scuola asino

BELLA PACCHIA PER I SOMARI: IL DECRETO DEL GOVERNO PREVEDE CHE PER QUEST’ANNO SCOLASTICO NESSUNO SARÀ BOCCIATO NÉ RIMANDATO - SE I RAGAZZI NON POTRANNO RIENTRARE IN AULA ENTRO IL 18 MAGGIO, L’ESAME DI MATURITÀ SI SVOLGERÀ SENZA PROVE SCRITTE E CON UN UNICO ESAME ORALE - L’IPOTESI DEL COLLOQUIO ONLINE - L'ESAME DI TERZA MEDIA POTREBBE RIDURSI A UNA TESINA CONSEGNATA ALLA COMMISSIONE…

Corrado Zunino per www.repubblica.it

 

Ci siamo, il Piano per la Maturità e la fine dell'anno scolastico è un decreto legge. Una bozza di decreto, e sarà approvata domenica prossima in Consiglio dei ministri. Come ha anticipato Repubblica, in via assolutamente eccezionale "e solo per l'anno scolastico 2019-2020", tutti gli alunni e gli studenti italiani passano per decreto alla classe successiva, anche quelli con insufficienze registrate nel primo quadrimestre. Siano minime o siano gravi e su diverse materie.

lucia azzolina

 

Non ci saranno bocciati né rimandati, in questa situazione eccezionale. Il decreto prevede recuperi degli apprendimenti a partire dal primo settembre 2020. Non recupero dei voti, il prossimo anno si ripartirà da zero. Un ripasso forzato di nozioni, e di programma, che i docenti via via valuteranno a partire, appunto, dalla prossima stagione scolastica. Le scuole italiane il primo giorno di settembre apriranno per tutti coloro che hanno avuto "debiti" nel primo quadrimestre. L'avvio dell'anno scolastico 2020-2021, anche per questo motivo, potrebbe slittare in avanti.

 

MATURITÀ CON RIENTRO IN CLASSE: DOPPIA PROVA PREPARATA DALLA COMMISSIONE

asino

C'è una data spartiacque, lunedì 18 maggio. Se gli studenti torneranno a scuola entro quella data, e potranno fare quattro settimane di lezioni frontali, l'esame di Stato per il diploma superiore sarà "assimilabile" a quelli conosciuti. Prima prova scritta il 17 giugno, tema di Italiano unico e nazionale: chi sceglierà le tracce dovrà tenersi lontano dalle questioni contemporanee, dal Dopoguerra in poi per capirci. Meglio Verga che Caproni, il Risorgimento piuttosto che il '68. La seconda prova, quella doppia, non avrà carattere nazionale e dovrà essere gestita dalla commissione interna (sei membri, tutti  docenti della classe interessata all'esame). Poi, a partire da fine giugno, l'orale.

 

MATURITÀ SENZA RIENTRO: VIA GLI SCRITTI, UN GRANDE ORALE

lucia azzolina 2

L'ipotesi più probabile, tuttavia, è quella che prevede che il 18 maggio non ci sia un "liberi tutti" da parte del Comitato tecnico scientifico per l'emergenza. In quel caso, con gli studenti di quinta costretti a casa, salteranno entrambi gli scritti: Italiano e doppia prova.

 

La valutazione finale dei maturandi - resterà "seria", ha sottolineato la ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina - sarà affidata in maniera esclusiva a un unico esame orale. Sarà lungo, almeno un'ora, e prevederà esercitazioni sulle materie caratterizzanti (Greco e Latino al Classico, per comprendere). Il dibattito su quanto peserà il maxi orale è rimandato a dopo Pasqua, ma i tecnici del ministero dell'Istruzione suggeriscono 60 punti sui 100 totali.

 

IPOTESI ULTIMA: COLLOQUIO ONLINE

Il progetto estremo, da prendere in considerazione di fronte a una crisi epidemiologica ancora fuori controllo, è quello di far svolgere gli esami di Maturità online. La bozza del Dl Scuola dice: "Nell'ipotesi in cui le ragioni sanitarie" indichino come "non si possano svolgere esami in presenza", ecco, si può prevedere "la valutazione degli alunni, ivi compresi gli scrutini finali, anche in modalità telematiche".

 

ESAME MATURITA'

ESAME DI TERZA MEDIA, POSSIBILE SOLO LA TESINA

L'Esame di Terza media potrebbe ridursi a una tesina consegnata alla commissione (tutta interna) con valutazione finale del Consiglio di classe. Nell'ipotesi più ottimistica potranno essere eliminate "una o più prove". Sono, e questo pare ovvio, sospese per tutto il "2019-2020" le gite scolastiche in tutti i cicli. E le iniziative di scambio culturale.

 

I CONCORSI VANNO AVANTI, SINDACATI ARRABBIATI

Per decreto viene cancellato il parere finale del Consiglio superiore d'istruzione (Cspi), che di fatto non si riuniva più. I due concorsi previsti per i docenti - ordinario e straordinario - vanno avanti e saranno banditi a breve: la ministra teme il caos precari del 15 settembre. I sindacati, ancora una volta non consultati, sono furiosi.

lucia azzolina

 

Le Graduatorie d'istituto per i docenti precari restano congelate e si prevede una finestra d'inserimento che si chiuderà il prossimo 31 agosto. Le attività di verifica dei dirigenti tecnici sull'anno di prova dei docenti saltano riducendosi a un "parere consultivo".

 

DEPUTATI MAGGIORANZA: "MINISTRA, CI HAI PRESO IN GIRO"

Ieri Lucia Azzolina aveva aperto la videoconferenza con le forze di maggioranza negando la veridicità delle anticipazioni di Repubblica. Diversi deputati e senatori oggi, quando la ministra non ha autorizzato un secondo passaggio parlamentare, l'hanno chiamata per dirle: "Ci hai preso in giro, i tuoi atteggiamenti fanno male alla scuola". L'approvazione del decreto sulla fine dell'anno scolastico, anche per questi motivi, è slittata da domani (venerdì 3) a domenica.

ESAME DI MATURITA

 

Tra le novità che si leggono nella bozza, si rivedrà il decreto che premia i 100 e lode. Ci si avvia a un esame di Stato che avrà, insieme al "tutti diplomati", meno volti alti e meno voti bassi. Un altro frutto dell'anno scolastico spezzato dalla pandemia.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – LE REGIONALI SONO ANDATE A FINIRE COME NON VOLEVA, SALTELLANDO FUNICULÌ-FUNICULÀ, GIORGIA MELONI: LA "STATISTA DELLA SGARBATELLA", CHE RISCHIA DI NON TORNARE A PALAZZO CHIGI TRA DUE ANNI, ACCELERA SULLA DOPPIETTA PREMIERATO-LEGGE ELETTORALE, MA NON TUTTO FILA LISCIO A PALAZZO CHIGI: SALVINI E TAJANI SPUTERANNO SANGUE PUR DI OPPORSI ALL’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, CHE FINIREBBE PER CANNIBALIZZARLI - LA LEGA È CONTRARISSIMA ANCHE AL PREMIO DI MAGGIORANZA ALLA COALIZIONE (CON LA SOGLIA AL 40%, LA LEGA DIVENTEREBBE SACRIFICABILE) – ALTRA ROGNA: IGNAZIO LA RUSSA SCENDE IN CAMPO IN MODALITÀ SCASSA-MELONI: HA RINFOCOLATO LA POLEMICA SU GAROFANI E SE NE FOTTE DEI DIKTAT DELLA DUCETTA (FIDANZA SINDACO DI MILANO? NO, MEJO LUPI; PRANDINI GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA? NO, QUELLA È ROBA MIA)

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”