chiara ferragni uffizi

ARTE LIBERA O A PAGAMENTO? AGLI UFFIZI DI FIRENZE E' APPARSO UN CARTELLO CHE INVITA I VISITATORI A FARE FOTO E VIDEO SOLO PER USO PERSONALE: "SE VUOI POSARE DAVANTI A UN CAPOLAVORO PER VENDERE JEANS, C'E' UN PREZZO" SPIEGANO DALLA GALLERIA - INSORGONO GLI INFLUENCER: "MA COME, CHIARA FERRAGNI SI' E NOI NO?" - UN PORTAVOCE DEL MUSEO: "PER LA FERRAGNI HA PAGATO VOGUE" - LA SMENTITA DEGLI UFFIZI: “UNA NOTIZIA COMPLETAMENTE INFONDATA, E CHE NON ESISTE ALCUN BALZELLO”

Riceviamo e pubblichiamo:

 

FIRENZE - LUNGHE CODE PER ENTRARE AGLI UFFIZI

In merito alla vicenda della presunta "nuova tassa per i blogger" che - senza fondamento - è stato affermato sia stata istituita dalle Gallerie degli Uffizi, il museo chiarisce che si tratta di una notizia completamente infondata, e che non esiste alcun balzello. Esiste, invece, una legge dello Stato, risalente al 1993, quindi aggiornata nel codice dei beni culturali del 2004 ed aggiornata infine nel 2014, che stabilisce come l'uso delle immagini delle opere custodite nei musei possa essere libero se effettuato a titolo privato, scientifico, di cronaca, mentre debba invece essere sottoposto ad un canone qualora invece sia effettuato a scopo commerciale.

 

FILA AGLI UFFIZI PER FERRAGOSTO 1

E', ovviamente, questo il caso qualora si parli di immagini adoperate da guide in corsi offerti online nell'esercizio della loro professione; lo è altresì nel caso di soggetti che promuovano, sui social, la vendita di oggetti che raffigurano, utilizzandole dunque, tali immagini; non lo è affatto per chi, tenendo una pagina social, un blog, o effettuando altre analoghe attività sul web, ne faccia un uso personale, o saltuario, o scientifico, o di cronaca e comunque non di lucro.

 

Anche una recente circolare del Ministero della Cultura chiarisce oltre ogni ombra di dubbio che la proprietà intellettuale delle opere custodite nei musei debba essere tutelata, e l'utilizzo di immagini per tour virtuali da parte di guide abilitate alla professione sottoposto a canone. Le Gallerie degli Uffizi si limitano dunque a rispettare, come devono, le leggi dello Stato e le disposizioni ministeriali.

Tommaso Gallicani

Galleria degli Uffizi - Firenze

 

Edoardo Semmola per Corriere.it

 

CHIARA FERRAGNI EIKE SCHMIDT

Arte libera? O arte a pagamento? Nel giorno della riapertura degli Uffizi si accende un nuovo terreno di dibattito tra la direzione del museo e il mondo delle guide e dei blogger d’arte sull’utilizzo delle immagini sui social.

 

«Il direttore Schmidt vuole che si paghi per poter mostrare l’arte sui social» è l’allarme sollevato da alcune guide che lavorano anche online e che in questo primo giorno di apertura hanno trovato «un cartello in cui si diceva che era vietato fare video e che le foto dovevano essere solo ad uso personale privato». 

 

Tutto è iniziato i primi giorni dell’anno quando, durante la chiusura per la pandemia, «c’è stato un incontro tra il direttore Eike Schmidt e alcuni rappresentanti delle guide turistiche dove è stato fatto presente la necessità d’ora in poi di pagare un canone mensile per l’utilizzo via social o internet delle immagini delle opere della collezione».

 

FERRAGNI UFFIZI 4

Lo racconta la guida e blogger fiorentina Sara Innocenti, la «inflorencer» come si auto-definisce scherzando, autrice da quattro anni sui suoi seguitissimi profili e blog di una rubrica di divulgazione d’arte.

 

«In questi ultimi anni hanno richiesto il mio contributo professionale musei cittadini importanti come quello di Palazzo Vecchio e il Museo Novecento, per la pubblicazione di immagini d’arte e la loro divulgazione, e ora mi sento richiedere dei soldi per mettere su Instagram la foto di un’opera d’arte degli Uffizi? Sinceramente mi sono sentita, diciamo così, spaesata, da questa nuova “regola” del direttore Schmidt. Mi sono confrontata con alcune colleghe che hanno partecipato all’incontro di gennaio e di fronte ad alcune nostre email che chiedevano delucidazioni, la direzione ha risposto che se l’uso delle immagini è continuativo e non sporadico sarà richiesto un canone forfettario».

 

chiara ferragni agli uffizi

Anche sul sito del museo è apparsa nella sezione «Qualche regola da seguire!» (col punto esclamativo) questa richiesta: «Precisiamo che secondo il decreto legge 83/2014 articolo 12 comma 3, è permesso scattare fotografie alle opere (ad esclusione di quelle esposte nelle mostre temporanee) ai fini di uso personale e di studio, purché senza l’ausilio di cavalletti o luci aggiuntive. Per ulteriori diversi utilizzi (pubblicazioni o usi derivati anche per scopo commerciale) va richiesta apposita autorizzazione e corrisposto, ove previsto, il pagamento di un canone».

 

Alcune guide e blogger hanno chiesto lumi ai loro avvocati per capire l’effettiva portata della norma. «Ci hanno spiegato – prosegue Sara Innocenti – che è una richiesta molto strana e che per la legge è consentito l’uso gratuito delle immagini se a fini non commerciali ma di promozione culturale del territorio: e quello che faccio è esattamente la promozione culturale, nessuno paga per vedere i miei contenuti».

 

La pagina Instagram di Sara Innocenti

Quello che la influencer Sara non si sa spiegare è: «Prima inviti Chiara Ferragni a fare le foto in galleria, quindi a lei è consentito, e poi a me che faccio promozione culturale mi fai pagare? Ma perché?». Dalla direzione del museo nessun commento.

 

Dagonota

 

chiara ferragni agli uffizi 5

Secondo il Times, che cita un generico portavoce degli Uffizi, anche per il servizio realizzato da Chiara Ferragni lo scorso anno presso la Galleria c'è stato un esborso in denaro. «La verità? La rivista Vogue ha pagato gli Uffizi perché la Ferragni venisse fotografata qui».

 

«Se pubblichi la foto di uno dei dipinti per aiutare il tuo profilo va bene, ma se lo fai per vantaggio commerciale, per vendere un prodotto, ti chiediamo di pagare una commissione. Se vuoi posare per una foto davanti alla Nascita di Venere di Botticelli per vendere jeans c'è un prezzo», ha detto il portavoce. E il Times fa notare che la pagina Instagram di Innocenti si collega a un sito di vendita al dettaglio di abbigliamento.

chiara ferragni agli uffizi 2eike schmidtchiara ferragni agli uffizi 1

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