rapina milano credit agricole

LA BANDA DEL BUCO - IL COLPO ALLA FILIALE “CREDIT AGRICOLE” DI MILANO E’ IN STILE “LA CASA DI CARTA” - UN LAVORO PULITO: IN SEI SONO ENTRATI NEL CAVEAU ATTRAVERSO LE FOGNE, DA CUI SONO ANCHE SCAPPATI DOPO AVER SVALIGIATO UNA VENTINA DI CASSETTE DI SICUREZZA - C’ERANO DUE BASISTI A DARE SUPPORTO - I BANDITI HANNO LAVORATO CON CURA AL COLPO STUDIANDO LA RETE FOGNARIA, UN LABIRINTO DI 1.500 CHILOMETRI E CON 43 MILA TOMBINI CHE PERCORRE IL SOTTOSUOLO DELLA CITTÀ…

Claudia Guasco per “il Messaggero”

 

milano, rapina alla filiale di credite agricole di piazza ascoli 9

Il direttore esce dalla filiale ancora scosso, con un sacchetto del ghiaccio premuto sulla nuca. Uno dei rapinatori lo ha colpito con il calcio della pistola. «C' è stata una breve colluttazione - racconta Paolo Blasetti - ma non hanno infierito contro di me».

Un lavoro pulito, pianificato alla perfezione, organizzato da gente esperta che non ha bisogno di sparare. Ore 8.35 di martedì mattina, sportello del Credit Agricole di piazza Ascoli, in zona città Studi a Milano. È questo l' obiettivo del commando, sei persone più i basisti: i primi due, armi in pugno, fanno irruzione dall' ingresso principale, i complici spuntano da un buco nel pavimento, collegato alla rete fognaria. Ed è da qui che alla fine scappano tutti, dopo aver tenuto i dipendenti in ostaggi e arraffato una ventina di cassette di sicurezza.

milano, rapina alla filiale di credite agricole di piazza ascoli 8

 

CASSAFORTE A TEMPO

È stata una rapina vecchio stile, con una preparazione meticolosa. Niente spranghe e molotov come è accaduto cinque anni fa nella storica gioielleria svizzera Frank Muller di via della Spiga, depredata in 55 secondi. In questo caso la banda puntava al bersaglio grosso, il caveau, e si è presa tutto il tempo necessario per farlo.

 

Tant'è che quando la polizia arriva davanti alla banca, gli aggressori sono ancora dentro: prima di darsi alla fuga infilandosi nel cunicolo lungo un metro e largo 80 centimetri svuotano un estintore anti incendio nella sede per oscurare la visibilità e confondere gli agenti. «Sono entrati dalle fogne e hanno chiesto di aprire il caveau, hanno cercato di svaligiare le cassette di sicurezza. Poi sono usciti dallo stesso buco nel pavimento», riferisce il direttore della filiale, 48 anni.

milano, rapina alla filiale di credite agricole di piazza ascoli 7

 

«Eravamo in tre all'interno dell' agenzia, me li sono trovati davanti e ho urlato: C'è una rapina. Una collega è riuscita a scappare». Rovinando il piano e facendo scattare l'allarme. Una decina di volanti circonda la filiale, i poliziotti con giubbotto antiproiettile e fucile M12 sono pronti a intervenire ma non c' è nessuna trattativa né irruzione: quando i due ostaggi escono i malviventi sono già spariti.

 

Secondo gli investigatori l' intenzione del gruppo era attendere l' apertura della cassaforte temporizzata. I banditi hanno lavorato con cura al colpo studiando la rete fognaria, un labirinto di 1.500 chilometri e con 43 mila tombini che percorre il sottosuolo della città, ma non hanno messo in conto la fuga della donna avvisata dal direttore. Perciò hanno cambiato il programma in corsa: impossibile aspettare l' accesso al caveau, si sono accontentati di portare via alcune cassette di sicurezza il cui contenuto è in fase di valutazione.

 

milano, rapina alla filiale di credite agricole di piazza ascoli 5

Quando Blasetti si è accorto di essere circondato si è arreso, accettando di aprire la stanza con i preziosi. Nel giro di un quarto d' ora il commando era fuori, sopra e sotto Milano è scattata la caccia ai rapinatori. Alcuni agenti si sono calati nei tombini, riemergendo con le tute bianche sporche di fango, mentre i colleghi setacciavano il quartiere, dove ogni martedì c' è un frequentato mercato rionale che ha agevolato la fuga.

 

COLPO FOTOCOPIA NEL 2016

milano, rapina alla filiale di credite agricole di piazza ascoli 1

Gli investigatori della squadra mobile, diretti da Marco Calì, stanno visionando le immagini delle telecamere di sorveglianza che potrebbero aver filmato dettagli utili prima di essere tutte oscurate con spray nero. La scientifica ha lavorato ore per raccogliere impronte nella speranza che i rapinatori abbiano commesso un errore e che quelle tracce siano contenute nel database della polizia.

 

milano, rapina alla filiale di credite agricole di piazza ascoli 3

Su un punto gli investigatori concordano: i banditi non erano dilettanti, sono in pochi in grado di realizzare un attacco del genere. Come quello messo a segno il 12 agosto 2016 alla banca popolare di Novara, in viale Regina Giovanna: per cinque notti il gruppo ha scavato un tunnel lungo sei metri e largo 70 centimetri con trapani e picconi, sotto la filiale, calandosi nel sottosuolo da un tombino a prudente distanza dalla sede e percorrendo la rete fognaria. Ricco il bottino, con un centinaio di cassette scassinate. I malviventi non sono mai stati presi, la banca è a 500 metri da quella assaltata ieri.

milano, rapina alla filiale di credite agricole di piazza ascoli 11RAPINA IN BANCA A MILANO RAPINA IN BANCA A MILANO RAPINA IN BANCA A MILANOmilano, rapina alla filiale di credite agricole di piazza ascoli 10milano, rapina alla filiale di credite agricole di piazza ascoli 12milano, rapina alla filiale di credite agricole di piazza ascoli 2

Ultimi Dagoreport

nando pagnoncelli elly schlein giorgia meloni

DAGOREPORT - SE GIORGIA MELONI  HA UN GRADIMENTO COSÌ STABILE, DOPO TRE ANNI DI GOVERNO, NONOSTANTE L'INFLAZIONE E LE MOLTE PROMESSE NON MANTENUTE, È TUTTO MERITO DELLO SCARSISSIMO APPEAL DI ELLY SCHLEIN - IL SONDAGGIONE DI PAGNONCELLI CERTIFICA: MENTRE FRATELLI D'ITALIA TIENE, IL PD, PRINCIPALE PARTITO DI OPPOSIZIONE, CALA AL 21,3% - CON I SUOI BALLI SUL CARRO DEL GAYPRIDE E GLI SCIOPERI A TRAINO DELLA CGIL PER LA PALESTINA, LA MIRACOLATA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA FA SCAPPARE L'ELETTORATO MODERATO (IL 28,4% DI ITALIANI CHE VOTA FRATELLI D'ITALIA NON È FATTO SOLO DI NOSTALGICI DELLA FIAMMA COME LA RUSSA) - IN UN MONDO DOMINATO DALLA COMUNICAZIONE, "IO SO' GIORGIA", CHE CITA IL MERCANTE IN FIERA E INDOSSA MAGLIONI SIMPATICI PER NATALE, SEMBRA UNA "DER POPOLO", MENTRE ELLY RISULTA INDIGESTA COME UNA PEPERONATA - A PROPOSITO DI POPOLO: IL 41,8% DI CITTADINI CHE NON VA A VOTARE, COME SI COMPORTEREBBE CON UN LEADER DIVERSO ALL'OPPOSIZIONE?

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...