george pell bergoglio papa francesco angelo becciu vaticano sloane square londra

IL BECCIU È PASSATO – LA PRONUNCIA DEI GIUDICI INGLESI SUL CASO DEL PALAZZO DI LONDRA È UNA BASTONATA PER I PM DEL VATICANO E PER I GRANDI ACCUSATORI DI ANGELO BECCIU. CHE NELLA SENTENZA PROMULGATA A LONDRA NON VIENE NEPPURE NOMINATO - IL RESPONSO È STATO: IL VATICANO HA TORTO. NON PERCHÉ HA DIFETTATO QUA E LÀ DI ARGOMENTAZIONI, MA PERCHÉ HA “OMESSO” FATTI CHE CONOSCEVA, CHE SAREBBERO ANDATI A FAVORE DELL' ACCUSATO, E NE HA “DISTORTI” ALTRI…

1 – I GIUDICI INGLESI SMONTANO L’INCHIESTA DEI MAGISTRATI DEL PAPA SULL’ACQUISTO DEL PALAZZO DI LONDRA

https://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/torzi-pane-ndash-giudici-inglesi-smontano-rsquo-inchiesta-264878.htm

 

IL PALAZZO DEL VATICANO A SLOAN SQUARE - LONDRA

2 – I PM DEL VATICANO FANNO PEGGIO DI QUELLI ITALIANI

Renato Farina per “Libero quotidiano”

 

Chissà se qualcuno deporrà sulla scrivania del Papa le 46 pagine del giudice della Corona, l' Onorevole Baumgartner. Almeno per par condicio ce lo auguriamo. Il 27 settembre ci fu chi appoggiò sul tavolo da lavoro del Pontefice un servizio scandalistico dell' Espresso, lì giunto per strade oscure, con lo scopo purtroppo riuscito di far impiccare davanti al mondo la reputazione di un cardinale sardo, allora sconosciuto ai più, ma assai considerato dai colleghi porporati, tale Angelo Becciu, 72 anni.

giovanni angelo becciu

 

Da quel momento diventò suo malgrado sciaguratamente famoso nell' universo.

Era lui il Giuda del terzo millennio, predone del denaro destinato ai poveri per arricchire i fratelli, soprattutto l' abietto speculatore che aveva ordito un' immonda compravendita di un palazzo di lusso a Chelsea, nel quartiere più elegante di Londra, distribuendo tangenti a mediatori briganteschi, e derubando così le casse della carità apostolica di centinaia di milioni di euro. Falso. Totalmente falso.

 

GIANLUIGI TORZI

Il giudice di Londra ha suonato il Big Ben, e la mente va a Tortora con il suo Portobello, ahimè. Ma forse in questo caso non è tardi per rimediare, anche se forze sotterranee faranno di tutto per perseverare nella menzogna, e inventarsi nuovi agguati lungo percorsi in valli oscure non nuovi né originali nella millenaria storia della Chiesa.

 

La storia i lettori di Libero la conoscono. Vittorio Feltri vi ha dedicato una serie di articoli dove ha dimostrato, sin dallo scorso novembre, quella che in una intervista a Giovanni Minoli ha definito: «La più grande operazione mondiale di diffamazione nei confronti di un uomo». Neppure un euro era stato dirottato indebitamente ai parenti.

 

giovanni angelo becciu papa francesco bergoglio

E - rivelammo - l' operazione londinese aveva due caratteristiche: 1) non fu una truffa per sgraffignare il denaro del Papa, aveva ogni crisma per essere vantaggiosa; 2) non fu avallata da Becciu, bensì da chi gli era succeduto come Sostituto della Segreteria di Stato (l' arcivescovo venezuelano Peña Parra) e dal suo superiore (il cardinale Pietro Parolin). Intanto però il danno era fatto, la decapitazione decretata senza processo.

 

GIANLUIGI TORZI PAPA BERGOGLIO

Becciu defenestrato, esautorato da ogni carica da Francesco, che però - conservando una sana riserva mentale - gli ha lasciato il titolo cardinalizio, pur escludendolo dal Conclave, la qual cosa era esattamente ciò che i calunniatori si proponevano. Il piccolo e tenace prete di Ozieri aveva in realtà la colpa imperdonabile di essere stato individuato come un disturbatore involontario, per la sua autorevolezza e la scarsa attitudine ai giochi, delle manovre in corso per il prossimo Conclave.

 

I CONTATTI DI GIANLUIGI TORZI

Che accadrà ora? Si porterà a processo Becciu, come in una intervista proprio a L' Espresso il cardinal Parolin lascia intendere? O le accuse depositate in edicola e sul web, secondo il classico vizio italo-vaticano, cadranno senza però una riabilitazione formale del porporato vilipeso?

 

La sentenza promulgata a Londra nei giorni scorsi, per intenderci, non nomina neppure Becciu, non esiste neppure l' ombra di una qualsiasi sua implicazione nei fatti. La sconfitta vaticana è stata rivelata dapprima dal Corriere della Sera, ripresa da Repubblica e da Domani. Stranamente è stata ignorata dai vaticanisti e dagli organi cattolici di vario rango, onde evitare di allargare lo sguardo alle implicazioni gravissime del pronunciamento londinese sui metodi inquisitori praticati all' ombra del cupolone, e sulla necessità di riparare i danni subiti in particolare da Becciu, ma anche da svariati altri soggetti, trattati da «cospiratori» senza alcuna prova e perseguitati sulla base di un puro «sospetto» (parola di Baumgartner).

RAFFAELE MINCIONE

 

La Corte londinese era stata convocata per valutare la richiesta fatta per rogatoria dai promotori di giustizia (cioè i pm) della Città del Vaticano, ed eseguita immediatamente dai colleghi inglesi, così da sequestrare i conti personali e societari di un cittadino italiano, Gianluigi Torzi, il quale aveva avuto la ventura di essere già stato arrestato, dopo essere stato convocato con un sotterfugio nel piccolo Stato, e di venire confinato per dieci giorni in una cella della gendarmeria pontificia nel giugno scorso.

 

Il responso della Corona è stato: il Vaticano ha torto. Non perché ha difettato qua e là di argomentazioni, ma perché ha «omesso» fatti che conosceva, che sarebbero andati a favore dell' accusato, e ne ha «distorti» altri.

 

Giovanni Angelo Becciu

Non si tratta insomma della banale sconfitta dei pm vaticani in una causa qualsiasi per un furto di una damigiana di vino da messa. In particolare, il professor avvocato Stefano Diddi, citato con questi appellativi dal giudice londinese, non ha semplicemente perso un processo: càpita, si vince e si perde, solo Perry Mason trionfa sempre. Quel che emerge dalle righe vergate con cortese crudeltà e chiarezza (stile anglosassone) dal magistrato di Sua Maestà è una solenne bastonatura etica inflitta alla magistratura di Sua Santità. Proprio così.

fabrizio tirabassi enrico crasso gianluigi torzi

 

Non si tratta di una sconfitta tecnica, ma di una condanna morale. I pm vaticani, secondo Baungmartner, hanno operato «un chiaro travisamento» dei fatti.

 

Hanno evitato di citare documenti - dice Baumgartner - da cui risulta chiaro che monsignor Pena Parra aveva autorizzato l' operazione, a sua volta con il consenso di Parolin. Carta canta. E allora perché questa disparità di trattamento tra prelati? Fratelli tutti, o qualcuno è fratellastro? Ci aspettiamo sorprese da parte di papa Bergoglio.

angelo becciu papa francesco 2RAFFAELE MINCIONEangelo becciuANGELO BECCIU NUNZIO APOSTOLICO A CUBA cardinale angelo becciuMONSIGNOR ANGELO BECCIU

Ultimi Dagoreport

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."