UNA BOMBA SOTTO L’APPENNINO - E’ MAGMA CHE RIBOLLE TRA LA CAMPANIA ORIENTALE E IL MOLISE E PUO’ PROVOCARE TERREMOTI DEVASTANTI - LO HANNO SCOPERTO GLI SCIENZIATI DELL'ISTITUTO NAZIONALE DI GEOFISICA E VULCANOLOGIA  

-

Condividi questo articolo


Andrea Cuomo per “il Giornale”

 

Terremoto Terremoto

C'è un mostro che ribolle sotto l'Appennino. Di solito sonnecchia, ma guai se si sveglia. È un mostro fatto di magma, che può provocare terremoti devastanti, ancora più grandi di quelli che si susseguono in un' area dell' Italia fragile come un castello di carte costruito su un' altalena.

 

Lo hanno scoperto gli scienziati dell' Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia e del dipartimento di Fisica e Geologia dell' università di Perugia, che hanno realizzato uno studio pubblicato sull' ultimo numero della rivista Science Advances («Seismic signature of active intrusions in mountain chains») che rivoluziona l'interpretazione degli eventi sismici che si verificano lungo la dorsale appenninica e fa trasecolare i geologi di tutto il mondo.

 

Terremoti - appennino sannio matese Terremoti - appennino sannio matese

I terremoti di quest'area dell'Italia meridionale, infatti, sono da sempre ricollegati - come da manuale - alle fratture della crosta terrestre, le cosiddette faglie, lungo le quali si accumula la pressione e di conseguenza l'enorme quantità di distruttiva energia provocata dalle potentissime spinte. Non è però quello che accade nell'Appennino Meridionale.

 

Gli scienziati italiani hanno infatti individuato sotto l'area del Sannio-Matese, tra la Campania orientale e il Molise, una sorgente di magma che risalendo come su un ascensore può provocare terremoti devastanti: «Le catene montuose - spiega Francesca Di Luccio, capofila del gruppo di ricerca - sono generalmente caratterizzate da terremoti riconducibili all' attivazione di faglie che si muovono in risposta a sforzi tettonici. Tuttavia, studiando una sequenza sismica anomala, avvenuta nel 2013-14 nell' area del Sannio-Matese con magnitudo massima 5, abbiamo scoperto che questi terremoti sono stati innescati da una risalita di magma nella crosta tra 15 e i 25 chilometri di profondità.

Terremoti - appennino sannio matese Terremoti - appennino sannio matese

 

Un' anomalia legata non solo alla profondità dei terremoti di questa sequenza, avvenuta tra i 10 e 25 chilometri, rispetto a quella più superficiale dell' area - inferiore a 10-15 chilometri - ma anche alle forme d' onda degli eventi più importanti, simili a quelle di terremoti in aree vulcaniche».

 

Gli strumenti registrarono la prima scossa che fece ballare i monti del Matese e si fece avvertire perfino a Napoli, distante un centinaio di chilometri, il pomeriggio del 29 dicembre 2013. La magnitudo era 5, leggermente inferiore a quella di 5.5, a partire dalla quale gli eventi sismici diventano distruttivi.

 

Terremoti - appennino sannio matese Terremoti - appennino sannio matese

Nelle scosse successive, susseguitesi in poche ore, gli ipocentri salirono rapidamente fino alla profondità di 10 chilometri lungo due linee dritte, ciò che suscitò negli scienziati l' intuizione che un fluido risaliva verso l' alto ai margini di una frattura. A dimostrarlo anche il fatto che dell' anidride carbonica arrivò in superficie come gas libero o disciolto nell' acqua.

 

 «Questo risultato - spiega l' altro capofila della ricerca, Guido Ventura - apre nuova strade all' identificazione delle zone di risalita del magma nelle catene montuose e mette in evidenza come tali intrusioni possano generare terremoti con magnitudo significativa. Lo studio della composizione degli acquiferi consente di evidenziare anche l' anomalia termica».

fate presto terremoto irpinia fate presto terremoto irpinia

 

Ci sono altre grandi catene montuose ad alta sismicità a cui gli studi italiani sulla risalti del magma potrebbero essere applicati, dalle Alpi all' Himalaya, dalle Ande alla cordigliera nordamericana fino a Zagros, tra Iran e Iraq.

 

Un' altra conseguenza di questo movimento anomalo di magma e di gas è che quella zona dell' Italia potrebbe assistere alla nascita di un nuovo vulcano attivo. Non in tempi brevi, ovviamente: «Se l' attuale processo di accumulo di magma nella crosta dovesse continuare, è possibile che in tempi geologici, ossia migliaia di anni, si possa in effetti formare una struttura vulcanica», preconizza Giovanni Chiodini dell' Ingv. Nulla si crea, tutto si distrugge. Ma non c' è fretta.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

ARCHEO-POMPINO - ANITA EKBERG IN AUTO CON FELLINI - VALENTINA CORTESE: “FEDERICO SI PORTÒ IN MACCHINA UNA DI QUELLE ATTRICIONE, CHE PIACEVANO A LUI: PROSPEROSE, ABBONDANTI, VISTOSE. INSOMMA, MENTRE ANDAVANO A OSTIA, LEI PARLAVA DELLA SUA VOCAZIONE ARTISTICA, NEANCHE FOSSE LA BERGMAN. A UN CERTO PUNTO FEDERICO COMINCIÒ AD ACCAREZZARLE I CAPELLI E POI CON LA MANO SULLA NUCA A SPINGERLA VERSO IL BASSO. FINALMENTE LA POVERETTA CAPÌ COSA STAVA ACCADENDO E, CON TUTTO IL FIATO IN GOLA, DISSE: "FEDDERICCO, IO ARTISTA, IO NO POMPETTO"

ARCHEO-QUIZ - UN BELL'ANEDDOTO CHE LA DICE LUNGA SUL TIPO DI RAPPORTI CHE INTERCORRONO TRA STAMPA E POTERE - "QUALCHE TEMPO FA IL DIRETTORE DI UN GRANDE GIORNALE RICEVETTE LA TELEFONATA DEL CAPUFFICIO STAMPA DI UNA GRANDE INDUSTRIA: ‘’CARO DIRETTORE, SAPPIAMO CHE STA PER USCIRE UN SERVIZIO MONDANO DOVE COMPARE LA FOTO DI (E LÌ IL NOME DELL'AD DELLA GRANDE INDUSTRIA) ABBRACCIATO A (E LÌ IL NOME DI UNA SIGNORA, AL MOMENTO AMANTE NUMERO DUE DELL'AD). LEI CAPIRÀ, ALLA NOSTRA GRANDE INDUSTRIA QUESTO DISPIACE NON POCO" - "IL GIORNALE È GIÀ IN MACCHINA", OBIETTÒ IL DIRETTORE. CON LA VOCE DI CHI SA DI ESSERE AUTORIZZATO A TUTTO, IL CAPUFFICIO STAMPA DISSE: "VA BENE, QUANTO COSTA COMPRARE TUTTA LA TIRATURA DEL SUO GIORNALE?" – COME E’ ANDATA A FINIRE? BASTA LEGGERE DAGOSPIA…

A CASA DI CARLO DE BENEDETTI - COME SI FA, AVENDO I SUOI SOLDI, A POSARE DAVANTI A UNA PARETE A TROMPE-L'ŒIL CHE RIPRODUCE UN FINTO TRALICCIO CON VITE, DOVE C’È APPESO SOPRA UN FALSO CANALETTO IN CORNICE DORATA OSCURATO, PER GIUNTA, DALLE FOTO DEI PARENTI, DI CUI UNA IN CORNICE LEOPARDATA? - IL CUSCINO SUL DIVANO SEMBRA LA TOVAGLIA DI UNA PIZZERIA. NON PARLIAMO DEGLI ANIMALETTI POP SU UNA CONSOLLE DI MARMO - JOHN ELKANN AVRÀ DISTRUTTO “REPUBBLICA” MA LUI DEVE AVER IMPARATO DALL’ARCINEMICO BERLUSCONI A FAR FALLIRE IL BUON GUSTO… - VIDEO

FLASH! - NELLO SCONTRO SULL'EREDITÀ AGNELLI CHE VEDE IN CAMPO QUATTRO FRATELLI DE PAHLEN CONTRO I TRE FRATELLI ELKANN, TUTTI FIGLI DI MARGHERITA AGNELLI, FA CAPOLINO IL GOSSIP - SI VOCIFERA CHE SIA SBOCCIATA UNA AFFETTUOSA AMICIZIA TRA LA BELLA E PIMPANTE ANNA DE PAHLEN E IL BALDO PETROLIERE UGO BRACHETTI PERETTI, SPOSATO E SEPARATO CON ISABELLA BORROMEO, SORELLA DELLA MOGLIE DI JOHN ELKANN. GOSSIP CHE A TORINO NON HA FATTO ALCUN PIACERE: IL PROCESSO VEDE ANCHE I FIGLI DI MARGHERITA CONTRO GLI ELKANN…

DAGOREPORT - PIER SILVIO L’HA CACCIATA E HA FATTO SBARRARE LE PORTE DI MAMMA RAI: COSA RIMANEVA A BARBARA D’URSO, SE NON DI TENTARE LA PROVA DEL NOVE? DISCOVERY CON CROZZA E FAZIO È IL TERZO PIÙ VISTO IN ITALIA NELL'ARCO DI 24 ORE DURANTE IL 2023. E ADESSO ARRIVA AMADEUS - L’ARRUOLAMENTO DI CARMELITA COSTA POCO (SONO LONTANISSIME LE CIFRE DELL’ERA DI SILVIO BERLUSCONI) ANDREBBE A PRESIDIARE UNA FASCIA RICCA DI PUBBLICITA' COME È QUELLA DEL POMERIGGIO. LA SUA SOSTITUZIONE IN MEDIASET CON MYRTA MERLINO SI È RISOLTA IN UN MEZZO FLOP, MENTRE SU RAI1 “LA VITA IN DIRETTA” DI MATANO NON HA NULLA DI IRRESISTIBILE - LE TRATTATIVE CON DISCOVERY SONO IN CORSO E UN OSTACOLO SAREBBE LA PRESENZA DI...