2018venezia capri revolution

LA VENEZIA DEI GIUSTI - ''CAPRI-REVOLUTION'' DI MARIO MARTONE È UN OTTIMO FILM, ASSOLUTAMENTE NON FACILE, AMBIZIOSO, ILLUMINATO DALLA RECITAZIONE DI MARIANNA FONTANA (VOGLIO LA COPPA VOLPI PER LEI!), ATTRATTA DA UNA COMUNE DI NORDICI CHE DANZANO NUDI PER I BOSCHI E PRATICANO L'AMORE LIBERO. UNA CAPRI DI ARTISTI, RIVOLUZIONARIA E PRE-FUTURISTA CHE PRENDE VITA PROPRIO MENTRE ARRIVANO L’ELETTRICITÀ E LA GUERRA

 

Marco Giusti per Dagospia

 

Capri-Revolution di Mario Martone

 

capri revolution 9

Scordatevi Foffo e Lallo de L’imperatore di Capri, Il disprezzo di Jean-Luc Godard con la Villa Malaparte e anche i festival di Pascal Vicedomini. Ma, prima di vedere Capri-Revolution di Mario Martone, presentato oggi in concorso a Venezia, leggetevi il bel libro di Lea Vergine “Capri 1905-1940 frammenti postumi”, appena ripubblicato, sui grandi artisti stranieri della Capri di inizio secolo e ristudiatevi il vecchio Joseph Beuys, soprattutto la sua opera Capri-Batterie del 1985 dove un limone accendeva una lampadina gialla.

capri revolution 8

 

Erano i tempi del gallerista Lucio Amelio e della sua Napoli artistica di Terrae Motus. Beuys sarebbe morto un anno dopo, nel 1986. Mario Martone, pensando a Beuys e alle sue idee su arte, scienza e natura, voleva intitolare il suo film sulla Capri di prima della Grande Guerra, Capri-Batterie. Qualcuno avrà pensato che un titolo alla Matrix, Capri-Revolution, fosse più internazionale e meno esclusivo. Meglio così.

 

Intanto perché è meglio non toccare troppo il genio di Beuys dopo il disastro di film di Florian Henckel von Donnersmarck. Poi perché l’opera di Beuys, che Martone cita nel film pur alternando una patata allo storico limone, basta per condensare anni e anni di storie e opere di artisti e scrittori stranieri che hanno vissuto allegramente a Capri facendone il mito anche totoista e foffolallista che ben conosciamo.

capri revolution 7

 

Così i suoi personaggi, pur ripresi dalla realtà, basta leggere il libro di Lea Vergine, li trovate davvero tutti. Martone li mette in scena quasi teatralmente, dando spazio contemporaneamente a teatro-danza-eros come fosse una stagione del Mercadante nella sua Capri rivoluzionaria e pre-futurista che prende vita proprio mentre arriva l’elettricità (batteria!) e arriva la guerra, che farà scoppiare le contraddizioni utopistiche-scientifiche del tempo in un massacro indistinto che porterà poi alla nascita del nazismo e del fascismo.

 

capri revolution 6

In Capri-Revolution, la pastorella Lucia, una strepitosa Marianna Fontana (voglio la Coppa Volpi per lei!), con padre malato, mamma silenziosa, Donatella Finocchiaro, e due fratelli padroni, uno è Eduardo Scarpetta, ultimo discendente della famiglia Scarpetta, si ritrova attratta da una comune di nordici che danzano nudi per i boschi e praticano l’amore libero, ma soprattutto si ritrova divisa tra l’amore per il loro guru, Seybu, artista naturista e pacifista, l’olandese Reinout Scholten Van Aschat, e il giovane medico Carlo, ateo e guerrafondaio, interpretato da Antonio Folletto.

capri revolution 4

 

Facile riconoscere nel personaggio di Seybu e del suo circolo una serie di artisti che soggiornarono a Capri, soprattutto il tedesco Karl Wilhelm Diefenbach fondatore delle comuni pacifiste e naturiste prima di Vienna e poi di Capri, dove morì nel 1913, che offre a Seybu anche l’aspetto da Cristo e a Martone il dipinto di Capri che apre il film ma anche la prima veduta del mare.

 

Ma pensiamo anche al tedesco Otto Sohn-Rethel a Benjamin Vautier, che sposò l’isolana Rosina Viva, alla rivoluzionaria e teatrante “dionisiaca” lettone Asja Lacis, amante di Walter Benjamon nella Capri del 1924. Mentre la pericolosità dell’isola e la presenza di medici dai metodi drastici come nel film (“ai diabetici si asporta subito il pancreas”) è ben narrata nel libro di Edwin Cerio, “Guida inutile di Capri, 1921''.

capri revolution 3

 

Tutte buone letture, ovvio. Ma cosa dire del film? Martone applica per Capri-Revolution la stessa messa in scena, molto teatrale, dei suoi due film precedenti, Noi credevamo e Il giovane favoloso, per farne un trittico autoriale sulla storia d’Italia per ragazzi istruiti. Riprende anche le musiche di Sascha Ring e Philipp Thimm, che funzionavano bene nel film su Leopardi e lo rendevano un eroe rock. E’ un cinema colto, intelligente, dove Martone riesce non solo a raccontare una serie di storie complesse e difficili da sceneggiare, ma si toglie la voglia anche di omaggiare maestri come Antonioni (L’avventura) e Rossellini (Il miracolo).

 

capri revolution 2

Non ha a sua disposizione, purtroppo, la vera Capri dei primi del secolo scorso. E questo si sente. Si deve infatti limitare a qualche scena e a ricostruire parecchio nel Cilento. E è come se fosse tutto impastato da una luce autunnale che non sempre ci riporta a Capri. Ma con tutte le costruzioni e il mare pieno di yacht di miliardari russi e produttori cinematografici cafoni, non credo fosse facile mettere in scena la vera Capri dei tempi di Gorkj.

 

Anche se, mi è stato detto, solo i cafoni vanno a Capri d’estate. E quindi la vera Capri è quella autunnale. Almeno per i napoletani alla Foffo e Lallo. Rimane comunque un ottimo film, assolutamente non facile, ambizioso, illuminato dalla recitazione di grande spontaneità di Marianna Fontana. Meno funziona il guru Seybu, ma il personaggio che fa muovere tutto è la ragazza che prende coscienza e deciderà di vivere la propria vita in completa libertà. In sala il 13 dicembre.

capri revolution 5 capri revolution 1capri revolution 10

Ultimi Dagoreport

matteo renzi sergio mattarella elly schlein maurizio landini

DAGOREPORT – IL REFERENDUM ANTI JOBS-ACT PROMOSSO DALLA CGIL DI LANDINI, OLTRE A NON ENTUSIASMARE MATTARELLA, STA SPACCANDO IL PD DI ELLY SCHLEIN - NEL CASO CHE UNA DECINA DI MILIONI DI ITALIANI SI ESPRIMESSERO A FAVORE DELL’ABOLIZIONE DEL JOBS-ACT, PUR NON RIUSCENDO A RAGGIUNGERE IL QUORUM, LANDINI ASSUMEREBBE INEVITABILMENTE UN'INVESTITURA POLITICA DA LEADER DELL'OPPOSIZIONE ANTI-MELONI, EMARGINANDO SIA SCHLEIN CHE CONTE - E COME POTRANNO I RIFORMISTI DEM, I RENZIANI E AZIONE DI CALENDA VALUTARE ANCORA UN PATTO ELETTORALE CON UN PD "LANDINIZZATO", ALLEATO DEL POPULISMO 5STELLE DI CONTE E DE SINISTRISMO AVS DI BONELLI E FRATOIANNI? - A MILANO LA SCISSIONE DEL PD È GIÀ REALTÀ: I RIFORMISTI DEM HANNO APERTO UN CIRCOLO IN CITTÀ INSIEME A ITALIA VIVA E AZIONE. MA BONACCINI DIFENDE ELLY SCHLEIN

sergio mattarella giorgia meloni

DAGOREPORT - L'ARDUO COMPITO DI MATTARELLA: FARE DA ARBITRO ALLA POLITICA ITALIANA IN ASSENZA DI UN’OPPOSIZIONE - IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NON VUOLE SOSTITUIRSI A QUEGLI SCAPPATI DI CASA DI SCHLEIN E CONTE, NÉ INTENDE SCONTRARSI CON GIORGIA MELONI. ANZI, IL SUO OBIETTIVO È TENERE IL GOVERNO ITALIANO DALLA PARTE GIUSTA DELLA STORIA: SALDO IN EUROPA E CONTRO LE AUTOCRAZIE – IL PIANO DI SERGIONE PER SPINGERE LA PREMIER VERSO UNA DESTRA POPOLARE E LIBERALE, AGGANCIATA UN'EUROPA GUIDATA DA FRANCIA, GERMANIA E POLONIA E LONTANA DAL TRUMPISMO - LE APERTURE DI ''IO SONO GIORGIA" SUL 25 APRILE E AFD. MA IL SUO PERCORSO VERSO IL CENTRO E' TURBATO DALLL'ESTREMISMO DI SALVINI E DALLO ZOCCOLO DURO DI FDI GUIDATO DA FAZZOLARI...

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”

romana liuzzo

DAGOREPORT! UN MOTO DI COMPRENSIONE PER I TELESPETTATORI DI CANALE5 CHE HANNO AVUTO LA SFORTUNA DI INTERCETTARE LA MESSA IN ONDA DELLO SPOT AUTO-CELEBRATIVO (EUFEMISMO) DEL PREMIO “GUIDO CARLI” - CONFUSI, SPIAZZATI, INCREDULI SI SARANNO CHIESTI: MA CHE CAZZO È ‘STA ROBA? - AGGHINDATA CON UN PEPLO IN STILE “VESTALE, OGNI SCHERZO VALE”, PIAZZATA IN UN REGNO BOTANICO DI CARTONE PRESSATO, IL “COMMENDATORE”  ROMANA LIUZZO REGALA 20 SECONDI DI SURREAL-KITSCH MAI VISTO DALL'OCCHIO UMANO: “LA FONDAZIONE GUIDO CARLI VI SARÀ SEMPRE ACCANTO PER COSTRUIRE INSIEME UN MONDO MIGLIORE”. MA CHI È, LA CARITAS? EMERGENCY? L'ESERCITO DELLA SALVEZZA? - VIDEO!

friedrich merz - elezioni in germania- foto lapresse -

DAGOREPORT – LA BOCCIATURA AL PRIMO VOTO DI FIDUCIA PER FRIEDRICH MERZ È UN SEGNALE CHE ARRIVA DAI SUOI "COLLEGHI" DI PARTITO: I 18 VOTI CHE SONO MANCATI ERANO DI UN GRUPPETTO DI PARLAMENTARI DELLA CDU. HANNO VOLUTO MANDARE UN “MESSAGGIO” AL CANCELLIERE DECISIONISTA, CHE HA STILATO UNA LISTA DI MINISTRI SENZA CONCORDARLA CON NESSUNO. ERA UN MODO PER RIDIMENSIONARE L’AMBIZIOSO LEADER. COME A DIRE: SENZA DI NOI NON VAI DA NESSUNA PARTE – DOMANI MERZ VOLA A PARIGI PER RIDARE SLANCIO ALL’ALLEANZA CON MACRON – IL POSSIBILE ANNUNCIO DI TRUMP SULLA CRISI RUSSO-UCRAINA