tangenziale est

ANCHE ROMA HA IL SUO "PONTE MORANDI": LA TANGENZIALE EST - LA STRUTTURA E' OBSOLETA, MOSTRA SEGNI DI USURA ED E' TRA GLI "OSSERVATI SPECIALI" DEL COMUNE - DA ANNI PERDE  COSTANTEMENTE CALCINACCI, IL CAMPIDOGLIO HA ANNUNCIATO “NUOVE VERIFICHE” E I RESIDENTI NE CHIEDONO L'ABBATTIMENTO – IN PASSATO SI ERA PENSATO DI SMONTARLA MA IL PROGETTO FU CASSATO DA…

Vincenzo Bisbiglia per "Il Fatto quotidiano"

 

tangenziale est roma 9

Calcinacci e altri detriti che periodicamente piovono sulle strade sottostanti. A volte mettendo a rischio l’incolumità dei passaggi. E oggi, dopo i tragici eventi di Genova, la vecchia Tangenziale Estdi Roma è tornata fra gli “osservati speciali” del comune di Roma, nella lista delle infrastrutture (ponti e sopraelevate) ritenute ormai obsolete e dunque sostanzialmente a rischio.

 

Tanto che ora i residenti di quartieri storici e popolari come Pigneto, San Lorenzo e Prenestino-Labicano sono tornati a chiederne l’abbattimento, recuperando un mood andato avanti per tutti gli anni 2000 e sul quale da tempo erano calate speranza e convinzione.

tangenziale est roma 5

 

Anche perché nello stesso periodo la giunta guidata da Walter Veltroni mise a punto un progetto da circa 200 milioni per un tunnel sotterraneo di quasi 5 km che ne avrebbe dovuto sopperire i flussi di traffico. Piano che l’allora governo Berlusconi non volle finanziare, spedendolo nel dimenticatoio.

 

LA PIOGGIA DI CALCINACCI – Il “mostro” – come lo definisce chi vi abita a ridosso – completato nel 1971 e reso famoso dall’indimenticabile sketch di Paolo Villaggio nel film ‘Il Secondo Tragico Fantozzi’, è già rimasto chiuso per alcune settimane all’indomani del terremoto di Norcia del 30 ottobre 2016 per verifiche strutturali e alcuni interventi di manutenzione, dopo che i vigili del fuoco rilevarono crepe sulla rampa di accesso di via Prenestina.

tangenziale est roma 4

 

Da allora si sono verificati alcuni episodi che hanno fatto crescere la preoccupazione dei residenti.

 

Nel febbraio 2017 un’infermiera e alcuni dipendenti Atac ritrovarono le proprie auto danneggiate dai pezzi di cemento che si sbriciolavano sopra a un parcheggio al Pigneto; il 18 ottobre 2017, alcuni calcinacci si sono staccati all’inizio di via dello Scalo San Lorenzo, danneggiando delle auto in sosta; stessa cosa è avvenuta il 15 giugno scorso, quando la Polizia Locale fu costretta a transennare il sottopasso all’altezza del parcheggio dietro il Cimitero del Verano.

 

tangenziale est roma 3

“La pioggia di detriti, seppur minima, sembra essere costante – avverte Gianluca Santilli, del comitato Pigneto-Tangenziale – per non parlare delle vistose infiltrazioni che si presentano lungo tutta l’infrastruttura”.

 

Nei giorni scorsi il Campidoglio ha annunciato “nuove verifiche” dopo quelle di due anni fa e una cospicua parte dei soldi che verranno stanziati per la verifica statica dei ponti romani sarà dedicata al monitoraggio della sopraelevata che, come detto, sfiora edifici ancora più antichi e sovrasta quartieri molto popolosi.

 

IL PROGETTO DELLA SOTTOVIA –È sul futuro del “mostro” che, però, si torna a dibattere. La Tangenziale Est è vicina a compiere il mezzo secolo (fra 3 anni), sebbene i pilastri in acciaio, solo rivestiti dal cemento, dovrebbero garantire una vita leggermente più lunga all’infrastruttura. “Questo non vuol dire che fra qualche anno non vi sia la necessità di agire con urgenza”, avverte ancora Santilli.

tangenziale est roma 2

 

A prevederne la demolizione, sulla spinta di comitati e associazioni, fu addirittura Francesco Rutelli, già nel 2000: i tecnici realizzarono lo studio di fattibilità di un tunnel di quasi 5 km che avrebbe dovuto collegare il quartiere Arco di Travertino alla Stazione Tiburtina.

 

Il progetto, del costo di circa 200 milioni di euro, fu però osteggiato da una parte dei comitati ambientalisti più radicali e, soprattutto, venne rispedito al mittente dall’allora ministro Pietro Lunardi,  cui Veltroni si rivolse per un co-finanziamento del Cipe e delle Ferrovie dello Stato (con le quali c’era già un accordo di valorizzazione di alcuni terreni intorno alle stazioni periferiche).

tangenziale est roma 6

 

“Questa storia rischia di diventare come quella della Gronda di Genova. La mancanza di visione strategica ci porterà ad agire in emergenza”, dice a ilfattoquotidiano.it il deputato Pd, Roberto Morassut, allora assessore all’Urbanistica delle giunte capitoline di centrosinistra.

 

tangenziale est roma 11

L’APPRODO IN COMMISSIONE – In realtà, il progetto della Sottovia è ancora all’attenzione del Campidoglio. Nel 2016 l’attuale amministrazione ha dato il via al progetto di abbattimento di un altro settore di Tangenziale indipendente da quello “storico”, in pratica un cavalcavia (più recente) di 460 metri davanti alla stazione Tiburtina, sostituito da tempo da un viadotto sotterraneo.

 

tangenziale est roma 10

Nel maggio 2017 lo studio di fattibilità – rivisto e corretto nel 2008 da Risorse per Roma – era anche arrivato in Commissione Mobilità, fra lo scetticismo del direttore del Dipartimento Lavori Pubblico, Roberto Botta, e del presidente di Commissione, Enrico Stefano.

 

Resta il fatto che la Tangenziale Est, ancora oggi, è un’arteria fondamentale tutta la viabilità romana e, come avverte ancora Santilli “qualora si verificasse la necessità di chiuderla o limitarla al traffico bisognerà farsi trovare pronti”.

tangenziale est roma 1

 

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - LA CAPITALE DEGLI AFFARI A MISURA DUOMO, A CUI IL GOVERNO MELONI HA LANCIATO L’ANATEMA “BASTA CON I BANCHIERI DEL PD”, È IN TREPIDA ATTESA DI COSA DELIBERERÀ UNICREDIT DOMENICA PROSSIMA, A MERCATI CHIUSI - SI RINCORRONO VOCI SULLA POSSIBILITÀ CHE ANDREA ORCEL ANNUNCI L’ADDIO NON SOLO ALL’OPS SU BPM MA ANCHE ALLA SCALATA DI COMMERZBANK, PER PUNTARE TUTTA LA POTENZA DI FUOCO DI UNICREDIT LANCIANDO UN’OPS SU GENERALI - DOPO LE GOLDEN MANGANELLATE PRESE SU BPM, ORCEL AVRÀ DI CERTO COMPRESO CHE SENZA IL SEMAFORO VERDE DI PALAZZO CHIGI UN’OPERAZIONE DI TALE PORTATA NON VA DA NESSUNA PARTE, E UN’ALLEANZA CON I FILO-GOVERNATIVI ALL’INTERNO DI GENERALI COME MILLERI (10%) E CALTAGIRONE (7%) È A DIR POCO FONDAMENTALE PER AVVOLGERLA DI “ITALIANITÀ” - CHISSÀ CHE COSA ARCHITETTERÀ IL CEO DI BANCA INTESA-SANPAOLO, CARLO MESSINA, QUANDO DOMENICA IL SUO COMPETITOR ORCEL ANNUNCERÀ IL SUO RISIKO DI RIVINCITA…

parolin prevost

PAROLIN È ENTRATO PAPA ED È USCITO CARDINALE - IN MOLTI SI SONO SBILANCIATI DANDO PER CERTO CHE IL SEGRETARIO DI STATO DI BERGOGLIO SAREBBE STATO ELETTO AL POSTO DI PAPA FRANCESCO – GLI “AUGURI DOPPI” DI GIOVANNI BATTISTA RE, IL TITOLO FLASH DEL “SOLE 24 ORE” (“PAROLIN IN ARRIVO”) E LE ANALISI PREDITTIVE DI ALCUNI SITI - PERCHÉ I CARDINALI HANNO IMPALLINATO PAROLIN? UN SUO EVENTUALE PAPATO NON SAREBBE STATO TROPPO IN CONTINUITÀ CON BERGOGLIO, VISTO IL PROFILO PIU' MODERATO - HA PESATO IL SUO “SBILANCIAMENTO” VERSO LA CINA? È STATO IL FAUTORE DELL’ACCORDO CON PECHINO SUI VESCOVI...

matteo renzi sergio mattarella elly schlein maurizio landini

DAGOREPORT – IL REFERENDUM ANTI JOBS-ACT PROMOSSO DALLA CGIL DI LANDINI, OLTRE A NON ENTUSIASMARE MATTARELLA, STA SPACCANDO IL PD DI ELLY SCHLEIN - NEL CASO CHE UNA DECINA DI MILIONI DI ITALIANI SI ESPRIMESSERO A FAVORE DELL’ABOLIZIONE DEL JOBS-ACT, PUR NON RIUSCENDO A RAGGIUNGERE IL QUORUM, LANDINI ASSUMEREBBE INEVITABILMENTE UN'INVESTITURA POLITICA DA LEADER DELL'OPPOSIZIONE ANTI-MELONI, EMARGINANDO SIA SCHLEIN CHE CONTE - E COME POTRANNO I RIFORMISTI DEM, I RENZIANI E AZIONE DI CALENDA VALUTARE ANCORA UN PATTO ELETTORALE CON UN PD "LANDINIZZATO", ALLEATO DEL POPULISMO 5STELLE DI CONTE E DE SINISTRISMO AVS DI BONELLI E FRATOIANNI? - A MILANO LA SCISSIONE DEL PD È GIÀ REALTÀ: I RIFORMISTI DEM HANNO APERTO UN CIRCOLO IN CITTÀ INSIEME A ITALIA VIVA E AZIONE. MA BONACCINI DIFENDE ELLY SCHLEIN

sergio mattarella giorgia meloni

DAGOREPORT - L'ARDUO COMPITO DI MATTARELLA: FARE DA ARBITRO ALLA POLITICA ITALIANA IN ASSENZA DI UN’OPPOSIZIONE - IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NON VUOLE SOSTITUIRSI A QUEGLI SCAPPATI DI CASA DI SCHLEIN E CONTE, NÉ INTENDE SCONTRARSI CON GIORGIA MELONI. ANZI, IL SUO OBIETTIVO È TENERE IL GOVERNO ITALIANO DALLA PARTE GIUSTA DELLA STORIA: SALDO IN EUROPA E CONTRO LE AUTOCRAZIE – IL PIANO DI SERGIONE PER SPINGERE LA PREMIER VERSO UNA DESTRA POPOLARE E LIBERALE, AGGANCIATA UN'EUROPA GUIDATA DA FRANCIA, GERMANIA E POLONIA E LONTANA DAL TRUMPISMO - LE APERTURE DI ''IO SONO GIORGIA" SUL 25 APRILE E AFD. MA IL SUO PERCORSO VERSO IL CENTRO E' TURBATO DALLL'ESTREMISMO DI SALVINI E DALLO ZOCCOLO DURO DI FDI GUIDATO DA FAZZOLARI...

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”