massimiliano panarari roberto d'agostino dago

VENT’ANNI E NON SENTIRLI – IL SOCIOLOGO MASSIMILIANO PANARARI: “DAGOSPIA È L’INCARNAZIONE INTERNETTIANA DELL’EFFICACIA DI CIÒ CHE POSSIAMO ETICHETTARE COME ‘GOSSIPOWER’. UNA TESTATA ONLINE CHE RAPPRESENTA UN’ESPERIENZA SINGOLARE E INEGUAGLIATA, E SI TRADUCE IN UN MIX DI POLITAINMENT E PETTEGOLEZZO PER CONOSCITORI E “INTENDITORI” INTORNO AL POTERE POLITICO E FINANZIARIO”

 

 

20 ANNI DI DAGOSPIA - IL SERVIZIO DEL TG2

Massimiliano Panarari per www.formiche.net

 

MASSIMILIANO PANARARI

Dai pettegolezzi della cultura dell’oralità (di cui aveva scritto il gesuita padre Walter Ong, uno dei pionieri delle scienze comunicative) fino alla loro diffusione virale, via web, nel Villaggio globale dei nostri decenni.

 

Il gossip, che rappresenta una “pratica comunicativa” a tutti gli effetti, è di fatto un’”opera aperta” che si nutre delle rielaborazioni e delle integrazioni dei tanti che lo alimentano, e che ha scoperto nel Web e nella comunicazione reticolare dei social network un canale di propagazione che le allegre comari di Windsor e quelle delle goldoniane Baruffe chiozzotte, inchiodate al tam tam e al sussurro all’orecchio altrui, non avrebbero potuto immaginare neppure nel più roseo dei sogni.

 

Guarda Dagospia

Per di più, se la società della Rete ha imposto una sorta di dittatura della disintermediazione in ogni campo, al tempo stesso ha paradossalmente innescato un processo di rimediazione in quello dei mass media (e dei rumors):

 

nell’orizzonte tecnologico digitale i vecchi e i nuovi media si contaminano (e “commentano”) reciprocamente e senza sosta. E dal momento che i social network possiedono una natura conversazionale hanno bisogno di narrazioni rapide, coinvolgenti sotto il profilo emotivo, e in grado di attrarre utenti con caratteristiche diverse: di qui il dilagare sfrenato dei rumors nell’epoca liquida e internettiana.

roberto d'agostino ph adolfo franzo'

 

dago quelli della notte

Nondimeno c’è, per l’appunto, anche un altro approccio al gossip, come ci dice il ventennale dell’”alta portineria” di Dagospia, divenuto per la sua longevità e la capacità di ritagliarsi uno spazio altamente originale oggetto anche di letteratura accademica e scientifica. Pur avendo documentato in anticipo la riconfigurazione dell’informazione determinata dalla rivoluzione digitale, Dagospia procede e si rivela organizzato in maniera per vari aspetti simile a quella di un old medium.

roberto d'agostino2

 

 

giorgio rutelli anna federici dago

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Un quotidiano elettronico con una regia e una direzione che definisce l’agenda e costruisce la narrazione che vuole proporre ai lettori. E, chiaramente, sono quelle di Roberto D’Agostino che, dall’”edonismo reaganiano” inventato a Quelli della notte sino ai giorni attuali, ha inanellato parecchie intuizioni preveggenti, e ha palesato una costante sensibilità da attento rabdomante dello spirito dei (differenti) tempi.

 

dago e achille bonito oliva

Nel Paese dove ha a lungo imperato il “politichese”, e che si è poi postmodernizzato alla velocità della luce, l’idea di una insight view risponde alla richiesta di leggere la politica bypassando quell’ufficialità che nasconderebbe le vere dinamiche, attingendo ai fatti senza alcun intermediario.

 

E a ciò si sposa la generale ricerca di notizie di gossip riguardanti ogni campo della vita pubblica, compresa quella politica, che asseconda la voglia di gettare uno sguardo dentro la stanza dei bottoni dal buco della serratura.

 

Ecco, Dagospia costituisce l’incarnazione internettiana dell’efficacia di ciò che possiamo etichettare come “gossipower”. Una testata online che rappresenta un’esperienza singolare e ineguagliata, e si traduce in un mix di politainment e pettegolezzo per conoscitori e “intenditori” intorno al potere politico e finanziario (sovente suggerito o alimentato dagli stessi beneinformati che lo esercitano e si tramutano in gole profonde degli establishment).

 

Poi, naturalmente, ci sono anche la volgarità, una lingua che a volte si fa da trivio, il sesso e la pornografia. Ed è una certa media logic, una pattuglia di catalizzatori per aumentare il traffico dei contatti di quello che è un riuscitissimo media outlet commerciale e a-ideologico, e che sa essere pluralista e “liberale” (certo, in un’accezione diversa da quella di Croce ed Einaudi) come pochi altri.

dago con la redazione (giorgio rutelli francesco persili federica macagnone riccardo panzetta alessandro berrettoni)

DAGOSPIA LETTURA OBBLIGATA - DA IL GIORNALENell attesa legge Dagospia roberto d'agostinoArbore, Barbara Boncompagni e la redazione di Dagospiadago con la redazione e gli studenti all'ingresso della dining hall dell'oriel college di oxforddago e anna in treno 1Dago in redazione - ph Massimo Sestinianna federici francesco galvanetto dago riccardo panzetta passeggiano al new college di oxforddago e anna 2dago e anna passeggiano a oxfordDago in redazione - ph Massimo SestiniDago in redazione - ph Massimo SestiniDago in redazione - ph Massimo SestiniDago in redazione - ph Massimo SestiniDago in redazione - ph Massimo SestiniDago in redazione - ph Massimo SestiniDago in redazione - ph Massimo Sestiniroberto d'agostino

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa sergio mattarella

FLASH! – PER SOSTENERE I FRATELLINI D’ITALIA CIRIELLI E SANGIULIANO ALLE REGIONALI CAMPANE, SI È SCOMODATO PERSINO IL PRESIDENTE DEL SENATO, IGNAZIO LA RUSSA – CHE LA SECONDA CARICA DELLO STATO FACCIA CAMPAGNA ELETTORALE, FOTTENDOSENE DEL SUO RUOLO ISTITUZIONALE,  NON AVRÀ FATTO PIACERE PER NULLA A SERGIO MATTARELLA – D’ALTRONDE, IL PRESIDENTE LEGHISTA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, LORENZO FONTANA, NON CI PENSA ASSOLUTAMENTE DI SCAPICOLLARSI IN VENETO A SUPPORTO DEL CANDIDATO DEL CARROCCIO, ALBERTO STEFANI…

emanuele filberto di savoia - consulta dei senatori del regno

MONARCHIA UNICA VIA! – SABATO PROSSIMO A PALAZZO BORGHESE DI FIRENZE SI RIUNISCE QUEL CHE RESTA DEI MONARCHICI DE’ NOANTRI, PER LA SERATA DI GALA DELL’ORGANIZZAZIONE “CONSULTA DEI SENATORI DEL REGNO”. OSPITE D’ONORE “SUA ALTEZZA REALE” EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA – NELL’INVITO SONO BEN EVIDENZIALE LE “NOTE DI ETICHETTA”: “È CONSUETUDINE FARE L'INCHINO (C.D. CURTSY) AD UN'ALTEZZA REALE, DINANZI ALLA SUA PERSONA”, “NON È CONSUETUDINE (POICHÉ NON ELEGANTE) UTILIZZARE COSTANTEMENTE I TELEFONI CELLULARI” – AGLI UOMINI È “RICHIESTO IL COSIDDETTO ‘WHITE TIE-CRAVATTA BIANCA’ VALE A DIRE IL ‘FRAC’”. E PER LE DONNE? "È D’UOPO L’ABITO LUNGO. NON SONO AMMESSI..."

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - IERI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE… - VIDEO

2025croserossa croce rossa

CAFONALISSIMO DELLE “CROCEROSSINE” – CHIAMATE LA CROCE VERDE: AL “CHARITY GALA DINNER” CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE (QUALE?), ORGANIZZATO DALLA CROCE ROSSA, SFILA LA "VIA TRUCIS" DI ROMA GODONA: LA FATALE MARIA ELENA BOSCHI CON ROSSETTO-SANGUE, IN COMPAGNIA DI UN UOMO MISTERIOSO (“È SOLO UN AMICO”), LAURA RAVETTO SMALTATA COME UNA VASCA DA BAGNO, CLAUDIA GERINI IN VERSIONE PIERROT (TRUCCO PALLIDO E OCCHIO SPERDUTO), SIMONA BRANCHETTI IRRICONOSCIBILE. E POI OVVIAMENTE LA PREZZEMOLONA DELLE FESTE ROMANE, CIOCIARE E ISTITUZIONALI: CLAUDIA CONTE, CON SCOLLO PERICOLOSO, CHE SI LANCIA SUL MINISTRO NORDIO PER L’IMMANCABILE SELFIE DA AGGIUNGERE ALLA SUA COLLEZIONE - IL ''SUB-DANDY'' MOLLICONE, LA SEMPRE BOMBASTICA-MILF ELEONORA DANIELE, NICOLETTA ROMANOFF, "E-VIRA" CARBONE, MONICA SETTA, BALZARETTI-ABBAGNATO, I DUE JIMMY (GHIONE E CANGIANO)...

gianmarco mazzi teatro alla scala orchestra orchestrali

DAGOREPORT - STROMBAZZI…E MAZZI! OHIBÒ: PER IL SOTTOSEGRETARIO SANREMESE ALLA CULTURA CON DELEGA ALLA MUSICA, GIANMARCO MAZZI, “NESSUNA ORCHESTRA SINFONICA ITALIANA RISULTA AI PRIMI POSTI NEL MONDO” E L’UNICA RICONOSCIUTA “NELLA CLASSIFICA INTERNAZIONALE È LA SCALA CHE È AL 47ESIMO POSTO”. BUM, RULLO DI TAMBURI. L’EX MANAGER DI CELENTANO NON CITA A QUALE CLASSIFICA SI RIFERISCA, MA DOVREMMO AVERLA SCOPERTA NOI: PENSIAMO SI TRATTI DEL LIBRO GIAPPONESE "SEKAI NO OKESUTORA 123", PUBBLICATO NEL DICEMBRE DEL… 1994 - L’ORCHESTRA IN QUESTIONE, PERÒ, NON È L’ORCHESTRA DELLA FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA (QUELLA PAGATA DALLO STATO) BENSÌ LA FILARMONICA DELLA SCALA, OVVERO L’ASSOCIAZIONE PRIVATA FONDATA DAGLI ORCHESTRALI...

viktor orban donald trump volodymyr zelensky maria zakharova matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - TRUMP E PUTIN HANNO UN OBIETTIVO IN COMUNE: DESTABILIZZARE L’UNIONE EUROPEA - SE IL TYCOON ESENTA ORBAN DALL’EMBARGO AL PETROLIO RUSSO, DANDO UN CEFFONE A BRUXELLES, LA RUSSIA FA GUERRA IBRIDA ALL'UE E PENETRA L'ITALIA, VERO VENTRE MOLLE DELL’UNIONE, APPROFITTANDO DEI PUTINIANI DI COMPLEMENTO (PER QUESTO QUELLA ZOCCOLOVA DI MARIA ZAKHAROVA PARLA SPESSO DI FACCENDE ITALIANE) - IL PRIMO DELLA LISTA È SALVINI, CHE ALL’ESTERO NON E' VISTO COME IL CAZZARO CHE E' MA, ESSENDO VICEPREMIER, VIENE PRESO SUL SERIO QUANDO SVELENA CONTRO BRUXELLES, CONTRO KIEV E FLIRTA CON MOSCA - IL CREMLINO PUÒ CONTARE SU TANTI SIMPATIZZANTI: DA GIUSEPPE CONTE AI SINISTRELLI DI AVS, FINO A PEZZI ANTI-AMERICANI DEL PD E AI PAPPAGALLI DA TALK - ANCHE FDI E MELONI, ORA SCHIERATI CON ZELENSKY, IN PASSATO EBBERO PIÙ DI UNA SBANDATA PUTINIANA...