putin con i soldati russi

L'ARMATA D'ARGILLA DI PUTIN - L'ESERCITO RUSSO INANELLA ERRORI, PERDENDO UOMINI E MEZZI: CANTONATE STRATEGICHE CONSIDERATE INACCETTABILI DOPO GLI OLTRE 1.400 MILIARDI DI EURO INVESTITI NELL'ULTIMO DECENNIO - LA STIMA DI 2 MILA SOLDATI CADUTI È UNA CIFRA DA INCUBO SE PARAGONATA AI 15 MILA UOMINI PERSI IN 10 ANNI DI AFGHANISTAN - MA IL SEGNALE PEGGIORE È L'UCCISIONE DI DUE GENERALI A DUE STELLE, ANDREI SUKHOVETSKY E VALERY GERASIMOV, CHE SI SONO DOVUTI SPENDERE IN PRIMA LINEA VISTA LA CONFUSIONE AL FRONTE…

Gian Micalessin per “il Giornale

 

soldato ucraino con i corpi dei soldati russi morti alla periferia di irpin, il 1 marzo

«Chiederemo all'esercito di dare informazioni». Le parole del portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, risuonate dopo il disgraziato bombardamento della maternità di Mariupol non lasciano dubbi. A Mosca tira aria di tempesta.

 

La decantata macchina militare «ibrida» del ministro della difesa Sergej Sojgu e dal Capo di stato maggiore Valery Gerasimov non sembra più girare al meglio. Lo dimostrano le cantonate strategiche, con conseguenti perdite di uomini e mezzi, inanellate nei primi quindici giorni di campagna ucraina.

 

soldati russi in ucraina 8

Errori inaccettabili alla luce degli oltre 1.400 miliardi di euro investiti nell'ultimo decennio per ammodernare l'inadeguato esercito ereditato dall'Unione Sovietica. Prendiamo l'aviazione. Dove sono finiti i 440 aerei da combattimento messi in linea tra il 2009 e il 2020 fondamentali per annientare i centri di comando e comunicazione ucraini? Fin qui non si sono praticamente visti.

 

I moderni bombardieri

Su 34 sono stati avvistati solo nei cieli di Kharkiv, distante appena 40 chilometri dal confine russo. Il tutto mentre i 700 missili impiegati contro installazioni radar, aeroporti e centri di comunicazione sembrano aver mancato gli obbiettivi.

 

PUTIN CON I SOLDATI RUSSI

Un insuccesso che ha permesso alle anti-aeree di Kiev, rimaste in gran parte operative, di abbattere, si dice, almeno quattro Su 34. Ai caccia Su 30 e Su 35 e agli elicotteri Mi 28, equivalenti in teoria agli Apache americani, non sta andando meglio.

 

Quando vengono impiegati per difendere le lunghe colonne di mezzi russi dispiegate sul terreno finiscono troppo spesso nel collimatore degli Stinger americani, i missili anti aerei a spalla che già negli anni '80, in Afghanistan, facevano strage di velivoli russi.

 

soldati russi in ucraina 6

Ma il disgraziato bombardamento di Mariupol riserva anche altre domande. La principale riguarda il mancato ricorso alle bombe intelligenti. A differenza di quanto avvenuto in Siria l'aviazione di Mosca sta ricorrendo quasi esclusivamente alle antiquate bombe gravitazionali.

 

Una scelta che, oltre a moltiplicare il rischio di colpire obbiettivi civili, costringe i piloti a sganciare a bassa quota esponendosi ai missili Stinger. Il limitato impiego dell'aviazione e dei droni rende, tra l'altro, ancor più vulnerabili le colonne di carri armati e blindati russi.

 

soldati russi in ucraina 5

Affidate a personale di leva scarsamente motivato, poco esperto e incapace di reagire agli assalti, le colonne sono un facile bersaglio per le unità ucraine pronte a martellarle ai fianchi e nelle retrovie grazie ai missili anticarro Javelin forniti da Stati Uniti e Gran Bretagna.

 

soldati russi in ucraina 4

E a rendere più lento e vulnerabile questo mastodontico dispositivo militare s'aggiungono inadeguatezze logistiche e usura dei mezzi. La colonna lunga sessanta chilometri ferma alla periferia di Kiev si ritrova, di fatto, intrappolata in un gigantesco ingorgo causato dai mezzi paralizzati da guasti meccanici o bloccati, più banalmente, da fango e mancanza di carburante.

 

UCRAINA - SOLDATI UCRAINI LANCIANO UN JAVELIN MISSILE DI FABBRICAZIONE AMERICANA

In quel girone infernale sono prigionieri oltre 15mila soldati alla mercé dei Bayraktar TB-2 i micidiali droni venduti a Kiev dal presidente turco Recep Tayyp Erdogan. E a rendere la situazione più tragica s'aggiungono le temperature scese, da ieri, a meno venti.

 

Soldati russi 5

Uno scenario da incubo per un'armata priva di alloggiamenti e di pasti caldi, ma esposta a continui attacchi. E a far montare la rabbia del Cremlino s'aggiungono le ingenti perdite. L'uccisione di 12mila russi rivendicata da Kiev è sicuramente una smisurata esagerazione. Tuttavia anche i 498 caduti, ammessi una settimana fa da Mosca, rappresentano soltanto parte di un bilancio stimato ormai intorno alle 2mila unità.

 

giornalista cnn riprende scontro a fuoco tra soldati russi e ucraini 1

Una cifra da incubo se paragonata ai 15mila uomini persi in 10 anni di Afghanistan dall'Armata Rossa. Ma il segnale peggiore è forse l'uccisione del generale a due stelle Andrei Sukhovetsky.

 

Una morte seguita, una settimana dopo, da quella del generale di pari rango Valery Gerasimov. Due caduti di alto rango che segnalano come la confusione del fronte costringa i comandanti a spingersi in prima linea per governare un'offensiva destinata, altrimenti, a naufragare nel caos.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – LE REGIONALI SONO ANDATE A FINIRE COME NON VOLEVA, SALTELLANDO FUNICULÌ-FUNICULÀ, GIORGIA MELONI: LA "STATISTA DELLA SGARBATELLA", CHE RISCHIA DI NON TORNARE A PALAZZO CHIGI TRA DUE ANNI, ACCELERA SULLA DOPPIETTA PREMIERATO-LEGGE ELETTORALE, MA NON TUTTO FILA LISCIO A PALAZZO CHIGI: SALVINI E TAJANI SPUTERANNO SANGUE PUR DI OPPORSI ALL’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, CHE FINIREBBE PER CANNIBALIZZARLI - LA LEGA È CONTRARISSIMA ANCHE AL PREMIO DI MAGGIORANZA ALLA COALIZIONE (CON LA SOGLIA AL 40%, LA LEGA DIVENTEREBBE SACRIFICABILE) – ALTRA ROGNA: IGNAZIO LA RUSSA SCENDE IN CAMPO IN MODALITÀ SCASSA-MELONI: HA RINFOCOLATO LA POLEMICA SU GAROFANI E SE NE FOTTE DEI DIKTAT DELLA DUCETTA (FIDANZA SINDACO DI MILANO? NO, MEJO LUPI; PRANDINI GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA? NO, QUELLA È ROBA MIA)

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”