fedez selvaggia lucarelli pandoro gate il vaso di pandoro carlo de benedetti

IL BALOCCO-GATE È SOLO LA PUNTA DELL'ICEBERG  - NEL LIBRO “IL VASO DI PANDORO” SELVAGGIA LUCARELLI INFILA LA PENNA NELLE OPERE DI BENEFICENZA POCO CHIARE DI FEDEZ: OPERAZIONI STROMBAZZATE SUI SOCIAL IN CUI PROMETTEVA DI DEVOLVERE  FANTASTILIONI E DI CUI, ALLA FINE, NON SE N'È SAPUTO PIÙ NULLA - UN CASO SU TUTTI: NEL 2016 IL RAPPER AVEVA ANNUNCIATO CHE AVREBBE DEVOLUTO IL RICAVATO DI TRE MESI DELLE HIT “VORREI MA NON POSTO” E “ANDIAMO A COMANDARE” AI TERREMOTATI DEL CENTRO ITALIA. FEDEZ, PERÒ, NON HA MAI COMUNICATO L’AMMONTARE DELLA CIFRA DONATA, CHE SAREBBE STATA DI POCHE MIGLIAIA DI EURO - I SOLDI ALLA FONDAZIONE TOG DI CARLO DE BENEDETTI E LA TELEFONATA DI LAMENTELE ALL'ALLORA DIRETTORE DI "DOMANI", STEFANO FELTRI...

DAGONOTA

 

fedez col nuovo cane 4

Verrebbe da dire che la beneficenza, quella opaca e realizzata in maniera superficiale, doveva essere una questione di famiglia in casa Ferragnez.

 

Se il caso pandoro-gate di Chiara Ferragni è deflagrato a tal punto da finire in tribunale, meno si è parlato delle tanto strombazzate opere di bene, rigorosamente a favore di smartphone, dell’ex marito Fedez.

 

A stanarlo ci ha pensato Selvaggia Lucarelli che, nel libro “Il vaso di pandoro”, ha infilato la penna nelle innumerevoli operazioni poco trasparenti del rapper.

 

Una su tutte. La promessa nel 2016 di devolvere il 100% dei ricavati di tre mesi di “Vorrei ma non posto” e di “Andiamo a Comandare” ai terremotati del Centro Italia. Risultato? Fedez non ha mai comunicato l’ammontare della cifra donata che, secondo le fonti della Lucarelli, sarebbe di poche migliaia di euro.

 

SELVAGGIA LUCARELLI - IL VASO DI PANDORO - ASCESA E CADUTA DEI FERRAGNEZ

Ps: All’indomani del pandoro-gate tutti hanno notato come Fedez non si fosse speso più di tanto nel difendere la moglie.

 

Ma se sui social le spiegazioni latitano, il rapper è passato direttamente ai fatti chiamando Stefano Feltri, il direttore di “Domani”, giornale che aveva fatto deflagrare il caso pandoro con gli articoli di Selvaggia Lucarelli.

 

E come mai il rapper si sentiva in diritto di poter alzare il telefono per lamentarsi di un’inchiesta? La risposta di Feltri: «È che Fedez tra le altre cose fa delle donazioni alla fondazione di De Benedetti, la Fondazione Tog».

 

FEDEZ E LA BENEFICENZA

Estratto da "il Vaso di Pandoro", di Selvaggia Lucarelli (ed. PaperFirst) 

 

"Il rapper, che non è mai stato indagato per operazioni benefiche ed è estraneo alla vicenda Pandoro, è però, dei due, quello che nell’ambito della beneficenza si è mosso di più e in maniera talvolta confusa, talvolta discutibile. È anche colui che in un programma rai, dopo il Pandoro Gate, ha dichiarato di non aver saputo niente della storia fino alla multa. Peccato che

selvaggia lucarelli

la mia inchiesta fosse uscita un anno prima, quindi le modalità della moglie nel gestire la beneficenza gli erano note da ben prima della multa. E gli erano andate bene. Sono gli effetti

 

della multa, evidentemente, a essergli andati meno bene. Nel suo caso, comunque, le criticità nelle dinamiche donative sono: operazioni benefiche mescolate ad attività commerciali, la

frequente mancanza di informazioni sulle modalità e gli esiti di sue iniziative benefiche, una propensione alla spettacolarizzazione del bene.

fedez 2

 

Terremoto ad Amatrice, agosto 2016.

Il 24 agosto, in piena notte, un forte terremoto rade al suolo i paesi di Amatrice, Accumoli e Arquata. Molti personaggi noti si mobilitano per aiutare. Fedez pubblica un video sui suoi canali social: “Faccio questo video per chiedervi una mano. Da oggi Newtopia [la precedente agenzia musicale di Fedez e J-Ax, Ndr] devolverà gli incassi e gli utili della vendita dei propri singoli, di Vorrei ma non posto e di Andiamo a comandare a un’iniziativa promossa dal «Fatto» e dal Comune di Amatrice per la costruzione di un asilo e una scuola elementare.

 

Nella nostra testa sarebbe stato fantastico se Google e Apple avessero rinunciato alla propria commissione che si aggira intorno al trenta per cento sulle vendite. Spero che gli artisti ci seguiranno perché penso che sia ora di far vedere di cosa sono capaci gli italiani quando è il momento di stare uniti, quindi grazie mille!”

 

chiara ferragni e il pandoro balocco

Anche i cantanti Fabio Rovazzi e J-Ax sostengono l’appello dai loro canali. J-Ax dice: “Noi artisti di Newtopia, insieme alle nostre case discografiche, abbiamo deciso di fare un piccolo gesto immediato: oltre alle nostre personali donazioni abbiamo deciso di devolvere il cento per cento dei ricavati di Vorrei ma non posto e di Andiamo a comandare dei prossimi tre mesi”.

 

Tutto molto bello, ma poi? Fedez non ha mai comunicato l’ammontare della cifra donata. Secondo le mie fonti sarebbe di poche migliaia di euro. Un po’ pochino per essere «gli incassi e gli utili» di due singoli di quel successo.

 

Eppure sarebbe stato importante informare i consumatori di come sia andata a finire quell’operazione lanciata con tanta enfasi, anche perché sui social ci sono pagine che scrivono di aver modificato la propria playlist in virtù della scelta di Fedez, proprio al fine di devolvere in beneficenza i download di Vorrei ma non posto e Andiamo a comandare. […]"

 

Il disco Le palle di Natale, dicembre 2017

fedez 1

Fedez pubblica su Instagram il video di Le palle di Natale, una canzone natalizia acquistabile online. «L’intero ricavato della canzone verrà donato all’associazione Noi per gli Animali Onlus», si legge nella didascalia. La stampa riprende la buona azione di Fedez. Ho quindi telefonato all’associazione, un’organizzazione di volontariato di Barlassina (MB), per sapere a quanto ammontasse la cifra donata, visto che l’importo non era mai comparso in successive comunicazioni del rapper. «La donazione finale è stata di mille euro.

 

Eravamo entusiaste, convinte che questa cosa ci avrebbe permesso di diventare un’oasi felina, siamo rimaste un po’ male…», mi ha risposto la responsabile dell’associazione. «Ma va bene così, siamo una piccola realtà. E comunque abbiamo girato quattrocento euro a un canile».

CARLO DE BENEDETTI

 

Insomma, Fedez lancia un singolo annunciando che lo scopo è benefico e i ricavi andranno ai poveri cani abbandonati, realizza il video del singolo diretto da Luis Sal con i cagnolini che hanno il muso triste e i cappellini di Natale in testa, l’iniziativa viene rilanciata da ansa, «Corriere della Sera» e tutte le principali testate nazionali e tutto questo in cosa si traduce? In mille euro che il rapper multimilionario fa arrivare alla onlus. Chi ci ha guadagnato di più, i cani o Fedez?

[…]

 

STEFANO FELTRI

Fedez - De Benedetti: la chiamata del rapper al direttore di "Domani" dopo il pandoro-gate

[…] Fedez non dice nulla pubblicamente. Passa alle azioni: telefona direttamente all’editore del giornale Carlo De Benedetti lamentandosi dell’inchiesta. Domando al direttore Stefano Feltri a che titolo lo faccia: «È che Fedez tra le altre cose fa delle donazioni alla fondazione di De Benedetti, la Fondazione tog», mi spiega (tog è un centro di riabilitazione per bambini con patologie neurologiche fondato dall’imprenditore ed editore Carlo De Benedetti).

 

ferragni fedez

Insomma, ancora una volta si finisce per parlare di beneficenza. Dunque Fedez finanzia il centro di uno degli uomini più ricchi e influenti del Paese (che in quel momento è l’editore del giornale per cui lavoro) e questo rapporto gli consente di lamentarsi di un’inchiesta. Sia chiaro, l’editore non esercita su di me alcuna pressione, il direttore ancor meno, ma non è un episodio simpatico.

MEME SU CHIARA FERRAGNI E IL PANDORO BALOCCOcarlo de benedettiselvaggia lucarelliselvaggia lucarellimeme sulle imbarazzanti scuse di chiara ferragni per il caso pandoro 2meme sulle imbarazzanti scuse di chiara ferragni per il caso pandoro 1chiara ferragni e le uova di pasquastefano feltri

chiara ferragni fedez 2chiara ferragni fedezchiara ferragni fedez 1fedez col nuovo cane 1

Ultimi Dagoreport

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…