bollettino covid coronavirus

BOLLETTINIAMOCI! - OGGI 28.900 NUOVI CASI (IERI SONO STATI 48.886) E 129 MORTI (IERI 86), CON 204.877 TAMPONI EFFETTUATI E IL TASSO DI POSITIVITÀ CHE SALE AL 14,1% - I POSTI LETTO NEI REPARTI ORDINARI SALGONO DI 228 UNITÀ MENTRE QUELLI IN TERAPIA INTENSIVA SONO 2 IN PIÙ DI IERI…

Paola Caruso per www.corriere.it

 

bollettino 14 marzo 2022

Sono 28.900 i nuovi casi di Covid in Italia (ieri sono stati 48.886, qui il bollettino). Sale così ad almeno 13.402.905 il numero di persone che hanno contratto il virus Sars-CoV-2 (compresi guariti e morti) dall’inizio dell’epidemia. I decessi odierni sono 129 (ieri 86), per un totale di 156.997 vittime da febbraio 2020.

 

Le persone guarite o dimesse sono complessivamente 12.242.669 e 25.834 quelle che sono diventate negative nelle ultime 24 ore (ieri 36.111). Gli attuali positivi — i soggetti che hanno il virus — risultano essere in tutto 1.003.23., pari a +3.735 rispetto a ieri (+13.882 il giorno prima).

 

tamponi

I tamponi e lo scenario

I tamponi totali (molecolari e antigenici) sono stati 204.877, ovvero 125.151 in meno rispetto a ieri quando erano stati 330.028. Il tasso di positività è 14,1% (l’approssimazione di 14,11%); ieri era 14,8%.

 

Meno contagi in 24 ore rispetto a ieri. Come di consueto, la curva altalenante tocca il «punto minimo settimanale» con i dati del lunedì, per effetto di un minor numero di tamponi (quelli processati di domenica). La tendenza in salita si vede dal confronto con lo scorso lunedì (7 marzo), quando sono stati registrati +22.083 casi con un tasso dell’11,7%: oggi, infatti, ci sono più nuove infezioni di quel giorno, con una percentuale superiore (14,1% contro 11,7%).

curva contagi 14 marzo 2022

 

Lo scenario non preoccupa il governo. Ricordiamo che anche nel marzo del 2021 c’è stato un aumento dei contagi — dopo la seconda ondata di ottobre-gennaio — che è durato circa un mese. Una grande differenza tra la situazione attuale e quella di un anno fa c’è nell’impatto ospedaliero, grazie alle vaccinazioni: secondo Agenas adesso l’occupazione delle terapie intensive è stabile al 5% con i dati del 13 marzo, mentre esattamente un anno fa — il 13 marzo 2021 — il trend giornaliero dell’occupazione posti in intensiva era in crescita e toccava il 33%. Inoltre, l’occupazione dei posti letto in area non critica oggi è al 13% (un anno fa al 37%).

 

Il Lazio comunica il maggior numero di nuovi contagiati (+3.739 casi) seguito dalla Puglia (+3.346). Oltre quota 2 mila si trovano poi: Campania, Sicilia (di cui 812 pregressi, come indica la nota), Lombardia ed Emilia-Romagna.

ospedali covid 10

 

Il sistema sanitario

Aumentano le degenze in ogni area per il secondo giorno consecutivo, ma leggermente in rianimazione. I posti letto occupati nei reparti Covid ordinari sono +228 (ieri +6), per un totale di 8.468 ricoverati. I posti letto occupati in terapia intensiva (TI) sono +2 (ieri +3) — si tratta del saldo tra le persone uscite e quelle entrate in TI —, portando il totale dei malati più gravi a 518, con 32 ingressi in rianimazione (ieri 41).

 

Le vittime

ospedali covid 9

Sono 129 le vittime nel bollettino contro le 86 di ieri. Ricordiamo che alcune strutture non comunicano i decessi nel weekend, ma con i dati del lunedì. Sono cinque le regioni/province che hanno zero lutti: si tratta di Liguria, Molise, Valle d’Aosta, provincia di Bolzano e provincia di Trento.

 

I casi regione per regione

Il dato fornito qui sotto, e suddiviso per regione, è quello dei casi totali (numero di persone trovate positive dall’inizio dell’epidemia: include morti e guariti). La variazione indica il numero dei nuovi casi registrati nelle ultime 24 ore.

 

Lombardia 2.397.620: +2.336 casi (ieri +4.791)

Veneto 1.382.160: +1.750 casi (ieri +3.870)

Campania 1.263.937: +2.806 casi (ieri +5.190)

Emilia-Romagna 1.217.647: +2.002 casi (ieri +2.725)

Lazio 1.140.847: +3.739 casi (ieri +6.487)

Piemonte 1.003.468: +1.892 casi (ieri +1.335)

Toscana 898.410: +1.769 casi (ieri +3.723)

Sicilia 860.138: +2.516 casi (ieri +4.803)

Puglia 790.659: +3.346 casi (ieri +4.422)

Liguria 359.564: +517 casi (ieri +997)

Marche 348.565: +906 casi (ieri +2.099)

Friuli Venezia Giulia 316.528: +245 casi (ieri +546)

Abruzzo 279.347: +687 casi (ieri +1.446)

Calabria 244.142: +1.547 casi (ieri +1.838)

Umbria 201.738: +795 casi (ieri +1.824)

P. A. Bolzano 195.263: +305 casi (ieri +371)

Sardegna 195.095: +1.020 casi (ieri +1.305)

P. A. Trento 142.804: +113 casi (ieri +252)

Basilicata 90.676: +385 casi (ieri +482)

Molise 42.744: +219 casi (ieri +351)

Valle d’Aosta 31.553: +5 casi (ieri +29)

 

I decessi regione per regione

Il dato fornito qui sotto, e suddiviso per regione, è quello dei morti totali dall’inizio della pandemia. La variazione indica il numero dei nuovi decessi registrati nelle ultime 24 ore.

 

Lombardia 38.952: +13 decessi (ieri +18)

Veneto 13.982: +17 decessi (ieri +5)

Campania 9.891: +9 decessi (ieri +6)

Emilia-Romagna 16.084: +16 decessi (ieri +5)

Lazio 10.586: +9 decessi (ieri +4)

Piemonte 13.127: +5 decessi (ieri +3)

Toscana 9.241: +16 decessi (ieri +8)

Sicilia 9.743: +6 decessi (ieri +9)

Puglia 7.812: +11 decessi (ieri +2)

Liguria 5.153: nessun nuovo decesso (ieri +1)

Marche 3.638: +3 decessi (ieri +6)

Friuli Venezia Giulia 4.836: +6 decessi (ieri +3)

Abruzzo 3.027: +1 decesso (ieri +5)

Calabria 2.188: +8 decessi (ieri +2)

Umbria 1.762: +2 decessi (ieri +3)

P. A. Bolzano 1.428: nessun nuovo decesso (ieri +1)

Sardegna 2.121: +4 decessi (ieri +3)

P. A. Trento 1.527: nessun nuovo decesso dal 9 marzo

Basilicata 799: +3 decessi (ieri +2)

Molise 578: nessun nuovo decesso per il secondo giorno di fila

Valle d’Aosta 522: nessun nuovo decesso dal 5 marzo

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…