ARCHITETTO CON PAGA DA SENZATETTO - FACILE FARE I TAGLI COI SOLDI DELLO STATO! LO STUDIO MILANESE LOCATELLI PARTNERS HA CHIESTO AI SUOI COLLABORATORI UNA DECURTAZIONE DEL 40% SULLO STIPENDIO, INVITANDO POI A FARE DOMANDA PER IL BONUS DA 600 EURO CHE IL GOVERNO AVEVA DEDICATO ALLE PARTITE IVA DURANTE IL COVID - ALCUNI, ANCORA IN PROVA, PUR DI NON ABBANDONARE IL POSTO HANNO ACCETTATO DI LAVORARE GRATUITAMENTE “FINO A QUANDO SI RIPRENDERÀ L’ATTIVITÀ”, MA POI...

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Chiara Ugolini per www.mashable.com

 

la mail dello studio locatelli and partners la mail dello studio locatelli and partners

Collaboratori pagati il 40% in meno del compenso. In cambio lo studio invita i giovani architetti freelance a richiedere il bonus di 600 euro allo Stato per compensare. È quello che è successo nello studio Locatelli Partners di Milano. A denunciarlo un ex collaboratore che ha consegnato alla pagina Instagram Riordine degli architetti una mail come prova.

 

I compensi sono stati ridotti del 40% per i mesi di aprile e maggio 2020. A giugno dello stesso anno meno del 20%. Una soluzione che, come dice lo studio stesso nella mail inviata ai propri collaboratori, è stata scelta per "tutelare tutti”.

 

bonus 600 euro bonus 600 euro

Nonostante ciò, racconta a Mashable Italia un ex collaboratore, dopo questo periodo quattro o cinque persone sono state lasciate a casa e non sono state richiamate quando a giugno lo studio ha ripreso a fare colloqui per nuove assunzioni.

 

Sempre nella mail, lo studio Locatelli Partners ricorda ai giovani architetti freelance che per compensare la riduzione del pagamento possono beneficiare dei 600 euro di bonus destinati durante il Covid ai titolari di partite Iva.

 

immagini dal sito dello studio locatelli and partners 1 immagini dal sito dello studio locatelli and partners 1

“Alcuni, soprattutto quelli arrivati da poco, riuscivano così a coprire la riduzione del compenso - sottolinea l'ex collaboratore a Mashable Italia - Per altri, come me, non era sufficiente”.

 

I collaboratori sono poi informati che tre di loro, ancora in prova, pur di non abbandonare lo studio hanno accettato di lavorare gratuitamente "fino a quando si riprenderà l'attività". Locatelli Partners promette anche che "lavoreremo tutti ma per meno tempo". Realtà smentita dall'ex collaboratore che ci ha garantito di aver visto colleghi "non fermarsi nemmeno a Pasqua e Pasquetta".

 

Non è la prima volta che uno studio di architetti fa una richiesta simile ai propri collaboratori e a scoprire il vaso di Pandora è anche in questo caso è la pagina Instagram Riordine degli architetti. Una settimana fa l'account social ha pubblicato un audio in cui i soci dello studio milanese Piuarch, durante il lockdown, hanno chiesto ai propri collaboratori di scontare dai propri compensi il bonus di 600 euro destinato ai titolari di partite Iva. La motivazione è quella di non voler lasciare a casa nessuno ma, come sottolineato dallo studio milanese a Open, l'iniziativa "prevedeva un’adesione volontaria".

 

bonus autonomi partite iva bonus autonomi partite iva

Stessa cosa da Locatelli Partners. "Nessuno ci ha costretto ad accettare il 40% in meno del compenso dovuto. Ma se ti rifiutavi sembravi tu quello che voleva lasciare a casa della gente", sottolinea l'ex collaboratore.

 

Il Covid però ha solo aggravato una realtà, quella dei giovani architetti, già da tempo nota per essere sottopagata e sfruttata. Un mese fa la pagina Instagram ha denunciato la condizione di diversi collaboratori pagati 500 euro al mese per lavorare una media di 15 ore al giorno nello studio di David Chipperfield Milano e ancora prima ha diffuso le rigide regole imposte nel famoso studio di Andrea Caputo.

 

immagini dal sito dello studio locatelli and partners immagini dal sito dello studio locatelli and partners

Il problema infatti, aggiunge l’ex collaboratore, non sono gli studi singoli. “È il sistema e l’Ordine degli architetti deve fare qualcosa al riguardo, perché questa situazione può solo peggiorare”. Non è una novità per i lavoratori del settore, garantisce l’ex collaboratore, che gli studi di architetti tendano ad approfittarsi dei giovani lavoratori che accettano stage gratuiti o con rimborso spese pur di vantare sul curriculum esperienze e commesse famose e importanti.

 

“Nessuno viene più assunto e gli studi sono composti principalmente da architetti freelance che un giorno possono lavorare e il giorno dopo no - aggiunge l’ex collaboratore a Mashable Italia – Non ho mai visto, infatti, in uno studio gente con più di 40 anni, perché dopo un po’ non sopporti più queste condizioni di lavoro e te ne vai. Lo studio comunque non fa nulla per trattenerti".

 

La redazione di Mashable Italia ha contattato lo studio Locatelli Partners e l'Ordine degli architetti della provincia di Milano ed è in attesa di una risposta.

 

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