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BRUCIATI A CASAL BRUCIATO - L’UOMO CHE HA MINACCIATO DI STUPRARE LA MAMMA ROM POTREBBE ESSERE UN MILITANTE DI CASAPOUND (E NON UN “CITTADINO ESASPERATO” COME SOSTENUTO DAI FASCISTI DEL TERZO MILLENNIO) - ORA RISCHIA UNA DENUNCIA PER MINACCIA CON L' AGGRAVANTE, PROBABILMENTE, DELLA DISCRIMINAZIONE RAZZIALE - DESTRA E ANARCHICI IN PIAZZA, SI RISCHIA LO SCONTRO FISICO - VIDEO

 

A. Mar. e C. Moz. per “il Messaggero”

 

casapound

A Casal Bruciato ieri sono arrivate anche le squadre del reparto Mobile di Napoli tanto delicata era la situazione. Blindati, idranti ed elicotteri, agenti della Digos e commissariati di zona schierati per contenere le proteste. Solo l' ingente dispiegamento delle forze dell' ordine ha evitato che quella polveriera prendesse fuoco. Ma non sono mancate le occasioni di scontro, anche fisico, sfiorate, tra i manifestanti dei due sit-in opposti che si sono dati appuntamento in questa periferia a Est della Capitale.

 

Da una parte coloro i quali, capitanati da CasaPound, contestavano le scelte del Comune di assegnare un alloggio popolare a una famiglia nomade. Dall' altra gli attivisti dei movimenti per la casa che difendevano il diritto all' abitare con qualche anarchico che si è affacciato in piazza. A rompere la pace solo un tête-à-tête tra un attivista di sinistra e un militante dell' ultradestra: è volato un calcio e una bottiglietta di plastica, ma i due sono stati subito divisi.

presidio di casa pound contro l'assegnazione di una casa popolare ad una famiglia rom a casal bruciato 24

 

In mezzo, l' indignazione di un quartiere intero che ha guardato i due blocchi antagonisti dal giardino di piazza Balsamo Crivelli. Pur parteggiando per gli uni e per gli altri in molti hanno sottolineato: «Noi siamo l' anima vera di Casal Bruciato e sappiamo quello che patiamo, ma non siamo carne da macello per la politica». La sottile linea di pericolo più di una volta ha rischiato di spezzarsi.

 

presidio di casa pound contro l'assegnazione di una casa popolare ad una famiglia rom a casal bruciato 18

A partire dalla pretesa dei centri sociali e dei movimenti della casa di sfilare in corteo per le strade di Casal Bruciato. La polizia lo ha impedito, sbarrando gli angoli degli incroci con gli uomini del reparto Mobile e formando via via barriere con decine di blindati. Dopo due ore dall' inizio dei sit-in, il blocco dei movimenti per la casa ha provato comunque a muoversi lungo via Sebastiano Satta. È stato fermato e per un attimo si sono evitate le cariche. Il gruppo (non più di 150) è stato dirottato poi, mantenendo sempre la distanza da CasaPound, verso la via Tiburtina. E ora, finite le manifestazioni, si passa alle indagini. Gli uomini della Digos stanno raccogliendo tutte le immagini raccolte in queste 48 ore di tensione.

 

raggi casal bruciato

LE INDAGINI Volti da isolare e a cui dare poi un nome perché le provocazioni sono state tante e nell' informativa che nelle prossime ore sarà redatta e spedita alla Procura di Roma saranno elencati tutti i reati potenzialmente contestabili a chi ha alimentato la protesta. Si va dalla violenza privata alla resistenza a pubblico ufficiale e probabilmente sarà iscritta anche l' istigazione all' odio razziale. Al vaglio degli inquirenti ci sono già i video, ripresi martedì scorso, nel cortile del condominio di via Sebastiano Satta quando contro la madre rom, che stava rientrando a casa con in braccio la figlia più piccola, un uomo ha urlato: «Se non vai via ti stupro».

CASAL BRUCIATO - SENADA SEJDOVIC ASSEDIATA DALLA FOLLA

 

Quell' uomo potrebbe essere un militante di CasaPound, D.C., che ieri non si è fatto vedere a Casal Bruciato ma che dai tanti video girati, si vede nitidamente inveire contro la donna insieme ad altri militanti che hanno provato a bloccare l' ingresso della donna nella palazzina popolare.

 

CASAL BRUCIATO - DONNE ITALIANE CONTRO I ROM

LE DENUNCE L' uomo rischia una denuncia per minaccia con l' aggravante, probabilmente, della discriminazione razziale. Un altro esponente, Fabrizio Montanini, già martedì era stato portato via dalla polizia. È stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale. Ad essere denunciato per lo stesso reato, anche Mauro Antonini, responsabile per il Lazio di CasaPound. Ma l' elenco potrebbe presto annoverare anche coloro i quali tra il blocco dei movimenti della casa, riuniti in una manifestazione non autorizzata, hanno istigato il gruppo a violare la posizione concessa dalla polizia, decidendo di sfidare gli agenti. Intanto su disposizione della Questura la zona resterà controllata nei prossimi giorni.

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