atac bombolette peperoncino

ATAC-CATEVE ALLE BOMBOLETTE AL PEPERONCINO - RESSE PER SALIRE A BORDO, AGGRESSIONI DA CHI È SENZA MASCHERINA, GLI AUTISTI DI ROMA SI ARMANO CON LO SPRAY URTICANTE – LA PREOCCUPAZIONE PER SETTEMBRE CON LE SCUOLE CHE RIAPRIRANNO: “COME LI TIENI A DISTANZA DI SICUREZZA SE QUANDO ARRIVI ALLA FERMATA C'È GIÀ LA FOLLA? E SIAMO AD AGOSTO...” -DISTANZA, ORARI E MASCHERINE COSÌ SI SALIRÀ SULLO SCUOLABUS (LA FEBBRE DOVRÀ ESSERE MISURATA A CASA)

L. De Cic. Per il Messaggero

 

atac bombolette peperoncino

Gli autisti dei bus di Roma si preparano alla grande ressa di settembre: le scuole che riapriranno, i mezzi nuovi che mancano all'appello, la scalcinata flotta di Atac costretta agli straordinari con la capienza sforbiciata del 40%. E le regole Covid sempre più difficili da far rispettare.

 

«Come li tieni a distanza di sicurezza se quando arrivi alla fermata c'è già la folla? E siamo ad agosto...», commentavano per esempio due conducenti, l'altro ieri, al capolinea di piazzale Clodio, vicino al tribunale. In attesa che il Campidoglio presenti alla Regione il piano per reggere l'urto delle riaperture (non solo di elementari, medie e licei, ma anche di tanti uffici ancora in modalità smart working), gli autisti si organizzano in proprio.

 

atac bombolette peperoncino

A colpi di spray al peperoncino. Un sindacato, la Faisa Sicel, ha già iniziato a distribuire le bombolette di urticante ai propri iscritti. A fornire le scorte è la palestra che da luglio, sempre su richiesta delle corporazioni interne, sta tenendo i corsi di autodifesa per i dipendenti Atac: lezioni di Muay Thai, la boxe thailandese, ma anche Krav Maga, un sistema di combattimento israeliano che mischia wrestling, aikido, judo e karate. Due soluzioni, i corsi di boxe e lo spray al peperoncino, per uno stesso problema - l'aumento delle risse a bordo e gli agguati agli autisti - a cui si prova a far fronte con risposte securitarie fai-da-te.

 

atac bombolette peperoncino

CALCI PER UNA MASCHERINA L'ultimo episodio di cui si ha notizia risale a quattro giorni fa: alle cinque del mattino, a Vigne Nuove, un autista del 310 è stato bersagliato di colpi da una gang di 5 ragazzini. Il motivo? Aveva chiesto d'indossare la mascherina. Non è un caso isolato.

 

L'Italpol, la società di vigilanza delle fermate Atac, ha contato quasi 40 episodi di aggressione in un mese, tra giugno e luglio. «Il problema della violenza a bordo esiste da prima del Covid, ma ormai - spiega Claudio De Francesco, il segretario della Faisa Sicel - quasi tutte le zuffe sui mezzi pubblici avvengono per questo: calca, distanze non rispettate, mascherine non indossate dai passeggeri. Visto che l'azienda fa poco o nulla, ci pensiamo da soli». Ecco allora le bombolette spray.

atac bus 19 in fiamme

 

Un'idea circolata già tre anni fa, a dicembre 2017, dopo una sequela di risse tra Ostia e il Tuscolano: l'Atac presentò un piano «anti-aggressioni», che includeva appunto le bombolette urticanti per quasi 6mila autisti. La partecipata assicurava «la dotazione di spray al peperoncino da inizio 2018».

 

Invece non se n'è fatto nulla. Il progetto riemerge ora, senza l'avallo istituzionale dell'amministrazione di Virginia Raggi, né della società dei trasporti. Se la vedranno, da soli, autisti e sindacati. Anche se maneggiare con troppa disinvoltura questi strumenti può essere pericoloso.

 

COME SI SALIRA' SULLO SCUOLABUS 

A.G.per il Messaggero

 

Distanziamento di almeno un metro all'entrata dello scuolabus, obbligo delle mascherine durante il viaggio e marker segnaposto, febbre misurata a casa da mamma e papà. Sono alcune delle regole stabilite nelle linee guida per il trasporto scolastico, diffuse dalla ministra dei Trasporti, Paola De Micheli.

 

caos trasporti a roma 1

Un documento, allegato al Dpcm del 7 agosto, in cui sono definite «misure omogenee di sicurezza per il trasporto degli alunni che frequentano fino alla scuola secondaria di primo grado, in vista della ripresa dell'attività didattica su tutto il territorio nazionale».

 

Le misure di prevenzione generale sono «di competenza dei genitori» e comprendono «la misurazione della febbre a casa degli studenti, prima della salita sul mezzo di trasporto». È vietato far salire sul mezzo di trasporto, per raggiungere la scuola, gli studenti «in caso di febbre o nel caso in cui gli stessi siano stati a contatto con persone affette covid-19 nei quattordici giorni precedenti».

 

L'IGIENIZZAZIONE Le misure specifiche per il trasporto scolastico prevedono inoltre igienizzazione, sanificazione e disinfezione degli scuolabus almeno una volta al giorno. L'areazione dovrà essere «possibilmente naturale e continua» e dovranno essere presenti «detergenti per la sanificazione delle mani degli alunni».

 

atac fuori servizio

LA DISTANZA Gli alunni alle fermate dovranno rispettare il distanziamento di un metro, «facendo salire il secondo passeggero dopo che il primo si sia seduto». Dovranno essere evitati i contatti ravvicinati «anche alla discesa dal mezzo: i ragazzi avranno cura di non alzarsi dal proprio posto se non quando il passeggero precedente sia sceso».

 

Non è consentito avvicinarsi al conducente e, se presente, non va occupato il posto vicino. L'obbligo di indossare la mascherina non si applica per «gli alunni di età inferiore ai sei anni, nonché agli studenti con forme di disabilità non compatibili con l'uso continuativo dei dispositivi di protezione delle vie aeree».

 

GLI AUTISTI Agli operatori del trasporto scolastico, addetti all'assistenza degli alunni disabili, in base al protocollo del ministero dei Trasporti, «è raccomandato l'utilizzo di ulteriori dispositivi (oltre alla mascherina chirurgica, guanti in nitrile e dispositivi di protezione per occhi, viso e mucose) qualora non sia sempre possibile garantire il distanziamento fisico dallo studente».

autobus atac

 

La distribuzione degli alunni a bordo «viene definita mediante marker segnaposto, per garantire il distanziamento di un metro all'interno dei mezzi, limitando così la capienza massima».

 

LE FASCE ORARIE Gli scuolabus potranno avere delle fasce orarie, che potranno iniziare fino a 2 ore prima dell'ingresso a scuola. «Il Comune», si legge nel documento, «può determinare sulla base delle necessità le fasce orarie, ma non oltre le due ore antecedenti l'ingresso usuale a scuola e un'ora successiva all'orario di uscita previsto». Questo per evitare che gli studenti siano costretti a orari impossibili.

bimbo scuolabus

 

C'è poi una norma che inserisce una deroga allo scuolabus super affollato: «È consentita la capienza massima del mezzo di trasporto scolastico nel caso in cui la permanenza degli alunni nel mezzo nella predetta modalità di riempimento non sia superiore ai 15 minuti». Altre deroghe «nel in caso sia possibile l'allineamento verticale degli alunni su posti singoli e sia escluso il posizionamento faccia a faccia». Infine potranno stare seduti vicini gli alunni «che vivono nella medesima unità abitativa».

 

paola de micheli 1

I FONDI Non c'è però solo il problema degli scuolabus. Ben più grave è quello di bus e metro. I Comuni chiedono al ministero dei Trasporti 200 milioni per organizzare il trasporto pubblico locale in vista della riapertura delle scuola. Soldi per affittare, comprare bus, pullman etc. L'intenzione della De Micheli è quella di adottare «su tutto il territorio nazionale misure di sicurezza omogenee per il trasporto dedicato, cui ottemperare con cura, nel rispetto della normativa sanitaria e delle misure di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica».

scuolabusSCUOLABUSbimbo scuolabus

Ultimi Dagoreport

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)