mughini natale

LA VERSIONE DI MUGHINI - PER ME LA PAROLA NATALE NON HA ALCUN SIGNIFICATO. DA SEMPRE. NELLA MIA FAMIGLIA ORIGINARIA ERAVAMO TALMENTE POVERI CHE NON CI POTEVAMO PERMETTERE NEPPURE L’ALBERO O QUALCOSA DI SIMILE - QUANTO AI COSIDDETTI REGALI DI NATALE NON NE FACCIO NÉ RICEVO ALCUNO. GLI AUGURI LI FACCIO A TE DAGO, CHE HAI CREATO QUESTA PALESTRA DI LIBERTÀ CHE È IL TUO SITO, DOVE APPAIONO TESTI E SCORRIBANDE CORSARE CHE…

Giampiero Mughini per Dagospia

 

mughini

Caro Dago, non so te che hai una bella e vitale famiglia, ma per me la parola Natale non ha alcun significato. Da sempre. Nella mia famiglia originaria eravamo talmente poveri che non ci potevamo permettere neppure l’Albero di Natale o qualcosa di simile. Poi sono venuto a Roma, dove ho vissuto per 27 anni da solo. Poi è entrata nella mia vita Michela (nonché i nostri due setter, Bibi e Clint) ma a Natale lei va a Milano a godersi la sua vera famiglia, le due figlie e i quattro splendidi nipoti e si porta appresso Clint e Bibi.

 

Quanto ai cosiddetti regali di Natale non ne faccio né ricevo alcuno, o per meglio dire a Michela ho fatto in settembre il regalo che doveva valere come regalo di Natale. Semmai, e siccome mi tengo in gran conto, un regalo me lo sono fatto da me. Quei diavolacci della libreria Pontremoli di Milano hanno scovato una delle pochissime copie preparatorie del libro/diario di Fidel Castro che Valerio Riva aveva come pedinato per anni e anni a trarne un libro della Feltrinelli, al tempo in cui Giangiacomo era pazzo di amore per la gens che aveva conquistato il potere a Cuba.

 

CENONE DI NATALE

Un libro che in definitiva non venne mai alla luce. Ne sopravvissero alcune copie pronte per la stampa, con le annotazioni ai margini di Valerio, che ricordo qui con affetto da quanto era geniale e rompicoglioni. Ebbene quella copia/cimelio me la sono regalata.

 

Per il resto, l’ho detto, per me Natale vale come il 15 giugno o il 15 agosto o il 15 settembre, un giorno da vivere e senza aggiungere altro. Forse un giorno più difficile di altri perché la pizzeria di fronte a casa mia resta chiusa; peccato perché sarebbe stata un’ottima soluzione per la cenetta del 24 a sera. Una cenetta che negli anni avevo fatto spesse volte a casa di Carlo e Marina Ripa di Meana, due amici come non ne avrò mai più nella vita.

 

aldo cazzullo foto di bacco

Quanto agli auguri di Natale, li faccio a te Dago, che hai creato questa palestra di libertà che è il tuo sito, dove appaiono testi e scorribande corsare che non avrebbero diritto di cittadinanza altrove, a cominciare da queste mie “versioni” che avranno sì e no quindici lettori. Altri auguri non ne faccio, o solo a pochissimi. Ad Aldo Cazzullo, uno dei pochi e fidatissimi miei amici, ho scritto che è “mostruosa” l’agevolezza con lui passa da un editoriale di prima pagina sulla politica spagnola a un’ampia e succosissima intervista a Checco Zalone (il quale, sia detto tra parentesi, ha tutto il diritto di far ironia su Dio e i santi). Quando ricevo degli auguri in forma standardizzata _ nel senso che sono stati mandati come a una mailing list _ li cestino immediatamente.

NATALE IN FAMIGLIA

 

Come cestino immediatamente tutti ma proprio tutti i messaggi i post le foto di chi comincia col farti gli auguri per poi esibire e vantare e promuovere qualcosa della sua cita e del suo lavoro

 

Quanto al mio vivere i giorni di festa, me ne verrà qualche difficoltà perché la mia colf e com’è nel suo diritto se ne sta in vacanza. Pagherò in nero, alla faccia del fisco, un paio d’ore a un’altra mia collaboratrice domestica che verrà a rassettarmi l’indispensabile. Che è pochissimo. Sto finendo di leggere Il colibrì di Sandro Veronesi, uno il cui talento lo avevo individuato fin dal tempo in cui faceva un umile lavoro redazionale nello scantinato della Mondadori di via Sicilia. Appena lo finisco comincio un libro che credo sia formidabile a capire il gran casino del nostro Mediterraneo (affare Libia docet), il Breviario mediterraneo di Predrag Matvejevic, di cui Claudio Magris dice che è “un libro geniale e fulmineo”. Auguri, Dago.

Ultimi Dagoreport

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."