victoria cabello

VICTORIA, TANTO DI CABELLO! – "HO PENSATO DI MORIRE. HO AVUTO LA SINDROME DI LYME" (GRAVE INFEZIONE TRASMESSA DALLE ZECCHE) – IL RITORNO IN TV A 'PECHINO EXPRESS' ASSIEME A PARIDE VITALE: “QUESTO PROGRAMMA È STATO UN CALCIO IN CULO. SUPERERÒ LE CRITICHE DEI SOCIAL E ‘STI CAZZI” – PARLA DEGLI EX: MAURIZIO CATTELAN (“NELLA VITA AVREBBE VOLUTO FARE L’AUTORE TV”), L'EGO DI MARCO BALICH (“USEREBBE LA PAROLA PECHINO PER PARLARMI DELLA SUA PROSSIMA CERIMONIA OLIMPICA”), ANDREA ROSSO E SU BARÙ RASSICURA “SULLA SUA FERMA ETEROSESSUALITÀ”

Giovanni Audiffredi per D-la Repubblica

 

victoria cabello 4

Al vertice della piramide della felicità, per il ritorno in televisione di Victoria Cabello, c’è la sua analista: «Ha pensato di prendermi a calci pur di farmi salire sull’aereo di Pechino Express».

 

Al secondo posto, con una dose di letizia ancora da smaltire, si piazza Paride Vitale, fondatore dell’omonima agenzia di comunicazione, istrionico esponente della gauche più o meno caviar milanese, funambolico organizzatore di eventi a cavallo tra arte, design e spirito burlesque: «Senza Paride a fare squadra con me, non sarei mai partita. L’ho invitato io. È l’amico fraterno con l’adeguato tasso di follia necessario. Insieme formiamo il team de: I Pazzeschi».

 

Invece le orecchie di Silvano, il compagno di vita di Victoria, sono tuttora basse. Il suo animo da cocker albino non si è ancora riavuto dallo shock della privazione di amore incondizionato per un numero misterioso di settimane. Infatti, per evitare spoiler, è calata una cortina di adamantio su Pechino Express, la Rotta dei sultani, che dal 10 marzo, ogni giovedì in prima serata su Sky e in streaming su Now, attraverserà 7mila chilometri a partire dalla Turchia e poi verso Uzbekistan, Giordania ed Emirati Arabi, fino al gran finale tra le torri di Dubai. I bookmaker del travel reality show, giunto alla nona edizione e condotto da Costantino della Gherardesca, quotano tra le probabili coppie vittoriose proprio quella Cabello-Vitale.

VICTORIA CABELLO

 

Ma essendo una gara a eliminazione, non è dato sapere fin dove i concorrenti si siano spinti. E poi nel programma – produzione Sky Original realizzata da Banijay Italia – sono in gara altri 9 team, con alcuni nomi di eccellenti giocatori. Per citare i più noti: Rita Rusic, Alex Schwazer, Natasha Stefanenko, Ciro Ferarra, Bugo. Il format è scritto nella pietra: zaino in spalla, un euro al giorno in valuta locale e adios. Chi meglio alloggia e si nutre lo deve solo all’arte di arrangiarsi.

 

Cabello, definisca Pechino Express a telespettatori neofiti.

«È un programma politico. Nel senso che si incarica di ribaltare gli stereotipi culturali di al- cune aree del mondo, dove beccarsi una telecamera in faccia non rende proprio felicioni. Invece, Pechino mostra l’umanità dei popoli e questa edizione mediorientale riserverà inediti orizzonti. Come direbbe Kim Kardashian: Is life changing».

 

CATTELAN CABELLO

Venti camere, 3.500 ore di riprese montate in 13mila ore di lavoro. Quanto c’è di autentico?

«Troppo. Onestamente pensavo che una volta spenta la telecamera, scattasse l’aiutino. Invece dormi per terra e chiedi l’elemosina a persone che vorresti parlassero inglese, anche solo come Matteo Renzi. Sempre pensato di avere spirito di sopravvivenza, eppure ho vacillato».

Le è piaciuto?

«Tantissimo. Non ho grandi talenti, ma ho il dono dell’empatia. È da quando facevo l’inviata a Le Iene che in borsa tengo un paio di mutande e lo spazzolino. Attitudine: pronta a partire».

 

Eppure, ci ha pensato tanto prima di accettare?

«È noto che ho avuto la sindrome di Lyme (grave infezione trasmessa dalle zecche che altera sistema neurologico, cardiaco e articolare, ndr). Ho pensato di morire e ho affrontato un lungo percorso riabilitativo. Ora è passata, ma quell’essere stata in ginocchio condiziona ancora la mia vita.

victoria cabello marco balich

 

È un malessere profondo, ma anche una scusa per fingere di non volere uscire dalla comfort zone faticosamente raggiunta. Comunque, lo step gigante da fare è svegliarsi una mattina e non sentirsi più una persona malata. Pechino è stato un calcio in culo che mi ha dato la grinta per svoltare. Di dimostrare a me stessa che sto bene e ce la posso fare».

 

Timore anche di mostrarsi al pubblico dopo tanto tempo?

«Baratro del giudizio. Ho sempre scritto i miei programmi e detesto non avere il controllo. Ma una volta ho sentito Marina Abramovich al MaXXI raccontare in base a cosa sceglie i suoi progetti. Ha detto: “Se mi terrorizza vuol dire che è giusto, che mi metterà alla prova e dovrò andare oltre me stessa”. Ecco, supererò le critiche dei social e ‘sti cazzi».

 

victoria cabello marco balich

Avrà faticato a tenere in riga la sua frangetta?

«Be’, sembro Linda Blair ne L’esorcista. Michelle Hunziker direbbe: “ma amo me”».

I Pazzeschi hanno anche litigato tra loro?

«Almeno due vaffa al giorno. Ma entrambi sappiamo andare oltre in fretta. Però a Paride la cartina non l’ho lasciata: l’avrebbe persa in un secondo».

 

Vi siete allenati all’avventura?

«Ho studiato inutilmente geografia. Paride ha svaligiato Technogym e si è presentato con un fisicone. Per la quantità di gin tonic che ha bevuto nella vita dovrebbe essere morto».

 

Cabello, con i miei occhi l’ho vista ballare facendo twerking a testa in giù.

«Confesso: sono una party animal senza ritegno. Questo fa punteggio a Pechino e non solo».

Oggi la tv interessante, quella delle piattaforme, si paga.

victoria cabello marco balich

«Ballando con le stelle, Amici, C’è posta per te, sono intrattenimenti di grande qualità non on demand. Se parliamo di ricerca dell’audience, limiterei la performance ai grandi eventi tipo Sanremo. Per cose che fanno parlare: Pechino e Lol. In generale ha senso spendere per la tv».

 

Gruppo d’ascolto per la prima puntata di Pechino con dei suoi ex. Cosa direbbero?

«Tutti in un solo salotto non ci entrano».

 

Limitiamoci ai molto famosi di cui è rimasta buona amica.

«Maurizio Cattelan, che nella vita avrebbe voluto fare l’autore tv, mi vedrà come una performer che lancia messaggi dirompenti. Marco Balich, specialista del “ciao come sto” direbbe “brava” e poi userebbe la parola Pechino per parlarmi della sua prossima cerimonia olimpica. Andrea Rosso si gaserebbe per lo styling definendo il mood: unfuckable. E Barù, sulla cui ferma eterosessualità vorrei rassicurare tutti, si limiterebbe a: “Mi dicono che da quelle parti si mangi divinamente”».

CABELLO ANDREA ROSSO 4

 

Riatterrata in Italia ci è tornata dall’analista?

«Certo, non la scampa. È il momento di un lungo e orgoglioso debriefing».

BARU CABELLOvictoria cabelloparide vitale victoria cabello gianluigi chiappini foto di g a mocchettivictoria cabello stefano seletti ph antinoridesign pride 2019 victoria cabello roberto selva paola barale ph antinorivictoria cabello ph antinoridiletta leotta victoria cabellovictoria cabellovictoria cabelloPOVIA BLASI PANARIELLO CABELLOvictoria cabellovictoria cabelloVICTORIA CABELLO FABRI FIBRAmorgan fedez cabellovictoria cabello nico vascellarivictoria cabello xfactorbarbara d urso e victoria cabello 149 ilaria d'amico;barbara d'urso;victoria cabello trv 0713 copiavittoria cabello VICTORIA CABELLO PARIDE VITALE VICTORIA CABELLO 2

 

Ultimi Dagoreport

nando pagnoncelli elly schlein giorgia meloni

DAGOREPORT - SE GIORGIA MELONI  HA UN GRADIMENTO COSÌ STABILE, DOPO TRE ANNI DI GOVERNO, NONOSTANTE L'INFLAZIONE E LE MOLTE PROMESSE NON MANTENUTE, È TUTTO MERITO DELLO SCARSISSIMO APPEAL DI ELLY SCHLEIN - IL SONDAGGIONE DI PAGNONCELLI CERTIFICA: MENTRE FRATELLI D'ITALIA TIENE, IL PD, PRINCIPALE PARTITO DI OPPOSIZIONE, CALA AL 21,3% - CON I SUOI BALLI SUL CARRO DEL GAYPRIDE E GLI SCIOPERI A TRAINO DELLA CGIL PER LA PALESTINA, LA MIRACOLATA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA FA SCAPPARE L'ELETTORATO MODERATO (IL 28,4% DI ITALIANI CHE VOTA FRATELLI D'ITALIA NON È FATTO SOLO DI NOSTALGICI DELLA FIAMMA COME LA RUSSA) - IN UN MONDO DOMINATO DALLA COMUNICAZIONE, "IO SO' GIORGIA", CHE CITA IL MERCANTE IN FIERA E INDOSSA MAGLIONI SIMPATICI PER NATALE, SEMBRA UNA "DER POPOLO", MENTRE ELLY RISULTA INDIGESTA COME UNA PEPERONATA - A PROPOSITO DI POPOLO: IL 41,8% DI CITTADINI CHE NON VA A VOTARE, COME SI COMPORTEREBBE CON UN LEADER DIVERSO ALL'OPPOSIZIONE?

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...