aveva gradito l'imitazione di Valeria Graci.

 

Gira voce che la Panicucci stia puntando molto su questa "celebrazione" per ricordare ai vertici del Biscione i suoi anni di carriera, terrorizzata per il suo futuro televisivo. A Cologno Monzese però le date le ricordano e amano le celebrazioni, a Michelle Hunziker hanno regalato uno show per i suoi 25 anni di carriera. A lei cosa regaleranno?

 

Chiara Maffioletti per il “Corriere della Sera”

 

Federica Panicucci ha avuto presto le idee chiare. Lo sapeva fin da bambina: voleva lavorare in televisione. Ma se è vero che il destino è la somma delle nostre scelte, per la conduttrice - che proprio in questi giorni ha festeggiato i 35 anni di carriera - è stato fondamentale prendere quella giusta quando di anni ne aveva 17, rispondendo sì alla proposta della custode del suo palazzo: e dunque sì, avrebbe fatto da babysitter al figlio di un altro inquilino, quello che sul citofono trovava come «P. Bonolis» .

 

 

marco bacini federica panicucci 6

«Sembra piuttosto incredibile, però è stato davvero così: ho fatto da babysitter al primo figlio di Paolo Bonolis, Stefano. Aveva nove mesi, quando mi chiamavano, io badavo a lui... Paolo mi dava 4mila lire l'ora».

 

Non proprio uno stipendio da sogno... Ride .

«Andavo a scuola e per me era un lavoretto... Lui all'epoca faceva il conduttore di Bim Bum Bam . Una sera, mentre ero da lui, gli chiesi di poter accendere la tv per vedere il concorso di modelle The look of the Year, programma che in futuro avrei anche condotto. In quel momento mi disse: "Perché non provi anche tu a fare la modella?". E mi diede l'indirizzo dell'agenzia che poco dopo mi fece fare il provino per Portobello».

PANICUCCI FIORELLO

 

Insomma, Paolo Bonolis è stato il suo Pippo Baudo.

«Se Paolo non mi avesse dato l'indirizzo di quell'agenzia, chissà come sarebbero andate le cose... Da sempre il mio sogno era diventare una presentatrice: già da bambina imitavo Loretta Goggi e Raffaella Carrà. I primi lavori per me sono stati nella pubblicità: una campagna pubblicitaria per un test di gravidanza, una per una crema contro i dolori articolari, una per un dentifricio, una per un lassativo e una per degli assorbenti... in effetti tutto nella sfera salute, pensandoci».

 

Poi arrivò anche il fatidico provino per «Portobello».

«Fu un casting molto lungo, che mi portò a essere scelta come una delle protagoniste del Centralone di Enzo Tortora, in quel famoso 20 febbraio 1987 in cui lui tornò in tv dopo le vicissitudini giudiziarie».

 

La tensione per il suo debutto si sommava a quella per il ritorno in video del conduttore?

«Sì, c'era un intero Paese fermo per rivederlo, dopo il carcere. Io, completamente a bocca asciutta del mondo dello spettacolo, mi sono trovata in questa realtà pazzesca. Sono sensazioni che ancora oggi mi porto dentro, le ricordo alla perfezione».

 

AMADEUS PANICUCCI

Si è chiesta perché scelsero lei?

«Me lo sono chiesta spesso. Fecero tre giorni di casting e una volta lì mi sentivo scoraggiata: c'erano modelle bellissime, vere e proprie top model. Io ero una ragazza assolutamente normale. Studiavo all'università, ero iscritta a Lingue. Eppure passai tutte le selezioni. Forse la semplicità venne premiata».

 

Forse è stato premiato anche il fatto di essere stata una ragazza che aveva già le idee parecchio chiare?

«Le avevo, vero, ma avevo anche la sensazione di essere sempre un po' meno rispetto agli altri: un po' meno bella, un po' meno spigliata... questa insicurezza l'ho tenuta a bada però mi ha accompagnata per un lungo percorso. Temevo di non essere all'altezza».

 

Invece lo è sempre stata?

federica panicucci

«Mica tanto. A Portobello , a capo del Centralone c'era Renée Longarini. Lei si occupava anche del momento dello sponsor. Una sera Enzo Tortora venne da me e mi disse che il giorno dopo lei sarebbe stata assente e mi chiese quindi di sostituirla. Dovevo imparare due frasi legate al concorso di una macchina.

 

Due righe di numero che avevo studiato e ristudiato. In studio vennero anche i miei genitori, era un evento. Ero agitatissima. Una volta arrivato il momento in cui dovevo parlare un fotografo cominciò a scattare e andai nel pallone: scena muta. Avevo dimenticato tutto. Enzo Tortora mi venne in soccorso e mi salvò. Fu una vergogna totale e un gran dolore per l'idea di aver tradito la fiducia che mi aveva dato. Quel senso di frustrazione mi accompagnò per lungo tempo».

 

Dopo «Portobello»?

«Iniziai a lavorare in una piccola tv privata, mi pagavano 50 mila lire a puntata. Nel frattempo studiavo. Mio padre mi ricordava sempre il valore dell'impegno, mi spronava ad accettare anche piccoli lavori per arricchire il mio bagaglio di esperienze. Mi ripeteva di imparare il più possibile così da farmi trovare pronta qualora la mia occasione fosse arrivata. Mi sono ritrovata così, ad esempio, a condurre un programma che andava in onda all'una di notte su un canale privato lombardo: una trasmissione in cui parlavo di barche. Io e lui stavamo svegli per guardarla insieme».

federica panicucci

 

Altra tappa importante?

«Il mio casting con Gianna Tani, a Mediaset. Cercavano delle concorrenti per Il Gioco delle Coppie . Le dissi: "Sono qui ma non per fare la concorrente, vorrei diventare la hostess di Marco Predolin". E mi presero. Ci rimasi per tre anni».

 

Poi è stata la volta del «Festivalbar».

«Non ero pronta. Ero terrorizzata, anche perché non avrei dovuto presentarlo io. Ma chi era stato scelto aveva avuto un imprevisto. Mi chiamò Vittorio Salvetti così presi la mia macchina, armata di stradario, alla volta di Ascoli Piceno. Nessuno mi aveva preparato al boato dei 30 mila in piazza: parlavo ma non riuscivo a sentirmi, fu una delle sensazioni più forti mai provate».

 

Su quel palco c'erano anche Amadeus, Fiorello e Jovanotti.

PANICUCCI PREDOLIN

«Ci siamo conosciuti lì, di fatto. Io bazzicavo Radio Deejay perché conducevo Smile , Unomania e a volte mi era capitato di intervistare alcuni di loro. Di quegli anni ricordo il grande divertimento e la spensieratezza che provavamo. Non c'erano i social, non c'erano i cellulari: eravamo noi, facevamo la nostra puntata, ridevamo, scherzavamo e il giorno dopo arrivava il fax con gli ascolti. Ripeto: il fax. E poi c'erano i cantanti... erano gli anni in cui li potevi vedere solamente lì».

 

La fama prima dei social era più romantica?

«Per me sì. Ad esempio io andavo spesso a trovare mia nonna paterna, Chiarina, a Cecina: le ero molto legata e sin da bambina trascorrevo da lei il periodo estivo. Ho continuato a farlo una volta cresciuta, anche nel periodo del Festivalbar. In quel boom mediatico capitava spesso che ci fossero sotto casa gruppetti di ragazzi per una foto o un autografo. A volte la mattina mi svegliavo, andavo in cucina a fare colazione e trovavo i fan in casa... mia nonna li faceva salire e gli offriva il caffè . Era davvero tutto diverso. Con i miei primi soldi le ho comprato la casa».

 

Dà l'idea di essere sempre stata una persona molto responsabile...

«Devo dire che nella mia vita mi sono anche divertita sempre tanto. Amicizie, viaggi, feste... ero molto concentrata sul lavoro ma nella vita privata non mi sono fatta mancare nulla. Ho fatto vacanze a Formentera con feste fino all'alba assieme a comitive di amici che arrivavano da varie parti d'Italia. Nelle case che affittavamo assieme veniva gente da tutta l'isola. Sapere di non aver sacrificato la mia vita privata dà una bella sensazione».

 

Poi c'è stata la radio.

FEDERICA PANICUCCI 44

«Anche lì, eravamo un gruppo di amici. Mille scherzi, un grande divertimento. Sono stati anni belli. La radio era una cosa nuova, che non avevo mai fatto. Un giorno Albertino, ospite di un mio programma, Smile , mi butto lì: "Perché non vieni a lavorare in radio?" La mia risposta di getto fu: "Ma io non sono capace!" Cinque giorni dopo ero in onda, in diretta. Quando sei giovane ti fai molti meno problemi: avevo quella sana incoscienza che mi faceva buttare nelle avventure».

 

La sua vita professionale è stata piena di svolte e anche il suo privato.

«Oggi mi sento una persona centrata. Ho un compagno che mi ama e che amo, il lavoro che sognavo e due figli meravigliosi che mi ricordano ogni giorno quanto sia straordinario vederli crescere. A volte il cambiamento può essere doloroso ma sono convinta che sia una forma di rispetto nei confronti di noi stessi».

 

federica panicucci e barbara d'urso 6

Nel ripercorrere i 35 anni della sua carriera non si possono non menzionare i suoi capelli.

«Ancora oggi c'è gente che mi ferma e mi ricorda il mio taglio di capelli a Target , il programma di Canale 5, dicendomi che piangevano con me mentre lo facevo. Erano diventati così lunghi perché io sono essenzialmente una persona stanziale e, anche se ho detto che a volte è necessario, faccio fatica a cambiare qualsiasi cosa. I cambiamenti mi provocano disagio, perfino se devo anche solo tagliare i capelli.

 

E quindi rimandavo, rimandavo e alla fine erano diventati così lunghi da identificarmi: chi è Federica Panicucci? Ah sì, quella con i capelli lunghi. Quando facevo le serate in discoteca capitava che i fan si attaccassero proprio ai capelli... era veramente complicato. Per anni sono stati un simbolo».

federica panicucci 2

 

Sarà anche allergica al cambiamento, però nel suo lavoro è stato una costante. Ha lavorato con tante persone e nei contesti più diversi.

«Di certo è una grande ricchezza. Per due anni ho anche consegnato i Telegatti. Anzi, ero la valletta che consegnava i Telegatti dietro le quinte ai premiatori... che erano però persone come Sylvester Stallone, Richard Gere, Sophia Loren... che tempi».

 

 E lì non ha mai pensato: un giorno premieranno me?

«Mi viene in mente un episodio di quando conducevo Festivalbar Zona Verde, una sorta di costola del programma principale che andava in onda il pomeriggio su Italia 1, in cui intervistavo giovani cantanti. Tra queste nuove leve un giorno arrivò un tale Biagio Antonacci. In un momento di pausa, gli dissi: ti immagini se un giorno io dovessi condurre il Festivalbar e tu arrivassi tra i big? Ecco, qualche tempo dopo è successo davvero».

federica panicucci 1tortora portobellopaolo bonolissignorini panicuccifederica panicucci il coraggio di essere felicifargetta albertinofargetta e federica panicuccimarco bacini federica panicucci 1marco bacini federica panicucci 3le magliette di federica panicucci e marco bacinifederica panicuccimarco bacini federica panicucci 2amadeus federica panicucci rosario fiorellomarco bacini federica panicuccimarco bacini federica panicucci 4federica panicuccipanicucci 3panicucci 1panicucci 9panicucci jlofederica panicucci 1federica panicucci 2federica panicucci marco bacini federica panicucci marco bacini umberto smaila simona ventura federica panicuccifederica panicucci panicucci staffellipanicucci berlusconifederica panicucci compleanno panicucci villa gernettopanicucci del debbiomarco bacini federica panicucci 5federica panicucci 3

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...