VIDEO! "E NO! ANCH'IO C'HO DIRITTO ALLA MIA DIMENSIONE. E CHE TE CREDI CHE IO STO A CASA COI RAGAZZINI?" – ELEONORA GIORGI MEMORIES: "CARLO VERDONE CON "BOROTALCO" MI REGALÒ IL RUOLO CHE AMO DI PIÙ, MA I 4 MESI DI LAVORO CON NINO MANFREDI PER "NUDO DI DONNA" SONO STATI UN SUPER CORSO DI CINEMA – CON ANGELO RIZZOLI ERO DETERMINATISSIMA A UNA VITA ESCLUSIVAMENTE PRIVATA. LA COSA PAZZESCA È CHE LUI INVECE NON VOLEVA" – IL RAPPORTO CON ORNELLA MUTI - "TORNARE A RECITARE? SOLO DA PROTAGONISTA" – VIDEO

 

 

Luca Pallanch per "la Verità"

 

eleonora giorgi carlo verdone borotalco

Una sincerità disarmante. Eleonora Giorgi ti guarda con i suoi occhi azzurri, l' unica parte del viso che resiste alle mascherine, ti prende per mano e ti conduce nel suo mondo. Pensi di trovarvi l' effimero, fama e gloria, invece scopri una persona che cerca ancora sé stessa, quasi mancasse sempre un pezzo per ricostruire uno specchio che si è infranto nell' adolescenza. «Non volevo fare l' attrice.

 

eleonora giorgi

Dopo la maturità, mi sono preparata per l' esame di ammissione all' Istituto centrale per il restauro, ma siccome ero andata a vivere con il mio ragazzo, Gabriele Pogany, ho cominciato a fare la modella per guadagnare qualche soldo. Modella! Adesso si intende Naomi Campbell, allora facevi il Carosello... Ho fatto piccole pubblicità per la Safilo, l' acqua Ferrarelle, le calze Omsa, anche il volantinaggio di Radio Voxson insieme a mia sorella. C' è una foto stupenda in cui siamo tutte e due carine e c' è Maurizio Costanzo sporto fuori dalla macchina».

eleonora giorgi nudo di donna

 

Ha fatto anche delle apparizioni in alcuni film...

«Paolo Cavara, grande amico di mio padre, a pranzo ha chiesto a me o a mia sorella di venire a fare un' inquadratura nel suo film La tarantola dal ventre nero.Dovevo dire una battuta, ma mi sono sbagliata!».

 

Roma di Fellini?

eleonora giorgi nudo di donna 2eleonora giorgi nudo di donna

«Compaio nei titoli: sto sulla moto di Pogany...in realtà, era stata assunta proprio la moto! Era esplosa la mania delle moto di grossa cilindrata, ma solo a Roma Nord, quindi Fellini per trovare dei motociclisti ha sguinzagliato la produzione ai Parioli. Fra questi c' era Gabriele, che aveva una Honda 750, appena arrivata. Gli hanno chiesto se voleva partecipare alle riprese, portando l' equipaggio, ovvero io. Su un' altra moto c' era Renato Zero!».

 

Quando ha cominciato a pensare di recitare?

«Per caso. L' agenzia di modelle ha inoltrato la mia foto, insieme a centinaia di altre, al produttore Tonino Cervi che stava cercando una sostituta di Ornella Muti, protagonista de Le monache di Sant' Arcangelo di Domenico Paolella. Sulla scia di quel film stavano preparando il seguito, Storia di una monaca di clausura.

eleonora giorgi nino manfredi nudo di donna 6

 

All' appuntamento con Cervi, proprio perché non avevo intenzione di fare l' attrice, ma ero vanitosa e competitiva con la mia bellissima sorella, mi sono presentata vestita in modo molto originale e Tonino è rimasto incantato. Mi ha presa come protagonista. Poi mi ha offerto di fare un altro film, Appassionata di Gian Luigi Calderone, dove ho conosciuto Ornella Muti, della quale avevo tanto sentito parlare sul set».

 

Ricorda l' incontro con lei?

«Sono entrata in un ufficio, lei guardava verso la finestra, si è girata e aveva delle perle al posto dei denti e due padelle verdi come occhi: ho pensato che fosse la ragazza più bella che avessi mai visto. Io ero piena di curiosità, lei era già felina allora».

 

Nel suo esordio da regista, Uomini & Donne Amori & Bugie, l' ha scelta per interpretare il ruolo di sua madre.

eleonora giorgi nino manfredi nudo di donna 5

«Nel mio film volevo affrontare una questione che non sono mai riuscita a spiegarmi: come mai la bellezza non mette al riparo dal tradimento? Francesca (Rivelli, vero nome di Ornella Muti, ndr) era la più bella di tutte e io avevo bisogno di un' attrice che fosse credibile a 20 anni e a 40-50. Poi lei è mezza estone, io mezza ungherese. Al tempo non avevo fatto quei bei interventi estetici a cui mi sottopongo ogni tanto, non avevo quindi l' immagine adatta per sostenere quella parte».

 

Si è pentita?

eleonora giorgi nudo di donna 5

«Beh, raramente ti capita un ruolo così bello. Francesca ha avuto un' intera pagina di elogi da parte di Lietta Tornabuoni sull' allegato de La Stampa.

Avrei voluto interpretarla io perché conoscevo di più le sfumature della storia: lei è molto carnale, mentre nel personaggio c' era qualcosa di infantile, di gioioso, di incosciente, di ingenuo, ma non mi pento, le sono grata per averlo fatto».

 

Come l' è venuto in mente di debuttare come regista?

«Prescindeva dalla mia volontà. Ero andata a vedere Ci sarà la neve a Natale? di Sandrine Veysset e avevo pianto da sola, al Nuovo Olimpia, un intero pomeriggio. Ho fatto un film e poi ho scritto un libro per fare i conti con la mia vita familiare: mia madre, ragazza bellissima, si è innamorata di mio padre ed è rimasta incinta quando aveva 18 anni.

 

Lei studiava al Cabrini, mentre mio padre era al primo anno di ingegneria. Hanno fatto cinque figli in 12 anni, poi lui se n' è andato perché si è innamorato di un' altra donna, Giulia Mafai. Mia madre ha scoperto Kiko Argüello e i neocatecumenali, che sono diventati la sua nuova famiglia».

eleonora giorgi nino manfredi nudo di donna

 

Fare l' attrice l' ha aiutata o, al contrario, l' ha obbligata sempre a guardarsi dentro?

«Ho intitolato il mio libro Nei panni di un altra perché sono ancora convinta che io la mia vita non l' ho vissuta veramente. Ho vissuto la parte di una parte di me. Se avessi voluto fare l' attrice, avrei studiato al Centro sperimentale perché appartenevo a una famiglia, e a una cultura, che se volevi far qualcosa, ti dovevi preparare. Per fare la restauratrice, infatti, mi stavo preparando, poi il destino ha deciso diversamente».

eleonora giorgi nudo di donna

 

Anche per recitare si è dovuta preparare...

«All' inizio ho fatto un film dietro l' altro, finché ho incontrato Angelo Rizzoli e con lui ero determinatissima a una vita esclusivamente privata. La cosa pazzesca è che lui invece non voleva.

 

Io non avevo forse capito che lui, a modo suo, era molto compiaciuto di avere una moglie brillante, poi aveva a cuore il mio benessere e ragionava per me: è stato un marito pigmalione, quasi un padre, pur avendo solo dieci anni più di me».

eleonora giorgi grand hotel excelsior

 

Era pronta a mollare tutto?

«Sì, non volevo più. È difficile spiegarlo: avrei voluto ricostruire la mia vita stando con lui, invece Angelo mi ha spinto a incontrare Franco Brusati, dopo che Maurizio Costanzo gli aveva mandato la sceneggiatura di Dimenticare Venezia. Nel corso del nostro primo incontro con Franco sono stata molto convincente e abbiamo cominciato a lavorare subito sul copione. In quel momento, non so dire se per ubbidire o compiacere, il mio cuore ha cominciato a battere di nuovo e da quel momento il mio lavoro è ripartito dalla costruzione del personaggio».

 

E da lì cosa è successo?

«L' apice in questo senso non è Borotalco di Carlo Verdone, ma è Nino Manfredi con Nudo di donna. Nino mi ha scelto per interpretare sua moglie pur avendo 30 anni più di me: era più grande di papà! Preparando con lui il film per quattro mesi, è come se avessi fatto tre anni di Centro sperimentale! Abbiamo lavorato sulle battute, sull' accento veneziano, sulla creazione del personaggio, sui suoi obiettivi, sulla sua psicologia, sull' azione delle scene...

 

Fino ad allora avevo sempre costruito il personaggio d' istinto. La prima domanda che facevo a me stessa e poi al regista era: "Tacchi alti o tacchi bassi? Gonna o pantaloni? Capelli sciolti o raccolti?". I registi mi dicevano: "Ma che mi stai chiedendo?". Era la mia maniera primitiva, istintiva, di creare il personaggio. Ho avuto la fortuna di potermi infilare dentro i personaggi senza nemmeno la necessità di crearlo, vuoi perché non c' era la complessità, vuoi perché erano scritti su di me. Poi, in quell' anno, il 1981, è scoppiato il caso P2 che ha coinvolto Angelo...».

eleonora giorgi adriano celentano – grand hotel excelsior

 

Proprio nel suo momento d' oro.

«In quel periodo ho fatto molte commedie di successo, che vanno ancora in onda in prima serata dopo 40 anni: Mani di velluto, Mia moglie è una strega, Borotalco, Grand Hotel Excelsior, Sapore di mare 2, fino a Compagni di scuola».

 

Il ruolo che ama di più nella sua carriera qual è?

«Nadia in Borotalco: è un personaggio femminile scritto come raramente accade in Italia. Lei non è un oggetto, è una protagonista, con un suo sviluppo: "E no!

Anch' io c' ho diritto alla mia dimensione. E che te credi che io sto a casa coi ragazzini?".

eleonora giorgi nino manfredi nudo di donna

È una pennellata che racconta un' epoca, quella in cui noi ragazze siamo uscite di casa.

 

Devo dire che sono riuscita a dare a Nadia, che potrebbe essere quasi petulante perché velleitaria, tutto quel candore intelligente che adoro: sono fiera di quel personaggio e sono molto affezionata a Borotalco. Pensavo fosse il gradino dal quale la mia carriera sarebbe decollata e invece, con il David di Donatello, il Nastro d' argento e il premio del festival di Montréal in braccio, mi hanno fermata. Non me ne sono nemmeno resa conto: ho rifiutato Fantastico 3, perché allora non si usava passare dal cinema alla televisione, e Io, Chiara e lo Scuro e sono andata in America per Gorky Park, che poi non ho fatto".

eleonora giorgi adriano celentano mani di velluto

 

Ha tentato la carriera hollywoodiana?

«Qui ero la bionda, lì mi chiedevano se fossi italiana! L' America è stata un' oasi, di colpo non mi parlavano di Angelo... in Italia se vincevo un premio, era per lui, se facevo un film era per lui, se mangiavo era per lui! Poi ho sentito il bisogno di tornare e ho fatto qualche altro film.

 

ANGELO RIZZOLI E ELEONORA GIORGI NEL

Dopo Compagni di scuola, in cui Verdone mi ha richiamato, ho deciso di smettere e sono andata a vivere in campagna, dove ho scoperto l' agricoltura biologica. Ho fatto il green prima di chiunque altro: ho progettato giardini e parchi, ho ristrutturato casali, ho studiato.

 

C' è stato un periodo che giravo l' Italia per vivai...».

 

La televisione negli ultimi anni l' ha riproiettata nel mondo dello spettacolo...

«Mi piace partecipare ai programmi televisivi. La tv mi ha restituito la libertà di esprimermi. Nel cinema in un minuto devi essere concentrata per esprimere il massimo: bisogna avere un' attenzione al microdettaglio, che riguarda l' anima, l' espressione, tutto quello che stai facendo. E questo vale per l' intera troupe».

 

Non pensa quindi di tornare al cinema?

eleonora giorgi adriano celentano mani di velluto

«Solo se mi arrivasse un ruolo da protagonista. Perché un attore fino ai suoi 80 anni può fare il protagonista, mentre le attrici arrivano a 60-62 anni e si sentono dire: "Che cosa ti faccio fare? La nonna? La zia? La madre sotto pasticche?". Spiegatemi, perché?».

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