marocchinate stupri in italia truppe marocchine

LA VERITA’ NASCOSTA DELLE MAROCCHINATE - NEL MAGGIO DEL 1944 I SOLDATI MAROCCHINI ARRUOLATI DALL'ESERCITO FRANCESE HANNO COMPIUTO IN ITALIA MIGLIAIA DI SACCHEGGI E VIOLENZE SESSUALI: PERCHE’ NESSUNO LI HA FERMATI? INCAPACITÀ DI MANTENERE LA DISCIPLINA O TACITA CONNIVENZA DEGLI UFFICIALI FRANCESI? CI SONO RESPONSABILITA’ ANCHE DEL GENERALE DE GAULLE CHE AL CULMINE DELLE VIOLENZE SI TROVAVA A POLLECA VICINO FROSINONE? "LA CIOCIARA" DI MORAVIA E IL FILM CON LA LOREN - VIDEO

Gianni Oliva per “la Stampa” - Estratti

 

un reparto di goumiers marocchini

Le chiamiamo "marocchinate" perché i responsabili degli stupri in Ciociaria del maggio 1944, appartenenti al Corps expéditionnaire français (Cef), erano goumiers marocchini, soldati irregolari reclutati dall'esercito francese: si trattava di circa 7.000 effettivi, quasi tutti analfabeti, provenienti dalle montagne del Rif e dell'Atlante. Ma insieme a loro c'erano i 170 ufficiali e i 422 sottufficiali europei che li comandavano e che hanno assistito alle violenze senza fermarle.

 

Parlare di "marocchinate" è un alibi ideologico, perché rinvia all'idea delle vergogne come frutto dell'inciviltà: ciò che accade durante la campagna d'Italia del 1943-45, prima e dopo i fatti della Ciociaria, è invece una modalità consueta della guerra, dove le donne dei popoli vinti pagano in quanto vinte e in quanto donne.

 

Ciò che distingue le "marocchinate" dalla prassi delle occupazioni militari, è solo la concentrazione temporale degli atti turpi.

 

il generale alphonse juin

Andiamo per ordine. Quando gli anglo-americani sbarcano in Sicilia, nel luglio 1943, vi è con loro un Corpo di spedizione francese che si riconosce nel governo in esilio del generale De Gaulle: a comandarlo, il generale Alphonse Juin, che prima è stato in Nord Africa a capo dell'armata coloniale del governo collaborazionista di Vichy, poi si è arreso agli americani e si è schierato con loro.

 

Di questo Corpo fanno parte i goumiers (da goum, squadrone): abituati alla vita dura di montagna, sono destinati alle operazioni più rischiose. Le prime violenze si registrano in Sicilia, subito dopo lo sbarco: donne stuprate e saccheggi nelle case, soprattutto in quelle isolate nella campagna, con vari episodi segnalati in località dei Nebrodi occidentali, nel messinese.

 

Altre violenze vengono denunciate in Campania, dopo lo sbarco del novembre 1943; denunce di stupri vengono presentate ai Reali Carabinieri di Aversa, di Maddaloni, di Santa Maria Capua Vetere, di Teano. Si tratta di episodi isolati, di cui le autorità alleate sono al corrente.

truppe marocchine

 

Le dimensioni mutano tragicamente dopo lo sfondamento del fronte a Cassino. Il 14 maggio le unità di goumiers, attraversando la zona apparentemente insuperabile dei Monti Aurunci, aggirano le linee difensive tedesche nell'adiacente valle del Liri e aprono la strada allo sforzo offensivo alleato su Cassino: è il preludio allo sfondamento della Linea Gustav e alla liberazione di Roma. A partire dal 15, vittoriose sul campo, le truppe del Corpo di spedizione del generale Juin si abbandonano a giorni di barbarie efferata: stupri, saccheggi, assassini, violenze. L'atmosfera è quella della distruzione delle città vinte, descritta nelle opere dei classici.

 

A pagare i prezzi più alti sono le località di Esperia, Castro dei Volsci, Ausonia, Vallemaio, in provincia di Frosinone, e quelle di Lenola, San Felice Circeo, Roccagorga in provincia di Latina. In seguito alle violenze molte donne restano incinte, alcune abortiscono spontaneamente, altre ricorrono alle mammane, decine di bambini nati dalle violenze verranno accolti nell'orfanatrofio di Veroli (FR); non si contano i casi di contagi da sifilide o gonorrea. E non mancano casi di suicidi tra le vittime, sconvolte dall'esperienza subita.

il generale alphonse juin de gaulle

 

Affermare che queste violenze siano state sollecitate dagli ufficiali francesi che comandavano i reparti è storicamente improprio: negli anni Sessanta è stato diffuso un presunto volantino in francese e arabo, nel quale il gen.Juin concedeva agli uomini "50 ore di carta bianca", ma si tratta di un falso perché non è mai stato prodotto l'originale (e la maggior parte dei goumiers era comunque analfabeta). Tuttavia, è certo che il fenomeno non è stato fermato: incapacità di mantenere la disciplina o tacita connivenza? O l'una e l'altra insieme? Il dubbio resta.

 

(...)

 

La storiografia ne ha parlato poco, per l'imbarazzo di ledere l'immagine degli "Alleati liberatori". Lo ha fatto, invece, la letteratura con La Ciociara di Alberto Moravia, pubblicata nel 1957, negli stessi anni in cui le forze politiche riducevano il dramma a una sequenza fredda di cifre e di indennizzi, rimuovendo le vicende attraverso una trattazione burocratica.

civili in ciociaria

 

Moravia propone l'argomento attraverso la figura di Rosetta, rifugiatasi con la madre nelle campagne del Frusinate dopo l'occupazione tedesca di Roma. Giovane inesperta educata all'innocenza, Rosetta viene violentata da un gruppo di soldati nordafricani: «Adesso lui mi stava addosso, io mi dibattevo con le mani e con le gambe, e lui sempre mi teneva fissa la testa a terra contro il pavimento». Il trauma scatena in lei un desiderio di autodistruzione, trasformandola in una donna disillusa che si concede a tutti gli uomini che incontra: l'esercito dei liberatori diventa in questo modo lo strumento per il sovvertimento della morale e di un'alienazione sociale e sessuale che – scrive Moravia – «si sarebbero prolungate nelle nostre anime molto dopo che la guerra fosse finita».

marocchinatemarocchinatemarocchinate1marocchinate La Ciociarail generale alphonse juin de gaullecivili in ciociaria 45

Ultimi Dagoreport

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE USA IN ITALIA, TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELL'ITALOAMERICANA CARISSIMA A TRUMP, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOANTRI - VABBE', A NATALE BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DI ATREJU DEI FRATELLINI DI GIORGIA…

john elkann theodore kyriakou leonardo maria del vecchio

DAGOREPORT - L’OSTACOLO PIÙ TOSTO DELLA TRATTATIVA IN CORSO TRA IL MAGNATE GRECO KIRIAKOU E JOHN ELKANN NON E' L'ACQUISIZIONE DEL GRUPPO GEDI BENSÌ COME “RISTRUTTURARE” UN ORGANICO DI 1300 DIPENDENTI, TRA TAGLI ALLE REDAZIONI LOCALI, PREPENSIONAMENTI E “SCIVOLI”, DI CUI CIRCA 280 GIORNALISTI FANNO CAPO A “REPUBBLICA” E ALTRI 170 A “LA STAMPA” - LA PARTITA SUL FUTURO DEL QUOTIDIANO TORINESE, ASSET CHE NON RIENTRA NEL PROGETTO DI KYRIAKOU, NON ACCELERA CON LA CORDATA VENETA MESSA SU DA ENRICO MARCHI - NEL CASO LA TRANSIZIONE ELLENICA NAUFRAGASSE, LEONARDINO DEL VECCHIO HA CONFERMATO DI ESSERE PRONTO: “NOI CI SIAMO” - “NOI” CHI? ESSENDO “QUEL RAGAZZO'' (COPY ELKANN), DEL TUTTO A DIGIUNO DI EDITORIA, I SOSPETTI DILAGANO SU CHI SI NASCONDE DIETRO LA CONTRO-OFFERTA CON RILANCIO DELL’AZIONISTA DELL’IMPERO DEL VECCHIO, IL CUI CEO MILLERI È STATO ISCRITTO NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI CON CALTAGIRONE E LOVAGLIO, PER LA SCALATA DI MPS SU MEDIOBANCA-GENERALI - E DA TORINO, AVVISANO LE REDAZIONI IN RIVOLTA DI ROMA E TORINO DI STARE ATTENTI: DALLA PADELLA GRECA RISCHIANO DI FINIRE NELLA BRACE DI CHISSÀ CHI...

nietzsche e marx si danno la mano venditti meloni veneziani

VIDEO! “ATREJU E’ IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO, COME DIREBBE ANTONELLO VENDITTI” – GIORGIA MELONI CITA “COMPAGNO DI SCUOLA”, IL BRANO DATATO 1975 DEL CANTAUTORE DI SINISTRA. OVVIAMENTE MARX E NIETZSCHE NON SI DIEDERO MAI LA MANO, NÉ AD ATREJU NÉ ALTROVE. CIÒ È STATO ANCHE IMMAGINATO NELL’ULTIMO LIBRO DI MARCELLO VENEZIANI “NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO”. LO SCRITTORE IPOTIZZA COME MISE EN SCÈNE CHE LA SERA DEL 5 MAGGIO 1882 I DUE SI SIANO TROVATI IN UNA LOCANDA DI NIZZA (DOVE ENTRAMBI PASSARONO). NON SI CAPISCE BENE SE LA MELONI CI ABBIA CREDUTO DAVVERO – VIDEO

giorgia meloni balla ad atreju

GIORGIA, ER MEJO TACCO DI ATREJU! - ZOMPETTANDO COME UN MISIRIZZI, LA MELONI CAMALEONTE HA MESSO IN SCENA CIO' CHE SA FARE BENISSIMO: IL BAGAGLINO DI CORBELLERIE (''QUESTO È IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DANNO LA MANO'') E DI SFOTTO' SU ELLY SCHLEIN: "IL CAMPO LARGO L'ABBIAMO RIUNITO NOI... CON IL SUO NANNIMORETTIANO 'MI SI NOTA DI PIÙ SE VENGO O STO IN DISPARTE O SE NON VENGO PER NIENTE' HA FATTO PARLARE DI NOI" -UBRIACA DI SE' E DEI LECCAPIEDI OSPITI DI ATREJU, HA SCODELLATO DUE ORE DI PARACULISSIMA DEMAGOGIA: NULLA HA DETTO SU LAVORO, TASSE, SANITA', ECC - IDEM CON PATATE SULLA GUERRA RUSSIA-UCRAINA, SUL CONFLITTO STATI UNITI-EUROPA, SUL RUOLO DEL GOVERNO SU DIFESA E IL RIARMO EUROPEO - IN COMPENSO, HA STARNAZZATO DI VITTORIE DEL GOVERNO MA  GUARDANDOSI BENE DI CITARE MINISTRI O ALLEATI; SI E' INFERVORATA PER IL PARTITO MA NON RICORDA CHE L’HA FONDATO CON CROSETTO E LA RUSSA ('GNAZIO E' STATO DEL TUTTO OSCURATO AD ATREJU) - "GIORGIA! GIORGIA!", GRIDA LA FOLLA - OK, L'ABBIAMO CAPITO: C’È UNA PERSONA SOLA AL COMANDO. URGE UN BALCONE PER LA NUOVA MARCHESA DEL GRILLO - DAGOREPORT+VIDEO 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”